Politica
Il Polo P&S: la variante Aurelia con 60 milioni di euro sommergerà di inquinamento Massa
Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, non si meraviglia per l’approvazione della delibera per il primo lotto della Variante Aurelia,…

"Incontriamoci a Massa": il Pd Massa Carrara apre la campagna elettorale il 20 settembre in piazza Aranci
Il Partito Democratico di Massa-Carrara inaugura la campagna elettorale per le elezioni regionali del 12 e 13 ottobre con…

Un incontro per aprire un dialogo sul porto di Carrara: i Paladini Apuoversiliesi a colloquio con il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
I Paladini Apuoversiliesi sono stati ricevuti dall’Autorità portuale di Carrara, mercoledì 17 settembre, per conoscere il nuovo Commissario straordinario Bruno Pisano. L'obiettivo, secondo Orietta Colacicco, Presidente…

Partito Repubblicano di Massa: il ricordo del XX Settembre 1870 mito fondante della nazione Italia
Come ogni anno, gli amici Repubblicani della sezione G. Mazzini di Massa del PRI, ricordano la storica data del XX Settembre 1870, giorno nel quale si realizzò il…

Gruppo consiliare Pd e Massa è un'altra cosa sulla variante Aurelia: "Sì all'opera, ma con uno studio serio sulla mobilità per tutelare qualità della vita e sviluppo sostenibile"
Durante l'ultima seduta del Consiglio Comunale abbiamo espresso voto favorevole all'avvio del primo lotto della Variante Aurelia, un intervento strategico che potrà incidere profondamente sugli assetti…

"Parole rabbiose e scomposte": il consigliere Martinelli risponde al segretario del Pd Barattini
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli ha risposto alla replica del segretario del Pd Luca Barattini alle sue posizioni sulla sanità locale: "Non ci stupisce…

Consiglio comunale di Massa del 16 settembre: minuto di silenzio per Kirk, Zaratuska chiesto dal consigliere Frugoli e per Gaza chiesto dal consigliere Ortori
Nella seduta del consiglio comunale di Massa di martedì 16 settembre, il presidente del consiglio comunale di Massa, Agostino Incoronato, su richiesta del consigliere Frugoli, ha accordato …
Striscioni contro la variante Aurelia/Barabotti: un assist per noi secondo la Lega Massa Carrara
In seguito all'approvazione in Consiglio comunale di Massa della modifica al progetto della Variante Aurelia, la Lega di Massa esprime la propria soddisfazione…

“La violenza genera povertà, il benessere si costruisce sui valori”: la dichiarazione di Maria Teresa Baldini di Noi Moderati
«La violenza, in tutte le sue forme – individuale, sessuale, psicologica – sta dilagando nella società. Lo dimostrano i fatti a livello internazionale ma anche nella vita quotidiana…

Finalmente si apre il tavolo di confronto per il mondo sportivo di Carrara: la soddisfazione di Azione che ha fatto la richiesta
Si terrà lunedì 22 settembre, alle 18, il Consiglio comunale straordinario per lo sport che vedrà sedersi allo stesso tavolo le società di settore interessate…

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Una decina di ordinanze, firmate dal sindaco di Carrara De Pasquale, relative a persone poste in quarantena volontaria o forzata sul territorio comunale. Con queste alla mano, il coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini ha risposto alle accuse di sciacallaggio politico che ieri il sindaco gli ha rivolto a seguito dell’esposto della Lega per la sua cattiva gestione dell’emergenza coronavirus. Una battaglia senza esclusione di colpi che stamani, nella sede della Lega, in via Santa Maria, ha visto la richiesta di dimissioni rivolta al sindaco da parte di Pieruccini.
“La prima ordinanza è del 25 febbraio e si riferisce alla nota coppia di Codogno che è risultata positiva al virus. Di seguito, nei giorni successivi, ci sono state altre ordinanze riferite ad altri nuclei famigliari o persone singole che sono state messe in quarantena. Ma ciò che ci ha fatto saltare sulla sedia è che il sindaco, nel video diffuso il 29 febbraio, abbia parlato di solo due casi in quarantena sul territorio comunale. Questa omissione di informazioni è molto grave. La cittadinanza ha diritto di sapere quanti casi sospetti realmente ci sono in città. Per questo fatto chiediamo che il sindaco dia le dimissioni. Lui ci ha dato degli sciacalli ma noi gli rispondiamo che è un bugiardo perché sapeva che i casi in quarantena erano più di due.”
Pieruccini ha poi spiegato come la falsa informazione sia più deleteria di una dura verità: “ Non dicendo le cose come stanno veramente – ha aggiunto Pieruccini – si lascia campo libere alle voci e alle supposizioni che possono essere molto più dannose e pericolose.”. Nel pomeriggio di oggi Pieruccini ha assistito alla commissione sanità: “ La commissione era stata convocata da alcuni giorni – ha spiegato Pieruccini - ma oggi, a sorpresa ha fatto apparizione il sindaco proprio per rispondere in merito alle ordinanze di quarantena. La giustificazione è stata di averle taciute perché alcune ormai in scadenza. Ripeto, tuttavia: si crea più allrmismo tacendo alcune informazioni che mettendone tutti al corrente.”.
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Hanno voluto chiarire la loro posizione distinta da quella della Lega che ieri ha fatto un esposto contro il sindaco De Pasquale per la gestione dell’emergenza coronavirus in città ed hanno avanzato una richiesta di tutela dell’economia locale. Così il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia: “ In riferimento all'emergenza coronavirus, non siamo qui ad accusarla di alcun che per il suo operato nella gestione della crisi, non è nostra intenzione svolgere alcuna attività di sciacallaggio politico sulla situazione; il nostro senso di responsabilità in un periodo difficile ce lo impedisce ed approfittarne per un tornaconto elettorale non rientra nel nostro modus operandi. Un periodo di difficoltà, non solo dal punto di vista sanitario ma anche da quello economico, con zone della città semideserte , negozi ed attività produttive semivuote.
Inviamo pertanto il sindaco a farsi promotore, senza attendere che la situazione precipiti ulteriormente, presso il governo e la presidenza della Regione di richieste che vadano a tutelare l'economia locale, già in crisi in situazioni normali, ulteriormente colpita dalla "psicosi coronavirus" con incentivi ad hoc a sostegno delle aziende e dei lavoratori. La città ha bisogno di amministratori con gli attributi, di ottimismo e di certezze.”.
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Da Roma arriva la notizia che il centrodestra ha sciolto la riserva e ha deciso di candidare Susanna Ceccardi, attualmente europarlamentare e ex sindaco di Cascina per la Lega, a presidente della Regione Toscana alle prossime elezioni amministrative di primavera.
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Lo hanno definito il carrozzone rifiuti Pd/5 stelle e hanno promesso di combattere in tutti i modi la decisione di accogliere i rifiuti provenienti da Roma per essere smaltiti al Cermec di Massa. Anzi, il coordinamento comunale della Lega ha anche voluto individuare una finalità elettorale nascosta in chi ha approvato il provvedimento. “Il consigliere regionale Giacomo Bugliani – ha detto Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega - è il più acceso sostenitore dei camion di “ monnezza romana" al Cermec: in campagna elettorale, per qualche voto da parte dei 5 Stelle, si può essere capaci di tutto. La lega non può accettare che Massa Carrara possa diventare la pattumiera di Roma e farà di tutto per contrastare il carrozzone rifiuti PD/ 5 Stelle”.
Pieruccini ha ribadito che la Lega si è schierata a difesa dei dipendenti del Cermec e dell’impianto consortile di trattamento dei rifiuti ed ha sollecitato Giacomo Bugliani ad intervenire per salvare un sito che “ormai dedicato quasi esclusivamente al trattamento meccanico biologico di tutti i rifiuti” provenienti dalla Regione Toscana, e ora anche dal Lazio.
“In pratica il Cermec infatti è diventato una enorme compostiera a cielo aperto - ha spiegato Pieruccini - portatrice di odori nauseabondi e nocivi che peggiorano le condizioni di vita degli abitanti delle zone limitrofe, inaccettabili per residenti e turisti perché è specialmente in estate che l’aria diventa irrespirabile.”
Secondo Pieruccini ci sarebbe la caccia ai voti dei grillini alle prossime regionali dietro la passiva accettazione degli amministratori locali dell’accordo fatto da Rossi con Zingaretti e Raggi.
“Anche se sembra assurdo - ha continuato Pieruccini - pare che a nessuno dei Democratici di Sinistra, in odore di elezioni regionali, importi salvare la nostra zona dallo smaltimento di inermi e fanghi provenienti da Roma capitale , negando perfino la nocività del trattamento a cielo aperto dei rifiuti che vengono trattati al Cermec . La Lega che invece vuol tutelare in assoluto la salute della collettività ed insiste sulla mancanza di obiettività da parte degli Amministratori PD , ricorda che esiste il cosiddetto inquinamento olfattivo, riconosciuto dal nostro ordinamento giuridico, dovuto alla presenza costante di cattivi odori che si manifestano in maniera ripetuta e per lunghi periodi, provocando disagi alle persone esposte soprattutto a causa della vicinanza alla zona.”.
Pieruccini ha riconfermato la posizione contraria della Lega al conferimento di 4500 tonnellate di rifiuti nell'impianto di via Longobarda, stoccato pare a prezzi stracciati o comunque favorevoli rispetto alle tariffe del Lazio. “ Noi della Lega pretendiamo che la politica prenda in esame seriamente la questione rifiuti del Lazio al Cermec e ci domandiamo come può il consigliere Giacomo Bugliani sostenere questa “manovrina” invece di schierarsi contro alle 25 tonnellate di sudiciume che ogni giorno dovrebbe essere smaltita qui da noi. Il Pd sostiene che questi dati non causano un'emergenza e che il problema non sussiste dal punto di vista reale, però alla fine “quelle brave persone dei democratici” scaricano la responsabilità sulla società che, a loro dire, avrebbe la possibilità di rivederne il piano industriale, se fosse ritenuto opportuno.”
Pieruccini ha definito gravissimo questo modus operandi e soprattutto ha criticato la mossa di far ricadere tutta la colpa sulla giunta regionale per far uscire indenne il consigliere Bugliani, indicato come estraneo alla vicenda.
“Si deve stigmatizzare il vomitevole quadro politico creatosi - ha concluso Pieruccini - e richiamare la politica al proprio dovere. In un momento in cui la nostra comunità è in piena emergenza salute pubblica non è consentito alla sinistra di banalizzare i danni ambientali e l’inquinamento dell'aria dichiarando che un solo un camion al giorno, non fa male a nessuno. Questa come si dice a Roma è una vera e propria “sola" .”.
Vi. Tes.
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Il messaggio su facebook era corredato da una foto del sindaco con in mano il volantino contente il decalogo di precauzioni da prendere per gli studenti nelle scuole ed invitava principalmente alla buona pratica di lavarsi spesso le mani. La reazione più frequente dei cittadini sempre sul noto social è stata quella di ricordare al sindaco che praticamente in tutte le scuole, in realtà, manca proprio il sapone.
A raccogliere molte di queste considerazioni che hanno visto l’avviso del sindaco come una specie di beffa dopo il danno, è stato il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi che si è detto, addirittura, stupito del post comparso sulla pagina del sindaco di Carrara, tanto da credere inizialmente a una fake news. “Il tempo dell’improvvisazione e del pressappochismo è finito - ha detto Bernardi - Per legge, l’ente pubblico responsabile delle forniture del sapone alle scuole è il comune. Chiedo quindi al sindaco di cominciare finalmente ad attivarsi affinché le scuole, che notoriamente sono luogo di incubazione e contagio, siano attrezzate al meglio per combattere la diffusione del coronavirus .” Bernardi ha poi ricordato che le indicazioni contenute nel volantino pubblicizzato da DE Pasquale erano già state divulgate dal ministero dell’istruzione e che l’indicazione, in assoluto, più importante e di più facile realizzazione, è sempre stata, sin da subito quella di lavarsi bene le mani con acqua e sapone. Peraltro già il Ministero dell’Istruzione aveva pubblicato una circolare sul Coronavirus in cui erano elencati una serie di comportamenti da adottare per proteggersi dal pericolo di contagio. “ I virus si trasmettono anche toccando con le mani le mucose degli occhi o della bocca e, in assenza di gel disinfettati come l'Amuchina, ormai introvabili , acqua e sapone sono sicuramente il rimedio più facile da utilizzare. – ha aggiunto Bernardi - La speranza è che il sindaco , in piena emergenza sanitaria , fornisca presto il sapone nelle scuole, cosa che risulta quanto mai fondamentale .
Ma tra le molte rimostranze riferite a Bernardi dai genitori degli studenti sono emerse anche preoccupazioni di altro genere che spalancano un vero e proprio buco nero di inadempienze relative alla scuola: “Alcuni genitori si domandano se le condizioni in cui ogni mattina si ritrovano gli alunni, i docenti e il personale ATA siano accettabili a fronte delle indicazioni fornite dalle ASL, dai medici di base, dall’ISS rispetto all’igiene delle mani e all’igiene respiratoria . Altri hanno fatto notare come il dimensionamento delle reti scolastiche, abbia fatto sì che siano molti gli studenti che quotidianamente viaggiano tra un luogo e l'altro della città e della Provincia. Il pendolarismo degli studenti che utilizzano i mezzi pubblici regolarmente affollatissimi, dove la distanza si misura in millimetri non in metri, e dove neanche un disinfettante potente potrebbe garantire la corretta prevenzione delle malattie virali, non è assolutamente da sottovalutare. La prevenzione deve partire dalla garanzia sulla salute pubblica degli studenti e dei lavoratori della scuola esposti costantemente oggi come negli anni indietro ai contagi e alle infezioni di ogni genere per cui genitori, docenti e studenti non si sentono per nulla tutelati da sindaco, non solo per l'emergenza Coronavirus.”.
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«L’annuncio a mezzo stampa di un esposto contro di me serve solo a dimostrare che, esattamente come i loro referenti nazionali, anche gli esponenti locali della Lega non si vergognano di fare sciacallaggio politico sull’emergenza Coronavirus. Questo modo di fare è ripugnante, soprattutto in un momento in cui le istituzioni stanno facendo quadrato, al di là del colore politico, per gestire una situazione di oggettiva criticità e tutelare il primo interesse della popolazione, vale a dire la salute pubblica» lo afferma il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale in risposta all’uscita della Lega in merito alla coppia di Codogno presente in città.
«Ricordo che ogni decisione di questa amministrazione è stata presa in sinergia con l’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest, col presidente della Regione ma anche con tutti i prefetti e i sindaci toscani che come noto non indossano tutti la stessa casacca» ammonisce il primo cittadino.
«Senza abbassarmi al livello di questi sciacalli - prosegue De Pasquale - mi limito a ricordare che, laddove fossero ravvisate violazioni al divieto di uscita dalle zone rosse contenuto nel Decreto Legge 23 febbraio 2020 n. 6, queste sarebbero state commesse sul suolo di Codogno, città amministrata dalla Lega. Sono certo che i referenti locali del Carroccio - incalza il sindaco - non avranno problemi a dimostrare anche nei confronti del loro compagno di partito, la solerzia che hanno avuto verso di me».
«Quanto al merito della vicenda dei due coniugi di Codogno attualmente in città ricordo ai leghisti che è mio preciso dovere tutelare non solo la privacy ma anche l’incolumità di queste persone. Io e la mia amministrazione - afferma De Pasquale - prendiamo nettamente le distanze da chi, come i leghisti, vuole scatenare una caccia alle streghe sulla pelle delle persone, cavalcando paura e suggestioni, pur di far propaganda elettorale».
Il sindaco conclude rivolgendosi «non a questi politicanti ma ai miei concittadini. Voglio chiarire che, ben prima degli schiamazzi sollevati dalla Lega, le forze dell’ordine insieme alla mia amministrazione si sono attivate tempestivamente per eseguire gli accertamenti e le verifiche rispetto a quanto riferito dalla coppia di Codogno, a tutela della salute dei carraresi. In questa situazione tutti siamo chiamati a fare la nostra parte: ripongo grande fiducia negli abitanti di Carrara e li invito a seguire le misure di auto protezione indicate dal Ministero della Salute e a non cadere nelle trappole dei seminatori d’odio. Per quanto mi riguarda, nel caso venissero ravvisate violazioni della norma o comportamenti in grado di mettere a rischio la pubblica incolumità, prenderò tutti i provvedimenti necessari a tutela dei miei concittadini».
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Il movimento "Non Una di Meno Massa-Carrara" commenta il mancato sostegno da parte della Cgil allo sciopero lanciato a livello internazionale.
"Prendiamo atto - esordisce -, con infinita delusione, che anche quest'anno la CGIL ha deciso di non sostenere lo sciopero lanciato a livello internazionale dal movimento Nudm".
"Di fronte all'incessante numero di femminicidi e aggressioni omofobiche e transfobiche - afferma -, sessismo e violenza, riteniamo che il più grande sindacato italiano, cresciuto nel tempo anche grazie alle lotte fatte per le donne e con le donne, debba esporsi e prendere posizione. Appoggiare le battaglie contro la violenza maschile sulle donne, contro la loro discriminazione e il doppio sfruttamento che subiscono tra lavoro salariato e lavoro di cura, dovrebbe essere la prerogativa di un sindacato che sulla carta pretende di rappresentare le istanze delle lavoratrici".
"Il movimento femminista sta crescendo - conclude - e negli ultimi anni delegate e delegati hanno contribuito ad organizzare questo sciopero, la CGIL pare che non se ne sia accorta e così facendo ha perso un'altra occasione per ascoltare la sua stessa base".
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Dopo la bacchettata di Baruzzo di Fratelli d’Italia, arriva quella del Pd. L’oggetto è sempre lo stesso: l’insuccesso conclamato della Mostra su Canova fortemente voluta, e pagata profumatamente, dall’assessore alla cultura Federica Forti. E anche il destinatario è sempre lo stesso: l’assessore Forti, appunto, che invece di valutare le critiche al suo operato di fronte a numeri impietosi che le danno torto esposti dal consigliere del Pd Luca Barattini nell’ultimo consiglio comunale, ha voluto replicare, anche in tono piccato, difendendo ovviamente le sue scelte senza, però, rispondere ai quesiti sollevati dai suoi detrattori. E così, in risposta alla sua difesa della mostra, è arrivata oggi un’altra lettera aperta che, nella sostanza ribadisce lo stesso contenuto della prima.
Il gruppo del Pd ha scelto un tono più conciliante ed ironico ma non ha certo evitato di evidenziare i troppi nodi irrisolti della faccenda. A partire dalla questione dei soldi e del numero di visitatori – 160 mila euro, il costo della mostra per meno di 5000 visitatori in sette mesi, di cui oltre la metà non paganti – che sono troppo indicativi del fallimento dell’impresa per poter essere giustificati dall’adagio che le mostre non si misurano in soldi e in biglietti staccati, usato dall’assessore. Il Pd ha ricordato alla Forti che i soldi spesi erano pubblici e che il loro utilizzo deve sottostare a verifiche e controlli in ogni caso. Nella sua difesa la Forti ha citato la definizione di museo dell’International Council of Museums e questo ha dato la stura alla replica del Pd: “Concordiamo, ovviamente, sulla definizione da lei citata ma le consigliamo di rileggersi le raccomandazioni che quella stessa organizzazione rivolge agli amministratori. Il Consiglio Internazionale dei Musei è, infatti, seriamente preoccupato che i costi per le mostre temporanee assorbano le già risicate risorse destinate alle attività primarie dei musei che invece vanno incrementate.”. Il gruppo del Pd ha rigirato il coltello nella piaga puntualizzando, per l’ennesima volta che i numeri della mostra rappresentano una condanna senza appello: “ Il numero dei visitatori ci serve per valutare l’impatto economico, sociale e
culturale dell’evento a livello locale e per capire quante persone da fuori abbiano deciso di venire appositamente per visitare la mostra. Ci serve a capire , sempre per citare il Consiglio Internazionale dei
Musei a Lei caro, se la mostra aiuta la funzione stessa del museo: “uno scrigno che preserva i tesori di quel territorio attraverso l’acquisizione e la conservazione delle testimonianze materiali ed immateriali, ed è emblema del segno di appartenenza di una comunità”.
L’analisi della mostra fatta dal Pd riconosce il valore dei curatori e la bellezza della voce di Adriano Giannini, che aveva già fatto la stessa cosa nella mostra “Magister Canova” di Venezia, organizzata dalla stessa ditta scelta per il CarMi. Inoltre il Pd ha anche riconosciuto alla Forti il merito di aver ampliato l’offerta gratuita per i ragazzi ed aver curato la partecipazione dei bambini ai laboratori didattici, condotti con grande passione e professionalità dal personale dei musei. “Ma 5.500 visitatori in sette mesi rimangono comunque un fallimento.” Hanno ribadito dal Pd. E poi l’elenco delle incongruenze: dalla durata spropositata – dieci mesi per una mostra in realtà assai esigua - che non è servita né a far rientrare il comune dell’esborso né a valorizzare realmente il territorio, visto che poco oltre la metà della sua durata, la mostra è stata privata della sua attrazione principale: i gessi dell’Accademia, al giallo relativo proprio a questa decisione di togliere i gessi. La giustificazione usata dalla Forti di una prossima esposizione di marmi e documenti importanti – che non era stata annunciata all’inaugurazione della mostra- ha sollevato, secondo il Pd, più ombre che luce. “ Tutti i visitatori e non solo quelli che verranno negli ultimi mesi della mostra avrebbero potuto apprezzare le importanti novità. Hanno detto dal Pd - E comunque a parte i gessi tolti senza spiegarne il motivo, non pensa che l’esposizione dei documenti dell’Archivio di Stato, del Fondo Sarteschi e
dell’Accademia, per altro già noti agli studiosi, avrebbe dovuto essere resa più accessibile, contestualizzata e spiegata al pubblico dei non addetti ai lavori, a partire proprio dai ragazzi cui rivolge il
suo costante pensiero, per meglio ricreare quel senso di identità culturale e di appartenenza della comunità locale alle cose della città?”. Forti dubbi anche sul catalogo della mostra che, al momento comprende solo ciò che è stato esposto finora: “Se il catalogo è strumento di conoscenza non pensa che
pubblicarlo monco delle importanti novità cui accennava nella sua intervista in risposta al nostro consigliere sia un errore? Pensa di pubblicare un aggiornamento del catalogo, o si tratta di una mostra a step e di un catalogo a fascicoli? Ci scusi, ma questa seconda tranche della mostra ci sembra solo un tentativo ex post di tappare una falla che si è aperta per sua incapacità.”. E poi l’affondo finale: “ Si metta il cuore in pace, assessore, in Italia si tengono migliaia di mostre ogni anno, alcune sono buone, altre sono fallimenti. Si fallisce soprattutto quando ci si infila, senza programmazione adeguata e senza la costruzione di relazioni significative, nella scia degli eventi legati ai vari centenari o al grosso nome, o perché si seguono le altre
città che celebrano quell’artista. Ma se non si hanno originali, se si hanno poche risorse e poche idee, il rischio è che la mostra sia solo una brutta copia di quelle più grandi sullo stesso tema.”.
Il Partito Democratico ha ricordato di aver operato scelte importanti in ambito culturale negli anni passati e di aver intenzione di interrogarsi con grande onestà e umiltà sulla rete museale cittadina e valutare la sua capacità di creazione di ricchezza per il territorio, di opportunità di lavoro, crescita culturale della città e intende farlo ascoltando e valorizzando tutte le istituzioni, i singoli soggetti e le associazioni promotrici di
cultura. E con il monito: “ Nella vita non si finisce mai di imparare” ha chiuso la lettera aperta alla Forti.
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Un esposto contro i due fuggitivi dalla zona rossa di Codogno, risultati poi positivi al coronavirus una volta giunti nella loro casa estiva a Marina di Carrara, per aver violato le leggi imposte in via straordinaria dallo stato e per aver tenuta nascosta la loro presenza fino alla necessità di dover fronteggiare la malattia e un esposto contro il sindaco De Pasquale per le presunte inadempienze nella gestione del caso, nella sua qualità di responsabile della salute pubblica. Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega ha voluto ricordare: “Nell’augurare a queste due persone una pronta guarigione, ribadiamo che non si può rimanere indifferenti come sembra fare il sindaco e la sua amministrazione, dinanzi ad una condotta altamente irresponsabile che ha potenzialmente messo a rischio la salute dei nostri concittadini. Dalla scarsa ricostruzione che ci è stata propinata dal video postato nel profilo facebook di De Pasquale non è chiaro se queste due persone si trovassero presso la loro seconda casa già da diversi giorni, avvistate peraltro da molti residenti, comunque sia in piena violazione delle disposizioni del Decreto del Governo n° 6 del 2020 e passibili di pena per l' inosservanza dell’art 650 del Codice Penale che prevede l’arresto e una multa.” Pieruccini ha ribadito lo stupore per la scelta scorretta di fuggire dalle zone rosse messa in atto da moltissime persone indifferenti al rischio di poter contagiare gli altri.
Le responsabilità di De Pasquale, invece, secondo la Lega sarebbero quelle di non aver attuato i controlli necessari ad individuare tempestivamente la presenza di persone provenienti dalla Zona Rossa al fine di evitare il propagarsi del COVID-19.” Per questo motivo – ha aggiunto Pieruccini - la Lega ha ritenuto indispensabile chiedere alla locale Magistratura di verificare se i due contagiati di Codogno abbiano violato l’obbligo di permanere all’interno della “zona rossa”, eludendo i controlli dei diversi “checkpoint” per l'emergenza sanitaria come previsto dal provvedimento emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio scorso.”. Dalla Lega è arrivato poi il monito all’impegno colletivo per arginare la diffusione del virus. “ L’impegno deve proseguire per tutto il tempo necessario fino al completo superamento dell’emergenza sanitaria. Per questo è necessario anche che la popolazione intervenga per ridurre al minimo la possibilità che qualche “irresponsabile” provi e magari riesca a superare l’ideale linea di confine tracciata per contenere la propagazione del virus all’interno della “zona rossa” e decida di trasmigrare clandestinamente qui da noi. Per queste ragioni ringraziamo il lavoro delle Forze dell’Ordine che a livello nazionale e locale sono in prima linea per esperire gli immediati accertamenti sui territori ed per accertare la fuga o l’arbitraria presenza di tali soggetti in altre realtà.” Pieruccini ha poi ricordato che la paura che ha spinto i due coniugi di Codogno a fuggire dalla zona rossa non si è attenuata arrivando a Marina perché la notizia della loro presenza ha seminato panico e rabbia tanto che non sono mancate le critiche sui social contro il serafico video del sindaco.” Infine Pieruccini ha sottolineato l'obbligo dell' isolamento per chiunque abbia avuto contatti con un caso risultato positivo al Coronavirus, che impone che le autorità sanitarie territorialmente competenti debbano applicare la misura della quarantena e la sorveglianza attiva sui casi di COVID-19. “Se l’autorità sanitaria territorialmente competente – ha concluso Pieruccini - in pratica l' Azienda Usl Toscana Nord Ovest, era a conoscenza della presenza dei due infettati a Marina di Carrara, dica da quanto tempo sono stati messi in quarantena e soprattutto quanto tempo è intercorso prima di averlo reso pubblico e comunicato all'amministrazione comunale.”.
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E’ uno strumento messo a disposizione dalla legge per le amministrazioni con la finalità di fare prevenzione della criminalità; presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le forze di polizia statali e locali. Ed è uno strumento per promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. E’ il sistema del “controllo del vicinato”, più volte caldeggiato dal coordinamento comunale di Fratelli d’Italia che, tuttavia, nell’ultimo consiglio comunale è stato bocciato con l’unanimità dei voti tranne uno: il voto del consigliere di Forza Italia Loreno Lapucci che aveva presentato la mozione.
Sconcertato e perplesso, il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Baruzzo che ha ricordato: “A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” potranno essere limitati. A nessuno viene chiesto di fare eroismi, ronde o chissà cosa di speciale. A tutti invece è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade nonché alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme. Gli obiettivi del “Controllo del vicinato” infatti sono: coadiuvare le forze di polizia nella prevenzione del crimine e nella individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la vigilanza; favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata; migliorare il rapporto forze di polizia-comunità scambiando informazioni tramite un “Coordinatore” che le raccolga e le trasferisca alle Forze di polizia.”.
Baruzzo aveva già presentato la richiesta di attivazione del controllo del vicinato lo scorso settembre chiedendo al sindaco di attivarsi presso la prefettura. La bocciatura totale del provvedimento è giunta quindi sgradita e inaspettata: “La maggioranza cinquestelle - ha detto Baruzzo - ha sostenuto che non è necessario l’attivazione del controllo del vicinato perché i reati in ambito comunale sono diminuiti (sicuramente non per merito del loro modo di far politica e la bocciatura della mozione ne è la dimostrazione), come se un ulteriore strumento a disposizione delle Forze dell’Ordine per la prevenzione del crimine potesse dare fastidio o forse per timore che il “controllo del vicinato” possa richiedere un impegno efficiente della “famigerata” “Tasck force antidegrado” della polizia municipale, enfaticamente annunciata due anni fa ma nei fatti mai operativa. Il voto contrario del Pd alla mozione è stato un clamoroso autogol in quanto il loro (ex) ministro Minniti, è sempre stato favorevole al “Controllo del vicinato”. La sicurezza dei cittadini non dovrebbe aver collocazione politica ma è un dato di fatto che quelli che da sempre se ne preoccupano , stando sempre al loro fianco ed al fianco delle Forze dell’Ordine senza se e senza ma, sia Fratelli d’Italia.
Baruzzo ha poi rivolto un ringraziamento alle forze dell’ordine per il lavoro che svolgono ed ha lanciato in modo provocatorio la richiesta dell’utilizzo dell’esercito sul territorio comunale.
“I cittadini onesti non potranno che esserne contenti - ha concluso Baruzzo - perché come dice un detto latino: “recte faciendo, neminem timeas”.”.
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