Politica
Caldo negli uffici comunali: il sindaco Persiani replica alla consigliera Bennati
“In merito all’articolo pubblicato oggi, appare evidente il tentativo di trasformare una questione complessa e concreta come il cambiamento climatico in un pretesto per lanciare accuse strumentali e…

Strategie clientelari per mantenere i centri di potere nelle partecipate: Diamanti dei 5 Stelle critica la riconferma di Panfietti a capo di Erp
"La conferma di Luca Panfietti a capo di Erp dopo 15 anni di rinnovo della carica non ci stupisce affatto, ma, anzi, conferma della linea ''politica'' dell'…

Approvata dal consiglio comunale di Massa la mozione per la tutela del Candia: la soddisfazione del consigliere Badiali
Il consigliere comunale di Massa Filippo Badiali ha accolto con soddisfazione l'approvazione della sua mozione sul Candia: "Come Presidente della Commissione Attività Produttive e consigliere comunale dei Civici…

Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Boghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

Fratelli d'Italia: Marco Guidi nominato consulente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità "Il Forteto"
Prestigiosa nomina per il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia esprime la più viva soddisfazione e i più sentiti complimenti all'avvocato Marco Guidi,…

Il comitato Ugo Pisa critica l'appoggio del Pd al piano regolatore portuale di Marina di Carrara
Abbiamo letto con attenzione l'intervento del Partito Democratico provinciale relativo al nuovo Piano Regolatore Portuale di Marina di Carrara. In quanto realtà impegnata attivamente nella difesa…

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Il cantiere della Ciclovia Tirrenica, aperto a Fossa Maestra, chiuso e pericoloso da quasi un anno. A raccogliere la segnalazione di un residente è stato il consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella che ha spiegato: “La Ciclovia Tirrenica è un altro progetto PNRR di Regione Toscana e Provincia di Massa- Carrara con cantiere fermo, arenato alla Fossa Maestra. Ad ottobre 2023 l'assessore Moreno Lorenzini sul progetto, aveva dichiarato: “Avanti tutta verso il progetto esecutivo del Tronco 1 della Ciclovia” e, a maggio 2024, si era svolto un incontro istituzionale presso il cantiere situato all’altezza del ponte sul Parmignola, che aveva suggellato in modo ufficiale l’inizio dell’intervento. L’impegno di Regione Toscana e Provincia era quello di mettere in campo tutte le azioni necessarie per il rispetto delle tempistiche previste dalla normativa del PNRR vale a dire: il 31 dicembre 2023 per l’aggiudicazione dell’appalto, il 30 giugno 2024 per l’esecuzione di almeno il 20 per cento dei lavori e il 30 giugno 2026 per la consegna della ciclabile realizzata. Ma l’impietoso conto alla rovescia, mostra tabelle di marcia in grande ritardo, nonostante sia in gioco una montagna di soldi. Sul fronte mare di Carrara, la Ciclovia Tirrenica, sarà inserita nei cantieri del Waterfront, tramite un accordo sottoscritto, nel quale l’Autorità Portuale si impegna a realizzare il tratto di viale Colombo che da via Modena arriva fino a via Rinchiosa, nell’ambito dei lavori degli Ambiti 1 e 2 del Piazzale Città di Massa. Su questo progetto faraonico un cittadino mi ha contattato in questi giorni, segnalando che nel cantiere situato nella zona dei parcheggi fronte stabilimenti balneari, alla Fossa Maestra, c’è una situazioni di degrado e incuria, con i lavori fermi da oltre un anno e marciapiedi e fermate autobus inutilizzabili e pericolosi. Il cantiere è di competenza della Provincia ma l’assessore Lorenzini avrebbe dovuto fare sopralluoghi per controllare lo stato dei lavori ed accorgersi come in questo caso, che era tutto fermo. La realtà fa pensare alla pratica di aprire cantieri e poi disinteressarsene completamente. La Ciclovia Tirrenica, da progetto , dovrebbe partire dal ponte del Parmignola e scendere dal lato destro della strada di via Fabbricotti, una strada ad alto traffico che, nel progetto insiste su un opera strutturale, per consentire il superamento del corso d’acqua Fossa Maestra. Dopodiché la ciclovia dovrebbe proseguire in viale Colombo, parallelamente al lungomare. I lavori erano stati appaltati dalla Provincia di Massa-Carrara nel 2023 alla ditta Co.Ve.Ma srl di Modena, che se li era aggiudicati per un importo di 1 milione 380 mila euro. Inoltre come già detto, l'Autorità Portuale aveva previsto l'inserimento della ciclovia nei cantieri del Waterfront, con l'obiettivo di integrare il percorso ciclabile nel contesto urbano e portuale. A fare il punto della situazione sulla realizzazione della Ciclovia Tirrenica era stato proprio l’assessore Moreno Lorenzini, intervenuto nel 2024 nella commissione lavori pubblici, sottolineando soprattutto i passaggi ancora necessari e le tempistiche affinché il tratto potesse essere effettivamente realizzabile. "Sulla mobilità sostenibile delle ciclovie – aveva concluso l’Assessore – rimane anche in piedi la nostra idea di recuperare il percorso della marmifera come da progetto esecutivo fatto col bando delle periferie che poi non era stato realizzato dall’amministrazione 5 Stelle”. Del percorso ciclabile sul tracciato della Ex Ferrovia marmifera, tuttavia non se ne è saputo più niente, ma forse sarebbe il caso di fare un sopralluogo alla Fossa Maestra perché, anche se il cantiere è di competenza del Presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, insiste sul nostro territorio, ed è in stato di pericoloso degrado. Il cittadino che ha segnalato il disagio, aspetta fiducioso azioni immediate”.
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Report inquietante sullo stato della zona che costeggia il torrente Carrione, a Carrara, realizzato dai consiglieri dell’opposizione Massimiliano Bernardi e Massimiliano Manuel che spiegano: “Via dei Ferrovieri sembra una strada bombardata, oltre che una discarica a cielo aperto, è passata da strada comunale a “sterrato”, oppure a "viottolo di campagna " con visioni di amianto. Tutta l’area lungo il Carrione è deprimente per le buche continue che si sono mangiate l'asfalto, come ci ha detto di uno dei residenti che ha posto l’attenzione sulle condizioni in cui versa tutta la zona abbandonata dall’amministrazione carrarese. I residenti hanno presentato molte lamentele, prima su tutte quella di essere completamente dimenticati dal comune. La strada è piena di squarci e di voragini e, quando piove, i residenti non s’arrischiano ad uscire di casa perché diventa un lago. Probabilmente il sindaco Arrighi deve avere rinunciato a metterla a posto e forse non sa nemmeno dove si trova. Ma quello che preoccupa di più sono i depositi illegali di rifiuti: una serie di laste di amianto abbandonate in un pezzo di terra vicino alla strada e cumuli di immondizia varia. Le nuove regole per le buche stradali pubblicate il 23 agosto 2024 sulla Gazzetta Ufficiale avrebbero dovuto cambiare la situazione visto che il decreto ministeriale aveva stabilito che "gli interventi di risanamento profondo delle strade esistenti devono garantire una vita utile di almeno 20 anni”, ma in questo caso, per migliorare il panorama della devastazione, fatto di erbacce, immondizia amianto, buche stradali e pezzi di muro crollati dalla sponda del Carrione che costeggia la strada , ci vorrebbe un miracolo più che una asfaltatura. Più passa il tempo e più le cose peggiorano, er cui ci domandiamo quali siano le difficoltà incontrate da Nausicaa prima e ora da RetiAmbiente Carrara nel gestire la situazione, anche in merito alle raccolte ordinarie. Forse hanno poco tempo, pochi mezzi e pochi addetti, ma, per sbiancare le statue e i marciapiedi delle strade e delle piazze del centro per fare propaganda, gli operatori vengono sempre trovati. Ecco perché in via dei Ferrovieri la manutenzione è nulla e con la raccolta dei rifiuti siamo ai minimi termini, e questo dà l’idea che ci siano cittadini considerati di serie B. È inaccettabile che questi cittadini siano costretti a convivere in condizioni di degrado così gravi, senza che l'amministrazione intervenga con decisione. La mancata bonifica dell'amianto e la scarsa manutenzione delle infrastrutture stradali evidenziano una carenza nella gestione dei servizi pubblici essenziali. Questo disinteresse non solo compromette la loro qualità di vita, ma espone anche l'amministrazione a potenziali responsabilità legali. È fondamentale che il sindaco Arrighi assuma un ruolo attivo nella risoluzione di questa problematica, avviando immediatamente le procedure per la bonifica dell'amianto e la sistemazione della strada. Inoltre, è necessario implementare un piano di monitoraggio continuo per prevenire il ripetersi di simili situazioni, garantendo così la sicurezza e il benessere dei residenti”.
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Forza Italia, sempre attenti al discorso dell’edilizia scolastica, ritiene inaccettabile la situazione dello Zaccagna che penalizza pesantemente gli studenti e merita risposte concrete da parte delle istituzioni competenti.Il tema sollevato dalla Presidente del Consiglio d’Istituto e dal comitato studentesco sono solo l’ultimo esempio di una realtà che da troppo tempo affligge le scuole della nostra provincia. È importante sottolineare che, proprio stamani 21/03/2025, il CNA, ha organizzato un evento che ha posto al centro della discussione l’importante e grave situazione delle truffe on line con un focus nel settore, ma, purtroppo, invece di trovare soluzioni efficaci, l’evento ha solo fatto emergere un paradosso inquietante. A partecipare a questo incontro erano presenti le alte cariche del governo cittadino, provinciale e regionale di stampo PD, che, con “nonchalance”, hanno preso parte a un evento proprio nello Zaccagna senza aver mai dato risposte concrete in merito ai gravi problemi infrastrutturali della scuola.A rendere ancora più grave la situazione, ieri sui social è apparso un comunicato del presidente della provincia che denunciava i tagli del governo Meloni sui fondi per la manutenzione delle strade. Un’ulteriore distrazione dalle vere problematiche del nostro territorio, che ha visto questi tagli connessi anche alla manutenzione delle scuole. Tuttavia, è fondamentale ricordare che l’edilizia scolastica provinciale è un problema che affligge la nostra provincia da anni, ben prima che i tagli del governo Meloni venissero introdotti. La gestione dei fondi e la partecipazione ai bandi regionali per le infrastrutture scolastiche sono stati insufficienti, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questo scenario, le domande che RI-poniamo alla Provincia sono: a che punto sono i progetti per le scuole, come ad esempio quello per lo scientifico? Quali azioni concrete sono state intraprese per garantire che le scuole del nostro territorio siano sicure e moderne, e non costringano i nostri ragazzi a studiare e crescere in condizioni inadeguate? La provincia ha partecipato al bando regionale per le infrastrutture sportive che poteva essere utile alla palestra dello Zaccagna?Forza Italia, come sempre, rimane al fianco dei cittadini e degli studenti, chiedendo con forza risposte concrete. Non possiamo più tollerare il disinteresse da parte di chi ha il dovere di tutelare il nostro futuro. Il nostro impegno è massimo nel sostenere azioni rapide ed efficaci per migliorare la situazione dell’edilizia scolastica, affinché ogni studente possa studiare in scuole sicure e adeguate. È giunto il momento di voltare pagina e passare dalle parole ai fatti, perché il nostro territorio e le nostre future generazioni meritano di più.
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È normale che una consigliera ponga domande alla giunta e dovrebbe essere altrettanto la norma che ricevesse risposte. Fuorché a Massa. E' accaduto anche ieri sera in consiglio comunale: la nostra consigliera Daniela Bennati ha posto alcuni quesiti puntuali all'assessore Mercanti il quale, altrettanto puntualmente, non ha risposto. Ha chiesto la motivazione per la quale Cermec è valutata meno del suo capitale sociale, cioè meno dei soldi che i cittadini di Massa e Carrara hanno messo nell'azienda. Ha chiesto la motivazione di una perdita di valore dell'azienda di oltre 1 mln e 300 mila euro. Ha chiesto per quale ragione si è fatto un accantonamento per la bonifica dei terreni di Cermec, pari a poco più di due milioni di euro quando la perizia presentata ha certificato che ne necessitano oltre sei. Ha chiesto di vedere e capire i costi più che raddoppiati del futuro impianto di bio-digestione, così come individuati in una stima mai arrivata ai consiglieri e alle consigliere comunali. Ha chiesto di capire perché la perizia di valutazione di Cermec, un documento di 86 pagine pieno di tabelle, calcoli, riferimento legislativi, formule finanziarie, spiegazioni tecnico-economiche sia stato messo a disposizione dell'intero consiglio comunale solo pochi giorni prima della seduta rendendo praticamente impossibile la sua lettura critica. Ha chiesto di capire quale sarà la quota di partecipazione del comune di Massa nella nuova società RetiAmbiente. Ha chiesto i riferimenti legislativi in base ai quali il presidente del consiglio ha più volte dichiarato che la perizia avesse una scadenza prossima per la quale il consiglio è stato convocato in tutta fretta. Le domande servivano per chiarire alcune circostanze fondamentali sulla gestione presente e futura di servizi pubblici essenziali, igiene pubblica e ciclo dei rifiuti, anche alla luce dell'esperienza di situazioni simili (ASL, Trasporti, servizi idrici), il cui trasferimento fuori dal nostro territorio ha generato per i cittadini massesi solo problemi. Invece, a parte qualche fumosa elencazione di date e qualche "vedremo", non ci sono state risposte alle singole domande, quasi tutte snobbate dall'amministrazione. Non è la prima volta che accade questo, che alle nostre domande sono seguiti, nella migliore delle ipotesi dei silenzi se non delle inutili quanto irrispettose dichiarazioni. Quello tenuto con la consigliera Bennati è un comportamento dell'amministrazione, purtroppo frequente anche nei confronti dei cittadini, che evita di dare risposte a domande precise arroccandosi dentro il proprio castello senza essere aperta ad alcun dialogo.
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Energie del Futuro ha messo a disposizione delle cittadine e dei cittadini della provincia di Massa Carrara lo Sportello Telematico per raccogliere le segnalazioni dal territorio Apuano. Infatti accedendo al sito internet del format politico (www.energiedelfuturo.it) e ai canali social, i cittadini potranno contattare direttamente Energie del Futuro, indicando problemi e criticità del loro territorio. "Siamo contenti - ha dichiarato Daniele Tarantino, consigliere del Pd di Massa - di annunciare la nascita dello Sportello Telematico di Energie del Futuro. Infatti il nostro format politico è nato principalmente per coinvolgere i cittadini nei processi decisionali del nostro territorio. Il primo passo necessario per costruire un rapporto di fiducia diretto con loro è quello di aprire uno spazio dedicato a tutti coloro che hanno idee o proposte su problemi concreti che affliggono la loro comunità. Ogni richiesta di intervento o di coinvolgimento sarà presa in carico da uno dei nostri referenti territoriali, che contatteranno i cittadini per iniziare insieme a loro un percorso per costruire tavoli di confronto su temi specifici. Abbiamo a disposizione tanti amministratori locali che possono essere coinvolti sui temi che riguardano il loro comuni. Grazie alle segnalazioni dello sportello telematico creeremo uno spazio nel quale le persone possano incontrarsi, portare il loro contributo per un nuovo modo di fare politica. Uno spazio libero nel quale tutti possano partecipare attivamente ai temi della provincia, esprimere la loro opinione, per trovare soluzioni alle sfide che ci attendono."
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E’ stato inaugurato stamani in via Montessori 1 a Marina di Massa, il nuovo Centro Educativo Aggregativo “CASONE”, unico sul territorio comunale per i giovani tra i 15 e i 21 anni. Il Centro è costituito da un’aula multimediale, una sala biliardo, un biliardino, un tavolo da ping pong, una sala TV, una piccola cucina ed un ampio giardino. Un luogo moderno, pronto ad ospitare i giovani ed offrir loro percorsi di studio e formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro ma anche occasioni di svago e aggregazione fra coetanei in un contesto stimolante e sicuro. Il comune, attraverso l’assessorato alla Politiche Giovanili di Giorgia Garau, ha riqualificato la struttura grazie al contributo di Regione Toscana e della Fondazione Marmo presieduta da Bernarda Franchi individuando poi, a seguito di procedura comparativa riservata agli Enti del Terzo Settore, l’associazione A.Fa.P.H. odv per l'organizzazione e la gestione del Centro e lo svolgimento delle attività educative e ricreative ivi previste. Il Centro sarà aperto tutto l’anno dal lunedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 19. Potranno iscriversi i/le ragazzi/e dai 15 ai 21 anni. Per la frequenza del C.E.A. “Il Casone” è prevista la corresponsione di una quota di contributo una tantum simbolico di tesseramento, definito dalla Giunta comunale in euro 20,00 per i residenti e in euro 40 per i non residenti. I posti disponibili al Centro per frequenza giornaliera sono 40. Con l’apertura del centro educativo-aggregativo (CEA) del Casone, l’Amministrazione intende realizzare più obiettivi fra loro complementari ed offrire opportunità di aggregazione all’interno di un contesto organizzato che preveda sia vincoli (es. regole, orari) sia risorse (educative, strutturali, etc.) che i giovani possano liberamente utilizzare. L’intento è di dar vita ad un luogo che permetta e faciliti l’incontro tra adulti e ragazzi, uno spazio intermedio tra il mondo della scuola e la famiglia in cui i giovani possano trascorrere il loro tempo libero maturando e crescendo col sostegno di educatori e formatori professionisti. Per il CEA del Casone si tratta in realtà di una riapertura. Avviato per la prima volta sul finire degli anni Ottanta il centro aggregativo al Casone è stato punto di ritrovo e riferimento di diverse generazioni di giovani massesi. Le prime chiusure dovute alla pandemia, nel marzo del 2020, però, hanno bruscamente interrotto le attività. Lo scorso anno, attingendo ad un contributo di Regione Toscana per la realizzazione di progetti di investimento in ambito sociale e socio-sanitario per la zona-distretto, il Comune ha messo a punto il risanamento dei locali e successivamente, partecipando ad un bando della Fondazione Marmo onlus, ha ottenuto i fondi necessari l’acquisto di attrezzature tecnologiche e giochi per l’intrattenimento. Questo il commento del sindaco Persiani ‘Questo centro nasce da una precisa volontà dell'Amministrazione: offrire ai giovani un luogo sicuro, inclusivo, accogliente e stimolante, dove possano aggregarsi, crescere, confrontarsi e costruire il loro futuro. Un luogo che rappresenti una valida alternativa alla solitudine, alla dispersione e ai rischi della strada, garantendo invece occasioni di socialità, apprendimento e svago. Grazie alla collaborazione tra il Comune di Massa, la Regione Toscana, la Fondazione Marmo e l’A.Fa.P.H. OdV, oggi possiamo consegnare alla comunità un centro moderno e funzionale, dotato di spazi dedicati alla formazione, allo sport, al gioco e alla creatività. Un punto di riferimento stabile, che sarà arricchito dal prezioso lavoro di educatori e animatori. Il Casone non sarà solo un centro di aggregazione, ma un luogo di opportunità: qui i giovani potranno ricevere supporto per lo studio, per la crescita personale e per l’orientamento al mondo del lavoro. Sarà uno spazio di autonomia e responsabilità, in cui ciascuno potrà dare il proprio contributo e sentirsi parte di una comunità". “Oggi inauguriamo con grande entusiasmo il Centro Educativo Aggregativo del Casone - ha detto l'assessore alle politiche giovanili Giorgia Garau - un luogo pensato e costruito per giovani tra i 15 e i 21 anni. Questo spazio nasce per essere accogliente, stimolante e aperto: un punto di riferimento dove incontrarsi, confrontarsi e crescere insieme . Qui i giovani troveranno educatori pronti ad ascoltare, laboratori in cui esprimere la propria creatività e tante opportunità per dar forma al proprio futuro. Il Casone non è solo un centro aggregativo, è una casa per le idee, le passioni e i sogni dei giovani della nostra comunità . Oggi consegniamo simbolicamente le sue chiavi e invitiamo i giovani della città a riempirlo di vita e a farlo proprio. L’amministrazione sarà a loro fianco per sostenerli e accompagnarli in un percorso di crescita. Rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto e ai giovani dico: benvenuti a casa vostra!”
Dichiarazione Presidente Fondazione Marmo , Bernarda Franchi “Oggi è davvero un bel giorno per Massa. La Fondazione Marmo è felice di aver supportato la riapertura di questo Centro Educativo Aggregativo, attraverso il Bando Erogazioni 2024. Si tratta di uno spazio che adesso
diventa sempre più multimediale, polifunzionale e inclusivo, favorendo la socialità, la formazione e lo sviluppo delle competenze dei giovani. Tutto questo è parte integrante della nostra missione, da sempre tesa a valorizzare il territorio e sostenere la comunità”.
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Il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha fatto un excursus della storia della ristrutturazione della piscina di Carrara F. Tosi e dei suoi costi: “ La vicenda della piscina Tosi, finanziata nel 2022 con fondi del PNRR, è diventata un esempio emblematico di inefficienza e confusione amministrativa. Da quando è stato assegnato il finanziamento, sono trascorsi anni, ma il progetto è stato rimodulato ben tre volte, con modifiche continue che hanno portato a una serie di incarichi esterni costosi per ogni verifica, con cifre che si sommano a migliaia di euro. Se ne deduce che il progetto finanziato dall’Europa fosse sbagliato e sorge il dubbio che i professionisti che sono stati pagati per le verifiche non abbiano realmente lavorato per risolvere i problemi e abbiano semplicemente contribuito a rallentare ulteriormente il processo. L’assessore ai lavori pubblici Moreno Lorenzin, inizialmente, aveva parlato di un intervento per l’efficientamento energetico e aveva addirittura interrotto il cantiere per mesi, sperando di prendere un finanziamento da un bando della Regione Toscana. Poi inspiegabilmente ha cambiato idea, decidendo che l’efficientamento fosse superfluo. Ora, sembra che si stia cercando una giustificazione per non fare nemmeno la copertura, sostenendo che quella esistente è in ottime condizioni, ma, per maggiore sicurezza, si stanno spendendo altri 27 mila euro per una consulenza. La realtà sul cantiere della piscina Tosi, tuttavia, è ben altra e basta leggere gli atti per capire che su questo progetto ogni giorno c’è un cambiamento ed un incarico. Partiamo dal giugno del 2023, quando era stato approvato il progetto esecutivo dell’intervento per dell’importo complessivo pari a 1.878.118,00 euro ed erano stati aggiudicati i lavori alla Ditta CVC SRL di Arezzo al prezzo netto di 1.216.777,85 euro più IVA . In seguito c’è stato il primo fermo cantiere quando Lorenzini ha voluto partecipare al bando della Regione Toscana per l’ efficientamento energetico per poi fare dietro front. Ma le criticità sono anche altre perché oltre agli innumerevoli incarichi a vari professionisti esterni, al 31 di ottobre 2024 era stata approvata la prima rimodulazione del QTE dell’importo complessivo di 1.878.118 euro Due mesi dopo, cioè a dicembre 2024, la seconda rimodulazione del QTE dell’importo complessivo dell’intervento di 2.078.118 euro, con la quale tra le somme a disposizione erano stati cancellati 165mila euro per "lavori di adeguamento acustico, igrometrico ed efficientamento energetico". A marzo 2025 è stata approvata la terza rimodulazione del QTE dell’importo complessivo dell’intervento di 2.078.118 euro in quanto Lorenzini aveva di nuovo cambiato idea e aveva ripescato l'importo onnicomprensivo di 165 mila euro per "lavori di adeguamento acustico, igrometrico ed efficientamento energetico". È evidente una situazione decisamente confusionaria. In più, tra i variegati incarichi troviamo anche quello di “collaboratore del RUP per la fase di esecuzione dell’intervento suddetto” all’ingegner Michele Carollo dell’impresa MAFFEIS ENGINEERING SPA. Inevitabile chiedersi quanto costa questo cantiere sempre fermo e perchè i tecnici che hanno avuto gli incarichi sono pagati, visto che non si muove niente. Dopo più due anni di tira e molla arriva lo scoop che non si deve più rifare il tetto perché le lamiere della copertura e il pacchetto della coibentazione in essere risultano in ottimo stato di conservazione e che il loro smaltimento alle discariche autorizzate comporterebbe ingenti costi. Anche qui sorgono quesiti inquietanti: prima di questa visione miracolosa, nel progetto PNRR era previsto lo smantellamento di un tetto in ottimo stato con costi esorbitanti per smartirlo?. Sarebbe opportuna una spiegazione da parte dell’assessore Lorenzini. Intanto il cantiere è sempre chiuso e il tempo passa inesorabilmente: adesso bisogna da aspettare l’ approfondimento tecnico, fatto di saggi e prove, per capire se si può adeguare dal punto di vista sismico la copertura, senza la rimozione della stessa ed azzerare i costi di smaltimento. Quindi, anche se si è deciso che il tetto è in ottimo stato e non va più demolito, per saperlo veramente, ci vorrà un consulente dell’impresa Radaelli Tecna,Spa che ci costa 27 mila euro. Ma entro marzo 2026, la piscina deve essere collaudata e consegnata alla città, altrimenti saltano il milione e ottocento mila euro del PNRR, cosa che ribadisce anche l'assessore Lorenzini, siamo in ritardo e, quando avremo la conferma dei risultati delle analisi della ditta sulla copertura , potremo avere anche un nuovo e più preciso cronoprogramma”
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"Sono quasi 35 i milioni di euro (34.944.000) destinati agli asili nido della Toscana. Si tratta di finanziamenti previsti nel decreto, firmato dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che avvia la procedura per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte degli enti locali, finalizzata alla costruzione di nuovi asili nido e alla riconversione di edifici pubblici non già destinati a questo servizio. L'iniziativa è parte della Missione 4 - Istruzione e Ricerca del PNRR. In particolare, i finanziamenti sono così suddivisi. Per quanto riguarda Firenze e provincia, sono previsti 6.720.000 euro per 280 posti da attivare; a Siena e provincia, per 90 posti da attivare, 2.160.000 euro; 1.872.000 euro sono destinati a 78 posti di Massa Carrara e provincia; per Pisa e provincia, 4.560.000 euro per 190 posti da attivare; 4.464.000 euro sono previsti per 186 posti da attivare a Pistoia e provincia; 4.128.000 euro per 172 posti a Grosseto e provincia; ad Arezzo e provincia, 2.976.000 euro per 124 posti; a Livorno e provincia, 2.256.000 euro per 94 posti da attivare; 5.328.000 di euro per Lucca e provincia, 90 i posti da attivare; infine 480.000 euro a Prato e provincia per 20 posti da attivare. Queste importanti risorse rappresentano la concretezza con la quale il governo Meloni affronta il fondamentale tema dell'infanzia, alla quale garantire educazione e supporto fin dai primissimi anni di vita. Al contempo, dimostrano quanto sia altrettanto prioritario supportare le famiglie, in qualsiasi comune di appartenenza, soprattutto quelli delle aree interne, affinché siano a tutti assicurati gli stessi servizi della grandi città". Lo scrive, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Istruzione di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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