Politica
Villaggio San Luca: in dirittura d'arrivo i lavori per spogliatoi e punto ristoro, poi sarà la volta delle aree esterne
Stamani le commissioni Lavori pubblici e Urbanistica, presiedute da Silvia Barghini e Augusto Castelli, hanno effettuato un sopralluogo a Bonascola nell'area dell'ex campo sportivo oggi oggetto di importanti opere…

Casania, emergenza acqua e dissesto: il PD e il Comitato della Montagna chiedono interventi immediati
Il caldo torrido di questi giorni sta aggravando le già note criticità che affliggono borghi come Casania. «Permangono molte criticità – ha dichiarato Tarantino dopo un incontro avuto…

Caldo negli uffici comunali: il sindaco Persiani replica alla consigliera Bennati
“In merito all’articolo pubblicato oggi, appare evidente il tentativo di trasformare una questione complessa e concreta come il cambiamento climatico in un pretesto per lanciare accuse strumentali e…

Strategie clientelari per mantenere i centri di potere nelle partecipate: Diamanti dei 5 Stelle critica la riconferma di Panfietti a capo di Erp
"La conferma di Luca Panfietti a capo di Erp dopo 15 anni di rinnovo della carica non ci stupisce affatto, ma, anzi, conferma della linea ''politica'' dell'…

Approvata dal consiglio comunale di Massa la mozione per la tutela del Candia: la soddisfazione del consigliere Badiali
Il consigliere comunale di Massa Filippo Badiali ha accolto con soddisfazione l'approvazione della sua mozione sul Candia: "Come Presidente della Commissione Attività Produttive e consigliere comunale dei Civici…

Il Polo progressista e di sinistra sulla riconferma di Panfietti a capo di Erp: "Quindici anni al comando hanno creato una dinastia"
La riconferma del Sig. Panfietti alla guida di ERP Massa Carrara è un pessimo segnale politico che non ci lascia soddisfatti sotto due punti di vista. Prima di…

Rivieri e Brunetti di Indipendenza: "Solidarietà a Benedetti nel caso Asmiu Boghetti"
La polemica sul presunto conflitto di interesse tra la presidente di Asmiu e Stefano Benedetti ha suscitato la presa di posizione di Mauro Rivieri responsabile rovinciale di Indipendenza…

Fratelli d'Italia Massa: pieno sostegno alla valorizzazione e alla sicurezza della zona del Candia
l gruppo consiliare di Fratelli d'Italia di Massa, composto dai consiglieri Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani ha espresso con convinzione il proprio voto favorevole alla…

Spaccio e degrado in via Pradaccio a Massa: la segnalazione del gruppo consiliare del Pd
Massa, allarme in via Pradaccio: il PD ha chiesto un piano d’intervento contro spaccio, degrado e strade in rovina . Condizioni igienico-sanitarie critiche, problemi di illuminazione pubblica, strade…

Massa, frazione Ortola: ripulita l’area sopra la scuola, presto un nuovo spazio per la comunità
Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di pulizia e bonifica dell’area situata sopra la Scuola di Ortola, a seguito delle segnalazioni dei residenti che lamentavano una crescita…

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In merito all'inchiesta sui tamponi eseguiti al corpo di polizia municipale di Massa, voluta fortemente dal presidente della regione Enrico Rossi, nella giornata di ieri è intervenuto Alessandro Amorse di Fratelli d'italia, che si è interrogato sulla posizione di Italia Viva in merito all'inchiesta.
"E Italia Viva cosa ne pensa? Ci risulta che sia ancora al fianco di Rossi e che l'Assessore alla Sanità, Saccardi, faccia parte di questo partito che da settimane attacca l'Amministrazione di Massa e che però chiedeva maggiori tutele per la Polizia Municipale" - queste le parole di Amorese, a cui Italia Viva ha deciso di replicare.
"Non entriamo nel merito dello scontro tra il Governatore Rossi e il Sindaco Persiani poiché Italia Viva Massa e la consigliera Dell'Ertole, contrariamente a quanto ha riportato il consigliere Amorese, non hanno sollecitato il Sindaco affinchè facesse i tamponi, ma lo hanno esortato, affinchè dotasse il corpo di polizia municipale dei dispositivi di protezione individuale che, a quanto parte, hanno tardato ad arrivare". - ha fatto sapere Italia Viva.
"Parliamo di mascherine, guanti, gel igienizzanti, insomma tutto ciò che riguarda la prevenzione che ben poteva e doveva essere messa in atto dall'amministrazione, visto che gli agenti sono dipendenti del Comune di Massa e non della Regione Toscana. - ha continuato -Inoltre le risorse per acquistarli c'erano".
"Nei giorni in cui scoppiava la pandemia ci risulta, infatti, che il Comune di Massa spendeva circa 10.000 euro per "migliorare" i procedimenti sanzionatori affidandoli ad una società esterna, La Etruria P.a. S.r.l. Forse, quindi, ha prevalso la voglia di far cassa rispetto a quella di tutelare la salute degli agenti". - ha replicato Italia Viva.
"Infine ci stupisce questa tardiva attenzione di Fratelli d'Italia alla salute dei vigili urbani, visto che è stato proprio il loro assessore ai lavori pubblici, d'accordo con il loro comandante nonché dirigente del settore lavori pubblici, a ordinare agli agenti di eseguire un trasloco in piena emergenza Covid, sottovalutando l'ulteriore rischio a cui li avrebbero esposti".
Italia viva ribadisce di aver seguito il tema sin dall'inizio, così rivolge direttamente ad Amorese una domanda già posta in precedenza al Sindaco per avere chiarimenti in merito al trasloco eseguito dagli agenti in piena emergenza da Covid-19.
"il trasloco è stato eseguito dagli agenti e dall'impresa da voi incaricata mettendo in atto tutte le dovute precauzioni (mascherine, calzari, guanti, gel sterilizzante) oppure no? - chiede Italia Viva - Perché anche quella potrebbe essere stata una occasione di contagio per i nostri agenti, magari sottovalutata dall'amministrazione".
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Uno spezzatino, una “soluzione finale", nel senso hitleriano del temine, cioè l’annientamento dei valori cardine su cui è imperniata la scuola con la massima penalizzazione, come sempre, per i soggetti più fragili. Non ha mezzi termini per il professor Lorenzo Micheli di USI Cit Lucca, insegnante, nella sua analisi di quello che, con molta probabilità, sarà il futuro prossimo della scuola italiana e non li ha neppure nei confronti dell’autrice del disegno di legge, il ministro dell’istruzione Azzolina che, per Micheli, ha subito un eccessivo fascino dal film Matrix, senza averlo neppure capito. La soluzione di dividere le classi a metà con doppi turni alternati tra presenza in aula e lezioni online assomiglia a un minestrone ormai virato in paccottiglia e non poteva non sollevare sdegno in molti dei soggetti direttamente interessati.
“Era pacifico che dopo la sanità smantellata, distrutta e fatta a pezzi negli ultimi venti anni, sarebbe toccato alla scuola – ha spiegato Micheli - . Oggi, con la pandemia ancora in corso, infermieri e medici giustamente non possono essere toccati ma il governo, a quanto pare, non ha imparato nulla dalle esperienze fallimentari compiute e ora colpisce la scuola. Poi toccherà alle pensioni e magari agli stipendi. Due sono i motivi che rendono la scuola un bersaglio facile: nella scuola esiste l'ultima e significativa sacca di lavoro salariato, ma i contributi che vengono versati dallo stato sono in grande maggioranza figurativi e per il pregiudizio molto italiota secondo il quale gli insegnanti non fanno nulla di impegnativo ed hanno tre mesi di ferie pagate all’anno. Purtroppo abbiamo visto come, questo stupido qualunquismo straccione, ha ridotto la scuola italiana.”. Il professor Micheli ha preso in considerazione le difficoltà di attuazione pratica della proposta della Azzolina: difficoltà enormi nella gestione di una classe divisa in due, doppia lezione ogni giorno per gli insegnanti che prima fanno lezione in classe e nel pomeriggio devono ripeterla online, inevitabile penalizzazione per i ragazzi portatori di handycap privati, a settimane alterne, del contatto coi compagni cioè del loro principale strumento di socialità, incertezza totale sul destino degli insegnanti di sostegno. Micheli ha ironizzato sullo slogan che il governo ha legato alla scuola: “ Non lasceremo mai nessuno indietro” facendo notare invece, come la soluzione individuata dalla Azzolina, lascerà sul campo tantissimi ragazzi. “ Penalizzerà i ragazzi più deboli- ha aggiunto Micheli - quelli che più hanno bisogno della scuola come luogo in cui provare a crescere. Penalizzerà i più poveri, che al di là di ogni facile populismo non hanno il computer. Il 27 per cento delle famiglie italiane ne è ancora privo.” La proposta di USI Cit è invece quella di aumentare gli organici scolastici: “ Le classe vanno divise e non in modo matematico – ha chiarito Micheli - ma a seconda delle esigenze che i ragazzi hanno. Se non c'è spazio nelle scuole per rispettare le norme di sicurezza che saranno rese operative, tornare ai doppi turni con le ore di 50 minuti. Eliminare il numero chiuso all 'università. Perchè con quest’ultimo è stata generata quella mancanza di infermieri e di medici che, unito ai tagli alla sanità ha reso ancora più violento l’attacco del coronavirus portando al collasso il sistema sanitario. Riconfermare tutti i supplenti sia annuali, sia temporanei. Queste indicazioni sono l’ unica possibilità per affrontare il prossimo anno scolastico. I costi saranno sicuramente molto più alti ma, sebbene non sia compito degli insegnanti indicare allo stato dove trovare le risorse, ci sentiamo di suggerire alcune possibilità:mettere la moratoria sugli F35 porterebbe nelle casse dello stato un miliardo di euro. Usare i soldi dal blocco del TAV che è andato avanti in tutti questi mesi anche con la pandemia porterebbe altri 3 miliardi e 300 milioni . Messe insieme queste due cifre consentirebbero l'assunzione di almeno 150.000 lavoratori nella scuola e nella sanità. Altre soluzioni potrebbero essere tagliare i grandi manager di stato che poi sono quelli che hanno distrutto il sistema produttivo industriale italiano; escludere dagli aiuti che Bonomi della Confindustria vuole da tutte quelle aziende italiane che hanno la sede fiscale in Olanda e negli altri paradisi fiscali come Fiat, Mediaset per dirne alcune. Voci di bilancio per scuola e sanità ce ne sono a sfare ma senza una mobilitazione vera e di massa il sitema scuola verrà spazzato via.”.
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Maurizio Bonugli e Andrea Biagioni di Left Laboratorio Politico – Massa Carrara intervengono in merito alla cosidetta "fase 2" dell'emergenza rivolgendosi all'amministrazione comunale di Massa.
"Qua a Massa - esordisce - dall’8 marzo scorso, dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ci siamo abituati ad una giunta comunale che ha gestito in maniera ordinaria un situazione eccezionale e che, senza soluzione di continuità, oggi sta dentro alla cosiddetta “FASE 2” limitandosi ad ottemperare ai vari Dcpm piuttosto che alle ordinanze regionali quando di tutt’altro protagonismo amministrativo e di ben altre collaborazioni fra enti, imprese, forze politiche e sociali e cittadini avremmo bisogno".
"Nella nostra città - spiega Left - tutto è ruotato attorno ad una modalità di applicazione delle norme anti-contagio maggiormente restrittive a fronte della evidente difficoltà da parte del Comune di garantire il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini. Ed stato un divieto in crescendo fatto di una chiusura dietro l’altra, non ancora risolto! Chiuse le aree verdi e i parchi, chiusi gli accessi al mare e la battigia, chiuse –addirittura, le fontane; il tutto perfettamente raccontato dai quotidiani bollettini serali del Sindaco. Nel giro di due mesi, si è passati dal clamoroso scivolone iniziale della distribuzione delle prime mascherine davanti alla farmacie comunali con annessi i pericolosissimi assembramenti di persone, ad una “FASE 2” che, a parte la riattivazione dei parcheggi a pagamento in centro città, non fa intravvedere iniziative politico-amministrative funzionali all’effettivo rilancio del nostro territorio. La piccola e media impresa, il commercio di vicinato, il turismo, l’artigianato, i servizi e l’universo delle partite iva locali possono, al momento, contare sui soli aiuti statali. Nulla è stato fatto per sospendere o posticipare il pagamento delle tasse comunali a favore di imprese e cittadini alle prese con difficoltà economiche crescenti. Nulla è dato a conoscersi su eventuali strategie di ri-partenza proposte dall’amministrazione comunale e, magari, da concertare con le categorie e le rappresentanze sindacali per favorire e condividere decisioni coerenti con queste necessità".
"Si sta avvicinando quella che un tempo chiamavamo la “bella stagione” - sottolinea il gruppo - e di certo sarà una estate “diversa” che però potrebbe, pian piano, avvicinarci alla realizzazione di quel desiderio di normalità magari con la semplice possibilità di vederci concesso l’accesso al mare anche dalle altre province toscane così da immaginare il ritorno e la ripresa di un flusso turistico seppur ridotto ed interno. E come ci siamo attrezzati per questa eventualità? Quali sono gli strumenti di marketing territoriale che sono stati messi in campo? E non solo! Infatti, com’è noto, grazie all’interpretazione dell'articolo 2 comma 12 del Dpcm del 10 aprile scorso e all’intervento del Sindaco nei confronti del Prefetto, è stato concesso ai gestori degli stabilimenti balneari di iniziare i lavori di manutenzione nonché di tutte le attività di pulizia e sanificazione delle proprie strutture così da farsi trovare pronti per la stagione".
"Benissimo! - conclude - …ma con la stessa determinazione diciamo al primo cittadino di Massa che adesso è necessario ribadire che l’emergenza coronavirus non deve discriminare le spiagge libere comunali rispetto a quelle date in concessione ai privati. Se questa estate si potrà andare al mare, deve essere garantita a tutti e per tutti la libera fruizione degli arenili nel rispetto delle distanze e delle regole di sicurezza sanitaria perché anche le spiagge sono un bene comune fondamentale e irrinunciabile. Sa bene il Sindaco che l’accesso e il godimento del mare e delle nostre spiagge è un diritto sancito dal codice civile e che in ciascun comune le spiagge libere dovrebbero essere almeno la metà del territorio demaniale marittimo effettivamente utilizzabile. Per questo siamo fiduciosi perché, senza ulteriori “scivolamenti” privatistici affidando cioè agli stessi concessionari privati anche il controllo delle rimanenti spiagge libere, sarà in grado il Comune di coordinarsi con la Protezione civile, con le Associazioni, con le Pro Loco affidando agli ausiliari e ai volontari la miglior gestione organizzata dell’accesso al mare anche a chi non potrà permettersi di affittare una sdraio o un ombrellone in un bagno privato".
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Posizione decisamente contraria, quella del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia, alla sanatoria proposta dal ministro Teresa Bellanova per regolarizzare gli immigrati irregolari impiegati come braccianti. Anche il gruppo carrarese di FdI, quindi, si allinea alla posizione presa a livello nazionale dalla leader del partito, Giorgia Meloni. “In piena emergenza sanitaria ed economica – hanno fatto notare i responsabili tematici di Fdi a livello locale, Lorenzo Baruzzo, Marina Staccioli e Gianni Martinucci – nel quale milioni di italiani sono in crisi di liquidità e non sanno come fare a pagare le bollette - che non sono state sospese - i mutui , gli affitti e spesso anche i medicinali, un ministro del governo PD/M5S che fa? Chiede la sanatoria per centinaia di migliaia di immigrati irregolari, giustificata dalla necessità di contrastare la carenza di manodopera di braccianti. Fratelli d’Italia è contraria a questo tipo di sanatoria; il governo piuttosto decida di impiegare nei campi coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e risultano idonei per questo tipo di impiego. Si reintroducano i “voucher”, che hanno lo scopo di sopperire alla carenza di risorse umane, soprattutto per il periodo delle imminenti raccolte. Si rivedano piuttosto i decreti-flussi per l’ingresso di lavoratori extracomunitari regolari.”.
I responsabili tematici di FdI hanno ricordato come in altri stati europei la carenza di manodopera in agricoltura sia stata risolta con la riconversione di coloro che hanno perso il lavoro in altri settori, con l’impiego dei percettori di cassa integrazione e con l’ apertura di “corridoi” per il transito dei lavoratori agricoli da un paese europeo all’altro, grazie agli accordi con i Paesi dell’Est Europa.
“La regolarizzazione di centinaia di migliaia di immigrati clandestini sarebbe, dopo la scarcerazione dei mafiosi, un altro segnale negativo da parte del governo, che farebbe passare il messaggio che sta dalla parte dei delinquenti. – hanno concluso Baruzzo, Staccioli e Martinucci - Piuttosto che cercare risorse per chi non le merita, il governo si appresti a varare misure economiche di aiuto concreto verso quei milioni di italiani e anche verso gli immigrati regolari che sono stati colpiti duramente dalla “crisi economica coronavirus” , non continui a prendere in giro le persone con vane e propagandistiche promesse .”.
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La decisione di fare un esposto contro la Regione Toscana e il governatore Enrico Rossi è arrivata dopo una lunga riflessione. Lo ha voluto chiarire lo stesso Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa che ha spiegato: “Grande disorganizzazione da parte della Regione Toscana e tanti errori, ricaduti inevitabilmente sulla qualità dei servizi nel contrasto del covid-19, senza nulla togliere al personale medico che ha dimostrato un grande senso di responsabilità e coraggio da vendere.”.
Benedetti ha spiegato di riferirsi, in particolar modo alla decisione, inizialmente presa da Rossi, di chiudere gli ospedali della Lunigiana causando un conseguente appesantimento della struttura del Noa e del lavoro svolto dagli operatori sanitari.
Nel mirino di Benedetti ci sono anche le alterne vicende che hanno portato prima alla chiusura del vecchio ospedale di Massa, poi alla decisione confermata da una variante urbanistica di adibirlo a struttura residenziale e infine al frettoloso recupero di due reparti di terapia intensiva per scongiurare il collasso del delle Apuane che, adesso, tuttavia, ancora non operativi ma di fatto inutili data la riduzione dei casi in generale e di quelli con necessità di terapia intensiva in particolare.
“Oggi, nella vecchia struttura sono stati realizzati due reparti, di cui uno, di 24 posti letto per terapia intensiva al terzo piano, che ad oggi, non ancora stati attivati, perché dei 146 malati ricoverati tra marzo e maggio al Noa, ne sono rimasti attualmente solo sette e il nuovo reparto realizzato nel vecchio ospedale, pare essere del tutto inutile. – ha detto Benedetti - Di fronte a questo panorama, non si può che esprime totale dissenso sull’ operato del presidente Rossi, perché questa operazione è stata fatta in estremo ritardo con tanto spreco di denaro pubblico. Rossi, inoltre, è riuscito a spendere 800 mila euro per i lavori di adeguamento dei reparti e circa un milione di euro per le strumentazioni, fra l’altro affidando i lavori a ditte non locali quindi privando il territorio di un po’ di ossigeno dato dall’impegno nel settore edile. Si tratta di soldi pubblici che potevano servire all’emergenza covid-19, solo se l’intervento fosse stato fatto celermente ed al momento del bisogno e quindi in tempo rispetto alla gravità della situazione. “
Per Benedetti è difficile capire, inoltre, perché Rossi non abbia realizzato anche a Carrara reparti Covid - 19, destinando, invece, tutte le attività per l’emergenza in corso, al comune di Massa. Spreco di denaro pubblico è, dunque ciò che ha deciso di contestare ai vertici della Regione Toscana in relazione all’ordinanza regionale emessa per contrastare l’epidemia che prevedeva una spesa di oltre 16 milioni di euro per tutta la regione. Benedetti ha anche rimarcato il fatto che il governatore Rossi non abbia mai coinvolto nelle decisioni relative agli ospedali locali, l’amministrazione di Massa realizzando un progetto di emergenza in eccessivo ritardo rispetto all’urgenza. “In comune non è mai pervenuta la denunzia di inizio attività come previsto dall’Art. 4 del D.L. n.18 del 17 marzo 2020. – ha aggiunto Benedetti - In sintesi, non essendo stato l’intervento di tipo strutturale, la Asl, la Regione o chi per essi, avevano l’obbligo di presentare la CILA ( Comunicazione inizio lavori asseverati ), in base alla Legge Regionale n. 1/2005 che ha sostituito la Legge Regionale n.65/2004, cosa che è stata disattesa, infatti, l’unico documento pervenuto in comune da parte dell’ Asl, è una nota protocollata il 25 marzo 2020 ( Prot. 19141 ), che riguarda, però, solo questioni legati all’aspetto sanitario del Covid- 19.”. Nell’esposto Benedetti ha chiesto alla Procura della Repubblica di Massa, di accertare l’esistenza di violazione alla normativa in materia urbanistica, individuando l’eventuale responsabile e perseguendolo civilmente e penalmente ed ha anche invitato il comune di Massa ad intervenire per accertare la situazione e quindi la Corte dei Conti a valutare se, in considerazione del ritardo accumulato per la realizzazione dei reparti in oggetto, che oggi non sono più necessari per l’attuale fase di emergenza Covid 19, si è consumato uno spreco di denaro pubblico, addebitando l’eventuale importo del danno stabilito dal Tribunale Amministrativo, al Presidente della Regione Enrico Rossi e ai dirigenti della Regione Toscana e dell’ ALS competenti in materia.
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Tutta una serie di alleanze, più o meno palesi tra consiglieri e dirigenti del Pd locale con l’amministrazione 5 stelle sarebbe alla base dell’attuale cattiva gestione di IMM, partecipata del comune e della Regione, società che ha perdita annuale costante e un piano di risanamento molto in bilico: questa l’analisi fatta da Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier che ha voluto mettere in evidenza una sorta di supporto politico tra i due partiti alleati di governo.
“Dalla presa di posizione del consigliere Cristiano Bottici e del PD si percepiscono immediatamente due cose - ha detto Pieruccini - la corrispondenza stretta di Bottici con i grillini e la supina acquiescenza del segretario Pd Gianluca Brizzi al vicesindaco Matteo Martinelli. La Lega non aveva dubbi che il segretario Dem avesse stretto un patto segreto con i 5 Stelle sulla IMM ( vista la tenuta di Fabio Felici al vertice da anni ). Però ora che sta arrivando la mazzata a causa dcl Coronavirus , non ha avuto vergogna a lamentarsi pubblicamente della trascuratezza del compagno Enrico Rossi per la quota dovuta da parte della Regione e non ancora corrisposta. Così, per cercare di salvare il salvabile a livello locale in vista delle elezioni regionali, è partito un siluro di Bottici e del PD contro la loro stessa giunta regionale a sostegno dell’amministrazione 5 Stelle: un partito sempre più allo sbando. Nel contempo Carrarafiere che dovrebbe essere controllata e vigilata dal vice sindaco Matteo Martinelli,assessore alle partecipate, di fatto è stata inopinatamente “controllata” da Bottici che prendendo i pieni poteri, per motivi che ancora rimangono oscuri, temporeggia sulla valutazione dell'operato della fiera e lo stato dell'arte del risanamento, ma pretende i soldi tra l'altro già previsti dalla Legge finanziaria della Regione Toscana. Non occorre essere degli esperti per dedurre che questa drammatica emergenza covid-19 penalizzerà anche la IMM e che il piano di risanamento forse non potrà reggere il colpo soprattutto per la disastrosa gestione statale degli aiuti in mano al Conte Bis, ma anche per la difficile realizzazione di molte fiere e della Festa della Birra.” Pieruccini ha ricordato a Martinelli il dovere di informare i cittadini sulla situazione che si è venuta a creare a causa dell'emergenza coronavirus alla IMM, per la quale sono in ballo i soldi dei cittadini e ha giudicato indigesto l’immobilismo del vice Sindaco e la presa di posizione del consigliere Bottici e del PD che, dopo anni di reticenze assortite e di astensioni al voto sulle delibere di Carrarafiere, si sono sostituiti agli amministratori e al CDA. “ La Lega pretende tutta la verità.” Ha concluso Pieruccini.
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"Chi e perchè ha dato ordine di eseguire i test ai 40 agenti della polizia municipale di Massa": questo lo scopo dell'inchiesta dell'Asl Toscana Nord-ovest voluta dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
Il presidente della Regione, non avendo gradito il fatto, ha chiesto di aprire un'inchiesta per chiarire "la catena di responsabilità".
In merito alla questione è intervenuto anche Alesandro Amorese, a nome del gruppo consigliare e del coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia, che appoggia la decisione dell'amministrazioe di aver richiesto i test.
"La reazione scomposta del Presidente della Regione Rossi nei confronti delle scelte dell'Amministrazione comunale di Massa, si potrebbe classificare come l'ennesimo intervento di pura campagna elettorale, di un Presidente impegnato ad attaccare le amministrazioni differenti dai suoi colori politici ma questa volta le parole di Rossi sono molto più gravi perché riguardano la salute dei lavoratori e dei cittadini di Massa, nell'attuale momento di crisi sanitaria" - ha spiegato Amorese.
"Per quanto ci riguarda si è trattato invece di un atto doveroso e rispettoso di coloro che, forse Rossi non lo sa, erano chiamati in prima linea a gestire anch'essi la crisi sanitaria ed i controlli: ricordiamo che nelle prime settimane dell'emergenza facevano direttamente anche le notifiche delle quarantene. - ha continuato Amorese - Rammentiamo inoltre che i tamponi sono stati considerati importanti e necessari anche alla luce del fatto che due soggetti erano risultati positivi al contagio. Quindi per Fratelli d'Italia è stato assolutamente corretto aver fatto i tamponi corpo di Polizia Municipale".
Secondo Amorese le parole di Rossi "rappresentano un evidente, quanto maldestro, tentativo di quest'ultimo di insabbiare gli errori che la Regione ha commesso rispetto alle RSA ed i ritardi nei controlli e negli approvvigionamenti dei tamponi".
"Il Presidente Rossi sostiene di aver aperto un'inchiesta sull'operato dell'Asl proprio a causa della decisione di eseguire i tamponi – ha ribadito il rappresentante di Fratelli d'Italia - quindi la Regione fa un'inchiesta contro se stessa, contro i suoi dirigenti e operatori sanitari che hanno collaborato con il Comune di Massa, quotidianamente.
Pertanto secondo Amorese, il presidente Rossi e il Pd si confermerebbero lontani anni luce dalla realtà del territorio, dal popolo apuano e dai bisogni delle persone.
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Due atti di indirizzo politico relativi all’edilizia e urbanistica sono stati approvati mercoledì 6 maggio dalla giunta del sindaco Francesco Persiani.
“Siamo convinti che questi due atti potranno dare respiro al tessuto economico locale e al settore dell’edilizia e consentire al nostro territorio di risollevarsi in un momento di particolare difficoltà determinato anche dalla crisi dovuta all’emergenza sanitaria” dichiara il sindaco.
Per far fronte in modo ancora più equo e trasparente ad una serie di richieste di varianti pianificatorie da parte di cittadini o professionisti, è stato adottato un atto contenente i criteri che dovranno possedere le stesse richieste di variante al regolamento urbanistico (RU) formulate al Servizio di Pianificazione del territorio da parte della cittadinanza, ai fini della valutazione di ammissibilità.
Il Ru, entrato in vigore nel novembre 2019, è in fase di completamento: le parti ripubblicate sono state osservate e non appena terminate le procedure di valutazione da parte degli organi collegiali e delle Commissioni consiliari competenti si procederà alle relative controdeduzioni. Molte aree del territorio però possono essere suscettibili di varianti e, trattandosi di interventi puntuali e limitati, e considerate le molte istanze che stanno pervenendo e che arriveranno, sono state date indicazioni generali a cui gli uffici dovranno attenersi: una serie di criteri coerenti con l’interesse pubblico ritenendo prioritari il miglioramento delle condizioni territoriali e socio- economiche. E in questo senso, la sinergia tra pubblica e privato resta un elemento fondamentale per la realizzazione di interventi infrastrutturali e di rilevanza pubblica ad opera o con risorse degli interessati.
Il Servizio Urbanistica per procedere all’istruttoria delle istanze dovrà tenere conto che siano interessate aree dove vi sia una evidente situazione di degrado, con carenza di standard di verde, parcheggi o infrastrutture viarie o di servizio e che l’intervento sia rivolto al recupero del patrimonio edilizio esistente e alle esigenze socio-economiche del territorio. Tra i criteri di valutazione saranno privilegiate le proposte che contribuiranno significativamente al rilancio delle attività economiche ed alla creazione di posti di lavoro; le proposte di variante dovranno conformarsi in via perequativa ai criteri di compensazione previsti dal vigente RU.
Il secondo atto di indirizzo assunto dalla Giunta riguarda invece la predisposizione delle modifiche delle NTG relative al rischio idrogeologico in modo da adeguare le stesse alle nuove normative regionali vigenti. Anche in questo caso un atto atteso da tempo da cittadini e professionisti".
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Lorenzo Mosti, segretario dei Giovani Democratici di Massa, interviene sull'attuale momento storico che stiamo vivendo e spiega un'iniziativa che, come gruppo, stanno portando avanti.
"Stiamo vivendo una delle pagine più difficili della storia della Repubblica - esordisce -. Una pandemia, impensabile fino a qualche mese fa, ha messo letteralmente in ginocchio il nostro paese. Le ripercussioni economiche saranno purtroppo devastanti per chi, già prima di questa emergenza sanitaria, riusciva a malapena ad arrivare a fine mese. Sono infatti le fasce più povere, le persone più fragili, quelle che avranno bisogno di più sostegno".
"Come Giovani Democratici di Massa - spiega - abbiamo deciso di metterci in gioco, di scendere concretamente in campo dando una mano a chi si trova in difficoltà, a chi non avendo perso il lavoro non riesce più nemmeno a fare la spesa e a garantire del cibo ai propri figli. Per questo motivo ci siamo attivati, infatti saremo tre giorni su sette all'Ekom di Massa per raccogliere generi alimentari. Negli altri giorni della settimana porteremo direttamente a casa delle famiglie bisognose tutto ciò di cui avranno bisogno".
"Questa nostra iniziativa - conclude - mi rende orgoglioso della giovanile di cui sono segretario e dei ragazzi che ne fanno parte. Abbiamo avuto un grande riscontro anche al di fuori dell'ambiente politico, con molti ragazzi che hanno manifestato la voglia di mettersi in gioco e dare una mano a chi ne ha bisogno. Un doveroso ringraziamento va a Daniele Tarantino di Confimpresa e ad Alessandro Nicoli di "Amiamo Massa" per la grossa mano che ci stanno dando".
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Non hanno convinto Nicola Pieruccini, commissario della Lega Carrara Salvini Premier, le misure annunciate per il commercio dall’assessore Giovanni Macchiarini: insufficienti e inaffidabili secondo il leader locale della Lega che ha deciso di scavalcare lo stesso assessore al commercio e chiedere direttamente al sindaco di adottare subito una delibera per la Tosap.
“È chiaro che gli spazi di manovra sono ridotti – ha detto Pieruccini - pur se in questo caso si potrebbe intervenire con riduzioni drastiche delle tariffe nei limiti di legge. Quindi eventuali interventi sulla Tosap vanno adottati entro il termine previsto per l'approvazione del bilancio di previsione che, a oggi, è fissato al 31 maggio prossimo.” La tariffa, secondo la Lega, sarebbe inidonea alla situazione economica che si è venuta a creare in tutta Italia. “Il nostro parere – ha continuato Pieruccini - è che l’amministrazione grillina, come al solito, continua a fare un mucchio di discorsi che non portano mai ad azioni concrete . I commercianti che vorranno usare gli spazi esterni ai locali, dovranno infatti essere favoriti con la più ampia possibilità di accoglienza in termini numerici dei clienti che, ricordiamo, non possono essere ospitati all’interno dei locali stessi.” Alla Lega locale non piacciono neppure le disposizioni sin qui adottate dal governo PD – 5 Stelle in quanto fortemente penalizzanti per i gestori.
“L’ assoluta mancanza di una data certa sulla fine dell’emergenza Covid-19 – ha aggiunto Pieruccini - ci fa ritenere che il periodo estivo possa e debba essere sfruttato nella migliore maniera possibile dall' intero settore, ovviamente adottando e rispettando tutte le relative norme sulla sicurezza. Il tutto teso e finalizzato secondo noi alla ripresa e alla massima produzione commerciale possibile. L’amministrazione sugli aiuti ai commercianti, ristoratori esercenti di bar pizzerie eccetera, è già in ritardo anni luce e ora serve agire subito. Il premier Conte aveva promesso e detto di aver inondato di denari il paese , ma in realtà ci ha inondato solamente di reiterate menzogne togliendo a tutti la serenità e le certezze per una vera ripartenza. La Lega insiste sulla convocazione urgente della giunta perché venga deliberato, dentro agli spazi di manovra previsti dalla norma , di ridurre al minimo la tariffa di occupazione del suolo pubblico e che non vengano adottate soltanto eventuali pagamenti posticipatici che sono solo prese in giro . Perché per essere vicini a tutti coloro che in questo momento soffrono occorrono certezze non promesse.”.
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