Politica
Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

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"Come rappresentante della Lega Giovani, oltre che della Lega, in Consiglio Comunale presenterò una risoluzione che impegnerà il Sindaco a farsi portavoce nella richiesta dell'Istituzione della Giornata Nazionale delle vittime da Coronavirus e della Giornata Nazionale del personale sanitario". Così il consigliere comunale e commissario Lega giovani Massa-Carrara, Filippo Frugoli.
"Questo - spiega - è un momento difficile per l'Italia e gli italiani. Proprio ieri leggevo l'articolo della signora Alfreda Pistone alla quale vanno le nostre più sincere condoglianze per il lutto subito così come a tutti i famigliari delle altre vittime. Penso sia importante istituire una giornata nazionale per ricordare le vittime di questa "guerra" e per mostrare rispetto a tutti i loro famigliari che non hanno potuto adeguatamente stare accanto e piangere i propri cari. Ci siamo trovati improvvisamente a perdere un nostro fratello, nostra madre, nostro padre o un nostro cugino; a veder portare via un nostro caro sperando di poterlo rivedere una volta guarito ma spesso senza riuscirci".
"Allo stesso modo - conclude - trovo necessario istituire una giornata per coloro che hanno combattuto questa guerra in prima linea: i medici, gli infermieri, gli oss, le ostetriche e tutto il resto del personale sanitario che ha lavorato in condizioni precarie: solo grazie a loro possiamo dire che stiamo riuscendo ad uscire da questa massacrante pandemia. A loro vanno tutti i nostri ringraziamenti: sono degli eroi e meriterebbero maggior considerazione dalle Istituzioni, non a parole ma con i fatti. Auspico che questa risoluzione venga presentata in tutti i comuni della Toscana e non, al fine che il Governo si attivi non appena possibile nello stabilire il Giorno e le modalità per ricordare."
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A far data dal prossimo consiglio provinciale siederà tra i banchi del gruppo di centro-destra "Alleanza Provinciale" il consigliere comunale di Massa, Irene Mannini.
Irene Mannini, consigliere comunale di Massa per la Lega, subentrata alla dimissionaria Maria Elena Cresci di Pontremoli, oltre ad essere il consigliere provinciale più giovane, sarà anche l'unica donna a sedere nell'assise provinciale. Un doppio primato che non la intimorisce: "Faccio tesoro della mia esperienza amministrativa maturata in questi due anni in consiglio comunale a Massa e sono pronta a mettermi a disposizione di tutti gli abitanti della nostra bellissima provincia, un fazzoletto di terra spesso troppo poco considerato dai vertici regionali" dichiara Mannini.
"Assumerò il nuovo incarico - continua - in un momento di estrema difficoltà per il nostro paese e per il nostro territorio, a causa della difficile situazione che stiamo vivendo, sia per l'epidemia del covid-19, che per il crollo del ponte di Albiano. Il mio impegno sarà rivolto a tutto il territorio, senza pregiudizi ideologici né, soprattutto, territoriali. Essendo il consigliere più giovane e anche l'unica donna, porterò con orgoglio i valori di tutta la mia generazione Under-30 nel solco di quel cambiamento anche generazionale tanto richiesto dai nostri concittadini.
Svolgerò il mio ruolo con responsabilità e collaborazione - conclude - consapevole del ruolo dell'opposizione, nel rispetto delle istituzioni e nell'esclusivo interesse dei cittadini".
"Finalmente la Lega giovani avrà un proprio rappresentante nel Consiglio Provinciale. Sono molto contento per questa nomina e sono sicuro che Irene riuscirà a far valere la voce dei giovani in Provincia. Interviene il commissario provinciale della Lega giovani Filippo Frugoli - Questa è anche la dimostrazione di quanto la Lega punti veramente sui giovani.
A nome di tutta la Lega Giovani provinciale faccio un grosso in bocca al lupo ad Irene."
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Saranno ancora molto parziali gli spostamenti sul territorio nazionale dopo il 4 maggio, giorno individuato per l'inizio della fase due. Non sarà infatti possibile, come era stato fatto filtrare da alcuni ambienti di stampa, andare a trovare amici e conoscenti a domicilio.
Sarà, invece, concessa una visita ai congiunti più stretti e il rientro a casa delle persone che, per studio o per lavoro, erano rimaste bloccate in un'altra città all'inizio della quarantena. Saranno riaperti parchi e giardini pubblici, anche se dovranno essere mantenute le distanze. Sarà consentito lo sport individuale anche lontano dalla propria abitazione.
Le scuole, invece, rimarranno chiuse fino a settembre, mentre, dal 4 maggio, riapriranno manifattura, costruzioni e sistema di commercio all'ingrosso funzionale per le costruzioni, ma sarà fondamentale il rispetto da parte delle imprese delle regole previste. Per consumare in loco a bar e ristoranti, anche se sarà permesso il cibo da asporto, dovremo aspettare il prossimo 1 giugno, così come per centri benessere e parrucchieri.
"Grazie ai sacrifici fin qui fatti - ha spiegato il Presidente del Consiglio - abbiamo contenuto cosa che non sembrava. Ora inizia la fase due. Dobbiamo tener presente il fatto che i contagi potranno risalire in alcune aree del paese. Se vuoi bene all'Italia bisogna evitare che il contagio si diffonda, bisogna restare almeno ad un metro di distanza, anche in famiglia. Vogliamo tutti che il Paese riparta, ma l'unico modo per convivere con il virus è mantenere le distanze sociali. Il Governo dovrà esser pronto ad intervenire tempestivamente se dovessero manifestarsi momenti critici".
"Anche nei prossimi mesi - ha proseguirò Conte - ci aspetta una sfida complessa e comprendo bene che molti di voi vorrebbero una totale cessazione dei divieti. Abbiamo due scelte: arrabbiarsi o scacciare il risentimento pensando a cosa ciascuno di noi può fare per gettare le basi per la ripartenza del Paese. Questa deve essere l'occasione per cambiare tutte quelle cose che all'interno del nostro Paese non vanno. Il piano parte dal 4 maggio, ve lo annuncio con ampio anticipo perché possiate assimilarlo. Visto che in questa fase saranno necessarie le misure di distanziamento sociale come le mascherine, il Governo interverrà per calmierare il prezzo delle stesse mascherine e farò personalmente in modo che venga meno l'Iva su questo tipo di prodotto, permettendo alle aziende produttrici non più di un guadagno minimo".
"Le misure entreranno in vigore dal 4 fino al 18 maggio. Avremo - ha sottolineato Conte - una conferma generalizzata per gli spostamenti all'interno della regione. Soltanto aggiungiamo la possibilità di spostarsi per visitare congiunti. Saranno visite mirate con divieto di assembramenti. Gli spostamenti tra regioni solo per motivi urgenti e di lavoro. Chi presenta febbre, sintomi respiratori deve andare dal medico e restare a casa. Consentiremo l'accesso a parchi e giardini pubblici, ma solamente se ci sarà la possibilità di un effettivo distanziamento, altrimenti i sindaci potranno chiuderli. Per le attività sportive e quelle motorie, potranno essere fatte anche lontano da casa, ma solamente in solitudine e con una distanza minima di due metri con le altre persone".
Conte ha anche annunciato come saranno permesse, sempre dal 4 maggio, le cerimonie funebri con un limite massimo di quindici partecipanti, e preferibilmente all'aperto. Dalla stessa data sarà inoltre consentita l'attività di asporto tra bar e ristoranti. Il cibo non potrà essere consumato davanti ai luoghi di ristoro. Manifattura, costruzioni e sistema di commercio all'ingrosso funzionale per le costruzioni riapriranno, ma sarà fondamentale il rispetto da parte delle imprese delle regole previste.
"Abbiamo predisposto - ha poi aggiunto il Presidente del Consiglio - un meccanismo molto elaborato per cui le regioni dovranno con cadenza giornaliera informarci su ciò che succede. Saremo pronti ad intervenire. Il 18 maggio abbiamo in programma una riapertura anche del commercio al dettaglio. Riapriremo lo stesso giorno musei, mostre e biblioteche, il primo giugno bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e centri di massaggio".
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“Senza pudore e senza vergogna”: è la sintesi fatta dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi dell’atteggiamento dei vertici di Asl e Regione e dell’amministrazione carrarese in relazione al destino del Monoblocco, che nell’arco di meno di un anno a questa parte è passato da essere destinato all’abbattimento – su suggerimento di Asl accolto e approvato dagli altri enti istituzionali - ad essere salutato – dagli stessi soggetti di cui sopra - con autocompiacimento come meritatamente riportato alla sua natura di ospedale h24.
Bernardi ha registrato il senso di straniamento percepio da molti cittadini di fronte a un simile ribaltamento di posizioni: “La città si è svegliata esausta a causa della supponenza boriosa del sindaco De Pasquale e del capogruppo Daniele Del Nero per l'indicibile “eloquio al merito “ che è più che sufficiente per dimostrare il siderale vuoto politico/istituzionale dei nostri amministratori – ha detto Bernardi - Il merito che il sindaco si è arrogato della riapertura del Monoblocco come ospedale h24 nell’annuncio serale sulla situazione dei contagi da coronavirus, di fatto non è un merito ma un obbligo ed una responsabilità derivata dalla necessità di contrastare l'emergenza pandemia, perché da noi per l'infezione da Covid-19 si continua a morire con l’aggravante che quelli che si sono riuniti qualche giorno fa per creare la “nuova casta sanità ”, giustificando il loro interessamento, hanno clamorosamente fallito l'obiettivo. Nella sanità pubblica e sulla gestione Monoblocco non basta restituire alcuni spazi oggi “ purtroppo necessari”, in quanto i cittadini non hanno dimenticato il disgusto per la manifesta inettitudine del sindaco De Pasquale e del PD sulla sanità pubblica locale. La posta in gioco in tempi di pandemia è diventata molto più importante e l’amministrazione 5 Stelle non può giocare a chi è stato più bravo e neppure il PD che, tra le mediocri e non dimostrate convenienze per l'idea di abbattere il nostro ospedale, ha visto l’assessore Stefania Saccardi e il Governatore Rossi e tutto il Pd in prima linea.”.
Bernardi ha voluto ricordare il vergognoso teatrino sul rimpallo della colpa della decisione di abbattere il monoblocco il cui apice fu quello che lui ha definito: “il consiglio comunale straordinario pervaso da laboriosi conciliabili su chi era più bugiardo tra l’ Asl e il premiato sindaco De Pasquale.”
“ Diplomazie parallele irte di distinguo e di trabocchetti - ha ricordato Bernardi - orientate a non prendersi la responsabilità della demolizione difronte ad una sala gremita di cittadini inferociti a difesa della struttura. Rileviamo peraltro che sulla vicenda né il sindaco né il Pd avevano mai dato un riscontro, tanto da far arrivare una diffida da parte dei Comitati e della popolazione , costringendo il primo cittadino ad una frettolosa retromarcia politica. Ma ora per l'elevato numero di morti e di infettati in provincia il clima è cambiato ed improvvisamente si sono succeduti segnali positivi sia da parte dei politici locali che dai vertici dell' Asl. “ Per Bernardi è assolutamente palese l’incoerenza mostrata dagli attori della vicenda: “Il sindaco appare sempre più ambiguo : una faccia per la tenuta elettorale, con i bei propositi, i proclami, le promesse, l’altra faccia è quella che tutti abbiamo purtroppo sperimentato in questi anni: incompetenza, arroganza, lontananza dal Palazzo Comunale e dagli effettivi problemi dei cittadini. L’azienda sanitaria ci ha comunicato due giorni fa solo due nuovi casi positivi e una guarigione e ne siamo molto soddisfatti, ma l’importante non è accaparrarsi i meriti che rischiano di compromettere quello che di buono è stato realizzato e che quello che è stato realizzato non sia strumentalizzato dalla classe politica PD/5Stelle e sia mantenuto quando avremo superato la crisi . Poi per carità liberi tutti di credere alle menzogne, visto che abbondano le facce di bronzo che suscitano pena, principalmente.”.
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E’ ferma la posizione di condanna da parte del coordinamento comunale di Italia Viva nei confronti della decisione presa dall’amministrazione 5 stelle e ai vertici della mega partecipata del comune Nausicaa di non aprire i centri estivi per l’estate 2020.
Parla di decisione scellerata, Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva e spiega le motivazioni della posizione del suo partito: “Chi governa non può limitarsi a dire no, deve anche assumersi la responsabilità di scegliere. Nessun tentativo di polemica preventiva sull’edizione 2020 dei Centri Estivi da parte di Italia Viva. Molti comuni della Toscana più attenti alle problematiche relative alla custodia dei minori e dei disabili, per la eventuale ripresa lavorativa dei genitori nella “Fase 2“ stanno già progettando l’apertura dei Centri estivi e addirittura dei parchi pubblici a misura di bambino.
Per Italia Viva la “negazione a priori“ della realizzazione dei Centri estivi è un pretesto dettato da precise linee politiche dei 5 stelle che non sono all'altezza di valutare l’emergenza sociale del territorio, modificata in maniera allarmante dai DPCM del Governo per contenere il virus”.
Volpi ha anche manifestato una forte preoccupazione per la dichiarazione pubblica sulla autovalutazione del merito di ciò che è stato realizzato da Nausicaa nei tre anni di mandato che è un compito eseguito per mero e semplice dovere istituzionale.
“Italia viva - ha continusto Volpi - dice basta alla propaganda commemorativa e strumentale che viene adottata da questi signori tutte le volte che sono chiamati a fare qualcosa di diverso da quello già confezionato lasciatogli in eredità dall'amministrazione precedente.
L’apertura di capillari Centri Estivi nelle Scuole presenti dai paesi a monte fino al mare e gestiti in “piccoli gruppi“, sarebbero di facile progettazione per chi dovrebbe avere professionalità e competenza nei servizi alla persona, quindi non è sopportabile sentirsi dire no.” Ennesimo segno dell’imbarazzante mediocrità della giunta guidata da De Pasquale, secondo Volpi, anche nelle molte difficoltà vissute dal territorio per l'emergenza pandemica da Covid -19.
“E’ un'esclusiva della politica - ha aggiunto Volpi - dare risposte mirate laddove si rischia di paralizzare la città e di compromettere le relazioni familiari già in crisi profonda dovuta all'isolamento, alla mancanza di lavoro e all'accudimento dei figli. Un dettaglio che si farà presto sentire con tutto il suo peso, riducendo alla resa dei conti un drappello di dilettanti che si sono messi in testa di restare immobili, seduti sui loro scranni, ad accompagnare una città disgregata e rassegnata alla fase finale. L' amministrazione 5 Stelle in un momento così drammatico sappia gestire al meglio i valori e gli obiettivi collettivi che deve rappresentare , non li metta da parte trincerandosi dietro giustificazioni che tradiscono gli ideali della città. Italia Viva ritiene che i Centri Estivi si possano assolutamente realizzare rispettando le norme del distanziamento e del controllo sanitario e si concede un azzardo previsionale: se non apriranno, gli amministratori 5 stelle andranno incontro a una sonora e ben meritata sconfitta. Nondimeno non è tollerabile ed è detestabile l’uso strumentale che Nausicaa ha fatto della cosa pubblica e delle risorse umane solo per interesse personale di smania di protagonismo . Questa a è la peggior decisione che poteva capitare alla città e lo si deve all’avidità di potere, al livido di rancore, alla rivincita e al risentimento che costituiscono le colonne portanti del copione politico 5 Stelle, di cui trasuda tutta la maggioranza e che generosamente viene trasmesso a persone provate nella loro vita. Una scelta che non porta a niente di positivo ma solo ad altri disastri. Ogni occasione evidenzia soltanto l’ arroganza nelle risposte e l’incapacità a governare della giunta grillina: anche la distribuzione delle mascherine nelle proprie farmacie è diventata una cosa complicata quando sarebbe semplicemente bastato mettere un dipendente ad una fila dedicata a questa distribuzione evitando disagi a chi invece aveva bisogno di farmaci. Siamo rammaricati non tanto dalle mancate parole ma dai mancati fatti di questa amministrazione grillina di Carrara che, dopo essere stata un’inutile spettatrice nella fase 1, ora non sta predisponendo nulla per la fase 2 e per il ritorno alla normalità se non quello di vendere come propri i risultati di altre istituzioni.”.
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I consiglieri comunali Alessandro Amorese, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani, con Marco Guidi, coordinatore provinciale Fratelli d'Italia, intervengono sulla riapertura della struttura dell'ospedale di Massa.
"Durante il consiglio comunale di Massa sull'emergenza CoViD - esordiscono - abbiamo appreso dalla dott.ssa Guglielmi che a breve riaprirá il monoblocco di Massa".
"Una notizia importante - sottolineano -: dal 2013 Fratelli d'Italia si è battuta contro la chiusura della nostra struttura ospedaliera decisa dalla regione Toscana e dall' ASL e appoggiata dal centrosinistra locale. Una chiusura imposta per ripianare il 'famoso' buco Asl di 240 milioni di Euro. Come Fratelli d'Italia abbiamo sempre affermato che la scelta del PD di chiudere il vecchio ospedale avrebbe drasticamente ridotto il numero dei posti letto a disposizione nella nostra città, soprattutto in assenza di strutture intermedie quali una casa della salute e un nuovo distretto socio sanitario".
"A distanza di anni, purtroppo - spiegano - la crisi sanitaria ha rappresentato non solo il fallimento delle politiche sanitarie del PD fatte di chiusure di ospedali e di maxi Asl, ma ha dimostrato come l'intenzione di demolire la vecchia struttura per far posto ad edilizia residenziale fosse sbagliata oltre che nefasta per il territorio. Cogliamo con favore le parole della dottoressa Guglielmi sulla riapertura di una parte della struttura, ma la nostra battaglia politica sarà veramente vinta solo quando l'intero ospedale verrà riconsegnato alla città. Per anni infatti il PD e le forze di sinistra hanno affermato che la struttura non fosse idonea, oggi scopriamo che così non è che anzi con una spesa contenuta, l'ospedale vecchio può essere rimesso a norma".
"Per questo abbiamo deciso come Fratelli d'Italia - concludono - di depositare una risoluzione che impegni tutte le forze politiche che siedono in consiglio a lavorare per la riapertura dell'ospedale di Massa. Solo così vedremo se alle chiacchiere la sinistra e la regione farà seguire anche i fatti".
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Sono settori fondamentali per l’economia carrarese e sono ancora bloccati dal lockdown: la nautica e la portualità e tutta la parte cantieristica il cui principale esponente è Italian Sea Group non possono ancora ripartire con l’attività produttiva sospesa oltre un mese fa, per la quale ancora non è stata annunciata una data di riapertura. A segnalare il problema sono stai il consigliere comunale Lorenzo Lapucci e il coordinatore comunale della lista “Cambiamo”Diego Nespolo che hanno evidenziato come la situazione risulti ancor più evidente dal confronto con la vicina Liguria dove un’ordinanza del governatore Toti ha concesso già da qualche giorno la ripresa delle attività.
“Riteniamo che sia assolutamente doveroso – hanno detto Lapucci e Nespolo - porre fine alla disparità di trattamento per aziende del medesimo settore distanti pochi chilometri ma differenziate nel trattamento a causa dalla poca attenzione ed avvedutezza da parte della Regione Toscana. Le amministrazioni devono sentire forte il dovere morale di dare il loro sostegno a questi settori con atti concreti che vadano a delineare le linee guida per una ripartenza sicura in ottemperanza dei protocolli sanitari di contrasto della diffusione del Covid-19. Noi siamo dalla parte degli imprenditori che vogliono riprendere le proprie attività adottando tutte le misure di sicurezza necessarie al fine di tutelare i propri dipendenti e collaboratori. Occorre dare loro la possibilità di essere concorrenziali con le realtà, come la vicina Liguria con i cantieri di Ameglia e la Spezia, in cui le Amministrazioni sono più attente e sensibili alle problematiche dei settori produttivi trainanti. Auspichiamo e sollecitiamo quindi il governo centrale e la Regione Toscana affinché si adoperino fattivamente per la ripresa delle realtà produttive del settore nautico.”.
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"Dopo l'emergenza coronavirus, è necessario ripartire dai quei settori che sono l'eccellenza del sistema produttivo della Toscana. Oggi a Carrara, mi sono confrontata con alcuni imprenditori del comparto lapideo Apuo-Versiliese. Questo distretto è un vero e proprio punto di riferimento a livello nazionale oltre che essere uno dei cardini dell'economia del territorio: dopo il blocco per l'emergenza sanitaria, c'è dunque voglia di ripartire, ovviamente in tutta sicurezza, anche grazie al lavoro che viene svolto in ambienti aperti. Un indotto che porta ricchezza e lavoro in tutta l'area apuana non può restare fermo". Lo scrive in una nota l'europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi.
"Conciliare attività estrattiva, rispetto dell'ambiente ed economia circolare in un sistema virtuoso come questo ci potrà dare sicuramente la forza di rilanciare, a livello europeo, un vero e proprio brand legato alla tipicità del prodotto che è davvero unico in tutto il mondo. Come tante altre realtà del Toscana - conclude Ceccardi - il marmo delle Apuane è sinonimo di qualità, prestigio, bellezza. Per la sua storia millenaria non ha certo bisogno di presentazioni: ma è compito della politica difendere e tutelare nelle istituzioni questa realtà individuando prospettive di crescita, sviluppo e nuove opportunità per tutto il territorio".
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L’emergenza coronavirus che sta mettendo a dura prova tutta l’Italia potrebbe avere, in alcune realtà, conseguenze ancora più disastrose. Tra queste, secondo Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia, c’è l’Accademia di Belle Arti di Carrara che versava già in una condizione drammatica ancor prima dell’inizio dell’epidemia. “ Da un anno a questa parte – ha detto Bruschi – la situazione dell’Accademia di Belle Arti è salita agli onori delle cronache locali per le indagini, ancora in corso, da parte della Procura della Repubblica e per le ispezioni da parte del Ministero che riguarderebbero presunti reati contabili e non solo, avvenuti durante l’ultimo triennio. Consapevoli che le suddette indagini potrebbero essere ostative alla nomina del direttore eletto lo scorso giugno, siamo venuti a sapere che tutti gli organi statutari e di governo didattico della scuola sono scaduti ormai da mesi, paralizzando la normale attività dell’istituto.”.
Questa la situazione in base alla ricostruzione fatta da Forza Italia: il direttore, Luciano Massari, il cui mandato è scaduto il 31 ottobre 2019, seppur rieletto in quanto unico candidato, forse per le varie indagini in corso, non è stato ancora nominato dal Miur. Il consiglio di amministrazione è privo del numero legale, perché oltre il ministero non ha nominato né il rappresentante del direttore , né il rappresentante degli studenti.
Il presidente Antonio Passa, non ha competenze in merito alla didattica e non ha ricevuto alcuna delega da parte del Miur per assumere iniziative che sono in capo al direttore. Il consiglio accademico è decaduto e non è stato rinnovato dal direttore uscente nei tempi previsti. I revisori dei conti si sono dimessi da mesi e ad oggi non sono stati sostituiti dal Miur e dal Mef. I componenti del Nucleo di Valutazione si sono dimessi e non sono stati nominati i nuovi membri. Il collegio dei docenti non può riunirsi senza il direttore che lo presieda.
“ In pratica - ha continuato Bruschi - oggi siamo di fronte ad un “fai da te” da parte dei docenti che cercano di tamponare questa incresciosa situazione, ovviamente oltremodo aggravata dall’emergenza sanitaria, assicurando agli studenti lezioni in modalità a distanza. Questa situazione si sta protraendo da mesi per cui
la preoccupazione circa il futuro incerto della nostra storica Accademia appare oltremodo legittimo. Si presume che il prossimo anno assisteremo ad un ridimensionamento verticale del numero di studenti cinesi iscritti, attualmente sono circa la metà, altresì gli studenti italiani provenienti da varie province e che, oltretutto, hanno visto lievitare in modo sconsiderato i contributi che l’Accademia chiede loro al momento dell’iscrizione senza un corrispettivo adeguato sull’offerta didattica e strumentale, caleranno anch’essi. Il ridimensionamento verticale delle iscrizioni porterebbe, gioco-forza, a riconsiderare l’opportunità di mantenere o meno l’Accademia così come l’abbiamo conosciuta fino a poco tempo fa o farla diventare una semplice succursale dell’Accademia fiorentina. L’impoverimento e le ricadute su Carrara sarebbero drammatiche su tutti i piani, compreso quello economico. Perdere la presenza degli studenti in città vuol dire perdere anche il supporto a tutte quelle attività economiche che la loro presenza garantisce.
Riteniamo quindi doveroso che tutte le forze politiche intervengano tempestivamente attraverso i loro rappresentanti nazionali, come noi abbiamo già provveduto a fare, per sollecitare il ministero dell'Università e della Ricerca a nominare un commissario alla guida dell'Accademia a salvaguardia di un'istituzione che da sempre è un patrimonio e un vanto di tutta la comunità carrarese.”.
Vi. Te.
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Sarà la vigilia del 25 aprile, festa particolarmente cara ai partigiani e alla sinistra, oppure saranno gli effetti, che ormai cominciano a farsi sentire per tutti, della reclusione e dell’immobilità forzata dalla pandemia: di fatto, oggi, l’ira funesta ha colpito il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini che ha lanciato anatemi praticamente su tutti i bersagli classici del suo partito declinati nella dimensione locale:
“Ascoltino bene lor signori: Casa Betania ha incassato nel 2018 un milione e 88 mila euro e nel 2019 un milione e 274 mila euro e da statuto si sono spartiti parte degli utili tra i soci ragguagliato al Capitale versato, proprio grazie alle politiche permissive del Partito Democratico sui migranti. Una vergogna vera e propria da parte di tutti quei politicanti locali che per l’emergenza Covid-19 non sono mai intervenuti contro l’immobilismo sugli aiuti ai cittadini da parte della giunta grillina, ma invece con gran foga continuano a fiancheggiare l'emorragia di soldi che lo Stato elargisce quotidianamente agli extracomunitari. Ipocriti e senza dignità i politici del PD non mostrano alcun interesse verso i nostri anziani con pensioni da fame e verso i poveri che nell’emergenza sanitaria economica e sociale aspettano i buoni spesa per sfamarsi. Per questo i nostri concittadini devono sapere che ogni giorno ad un migrante di Casa Betania spettano 23 euro piu IVA ai quali si aggiungono la scheda telefonica e il pocket money di 3 euro e 50 per le piccole spese quotidiane, un vero miraggio per quasi la metà della popolazione residente a Carrara. La Lega replica quindi stizzita alle farneticanti dichiarazioni della nomenklatura provinciale del Pd e, indispettita contesta la presa di posizione pubblica contro il Capitano Matteo Salvini da parte del consigliere forzista locale che, probabilmente non ha saputo argomentare al meglio il suo pensiero, visto che è subentrato dopo le dimissioni del candidato a Sindaco Maurizio Lorenzoni della destra unita. La Lega rigetta quindi con forza le incredibili accuse di razzismo che le sono state rivolte. I leghisti infatti hanno recepito l’ira funesta dei capi popolo Pd: Giacomo Bugliani, Martina Nardi , Norberto Riccardi, Elena Mosti, le Sardine e i Giovani Democratici e in tutta risposta rivendicano a gran voce lo slogan del Salvini-pensiero : “prima gli italiani”. A dirla tutta: i capipopolo rossi, invece di pensare a sostenere misure di aiuto per gli italiani che muoiono di fame, sono occupati a fidelizzare col buonismo che li contraddistingue, coloro che potrebbero portare un po’ di voti al Pd dentro le urne delle prossime elezioni della Toscana. Un vero e proprio vomito riversato sulla città perché il PD, che oggi parla di solidarietà verso gli extracomunitari, ha continuato a trattare in maniera dispari i propri connazionali di fatto “favorendo le partitelle di pallone”, senza porsi il problema che gli extracomunitari nei loro luoghi di origine, i tamponi e i vaccini non sanno nemmeno cosa siano. I dati sanitari riportano, inoltre, che in percentuale altissima questi soggetti sono portatori sani di TBC e magari, senza regole e dispositivi di protezione , si trovano a contatto con il virus e addio a distanziamenti e sacrifici della popolazione. Noi della Lega non veniamo minimamente scalfiti né dalla sinistra né da chi nella destra potrebbe essere una voce fuori dal coro, noi non abbiamo tempo da perdere perché siamo impegnati a rattoppare decenni di danni causati dalla sinistra per i tagli alla Sanità Pubblica che hanno causato la strage di morti e di infettati da infezione Covid-19. Cari compagni vi siete scordati degli italiani, dei toscani, dei vostri concittadini di Carrara e, sempre più annebbiati dal “razzismo contro gli italiani" , vi siete scordati che le Regole e i DPCM del vostro governo vanno rispettati da tutti.”
Vinicia Tesconi
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