Politica
Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

Massimiliano Manuel, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara: "Dopo mesi nulla è cambiato, ora rischio grave per gli archivi storici"
«A distanza di oltre tre mesi dalle nostre segnalazioni, non solo non si è mosso nulla, ma emerge oggi un rischio concreto e gravissimo: il deposito…

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"Credo in una Toscana che metta le persone al centro, che si prenda cura della salute, del lavoro, del territorio e della memoria. Una Toscana capace di ascoltare, di proteggere e di costruire insieme ai suoi cittadini un futuro più giusto, più sicuro e più umano. La tutela della salute è una delle mie priorità. La Regione Toscana investe ogni anno circa otto miliardi di euro nella sanità pubblica, un sistema che da sempre si distingue per qualità e vicinanza ai cittadini. Ma non basta. Occorre continuare a migliorare, riducendo le liste d’attesa, potenziando i servizi territoriali e sostenendo le RSA, perché nessuno deve sentirsi solo di fronte alla malattia o alla fragilità. Il servizio sanitario deve restare pubblico, efficiente e accessibile a tutti, senza distinzioni. Anche l’acqua è un bene comune, e come tale deve essere gestita. Sostengo con convinzione la piena ripubblicizzazione della gestione idrica, perché un servizio essenziale come quello dell’acqua non può rispondere a logiche di profitto. Serve un modello trasparente, sostenibile e controllato dalle comunità, che garantisca tariffe eque, qualità e tutela ambientale. Il lavoro è dignità. È tempo di garantire un salario minimo legale di almeno 9 euro l’ora, per combattere il dumping salariale e promuovere occupazione stabile e di qualità. Lavorare deve significare vivere con serenità, non sopravvivere. Una delle sfide più delicate riguarda le cave e le attività estrattive. La situazione ambientale e sociale della nostra provincia non è più sostenibile: paesaggi devastati e ricchezze concentrate nelle mani di pochi impongono una riflessione profonda e scelte coraggiose. Serve un nuovo equilibrio tra tutela del lavoro, rispetto per l’ambiente e difesa del Parco delle Apuane, rivedendo il “Piano Cave” con attenzione e responsabilità. La casa resta un diritto fondamentale. Dobbiamo rendere più semplici le procedure di accesso all’abitazione, recuperare gli immobili pubblici in disuso e avviare progetti per giovani coppie, famiglie fragili, donne vittime di violenza e persone con disabilità. Avere una casa significa poter vivere con dignità e costruire il proprio futuro. La cura del territorio è un dovere verso le generazioni future. Gli eventi climatici estremi e il dissesto idrogeologico richiedono una pianificazione seria e interventi costanti di manutenzione e prevenzione. La Toscana deve essere un modello di equilibrio tra sviluppo e ambiente, proteggendo coste, montagne e campagne. Anche i nostri borghi montani meritano nuova attenzione. Sono la memoria viva della nostra identità e della nostra storia, luoghi dove la qualità della vita può ancora essere alta. Dobbiamo sostenerli con investimenti mirati, servizi e opportunità di lavoro locale. La memoria è il filo che lega le nostre comunità. Senza memoria del passato, non c’è futuro. Intendo impegnarmi per valorizzare i luoghi della Resistenza, sostenere musei e spazi dedicati alla storia locale, e trasmettere alle nuove generazioni i valori che hanno fondato la nostra Repubblica. Le infrastrutture rappresentano un altro pilastro del mio impegno. È urgente completare la ferrovia Pontremolese e includere Massa-Carrara nei collegamenti rapidi con Pisa, Livorno, Lucca e Firenze. Una regione moderna deve essere connessa, accessibile e sostenibile nei trasporti. Infine, da insegnante, credo profondamente nel valore dell’educazione alla pace. La scuola deve essere un luogo di crescita, rispetto e collaborazione, dove si impara a condividere e non a competere. Solo attraverso l’istruzione e la cultura possiamo costruire una società più giusta, capace di dialogare e di comprendere. La Toscana che sogno è una terra che non lascia indietro nessuno, che protegge le persone e l’ambiente, che crede nella giustizia sociale e nella forza della comunità. Il mio impegno nasce dall’ascolto, dall’esperienza quotidiana tra la gente e dal desiderio sincero di costruire insieme un futuro migliore".
Elena Mosti, Candidata al Consiglio Regionale – Elezioni 12-13 ottobre 2025
Partito Democratico
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"Desidero esprimere la mia più totale e incondizionata solidarietà a Michela Bertelloni, candidata della Lega al Consiglio Regionale della Toscana, per i vili e inqualificabili insulti sessisti ricevuti in seguito alla pubblicazione di un suo post sui social network".
Lo dichiara l'Onorevole Andrea Barabotti, deputato della Lega, commentando gli attacchi subiti dalla candidata.
"A una splendida donna e madre. Attaccata e offesa perché candidata con la Lega. Quei poveri leoni da tastiera dovrebbero chiedere scusa e vergognarsi", prosegue Barabotti.
"A Michela va il mio più forte abbraccio. Sono sicuro che non si lascerà scalfire da questa barbarie e che, al contrario, proseguirà la sua campagna elettorale con ancora più forza e determinazione. Forza Michela!".
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Come Partito della Rifondazione Comunista di Massa condividiamo pienamente la posizione della nostra consigliera Daniela Bennati del gruppo "Polo Progressista e di Sinistra", che ha votato contro il piano di protezione civile.Il voto è stato dettato da riflessioni che avevamo fatto sulle misure che in quel piano sono state adottate che a nostro parere non sono adeguate per migliorare la sicurezza di cittadine e cittadini. Alla nostra richiesta di rimandare l'adozione di questo atto proprio perchè a nostro parere andava rivisto, implementato e adeguato alla contemporaneità, abbiamo ricevuto un no secco. Bene quindi ha fatto Daniela Bennati ad esprimere il suo parere contrario.In particolar modo abbiamo contestato, tra gli altri, due punti.Prima di tutto la scelta di non inserire le ondate di calore tra le priorità: "Quando abbiamo discusso sull'affidamento dell'incarico non è una tipologia di situazione che abbiamo ritenuto prioritaria affrontare." "... potrà essere integrato in un prossimo aggiornamento, se si tratta di un tema che a livello di amministrazione si ritiene di dover gestire con e attraverso il supporto della protezione civile". Queste le parole del tecnico che ha redatto il piano, l'esclusione è stata decisa anche dall'amministrazione comunale. Troppe le difficoltà di lavoratrici e lavoratori che nei periodi più caldi svolgono attività, troppi i rischi per le persone anziane, troppi i rischi di chi ha patologie per non considerare le ondate di calore, sempre più frequenti con il clima che si sta modificando, priorità in un sistema di protezione civile.Improvvisamente poi il rischio ferroviario scompare. Era presente nel precedente piano di protezione civile con uno specifico richiamo del drammatico incidente del 2009 a Viareggio. Alla domanda di Daniela Bennati se si fossero realizzate opere che giustificassero l'assenza del rischio nel piano di protezione civile, la risposta è stata un "no". Visto che si sta costruendo un presidio sanitario proprio a ridosso della ferrovia abbiamo ritenuto che non considerare tale rischio nel piano fosse un errore importante, proprio per garantire chi in quella struttura andrà a curarsi. Nasce naturale il dubbio che se si ammettesse l'esistenza del rischio ferroviario la realizzazione di quell'edificio sarebbe messa in discussione: non ce la siamo sentita di avallare quella posizione, nè di rimanere neutri. Siamo sempre stati contrari alla casa di comunità in quel luogo anche per il rischio ferroviario che oggi viene negato.Daniela Bennati non si è nascosta dietro l'astensione su questo piano che non risponde alle esigenze della città. Ognuno si prende le sue responsabilità.
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"Nell'incontro di martedì 7 ottobre con il viceministro Rixi sul futuro del Porto di Carrara, è andato in scena un dramma nel dramma": a sostenerlo sono i membri di associazione ARCA che aggiungono: "Da un lato, la rassicurante retorica governativa sull'“equilibrio” e sui “tavoli tecnici”. Dall'altro, la cruda realtà di una dicotomia profondamente sbilanciata, che il resoconto stampa successivo ha finito per certificare e amplificare. Da un lato, schierati e ben visibili, i due colossi economici: il sistema portuale e il sistema turistico-alberghiero (i "Paladini Apuoversiliesi"). Entrambi parlano la stessa lingua, quella del fatturato, degli investimenti e dei posti di lavoro. Il loro è un conflitto su quale economia privilegiare, un dibattito che, per quanto aspro, la politica è abituata a gestire e mediare. Dall'altro lato, unico e flebile argine, le voci dei piccoli comitati cittadini ARCA e Amare Marina. Voci che non portano numeri di bilancio, ma allarmi per la sicurezza delle case a rischio esondazione, e istanze per la tutela di un ambiente costiero già gravemente malato.Eppure, questa disparità non è stata solo evidente nella sala: è stata tragicamente confermata dalle pagine della maggior parte dei giornali, ad eccezione di una testata, a conferma che un'informazione completa e plurale è possibile. Il fatto che questa sia l'eccezione e non la regola, rende la situazione ancora più grave.Come da copione, infatti, i resoconti sulla maggior parte dei quotidiani hanno dedicato ampio spazio alle posizioni del Viceministro Rixi e dei "Paladini", legittimando la narrazione di uno scontro puramente economico. Ciò che è stato sistematicamente oscurato sono stati proprio gli interventi di ARCA e Amare Marina. Le drammatiche testimonianze sugli argini rotti, sul rischio idrogeologico e sulla paura dei cittadini sono state declassate a dettaglio irrilevante, e dunque cancellate.Il silenzio della maggior parte dei media non è una semplice dimenticanza. È il sintomo di una visione anacronistica che ancora separa l'economia dall'ecologia, e che considera la sicurezza degli abitanti una questione minore. È la prova che le istanze ambientali e di civile convivenza, quando non sono sostenute da un potente indotto economico, faticano a bucare il muro dell'informazione mainstream.Mentre il Governo insiste sul far "fare squadra al territorio", si sta di fatto escludendo dalla squadra la sua componente più vitale e fragile: il territorio stesso, con il suo ecosistema e la salute dei suoi cittadini. Costruire il futuro su questa esclusione non è solo miope: è un pericoloso anacronismo che il territorio pagherà a caro prezzo. È bene ricordare che, di fronte a questa marginalizzazione, non tutti gli strumenti sono esauriti. L'art. 54 del Testo Unico degli Enti Locali, ad esempio, conferisce ad ogni singolo consigliere comunale il diritto di impugnare davanti al TAR gli atti dell'amministrazione che ritenga illegittimi. Uno strumento di democrazia e controllo nato proprio per tutelare la collettività quando le sue istanze non vengono ascoltate in sede politica. Costruire il futuro su questa esclusione non è solo miope: è un pericoloso anacronismo che il territorio pagherà a caro prezzo, e che potrebbe aprire la strada a lunghe battaglie legali.I fatti lo dimostrano: senza una voce forte e ascoltata per l'ambiente e la sicurezza, qualsiasi "accordo equilibrato" rischia di essere, nella migliore delle ipotesi, un accordo tra industriali e albergatori. E nella peggiore, una resa incondizionata alla cementificazione, con la benedizione di una politica che ha chiuso le orecchie al grido d'allarme di chi quel territorio lo abita. Ci associamo al Viceministro che, dopo l’intervento della rappresentante di Arca e AmareMarina, ha invitato la Sindaca, presente all’incontro, di portare al tavolo istituzionale il problema idrogeologico del torrente Carrione alla sua foce. Ci permettiamo di ricordarle che il suo promo dovere è tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini".
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Si è svolta oggi la visita del Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni, ai principali cantieri e spazi culturali di Massa, insieme al Sindaco di Massa, Francesco Persiani, al Vice sindaco Andrea Cella e agli assessori Monica Bertoneri, Maura Ferrari e Francesco Mangiaracina. L’esponente del Governo ha potuto constatare di persona lo stato di avanzamento dei lavori di restauro e valorizzazione che interessano alcuni dei luoghi simbolo del patrimonio storico cittadino. Il Sottosegretario ha visitato i cantieri del Castello Malaspina, di Palazzo Bourdillon/Colombini e dell’ex Mercato Coperto, destinato a diventare il nuovo Archivio della Biblioteca. Durante il sopralluogo al Castello Malaspina, Borgonzoni ha potuto visionare gli interventi di ristrutturazione e recupero delle antiche mura, che versavano in condizioni di degrado a causa dell’azione del tempo. Il progetto comprende il restauro e consolidamento strutturale, lo studio illuminotecnico e la valorizzazione complessiva del complesso, in vista della nascita del costituendo Polo Museale cittadino, pensato come luogo di conoscenza e racconto della storia e della cultura del territorio, tra passato e presente.Il progetto di restauro del Castello, che ha beneficiato di un ulteriore finanziamento di circa 220 mila euro da parte del Governo, prevede inoltre uno studio esecutivo sull’accessibilità fisica e una valorizzazione in chiave esperienziale, con la ricostruzione delle ambientazioni originali per offrire al pubblico un percorso di visita immersivo e narrativo. “Il Castello Malaspina rappresenta un patrimonio straordinario e merita tutta la nostra attenzione. Seguirò personalmente il percorso di valorizzazione di questo luogo di bellezza unico per restituirlo nella sua totalità alla comunità, rendendolo pienamente fruibile. Metteremo in campo ogni strumento a disposizione" ha assicurato il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni. La giornata ha rappresentato un importante momento di confronto tra il Ministero della Cultura, l’Amministrazione comunale e i tecnici impegnati nei lavori, con l’obiettivo di condividere strategie e prospettive per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e artistico della città che presto verranno restituiti ai cittadini più belli e funzionali di prima.
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"Polemiche sterili e concetti molto confusi. Dal consigliere Martinelli accuse infondate riguardo alle responsabilità del Partito democratico sul polo didattico universitario di Massa Carrara (scuola infermieri)" la dura replica al consigliere 5 Stelle Martinelli arriva dal vicesindaco di Carrara Roberta Crudeli che aggiunge: "Le sue parole dimostrano solo una profonda ignoranza dell'argomento. L'amministrazione e la maggioranza si sono attivate da mesi per affrontare questa riorganizzazione delle lezioni decisa dall'Università di Pisa. Proprio per questo la commissione Sanità e sociale presieduta da Giorgio Bianchini, aveva dedicato una seduta ad affrontare l'argomento invitando, tra l'altro, il presidente dell'ordine degli infermieri Luca Fialdini. Il sindaco, da parte sua, all'interno della conferenza dei sindaci dell'Atno ha portato alla luce questo argomento che non riguarda solo noi, ma anche Lucca, Pontedera e Livorno. E' necessario anzitutto fare chiarezza e per questo si deve partire dal sottolineare come sia stata l'Università di Pisa a decidere, per l'anno accademico 2025-2026, che le lezioni affidate ai docenti con incarico istituzionale si tengano nella sede centrale. Al contempo, le lezioni svolte dai docenti dipendenti dell'Azienda Toscana Nordovest continueranno a svolgersi nei vari Poli decentrati. Tale organizzazione coinvolge gli studenti del primo anno di corso, per circa il 50 per cento delle lezioni teoriche totali, comportando loro di recarsi a Pisa tre giorni a settimana. Per gli studenti del secondo anno, invece, si tratta del 40 per cento delle lezioni teoriche totali, e di andare a Pisa due giorni a settimana; gli studenti del terzo anno, invece, seguiranno tutte le lezioni alla sede di Massa. L'Università di Pisa sta sperimentando questa organizzazione della docenza per l'anno 2025-2026, e si è detta disponibile a rivederla in base agli esiti complessivi. E' bene specificare che una parte maggioritaria e fondamentale del corso di laurea si esplica attraverso il tirocinio sul campo assistito da un tutor: i tirocini di tutti e tre gli anni di corso continuano ad essere svolti nelle sedi ospedaliere e territoriali di Massa e Carrara. E' bene infine ricordare come al polo didattico di Massa continui regolarmente l'attività dei corsi Oss 1000 ore, del corso abbreviato e del progetto sperimentale Corso Oss all'Istituto Superiore Barsanti".
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Si è tenuto il 7 ottobre presso l'autorità portuale di Marina di Carrara un importante incontro, promosso dall’onorevole Andrea Barabotti, con il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, che aveva lo scopo di fare luce sulla volontà di trovare un punto di equilibrio fra economia turistica ed economia del porto al quale ha partecipato l’associazione dei Paladini Apuoversiliesi. “L'onorevole Barabotti – spiega la presidente dei Paladini Apuoversiliesi Orietta Colacicco - già in luglio sul tema aveva proposto un ordine del giorno alla Camera, poi accolto, per evitare ulteriori impatti erosivi “impegna il governo a valutare, l’opportunità di attivare un tavolo tecnico, con l’obiettivo di approfondire, sentiti i comuni interessati, gli impatti erosivi delle opere previste a mare con i migliori strumenti disponibili, valutando anche eventuali soluzioni progettuali alternative”. In apertura Barabotti ha sottolineato che “non si può guadagnare da una parte” vale a dire con l'ampliamento del porto e vantaggi per il territorio di Carrara “e perdere altrove cioè su tutta la costa che va da Marina di Carrara sino a tutta la Versilia con la scomparsa sino a 140 metri di spiaggia che si traduce in perdita economica per un contesto che vale addirittura 3,5 miliardi di euro all'anno. L’'onorevole Rixi si è soffermato sul fatto che è necessario trovare delle soluzioni , affermando che “ci sono scelte da fare perché le due realtà economiche devono convivere e se non convivono o non conviveranno abbiamo già perso” iI 14 ottobre si terrà una riunione in consiglio superiore dei lavori pubblici al quale saranno portate le revisioni sul PRP. Se come dicono da tempo i Paladini Apuoversiliesi bisogna cercare la quadra, secondo Rixi starà ai tecnici coinvolti dare la soluzione. E’ quindi intervenuta Orietta Colacicco, presidente dell’associazione, chiedendo se è prevista la prova con il modello fisico a fondo mobile che vada a definire quali opere del progetto sono più impattanti. Per noi paladini bisognerà rinunciare a qualcosa. Secondo la relazione tecnica dell'università di Pisa e il parere di altre università in primis bisognerà ripensare al prolungamento di 450 metri del molo di sopraflutto, che abbiamo saputo non essere dovuto solo per l'attracco delle navi da crociera, peraltro impossibile visto che nel porto non possono entrare navi superiori alla lunghezza di 285 metri, ma essere un'opera di difesa per la nuova banchina. Noi staremo molto attenti come del resto è parso molto attento il viceministro che ha sottolineato che “non vuole passare alla storia come quello che ha tolto la spiaggia Forte dei Marmi. Ma qui non è solo la spiaggia di Forte dei Marmi sono tutte le spiagge, sono 100.000 addetti a rischio, è un paesaggio che viene assolutamente aggredito, di conseguenza un patrimonio immobiliare che si impoverisce. Bisogna cercare di controllare i tempi perché comunque davanti a un nuovo progetto bisognerà ritornare a Vas. Per quanto riguarda il ripascimento di cui ha parlato il viceministro è vero che l'autorità portuale potrà contribuire, anzi secondo i Paladini dovrebbe contribuire subito a sanare le spiagge danneggiata dal porto di Marina di Carrara, ma questo secondo noi costituirà solamente una parte perché per passare a un ripascimento strutturale bisognerà pensare ad altre risorse nelle zone di accumulo come quelle alla costa dei Barbari, dove la spiaggia arriva sino a 350 metri e si ha il problema inverso perché nessuno vuol fare 350 metri per entrare in mare a 40 gradi. Ora si passerà al Tavolo tecnico che, sentite anche le associazioni e i Comuni, valuterà come procedere. Un altro passo avanti, siamo vigili e fiduciosi”
Alla riunione erano presenti fra gli altri il sindaco di Carrara Serena Arrighi e quello di Massa Francesco Persiani, amministratori delle due città, il Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale Bruno Pisano, il Segretario Federica Montaresi, il direttore dello scalo di Carrara Luca Perfetti, i tecnici, alcuni operatori del porto, e insieme ai Consiglieri dei Paladini Bonfanti, Frediani, Nesi e il Segretario Anna Schiaffino, i soci tecnici ingegneri Franceschini e Franzini i presidenti delle associazioni rappresentanti le categorie economiche Paolo Corchia, Presidente albergatori di Forte Dei Marmi e vicepresidente nazionale Federalberghi, nonché membro del Comitato Esecutivo dei Paladini, Martino Barberi già presidente UPB Unione Proprietari Bagni di Forte Dei Marmi, attuale consigliere e consigliere dei Paladini, Antonio Morini Presidente Confcommercio Forte Dei Marmi e consigliere Confcommercio Lucca Massa Francesco Verona ,Presidente Consorzio Mare Versilia Marina di Pietrasanta (balneari) Itala Tenerani Presidente balneari di Massa, Matteo Tarabella Presidente Ageparc (campeggiatori) Partaccia- Massa, Luigi Marzotto Caotorta Presidente Amici dei Ronchi e Poveromo.
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