Politica
Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 933
Durissimo attacco all’amministrazione massese del sindaco Francesco Persiani e a Forza Italia Toscana arriva dai responsabili comunali e provinciali di Indipendenza, Gian Luca Brunetti e Mauro Rivieri, peraltro provenienti dallo stesso centro destra che portò alla vittoria, a Massa, di Persiani nel suo primo mandato. Brunetti e Rivieri hanno lanciato accuse feroci contro Marco Stella, coordinatore di Forza Italia Toscana, definendolo un “privilegiato beneficiato dalla politica” che avrebbe imposto la sua candidatura in Regione “con arroganza e presunzione” senza aver consultato il parere degli iscritti al partito e che, insieme con l’onorevole Deborah Bergamini sarebbe solo capace di sfornare slogan a cui non seguono mai i fatti per migliorare la vita dei cittadini. Nello specifico i due vertici locali di Indipendenza hanno messo in evidenza la situazione di Massa, governata, appunto dal centrodestra, di cui loro stessi hanno fatto parte: “Tutte le promesse che voi, Stella, Bergamini e Persiani, avete fatto ai massesi durante la campagna elettorale si sono dileguate; non esiste un decoro urbano, le strade sono dei percorsi ad ostacoli piene di buche pericolose per l'incolumità dei cittadini, la sporcizia regna sovrana ovunque, anche in zone con presenza turistica, la povertà è aumentata, i centri di assistenza per i bisognosi come la Caritas sono sovraffollati. Non siete riusciti a realizzare un progetto per il porto, un progetto per riqualificare la zona industriale, non avete creato servizi e infrastrutture per i giovani e gli anziani e non vi siete preoccupati di creare scuole funzionanti e sicure, non avete creato posti di lavoro, nulla per il rinnovo delle licenze dell'occupazione del suolo pubblico, per i commercianti che da anni devono solamente pagare senza sapere per cosa. Siete dei privilegiati nonostante abbiate messo in atto a Massa ‘la politica del non fare’. Questa è la vostra Forza Italia di oggi tanto decantata a Massa. Tutto questo ci fa rimpiangere Massimo Mallegni”. Brunetti e Rivieri hanno poi accusato pubblicamente il gruppo consigliare di Forza Italia Massa, al governo della città, di essere “più interessato a ricevere sanatorie edilizie ed ottenere cospicue consulenze”, facendo esplicito riferimento a comportamenti illeciti avvenuti in passato che meriterebbero indagini della Magistratura. L’ira funesta dei due leader di Indipendenza Massa sarebbe stata scatenata – come si evince dai loro strali – dal rifiuto di Forza Italia Toscana della candidatura di Alessandro Tomasi alle prossime regionali, in base al quale Brunetti e Rivieri non si sono fatti scrupolo di parlare di “imposizione di candidati dai tavoli romani di Forza Italia senza tenere conto della volontà e preferenze degli elettori toscani” e di ricordare che il partito ‘sotto la dirigenza Stella, Bergamini ha raggiunto i minimi storici. “Riteniamo che il Presidente Tajani dovrebbe intervenire e risanare la situazione del partito in Toscana affinché FI abbia un futuro”. Brunetti e Rivieri hanno poi realizzato un piccolo reportage sulle situazioni di degrado presenti a Massa e lanciato al sindaco Persiani il monito a vergognarsi.
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 575
Si riaccende la polemica sui beni estimati. Il consigliere comunale di Carrara Matteo Martinelli interviene per ricostruire i passaggi della vicenda durante il periodo in cui consigliere regionale era Giacomo Giannarelli dei Stelle: "Dal Consiglio regionale arriva l'ennesima giravolta del PD sui "beni estimati" . Correva l'anno 2015 quando lo stesso consiglio a maggioranza PD, stabiliva che tutte le cave di Carrara dovevano considerarsi pubbliche e di proprietà del comune. Tutto bene? Per nulla. Dopo pochi mesi arrivava infatti il primo colpo di scena. Il governo Renzi, sempre a maggioranza PD, decideva di impugnare la norma innanzi alla Corte Costituzionale. Il risultato fu nefasto. La suprema Corte, oltre che cancellare la legge regionale per difetto di competenza, entrava anche nel merito con parole pesantissime contro le amministrazioni pubbliche e che di fatto hanno condizionato anche i successivi giudizi di merito. Nel 2018, il nostro consigliere regionale Giannarelli, proponeva al consiglio una norma nazionale di iniziativa regionale volta a superare il conflitto di competenza segnalato dalla suprema corte. La legge Giannarelli, venne approvata e inviata alla Camera dei deputati e assegnata alla commissione attività produttive. Nel 2020, dopo aver deliberato le norme di propria competenza, l'amministrazione comunale a 5 stelle iniziava l'azione di sollecito verso il parlamento. L'occasione era clamorosa. Eravamo infatti nel governo Conte due, M5S PD, e la presidenza della commissione competente era stata affidata a Martina Nardi, esponente del PD di Massa. Tutto bene? Assolutamente no. Altro colpo di scena. La Nardi, tra lo stupore generale, si rifiutò di calendarizzare la discussione della proposta di Giannarelli affermando pubblicamente che non era una priorità del PD e che si trattava di una questione che interessava una cinquantina di persone! In effetti gli imprenditori del lapideo interessati sono più o meno quelli, ma il problema serio è che tali affermazioni hanno tramortito le istanze della nostra comunità volte a veder riconosciuti diritti sacrosanti. Venendo ai nostri tempi, appare singolare che il PD riprenda un percorso di 7 anni fa, proprio alla vigilia della tornata elettorale. Inoltre, questa iniziativa è sostanzialmente inutile, in quanto sono già stati depositati in Parlamento disegni di legge che vanno in questa direzione. Tutti questi tentativi appaiono velleitari in quanto la maggioranza di centro destra, che governa oggi, ha sempre dimostrato ostilità verso chi ritiene che le cave di Carrara siano patrimonio di tutti i cittadini".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 479
Giuseppe Bergitto, segretario Forza Italia Carrara, relaziona sul caso dei lavori ancora non ultimati alla piscina di Carrara centro: "L’annosa vicenda della piscina di Carrara centro da un nostro studio sembra non avere fine e che si investano altri soldi pubblici per non avere il risultato sperato. Da una nostra analisi i lavori che da anni vanno avanti sull’immobile, lavori bloccati diverse volte, sono iniziati principalmente per problemi all’impianto filtraggio acqua che aveva costi di gestione molto alti e filtraggio non accurato, impianto condizionamento spesso rotto, impianto antincendio non adeguato, generazione di notevole condensa da parte della copertura con episodi di gocciolamento e infissi in alluminio a taglio freddo e senza vetrocamera con notevole aumento di condensa. L’intervento previsto, da quello che si è potuto capire, dovrebbe adeguare l’impianto antincendio con posa di rilevatori incendio, ristrutturare gli spogliatoi e l’impianto elettrico, installazione di nuova pompa di calore con relativo impianto di distribuzione aria condizionata, impianto fotovoltaico di cui non si capisce l’ubicazione in quanto ci risulta che il tetto non sia adatto alla posa di pannelli, ma nella realtà non risolve i problemi più gravi come la copiosa generazione di condensa.Infatti dalla relazione energetica risulta anche dopo i lavori sarà presente ancora condensa sulla copertura, sulle strutture in c.a. e sugli infissi che hanno trasmittanza da 4,50 a 5 contro i prescritti 1,30 delle normative attuali, quindi altra anomalia visto che non saranno risolti i problemi già presenti ed evidenziati.Inoltre sembra che il nuovo ritardo che ha portato avanti di un anno la possibile apertura della piscina sia dovuto alla mancata autorizzazione di qualche ente.In sostanza il problema è che la nostra piscina è un impianto ormai datato, costruito a quel tempo con tecnologie non idonee oggi, ma ora con i nuovi studi e con la consapevolezza delle nuove architetture con un attento progetto di fattibilità possiamo capire se vale la pena o no investire su un certo immobile o decidere che uso farne. Pertanto questi interventi, oltremodo lunghi e costosi, previsti € 1.350.000,00 non sono altro che un rattoppo per andare avanti qualche tempo su una struttura non più adeguata e che risolvono solo le manchevolezze più evidenti. Fra qualche anno si riparlerà di piscina chiusa.Fossimo stati noi a decidere la proposta coraggiosa sarebbe stata di trasformare, per esempio, la piscina attuale in una semplice palestra di cui in centro a Carrara c’è un infinito bisogno, che, con l’inferiore presenza di vapore acqueo potrebbe essere ancora utilizzabile per diverso tempo.Si poteva proporre di realizzare una nuova piscina all’interno di uno dei capannoni di IMM che potrebbero facilmente adattarsi allo scopo, all’interno di un progetto più ampio di riqualificazione ad uso sportivo e polivalente di tutto il complesso fieristico.Serve pianificazione seria e una politica coraggiosa per evitare errori e spreco di denaro pubblico".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 271
Fontane a secco a Massa, Italia Nostra Massa Montignoso torna a rivolgersi al sindaco: "Abbiamo più volte denunciato la cattiva manutenzione delle nostre fontane pubbliche e solo di recente, dopo un sopralluogo, abbiamo rilevato che solo nel viale litoraneo su 5 fontanelle pubbliche tre sono fuori uso. Si tratta di quelle nuove con lastra metallica inclinata e pulsante per erogazione a tempo mentre nel centro di marina, in Piazza Pellerano, la bella fontana monumentale detta dei Delfini di Julio Silva risulta funzionare una sola fontana su sette.In centro città alla Rocca la fontana di Cristallo è chiusa da mesi come le fontanelle dell'EVAM e quella di Canevara. Il sindaco in qualità di ufficiale sanitario responsabile della salute dei suoi cittadini, in considerazione delle alte temperature di questi periodi dovrebbe fare in modo che le dette fontanelle tornino a funzionare per il bene e la salute di tutti. Noi non smetteremo mai di ricordarei che la nostra città gode di un forte bacino idrologico e per l'appunto l'acqua delle sorgenti e dei nostri fiumi e canali non manca, anzi ne abbiamo a iosa. Il fatto è semplicemente riscontrabile da tutti gli studi degli Enti e Associazioni ambientaliste come il CAI dove nel recente incontro tenutosi alla Torre Fiat si è parlato di un Bacino idrografico capace di alimentare 6 milioni di persone. Da queste notizie, confermate anche dai vari progetti come l'autostrada dell'acqua che vedeva nel nostro Frigido il massimo contribuente idrico, non si comprende il motivo di tenere fuori uso moltissime fontane pubbliche. Ultimo fatto emblematico ci sembra quello dei famosi quattro leoni di Piazza Aranci tre dei quali sono stati privati dell'acqua e rimangono a bocca aperta con le sottostanti vasche vuote".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 245
“Questa mattina mentre andavo al lavoro percorrendo via Pisa ho dovuto constatare come la riparazione stradale effettuata ieri mattina sia durata meno di ventiquattro ore e così ho avvisto il settore competente. Il sindaco lo scorso 31 Luglio aveva detto, a seguito di una mia comunicazione, che la strada era fra le priorità per un’asfaltatura completa all’interno di una gara più ampia che evidentemente tarda a essere aperta.” dichiara la consigliera Bennati. “Il risultato è un pessimo biglietto da visita per il nostro turismo nella settimana di Ferragosto ma più in generale una gestione del settore lavori pubblici troppo sbilanciata sui grandi cantieri e poco sui bisogni della vita quotidiana dei quartieri” rimarca Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chiede al Sindaco Persiani di interpellare Gaia Spa per far verificare le condizioni delle infrastrutture idriche e fognarie di via Pisa prima di procedere alla nuova asfaltatura. La mole di buche e riparazioni che sono attualmente presenti lungo tutta la carreggiata, sembrano segnalare delle criticità strutturali di qualche infrastruttura. A volte non tutti i ritardi vengono per nuocere se si utilizza il tempo a disposizione per fare le necessarie verifiche. Chiediamo maggiore attenzione ai bisogni delle persone che abitano nei quartieri ma soprattutto vogliamo che il denaro pubblico venga speso avendo ben chiaro l’interesse collettivo.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 510
Ancora dubbi sull'aeroporto del Cinquale da parte di Rifondazione Comunista Massa: "Che il progetto vincitore della gara del Comune di Massa per la gestione dell'Aeroporto del Cinquale non fosse da noi ritenuto utile per la nostra comunità, lo abbiamo detto subito. Abbiamo sin dall'inizio contestato la cementificazione dell'area per le conseguenze di pericolo idraulico sia per gli abitanti della zona Poveromo, sia per gli abitanti del limitrofo comune di Montignoso, abbiamo contestato l'allungamento della pista che determinerà problemi urbanistici sia nel comune di Massa che in quello di Montignoso, abbiamo sollevato diverse perplessità sulla natura dello scalo stesso a servizio futuro della ricca Versilia: come nelle migliori tradizioni "colonialiste" a Massa e Montignoso rimarranno i costi ambientali e sociali delle scelte, mentre i ritorni economici positivi ricadranno esclusivamente sulla vicina Forte dei Marmi. La scelta della società immobiliare che ha attualmente in gestione lo scalo di cambiare il nome all'aeroporto, non è casuale. Oggi si aggiunge anche l'atteggiamento della società la quale, a seguito dell'incidente aereo senza conseguenze avvenuto pochi giorni fa, spara sentenze con una nota stampa in cui imputa alle amministrazioni locali, organi di controllo e diciamolo pure, a tutto il territorio, di avere tollerato "Un clima di permessività che, nel tempo, ha favorito persino la nascita di basi di atterraggio abusive e non controllate ". Sinceramente ci saremmo aspettati una risposta a tono dalle amministrazioni e soggetti coinvolti: essere accusati di avere tollerato abusi di legge non è proprio cosa leggera e di poco conto. Invece un silenzio totale, nessuna delle amministrazioni locali dice nulla, lasciano che le accuse di favoreggiamento dell'abusivismo le colpiscano. Eppure sono amministrazioni che non si tirano indietro nel minacciare denunce o querele solo per qualche parola storta o per qualche "interpretazione" personale dei fatti. Ma forse sono gli zeri nei conti correnti che fanno la differenza. E' dovuto intervenire una associazione nazionale di piloti per rimettere in riga la società immobiliare gestrice dello scalo di Cinquale e ribattere, punto per punto, alle affermazioni, concludendo con una ipotesi non del tutto campata per aria: "forse il traffico leggero e da diporto avioturistico, non è molto gradito dalla nuova gestione dell’Aeroporto (Pubblico) del Cinquale, che magari spera di ospitare in futuro, solo tanti elicotteri milionari, come si vedono a Samedan, aeroporto di Sankt Moritz". Questa ipotesi si allineerebbe anche con la posizione tenuta nei confronti dell'associazione di paracadutismo di Massa: se non sei all'altezza dei VIP vai fuori dallo scalo, al territorio di Massa e Montignoso i costi del disastro ambientale, della cementificazione, dei danni urbanistici. Alla Versilia "dei Marmi" i vantaggi. Amministrazioni di Massa e Montignoso, se ci siete, battete un colpo".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 203
«Difendiamo il territorio» – dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera del Consorzio di Bonifica Toscana Nord – «perché la gestione di un ente così strategico deve basarsi su trasparenza, chiarezza e tempestività, valori oggi purtroppo assenti nella presidenza del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, ormai subordinata a logiche di partito».Baldini esprime pieno sostegno al Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che da tempo attende risposte chiare dal Consorzio su questioni legate alla gestione e alle attività sul territorio comunale. «È stato già grave – sottolinea Baldini – escludere, al momento delle nomine, il Comune di Viareggio dall'assemblea consortile, nonostante vi abbia sede la struttura principale e rappresenti una realtà contributiva di primaria importanza per la gestione delle acque in tutta la Versilia. Oggi, addirittura, il Presidente non risponde alle legittime richieste del sindaco».Secondo Baldini, l'atteggiamento del Presidente Sodini verso il rappresentante del secondo comune della Lucchesia conferma una gestione ormai piegata a logiche partitocratiche. «Questa impostazione – prosegue – ha portato al mancato rispetto del voto dei consorziati, imponendo un presidente arrivato penultimo nella propria sezione elettorale. Se così stanno le cose, viene da chiedersi a cosa serva votare, se non a far spendere soldi ai cittadini».
La consigliera richiama inoltre problemi già denunciati in passato: scarsa trasparenza, mancata consegna di documenti dovuti per legge, inosservanza di regolamenti e norme, esclusione dalla partecipazione di chi non si allinea alle decisioni del PD. «Le scelte fondamentali per la gestione consortile – aggiunge – accumulano ritardi enormi: dopo quasi un anno non è stato ancora nominato il Direttore Generale, e l'iter adottato nell'ultima assemblea non rispetta le norme, con il rischio di ulteriori rallentamenti. Inoltre, continuano a non essere rispettate le auspicabili quote rosa». Infine conclude:«Invito il Presidente del Consorzio Sodini a svolgere il ruolo super partes che gli compete e a rispondere celermente alle legittime richieste del Sindaco di Viareggio».
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 305
CarraraFiere un paziente ormai morituro: è questa l'analisi fatta dal segretario comunale di Forza Italia Carrara Giuseppe Bergitto che spiega: "IMM è una delle principali aziende partecipate del Comune di Carrara. Vive difficoltà per ragioni diverse e principalmente per una gestione politica che non mostra una visione strategica né un progetto di prospettiva. IMM è quindi un paziente tenuto in vita artificialmente, tecnicamente fallita, è oggi gestita da un’amministratrice unica – la dottoressa Sandra Bianchi, già a capo di Arezzo Fiere con lo stesso mandato politico – voluta dalla Regione con l’obiettivo di “rimettere i conti a posto”, costi quel che costi. Se dai bilanci presentati sembra che l’obiettivo sia stato raggiunto, la realtà è ben diversa. Nata per promuovere il territorio attraverso l’Ente Fiera, dopo i fasti della Fiera del Marmo, IMM ha conosciuto un lento e inesorabile declino: imprenditori delusi, abbandono istituzionale e scelte politiche sbagliate l’hanno condotta allo stato attuale. Oggi i lavoratori sono ridotti a un quarto rispetto al 2020, prima della pandemia. Alcuni sono usciti, altri trasferiti ad altre partecipate tramite “concorsi” che sembrano costruiti ad hoc, rinunciando a diritti, livelli contrattuali e parte del reddito. Il Covid non è stata la causa della crisi: anzi, tra contributi, cassa integrazione e possibilità di spalmare i debiti, ha permesso di evitare il fallimento immediato. La crisi era esplosa ben prima, alimentata da anni di inerzia e problemi nascosti.Da anni si nota il calo degli eventi per strategie confuse. La crisi del comparto fieristico nazionale è stata un fattore, ma la mancanza di idee e la riduzione del personale hanno impedito di mantenere la qualità delle fiere di proprietà: la 4x4 ha visto continui cambi di formato, date e location, allontanando espositori e pubblico; Seatec ha perso centralità nella nautica. Oggi si riescono a organizzare quasi esclusivamente fiere per conto terzi, limitandosi ad affittare spazi.Il tentativo di diversificazione con i concerti è stato un flop: annunci in ritardo, programmazione discutibile e promozione assente hanno prodotto un insuccesso commerciale senza precedenti. Anche l’operazione Palazzetto dello Sport solleva dubbi: una gara dall’esito scontato e la scelta del Padiglione B al posto dell’E, già collaudato per attività sportive. Una scelta forse dettata da ragioni di bilancio più che di funzionalità.La vendita della palazzina di IMM a Nausicaa ha contribuito forse a “sistemare” in parte i conti, ma resta il sospetto che simili mosse servano a immettere denaro pubblico in IMM aggirando vincoli di legge. Intanto, il laboratorio di certificazione interno – un tempo fiore all’occhiello della filiera lapidea – sembra scomparso dal radar. Pertanto Forza Italia si domanda: Vale la pena continuare a mantenere artificialmente in vita un’azienda in queste condizioni, utilizzando soldi pubblici e senza un vero piano di rilancio? Oppure è già stato deciso lo smantellamento di IMM? Sono domande a cui cittadini e lavoratori meritano una risposta chiara e l’amministrazione comunale in primis e la Regione subito dopo devono dare".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 383
Che dal Cermec arrivi un odore acre e fastidioso è un fatto, a cui, ormai, tutti i residenti delle zone limitrofe all’inceneritore di Massa Carrara e tutti i cittadini dei due grandi comuni sulla costa che transitano lungo la statale Aurelia, sono abituati, ma, in effetti, negli ultimi giorni, tutti coloro che sono passati in quella zona hanno riscontrato, e prontamente segnalato sui social, l persistenza di un odore molto più pungente del solito. Da qui la critica e la richiesta di chiarimenti fatta dal Comitato Avenza Si R-Esiste: “Da sabato scorso la zona Avenza e strette adiacenze sono pervase da miasmi insopportabili che arrivano dal CERMEC.Proprio quando il caldo inviterebbe ad uscire, per una passeggiata, un aperitivo, una cena nel balcone o giardino di casa, i residenti sono costretti a stare in casa, con tanto di infissi chiusi. A chi dice che succede da sempre oppure che si dovrebbe ricordare gli odori che provenivano dalla Farmoplant, il Comitato Si R-Esiste risponde che assolutamente non ci consola ed è del tutto inaccettabile L’odore è talmente disgustoso da far star male le persone più sensibili e se una cosa puzza così tanto, non può certo essere una boccata d’aria buona. L’ennesimo pessimo biglietto da visita per i pochi turisti, ma il turismo da noi è una delega in cui nessuno ha mai creduto, forse perché il turista diventa testimone scomodo di scempi protratti e incuria dilagante. Stupisce il silenzio di chi ci amministra, anche se nei social è stato un ‘bombardamento’ di lamentele da svariati nostri concittadini, ma nessuna risposta, nessuna rassicurazione, come nel caso del ‘terremoto artificiale’ di metà luglio, anche in quel caso tutti zitti, tutti liberi di pensare al peggio, perché tanto al meglio non ci siamo proprio abituati. Ci rivolgiamo ai nostri amministratori locali perché ci diano risposte certe, siamo stanchi di respirare di tutto e vedere negli anni ammalarsi troppe persone, fosse anche di semplici ma non troppo crisi respiratorie croniche. Dobbiamo ricordare che l’ingegner Giovanni Giromella, membro attivo del nostro Comitato, proprio qualche anno fa, con alcuni cittadini ed esponenti politici locali, supportati da una petizione con circa 900 firme, si recò a Firenze per esporre il problema all’allora presidente Rossi e fu ricevuto proprio da Giani, alla vigilia della sua candidatura. In quella occasione Giani garantì a tutto il gruppo che avrebbe risolto il problema delle esalazioni Cermec, dando la sua parola. Sono passati gli anni, addirittura tutto il suo mandato, ma Giani nulla ha fatto per il problema (strano! Lui così attento alle questioni locali, tipo ambiente cave, sanità per fare solo due esempi) d’altra parte si sa, in campagna elettorale le cose si promettono, ma poi le porta via il vento, un vento nauseabondo, in questo caso”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 315
Sono numerose le segnalazioni che ci arrivano in merito alle disponibilità di affitti nel nostro territorio. Le giovani coppie, i ragazzi e le ragazze che cercano un'autonomia si scontrano con un duplice problema: il lavoro precario a bassi salari e l'assenza di case disponibili per affitti alla portata. Senza lavoro stabile l'accesso al credito è un'utopia, gli affitti di lungo periodo sono troppo pochi e troppo alti per le tasche di una coppia di giovani. Il nostro territorio si caratterizza per essere in Toscana uno con la percentuale più elevata di affitti brevi vacanzieri rispetto all'offerta ricettiva totale. A Massa la percentuale di affitti brevi privati è l'83 per cento del totale, a Carrara l'87 per cento, a Montignoso il 92 per cento, con la media Toscana del 74 per cento. Oggi chi ha un appartamento si affida alle piattaforme globali di affitto anziché mettere le case sul mercato degli affitti lunghi, magari a canone concordato, e di conseguenza trovare un casa disponibile è pressoché impossibile. Inoltre il facile guadagno sulle piattaforme contribuisce a far rialzare gli affitti di lungo periodo rendendoli inaccessibili ad uno stipendio medio. Il Polo progressista e di sinistra (M5s, Rifondazione Comunista e Massa Città in Comune) denunciano da anni sia la carenza delle case disponibili di edilizia residenziale pubblica, sia una mancanza di politiche della casa che favoriscano l'accesso ai giovani alla propria indipendenza. Gli azzeramenti dei contributi affitti del governo Meloni e la totale mancanza di una politica di recupero edilizio a favore di canoni agevolati, sono solo parzialmente sostituiti dagli interventi delle amministrazioni comunali che difettano di una vera politica dell'abitare che tenga di conto delle esigenze dei cittadini. Le nostre città sono sempre meno luoghi di vita adatti a chi lavora e produce, sempre più luoghi di speculazione edilizia con una espulsione, in molte parti della città, di classi sociali e generazioni costrette a fare i conti con il precariato e i bassi salari.Mancano dai bilanci dei comuni politiche dell'abitare e del lavoro che vadano in questa direzione e che limitino il proliferare delle speculazioni turistiche del patrimonio immobiliare. Se le amministrazioni non affronteranno questo problema ci troveremo ad affrontare un emigrazione dei nostri giovani ben più ampia di quella che già stiamo affrontando.
- Ristrutturazione impianti sportivi: "Il Pd esulta per gli obiettivi raggiunti, ma sono tutti in fase di progettazione" secono Bergitto di Forza Italia
- Il Polo P&S: il rumore dilaga ovunque nei quartieri a qualsiasi ora
- Cumulo N, grande deposito di cromo esavalente a Carrara: l'onorevole Barabotti della Lega presenta un'interrogazione al ministero dell'ambiente
- No ai tavoli separati tra i sindacati e nessuna risposta dal comune di Massa: la critica di Uil Fpl Massa Carrara c
- Raggiunti gli obiettivi del partito sulle riqualificazioni degli impianti sportivi di Carrara: la soddisfazione del Pd di Carrara
- Massa Capitale della Cultura: la Lega replica al PD: "Coinvolgimento e partecipazione dal basso, il progetto unisce il territorio"
- Piano regolatore del porto di Carrara da salvare secondo l'Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale: i dubbi dei Paladini Apuoversiliesi
- Caso Cermec - comune di Pisa: debito che ricade sui cittadini di Carrara secondo il consigliere Mirabella
- "Aumento dell'aggio ai tabaccai per prodotti del monopolio e i servizi di gioco": la richiesta di Raffaele Grande e Confimpresa
- Banda di extracomunitari sale sul bus senza biglietto e spaventa autista e passeggeri: situazione del trasporto pubblico fuori controllo secondo il consigliere Bernardi


