Politica
Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

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Il consigliere di Fratelli d'italia Massimiliano Manuel torna sul tema dell'accessibilità dei disabili alle strutture sportive: "L'accessibilità delle persone con disabilità nelle strutture sportive , non solo allo stadio,rappresenta un tema di primaria importanza, che la Consulta Disabilità, di cui facciamo parte, ha più volte affrontato in maniera approfondita come organo consultivo rappresentato dalle più importanti associazioni del territorio e con il neo garante istituito a seguito di una nostra mozione approvata da ogni forza politica presente in consiglio comunale. In questo momento l'attenzione è rivolta in particolare allo stadio dei Marmi. L'aumento del numero di tifosi, determinato dalla permanenza in Serie B, ha reso evidente l'insufficienza del settore dedicato ai disabili, che risulta non adeguatamente organizzato e collocato in una posizione decentrata e con visibilità ridotta, soprattutto a seguito delle ferree regole sulla sicurezza. Durante la pausa del campionato e in attesa della fine della tanto attesa ristrutturazione che durerà molto tempo, abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di valutare ogni possibile intervento volto a migliorare e ampliare temporaneamente l'area destinata, così da consentire una fruizione più dignitosa e confortevole degli eventi sportivi. Le segnalazioni del dottor Laquidara, unite al lavoro della Consulta, costituiscono un contributo prezioso che auspichiamo porti a risposte concrete già nei prossimi giorni.
Pur comprendendo le esigenze legate alla sicurezza, riteniamo imprescindibile che una società civile garantisca a tutti, in particolare a chi vive condizioni di maggiore fragilità, la possibilità di partecipare pienamente alla vita comunitaria e di vivere momenti di svago e inclusione. Lo sport, con il suo valore sociale, deve essere accessibile senza barriere, siano esse architettoniche o culturali e soprattutto in ogni struttura non solo allo stadio.Carrara ha sempre dimostrato sensibilità verso questi temi e siamo certi che continuerà a farlo. Da parte di Fratelli d'Italia , l'impegno rimane costante e determinato nel sostenere i diritti delle persone con disabilità".
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Associazione Arca ha analizzato la nuova legge sui boschi monumentali: "La riforma dell’art. 7 della Legge 10/2013, contenuta nel Disegno di legge 1054-B, introduce per la prima volta la categoria dei Boschi Monumentali d'Italia, uno strumento potente per proteggere le foreste vetuste dall'antropizzazione. Nel Parco delle Alpi Apuane, questa norma potrebbe rappresentare una svolta nella limitazione dell’impatto distruttivo su ecosistemi unici e irripetibili.
I punti della Legge:
-istituisce l’Elenco nazionale dei Boschi Monumentali, gestito dalla Direzione generale delle foreste del MASAF (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).
-I boschi riconosciuti come monumentali godranno di tutela immediata già dalla presentazione della candidatura.
-Attorno a ogni bosco monumentale verrà istituita una Zona di Protezione (ZPB) — con divieti assoluti di scavi, cantieri, tagli e attività estrattive — i cui esatti confini saranno definiti da linee guida ministeriali.
-Sanzioni fino a 100 mila euro per danneggiamenti o abbattimenti non autorizzati.
Nel Parco Regionale delle Alpi Apuane, numerosi boschi vetusti — come le faggete di Val Serenaia, i castagneti storici di Trassilico e le faggete delle Panie — possiedono i requisiti per essere candidati come monumentali. Finché non verranno formalmente candidati e riconosciuti, non godranno di alcuna protezione. Una volta candidati e riconosciuti, le relative ZPB renderebbero di fatto incompatibili le attività estrattive nelle immediate vicinanze, grazie al parere vincolante del Ministero necessario per qualsiasi intervento.È cruciale ricordare -ed è un appello alla comunità- che la nuova legge non agisce in automatico: serve l’iniziativa di cittadini, associazioni, enti locali e soggetti competenti per proporre formalmente i boschi da tutelare. Senza proposte concrete, questa opportunità di protezione resterà inutilizzata. Occorre segnalare e documentare: è un’occasione storica per riparare anni di conflitto in uno dei parchi più controversi d’Italia. Ma serve agire in fretta, prima che altri boschi vengano degradati e perdano i requisiti per essere tutelati. La legge, nata per tutelare, rischia infatti, paradossalmente, di "premiare" chi ha già devastato, lasciando scoperti i boschi più degradati (e, quindi, più bisognosi di protezione).
Va detto con chiarezza: la legge è uno strumento potente ma imperfetto, e la sua efficacia dipende dall'uso che se ne fa. La partita ora non è più solo locale o regionale, ma nazionale. Spostare il conflitto dalle aule della Regione Toscana agli uffici del Ministero a Roma può cambiare le dinamiche di potere.
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Il 9 settembre abbiamo rischiato una nuova alluvione, che non si poi è verificata solo perché ha smesso di piovere. L’amministrazione comunale, tuttavia, non può contare sulla fortuna: deve gestire il territorio in modo da ridurne la suscettibilità alle alluvioni. In un bacino montano forestato, ad esempio, lo scorrimento delle acque è fortemente rallentato dalla vegetazione stessa e una frazione significativa della pioggia non scorre in superficie, ma si infiltra nella lettiera di foglie e nel suolo permeabile, riducendo così i picchi di piena nei corsi d'acqua.
I bacini marmiferi: fabbriche di alluvioni
Nei nostri bacini marmiferi, invece, deforestati da tempo e privati dello strato di suolo permeabile che ricopriva il substrato roccioso, le acque piovane, non potendo infiltrarsi nel suolo, sono interamente e velocemente recapitate ai fiumi esponendo il centro urbano di Carrara a piene ben più intense e ad alluvioni catastrofiche. I ravaneti di cava, assorbendo e rallentando grandi quantità di acque piovane, potrebbero proteggere Carrara dalle alluvioni, ma –contenendo grandi quantità di terre e marmettola che, imbibendosi, tendono a divenire impermeabili e suscettibili a colate detritiche che intasano gli alvei sottostanti– hanno invertito la loro funzione: anziché proteggere dalle alluvioni, le aggravano.
Ridurre le alluvioni? Con i ravaneti spugna!
L’attuale gestione dei bacini marmiferi funziona dunque come una vera e propria “fabbrica di alluvioni”. Realizzando i “ravaneti spugna” da noi proposti (costituiti di sole scaglie, senza terre) si otterrebbe invece una consistente riduzione del rischio. L’amministrazione avrebbe potuto ottenerne la realizzazione da parte delle cave introducendola tra le prescrizioni dell’autorizzazione oppure se, nell’art. 21 del regolamento che prevede la proroga della concessione per le cave esistenti in cambio di un progetto di interesse generale, avesse indicato lei stessa tale progetto (il ravaneto spugna) anziché lasciare la scelta (e il futuro della città) alle imprese. Anche i PABE sono stati un’occasione persa per la prevenzione del rischio alluvionale: non prevedono infatti né i ravaneti spugna, né lo svuotamento delle cave a fossa riempite in passato da detriti di cava (per farle funzionare da bacini di immagazzinamento delle acque durante le piogge intense).
Al mare? Rivedere il PRP e aprire varchi di deflusso nel muro di recinzione
Si rileva che il combinato disposto tra nuovo PRP (il consistente prolungamento del piazzale Città di Massa, in destra idrografica del Carrione) e lotto 1 del Water Front (sulla sinistra: nuovo pennello più le nuove opere infrastrutturali) potrebbe causare un notevole aggravamento del rischio idraulico già esistente. Considerato inoltre che già nell’alluvione del 2014 il mare non riusciva a ricevere le acque (anche perché il muro di recinzione portuale ne sbarrava il deflusso), è indispensabile, da subito, aprire varchi di deflusso nel muro di recinzione.
E per il Carrione? Restituire spazio al fiume e rinaturalizzarlo
Considerata inoltre la attuale fase di radicale cambiamento climatico in cui gli eventi estremi si fanno sempre più frequenti e le piene dei fiumi non seguono più i tempi di ritorno tradizionali, sarebbe estremamente importante intervenire sul Carrione con una logica diametralmente opposta a quella attuale, prevedendo di restituire spazio al fiume, con un consistente allargamento di tutta l’asta fluviale e con la ricostituzione di aree golenali e di fasce spondali vegetate, nell’ottica di una progettazione ecologico-naturalistica che faccia convivere funzionalità idraulica, sicurezza e riqualificazione paesaggistico-ambientale.
E in città? Depavimentare, superfici permeabili, più verde! Le città spugna
Anche le nostre città sono fabbriche di alluvioni: le grandi quantità di pioggia cadute sulle superfici impermeabili (tetti, strade, piazze, marciapiedi ecc.), sono infatti convogliate in fognature bianche e “sparate” nei corsi d'acqua, accentuandone così i picchi di piena. Potremmo dunque ridurre sensibilmente le piene facendo infiltrare nel terreno gran parte delle acque piovane. Adottando la strategia delle “città spugna” (ideata in Cina) Carrara potrebbe diventare un esempio d’avanguardia.Potremmo convogliare in letti assorbenti le acque piovute sui tetti; pavimentazioni drenanti renderebbero permeabili parcheggi e piazze. I nostri chilometri di marciapiedi, se realizzati in cemento drenante o in altri materiali permeabili, assorbirebbero grandi quantità di acqua riducendo gli allagamenti. Quante pavimentazioni potrebbero essere rimosse e sostituite da superfici erbacee e/o arboree? Grandi quantità di acqua potrebbero essere assorbite da rain garden (giardini della pioggia) inseriti in piazze e parchi e da depressioni erbacee che fiancheggiano le strade, drenandole. Altri contributi potrebbero apportare appositi microbacini collocati lungo i pendii e piccoli accorgimenti ai terrazzamenti collinari. Quanti terreni potrebbero essere forestati potenziandone l’assorbimento idrico? Dulcis in fundo, questa strategia ridurrebbe non solo le alluvioni, ma anche le siccità. L’evapotraspirazione operata da coperture erbacee e arboree, raffrescherebbe infatti l’aria (riducendo le ondate di calore estive), mentre l’infiltrazione idrica nel terreno alimenterebbe gli acquiferi sotterranei proteggendoci dalle scarsità idriche estive.Insomma, “Carrara città-spugna” allevierebbe le alluvioni, le siccità, le crisi idriche estive, le ondate di calore e migliorerebbe la vivibilità dell’intero territorio. Sarebbe troppo bello? E allora, perché non farlo?
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"A Carrara l’emergenza abitativa non è più un numero in una relazione, ma una ferita quotidiana: lo dice il consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi che aggiunge: "Ci sono famiglie con bambini che dormono dai parenti, anziani costretti a spostarsi da una sistemazione provvisoria all’altra, giovani coppie che non riescono a reggere affitti privati sempre più alti. Eppure, una risposta concreta era a portata di mano. La Società Edilizia Nuova (S.E.N.), proprietaria di due palazzi ad Avenza realizzati con edilizia convenzionata, ha manifestato la disponibilità a concedere al comune appartamenti a canoni calmierati. Non serviva una nuova convenzione complicata: bastava un atto formale. Il Comune avrebbe pagato un affitto modesto alla società, e il settore casa avrebbe potuto immediatamente assegnare quegli alloggi alle famiglie più fragili.Un meccanismo semplice, rapido, già sperimentato in passato. Infatti, anni fa la convenzione con S.E.N. era stata utilizzata dal comune. Poi, inspiegabilmente, non è stata più rinnovata. Oggi, a fronte della nuova disponibilità della società, sarebbe bastato un gesto amministrativo per restituire dignità e un tetto a chi vive il disagio abitativo.Ma l’assessore alla Casa Roberta Crudeli non ha mosso un dito. Nessuna delibera, nessun atto, nessuna iniziativa. Solo silenzio e immobilismo.Il risultato? Appartamenti chiusi e vuoti, con le tapparelle abbassate, mentre fuori la gente attende soluzioni che non arrivano. E non è solo questo: graduatorie delle case ERP ferme, cambi alloggio bloccati, famiglie in attesa di risposte che non arrivano mai. La macchina amministrativa è paralizzata, e a pagare il prezzo di questa inefficienza sono i cittadini più fragili. È inaccettabile che un comune lasci marcire un’occasione simile mentre le graduatorie si allungano e i servizi sociali non sanno più come gestire l’emergenza. È inaccettabile che un assessore alzi le spalle, mentre ci sono bambini che non sanno se avranno una stanza dove fare i compiti e anziani che temono di non avere un tetto sopra la testa il prossimo inverno. Ancora più grave è il silenzio complice del PD, che sostiene questa amministrazione senza mai pretendere risposte chiare su una vicenda che pesa sulle spalle dei cittadini più deboli. La politica della casa non si fa con gli slogan o le foto sui social: si fa con atti concreti, con il coraggio di scegliere e con la responsabilità verso chi non ha voce.Lasciare appartamenti vuoti quando fuori c’è chi soffre non è solo un errore amministrativo: è un tradimento verso l’intera comunità"Case.
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Il Partito Democratico di Carrara ha scelto Benedetta Muracchioli come capolista per le prossime elezioni regionali in Toscana, in programma a ottobre. Nata a Carrara nel 1984, è avvocato civilista, vive nella sua città ed è mamma di Giulia. Laureata in Giurisprudenza all'Università di Pisa, unisce vita professionale e impegno politico con passione e competenza. Oggi è consigliera comunale a Carrara, presidente della commissione Bilancio e Partecipate, oltre che capogruppo in Provincia. Un percorso che l'ha resa un punto di riferimento per il Centrosinistra, capace di coniugare esperienza amministrativa e visione sul futuro.«Ringrazio il Partito Democratico per la fiducia – afferma Muracchioli – e in particolare il gruppo consiliare, che mi ha sostenuta fin dall'inizio. Un grazie speciale va al segretario regionale Emiliano Fossi per avermi affidato il ruolo di capolista, e a tutti i cittadini che mi hanno votato e sostenuto da quando ho deciso di intraprendere questa esperienza, che prima ancora di essere politica è per me un impegno civile e sociale».Nei suoi intenti, Benedetta mette al centro le priorità che toccano da vicino la vita delle persone: sanità, scuola, lavoro, ambiente, diritti sociali e politiche giovanili. Tra gli obiettivi principali c'è anche quello di rafforzare il peso della provincia di Massa-Carrara ai tavoli regionali.
«L'esperienza in Provincia mi ha permesso di sviluppare una visione più ampia delle necessità dei nostri territori. Dall'alta Lunigiana fino alla Versilia, credo che la nostra realtà debba essere maggiormente ascoltata e valorizzata e che non si possa prescindere da una visione sinergica e da una programmazione integrata. In Consiglio regionale voglio portare la voce degli apuani e dei lunigianesi, affinché territori come i nostri non siano più considerati marginali, ma parte sempre più integrante dello sviluppo della Toscana».Grande attenzione sarà rivolta alla difesa dei servizi pubblici, alla sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e alla sostenibilità ambientale. «Credo in una Toscana che non lasci indietro nessuno – conclude – dove crescita economica e giustizia sociale camminano insieme».Con la candidatura di Benedetta Muracchioli, il PD di Carrara si presenta compatto e determinato ad affrontare una campagna elettorale che guarda al futuro della Toscana.
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Fp Cgil e Uil Fpl Massa Carrara annunciano il raggiungimento di un importantissimo traguardo nella trattativa relativa al polo specialistico riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi di Fivizzano. “Nella giornata di mercoledì 10 settembre a seguito dell'intesa del 10 giugno scorso, è stato siglato l'importante Accordo che garantisce il riconoscimento del CCNL Sanità Privata Aris-Aiop alle lavoratrici e ai lavoratori del Polo Specialistico Riabilitativo di Fivizzano.Il lavoro sindacale di FP CGIL, e UIL FPL continua a produrre risultati tangibili, la stipula dell'odierno accordo porterà al concreto innalzamento dei salari, delle tutele normative e alla riduzione dell'orario di lavoro da 38 a 36 ore settimanali a decorrere dal 01 aprile 2026, grazie al percorso sindacale che da anni viene portato avanti con determinazione. Come già avvenuto per il Centro S. Maria alla Pineta di Marina di Massa anche per la struttura di Fivizzano si celebrerà a breve l'assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori, e successivamente si procederà con la stipula delle conciliazioni individuali propedeutiche all'applicazione del CCNL Sanità Privata. Le OO.SS. sottolineando l'efficacia dell'azione unitaria di FP CGIL e UIL FPL esprimono grande soddisfazione, e sin da subito dichiarano che il lavoro sindacale proseguirà con la reinternalizzazione dei servizi affidati a terzi, affrontata anche nella riunione avvenuta ieri, attraverso l'assunzione diretta di tutte le professionalità necessarie allo svolgimento dei Servizi offerti dalla Fondazione Don Gnocchi".
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Venerdì 12 settembre, alle ore 17, presso la Sala della Resistenza – Palazzo Ducale a Massa, si terrà un incontro pubblico con Antonio Mazzeo, giornalista, docente, scrittore e attivista antimilitarista, membro dell'imbarcazione Handala della Freedom Flotilla, sequestrata insieme a tutto il suo equipaggio dall'esercito israeliano mentre cercava di raggiungere Gaza con un carico di aiuti umanitari. La presenza di Mazzeo sarà l'occasione per approfondire il significato di queste missioni civili internazionali, che da anni cercano di rompere simbolicamente e concretamente l'assedio imposto alla popolazione palestinese. Si tratta di azioni collettive nonviolente, organizzate dal basso, che mettono in discussione la normalizzazione del blocco e riaffermano il diritto alla solidarietà attiva.Attraverso il racconto dell'esperienza sulla Handala, si cercherà di comprendere come si costruiscono queste iniziative, quali rischi comportano e quale ruolo possano avere nel denunciare l'ingiustizia di una situazione che dura da decenni. Lo sguardo si allargherà anche alla missione della Global Sumud Flotilla, che intende proseguire questo percorso di sostegno diretto alla popolazione civile palestinese e che proprio in questi giorni è attesa nelle acque intorno alla Striscia di Gaza. Sarà anche l'occasione per riflettere sulla militarizzazione della società, un processo sempre più evidente anche in Italia, che Mazzeo analizza da anni: dalla crescente presenza dell'industria bellica nei territori alla penetrazione della cultura militare nel mondo dell'istruzione.
L'incontro è organizzato dall'Associazione Mycelium, presidio per la pace e il disarmo sul territorio apuano e l'ingresso è ad offerta libera.
Per informazioni:
Wapp 3407810100
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Associazione Arca ha commentato il contenuto del nuovo regolamento del verde del comune di Carrara: "C’è un paradosso nella Carrara che si appresta a dotarsi di un Regolamento del Verde. Mentre l’Europa e l’Italia spingono per una visione del verde urbano come infrastruttura vitale per la salute, la sicurezza climatica e la giustizia sociale, la città sceglie la retrovia. Approva un testo già vecchio ancor prima di nascere, opaco nei metodi e traditore nella sostanza. Un regolamento che, invece di proteggere, rischia di istituzionalizzare il declino del proprio patrimonio naturale.Il primo vizio d’origine è la sua redazione in assenza del Piano del Verde, che in più di tre anni l’Amministrazione non ha saputo redigere. Una casa senza fondamenta. Senza il censimento, lo stato di salute e la mappatura del valore ecologico degli alberi, ogni norma è un esercizio astratto, destinato all’incoerenza e a future, costose, revisioni. Un fallimento programmato della pianificazione.Ma il problema è più profondo della procedura. È filosofico. In queste pagine il verde non è un ecosistema complesso, un alleato contro la crisi climatica, un diritto costituzionale sancito dall’art. 9. È arredo. È questa visione da giardino ottocentesco a giustificare le omissioni più gravi: nessun calcolo dei servizi ecosistemici (quanto CO₂ assorbono? Quanto PM10 filtrano?), nessuna tutela reale per l’avifauna, nessun serio meccanismo di compensazione per gli abbattimenti.È questa miopia a produrre le contraddizioni più gravi. Da un lato si parla di "tutela del paesaggio", dall’altro si bandiscono piante che sono identitarie della costa carrarina, per sostituirli con palme dal valore ecologico nullo. Una resa alla “pinofobia” e alle logiche di mercato dei vivai, che decidono così il futuro panorama della città. Una scelta che non ha alcun fondamento scientifico, ma solo culturale e commerciale.La beffa è nella tutela che non tutela. Il testo permette abbattimenti per motivazioni vaghe e soggettive come "decoro" o "sicurezza", senza l’obbligo di perizie strumentali indipendenti, che ne dimostrino la necessità. Un alibi perfetto per chiunque voglia liberarsi di un albero scomodo. E qui il cerchio si chiude sul chiaro conflitto d’interesse: il tecnico incaricato di redigere le norme di tutela è lo stesso che ha firmato l’abbattimento di 44 pini in Salita San Ceccardo, operazione condotta senza le necessarie verifiche, durante la nidificazione e ignorando i vincoli paesaggistici.Il documento è poi cieco e sordo al suo territorio. Non una parola sul downburst del 2022 che dovrebbe essere il caso studio per una pianificazione resiliente. Silenzio assoluto sui parchi esistenti (dalla Padula a Villa Ceci), sulle aree fluviali, sull’area umida della Fossa Maestra. Manca qualsiasi strategia per portare il verde nei luoghi che ne avrebbero più bisogno, come le aree industriali e artigianali, per il benessere dei lavoratori e la mitigazione dell’impatto ambientale. Contro questo “progetto”, noi, come cittadini, ci organizziamo e avanziamo proposte concrete. Chiediamo il ritiro immediato della bozza e l’avvio di un processo partecipato e trasparente. Elenchiamo 15 proposte inderogabili: dal reinserimento del pino all’obbligo di perizie, dalla formazione obbligatoria per dipendenti e ditte all’istituzione di un organismo tecnico indipendente per controllare le perizie ed evitare conflitti d’interesse. Anche la LIPU è scesa in campo con osservazioni condivise, chiedendo allineamento alle direttive europee.
Carrara ha una scelta: approvare un regolamento che è una capitolazione all'ignoranza tecnica, o dotarsi di uno strumento al passo coi tempi. Un regolamento moderno parlerebbe di città spugna, di forestazione urbana per combattere le isole di calore, di servizi ecosistemici. Scegliere la prima opzione significa rinunciare a progettare un futuro resiliente per la città. La posta in gioco non è un adempimento burocratico. È il volto della città per i prossimi decenni".
- Crollano le lastre dei loculi, paura al cimitero di Forno: la denuncia dei consiglieri del Pd
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- Scivolone del sindaco Arrighi sulla recente alluvione e silenzi imbarazzanti della maggioranza: la critica del consigliere Mirabella
- Lo sdegno dell'Associazione Apuana Italia- Israele per le parole del presidente della Provincia Lorenzetti: " Chiediamo la ritrattazione e le scuse"
- Cantiere palestra Itis Galilei fermo da mesi: il consigliere della Lega Tosi invita il comune a sollecitare l'intervento della Provincia
- Prima uscita pubblica per il candidato Gianni Lorenzetti: il confronto con la categoria commercio di Confartigianato
- Cimiteri, presto una casa del commiato a Turigliano. “Progetto importante e in continuità con i tanti lavori di questi anni
- Non più tollerabile la situazione del Centro per l'impiego a Carrara: Fratelli d'Italia chiede risposte immediate
- Incentivi per chi assume ma "NO" all'apertura di nuove cave: approvato dal consiglio comunale di Carrara il nuovo regolamento sulle qualità sostenibili
- Movimento 5 Stelle Massa Montignoso: si dimettono anche Giovannelli e Baldi


