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PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

Risse, danni e furti a Massa: per i consiglieri del Pd Serve un tavolo per una città più sicura
Negli ultimi mesi Massa sta vivendo una situazione sempre più preoccupante. Si susseguono episodi di violenza, danneggiamenti a edifici e attività, risse, atti di vandalismo e perfino furti…

Degrado ex liceo scientifico Marconi di Carrara: secondo il Polo progressista e sinistra Massa la responsabilità del recupero è del governo Meloni
Il Polo progressista e di sinistra, composto da M5S RC e Mcc, deve evidenziare, sin qua, la totale indifferenza del governo Meloni di fronte alla necessità di recuperare…

Solidarietà del Comitato Cava Fornace ai cittadini di Empoli: "Il referendum è una battaglia di tutti"
Il Comitato ex Cava Fornace esprime il proprio sostegno ai cittadini e alle cittadine di Empoli che il prossimo 9 novembre 2025 saranno chiamati a…

Cade un masso sulla strada di Forno: la segnalazione da Rifondazione Comunista Massa che aveva segnalato lo stato di incuria delle strade montane massesi
"Non più tardi di qualche giorno fa denunciavamo lo stato di incuria e di estrema precarietà in cui vertono le strade della montagna massese. Nella giornata…

Impegno per garantire al Cermec il miglior futuro possibile: l'assessore alle partecipate del comune di Carrara spiega la linea nei confronti di Cermec
"Stiamo lavorando per garantire a Cermec investimenti alternativi nel caso non si realizzasse il biodigestore - spiega l'assessore alle Partecipate del Comune di Carrara Carlo Orlandi -. Cermec è una…

Cittadini a confronto a Marina di Massa il 3 novembre: il comitato “Tra la Gente” invita al dialogo
Un pomeriggio di confronto aperto, tra idee, segnalazioni e proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. È questo lo spirito con cui il comitato…

Matteo Martinelli, consigliere M5S: "Si rischia di perdere 26 milioni di investimenti sul territorio. Orlandi si dimetta"
"Siamo di fronte all’ennesimo capitolo della saga dei pasticci dell’assessore Orlandi e della Sindaca – attacca il consigliere M5S Matteo Martinelli - e che questa…

Nausicaa, ancora un’ingiustizia ai danni di un lavoratore storico dei servizi cimiteriali: Fit Cisl chiede le dimissione della direttrice Lucia Venuti
Arriva da Fit Cisl il caso di un lavoratore di Nausicaa s.p.a.: "Assunto nel 2014 con un contratto part-time, dopo oltre 11 anni di servizio e numerose richieste…

Arresto spacciatori all'ex liceo scientifico di Carrara: Forza Italia approva gli arresti e chiede la riqualificazione dell'area
“Forza Italia continuerà a vigilare affinché non ci si fermi alla sola chiusura delle aree pericolose, ma si lavori per una vera rinascita dell’ex Liceo Scientifico Marconi. La…

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Nessun trionfo del Pd e crollo totale dei 5 stelle; il risultato di Salvini visto con l’ottica del bicchiere mezzo pieno e quindi con la crescita dei consensi e non con la fattiva sconfitta elettorale: è questa, in sintesi l’analisi delle recentissime elezioni regionali in Emilia Romagna, fatta dal coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini che ha ricordato che la vittoria è andata a una lista civica. 
“Non abbiamo conquistato l' Emilia Romagna ma abbiamo  vinto nei numeri,   mentre  il Movimento 5 Stelle ha fatto  un tonfo atteso e  clamoroso. E non ha vinto nemmeno il PD,  ma la lista civica di  Bonaccini che con il PD non aveva voluto mischiarsi nascondendo persino il simbolo.”. Pieruccini ha poi voluto mettere in evidenza il silenzio generale in merito al voto in Emilia venuto dall’amministrazione grillina di Carrara:   “Il sindaco De Pasquale, il presidente Palma, il vicesindaco  Martinelli e il capogruppo Del Nero, forse troppo occupati a scrivere il ridicolo “libro giallo” dei loro successi locali,  non hanno potuto   impegnarsi ad analizzare la  perdita di migliaia di voti . “ A fare l’analisi dell’andamento dei 5 stelle, quindi, ci ha pensato Pieruccini secondo il quale il passaggio dal 30 per cento di voti al cinque è derivato da una logica politica mirata solo a antenere privilegi e poltrone . Per Pieruccini quindi  la famosa spallata che Salvini voleva dare al governo, c’è stata ugualmente : “ Salvini ha  messo  con le spalle al muro  il PD che ora  dovrà dettare l’agenda  politica e  comandare i grillini che,  fino a pochi mesi fa erano il nemico naturale della  sinistra, poi della sinistra sono diventati alleati e che   adesso con  meno del cinque per cento  dei consensi sono spariti. Aspettiamo di valutare quale peso sarà riconosciuto dal PD  ai Ministri e parlamentari dei 5 Stelle nella gestione del paese, ora che il paese li ha cacciati. Come si comporterà il governo giallo-rosso sui decreti sicurezza e sulla   prescrizione? L'Italia dovrà di nuovo combattere contro  “ Ius soli”  oppure contro lo  “ “Ius culturae” ? I parlamentari puristi dei 5 stelle  saranno d'accordo di  farsi cannibalizzare dal PD? “. 
Pieruccini ha annunciato che il partito è già al lavoro per le regionali toscane di maggio mentre per i grillini si tratta di un disastroso day after. “ A Carrara i grillini  volevano cambiare tutto – ha continuato Pieruccini -  ma poi si sono  impantanati nelle tragiche disavventure dalle  quali continua a dipendere la vita della nostra  città e sulla quale pende il dramma  da pochi giorni anche del “libro giallo”  che avrebbero dovuto intitolare   “ il libro  dei sogni” di freudiana memoria.  Nella presentazione davanti ad una sala deserta, non c’è stata traccia  di ciò che è stato fatto  o uno straccio di documento tecnico allo scopo di   illustrare  i veri risultati raggiunti dall’ amministrazione, ma solo la solita  propaganda stucchevole. E’ questa in estrema sintesi la fotografia scattata su  una maggioranza che, in maniera  strumentale, ha adottato la paranoia quale strumento della narrazione , alla quale   la Lega  risponde che nessuna delle immagini prodotte  è somigliante alla città  di oggi. É  semplicemente un libello  astratto e  di fantasia nel quale   il quadro più aggiornato  è racchiuso   nella  valutazione negativa della Lega contro il fondamentalismo  antidemocratico promosso da una classe politica  disorientata.”Come esempio del trasformismo stagionato dei grillini, Pieruccini ha indicato il consigliere regionale Giacomo Giannarelli: “ Trombato alle " Regionarie”, aggiungendo ancora un po’ di grigiore  a un  mandato sterile nel quale   non ha presentato mai una mezza proposta, zero iniziative, niente di niente e cercato  sempre e solo un posto al sole.”. Infine Pieruccini ha segnalato i due progetti più insulsi dell’esperienza grillina al governo della città :  il Bosco urbano e il Muro delle idee a cui hanno fatto seguito fallimenti  sostanziali come   la sanità, il sociale e  il Monoblocco, il Regolamento degli Agri Marmiferi  e i Beni estimati, il commercio e il turismo, il piano della sicurezza sulle scuole , i musei, le biblioteche   con tutte le conseguenze infauste  che hanno  comportato.   “Il gregge grillino – ha concluso Pieruccini non sembra prossimo a colpi di scena a nostro favore,  perché purtroppo nonostante la sonora batosta elettorale, non abbiamo  ancora avuto notizia di  una progettualità di dimissioni  di gruppo.”
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In merito a quanto accaduto martedì sera in Consiglio comunale durante la discussione sui Beni Estimati il sindaco Francesco De Pasquale ribadisce quanto segue: «La mia decisione di non accogliere l’emendamento proposto dall’opposizione è stata un atto di coerenza con le posizioni che ho sempre tenuto durante il mio mandato da consigliere comunale nel corso della precedente consiliatura» spiega il primo cittadino. 
«Onde evitare strumentalizzazioni – prosegue - voglio subito chiarire che ovviamente sono favorevole alla mozione sui Beni estimati nella formulazione presentata dal mio gruppo consiliare. Quello che non mi sono sentito di condividere è stato l’emendamento proposto dal Pd e questo non solo perché almeno a protocollo non risultano sollecitazioni in materia inviate al Parlamento dalla precedente amministrazione ma anche e soprattutto perché durante il mio mandato da consigliere comunale, in commissione Marmo, non ho riscontrato la sollecitudine che invece traspariva dall’emendamento della consigliera Crudeli». 
Nel ricostruire quanto accaduto durante la seduta, De Pasquale aggiunge: «A seguito dell’approvazione dell’emendamento ho deciso di uscire dall’aula e non prendere parte alla votazione sulla mozione emendata, con l’obiettivo di fare in modo che pur senza rinunciare alla mia coerenza, questa avesse la forza di un atto approvato all’unanimità. Così non è stato perché il gruppo consiliare di Insieme per Carrara ha votato contro: ricordo che in questa formazione militano due assessori della precedente amministrazione, uno dei quali ha lungamente gestito la delega al Marmo. Evidentemente – conclude De Pasquale - sul tema beni estimati gli esponenti della vecchia maggioranza avevano e continuano ad avere pareri contrastanti»
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Il professor Nicola Ricci, coordinatore del comitato Italia Viva di Massa, scende in campo per proteggere il giovane consigliere comunale della Lega a Massa Filippo Frugoli dopo le sue esternazioni su Sandro Pertini:
Intervengo per proteggere Filippo Frugoli per le frasi espresse qualche giorno fa tirando in ballo il presidente Sandro Pertini scomparso a Roma il 24 febbraio 1990. Tengo a precisare che il mio giustificare il giovane consigliere ha una valenza umana vista la giovane età del 21 enne Filippo e forse la carica politica da lui ricoperta troppo elevata che dovrebbe essere di un peso sia sociale che politico molto elevato.
Ad oggi credo che la politica italiana sia visibilmente in bilico tra "superficialità ed il contrario ossia profondità, accuratezza e responsabilità".
Essendo io un docente scolastico sento giovani che esprimono ogni illazione ed ogni obbrobrio che passa loro per la mente ed il compito mio e dei miei colleghi educatori, genitori e cittadini che devono dare l'esempio ci spinge ad educarli o ri-educarli in alcuni casi. Ma dall'altro lato della medaglia Frugoli ha la carica politica di consigliere ed in questo caso quindi le sue parole incriminate non dovrebbero essere prese con troppa superficialità, ma non sta a me né giudicarlo né accusarlo. Esiste una maturità emotiva oltre che una maturità culturale, ma è lo stesso individuo che dovrebbe ricercarne l'accrescimento "immergendosi" nella società vera, dialogando e vivendo anche per poco in tutti gli "scalini sociali" (terminologia riportata dallo studioso Gerhard Lenski) per comprendere le disuguaglianze sociali del mondo odierno e forse anche del passato.
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I consiglieri di opposizione (Alessandro Volpi, Sergio Menchini, Stefano Alberti, Andrea Barotti, Uilian Berti, Gabriele Carioli, Dina Dell'Ertole, Giovanni Giusto, Agostino Incoronato, Luana Mencarelli, Elena Mosti e Paolo Menchini) intervengono in merito ai giudizi espressi in merito all'ex presidente Sandro Pertini.
"A Massa è successo anche questo, è noi come opposizione non ci stiamo - esordiscono -. Non sono molte le figure che nella storia italiana che hanno interpretato lo spirito nazionale e patriottico al tempo stesso, fondandolo su un profondo senso della democrazia e della giustizia sociale".
"Sandro Pertini - spiegano - è certamente stato una di queste per la coerenza con cui ha interpretato tali principi durante tutta la sua esistenza. Ha combattuto nella prima guerra mondiale,
ha lottato contro il fascismo fin dalle origini, subendo condanne e una dura e lunga carcerazione, ha vissuto l'esilio ed è sfuggito ad una condanna a morte quando ormai la sua fine pareva segnata. E' stato nel tempo una garanzia costante dei valori costituzionali e ha ricoperto incarichi fondamentali in momenti decisivi delle vicende italiane, prima come Presidente della Camera e poi come Presidente della Repubblica. Il suo equilibrio, la sua tenacia, il suo rigore morale sono stati determinanti per la tenuta del sistema democratico".
"Rispetto ad un personaggio di questo peso - concludono - non sono ammissibili banalizzazioni, contumelie e giudizi privi di alcun fondamento. Non si possono neppure invocare l'ignoranza o il giovanilismo. Quanto è successo rappresenta in modo evidente la mancanza di una cultura democratica che non consente di sedere in un Consiglio comunale della Repubblica italiana".
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Alla fine anche il sindaco di Massa Francesco Persiani ha dovuto prendere una posizione sul caso Frugoli e la scelta è stata per una condanna delle parole del consigliere della sua maggioranza contro Sandro Pertini e di una netta presa di distanza da quanto affermato da Frugoli. 
Ecco il messaggio del sindaco: "Alla luce di quanto accaduto, sento il dovere di ribadire pubblicamente che le dichiarazioni circa il Presidente Sandro Pertini pubblicate a mezzo social nei giorni scorsi dal consigliere Frugoli, non corrispondono al pensiero di questa amministrazione che pertanto se ne dissocia e le condanna. E' infatti inaccettabile che la memoria del Presidente Pertini venga lesa, che il suo onore venga infangato o che siano gettate ombre sul suo operato essendosi contraddistinto per altissimi meriti durante tutta la sua vita come partigiano e uomo politico. Per dovere di cronaca vorrei aggiungere che il consigliere si è pubblicamente scusato per le sue affermazioni e non possiamo che apprezzarne il gesto. Tuttavia colgo l'occasione per ricordare a tutti che è necessaria molta più attenzione e moderazione nell'uso dei social network poiché tutto ciò che scriviamo, in particolar modo per chi ha l'onere e l'onore di ricoprire una carica pubblica, ha delle conseguenze non solo su noi stessi ma anche su gli altri. Mi auguro che questa vicenda possa essere superata nel modo più sereno possibile sia da parte della collettività, che da parte dello stesso Frugoli il quale è stato vittima nelle ultime ore di un vero e proprio linciaggio mediatico. I miei sforzi saranno massimi nel cercare di ricucire questo strappo che si è creato mio malgrado nella collettività.Sandro Pertini è un patrimonio nazionale.". 
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L'insulto del consigliere Frugoli a Pertini finisce su tutte le testate nazionali e la Lega toscana si dissocia dalle sue parole.
"Prendiamo completamente le distanze da quanto dichiarato sui social dal nostro consigliere comunale, Filippo Frugoli. Parole sconsiderate su cui dissentiamo in toto; per noi, il compianto Presidente Sandro Pertini è in realtà una delle massime ed apprezzate figure istituzionali italiane, e certamente non merita certe inaccettabili dichiarazioni". Con questa nota, il commissario della Lega della Toscana Daniele Belotti, ha chiarito la decisa condanna dell'ultima alzata di genio del consigliere massese. A riportare la notizia è stato il Tgcom 24, dopo che tutte le più importanti testate nazionali hanno dato spazio e condannato l'esternzione contro Sandro Pertini. Il consigliere leghista massese, nel pomeriggio di oggi, sicuramente molto preoccupato per le conseguenze del suo gesto, ha provveduto a far pubbliche scuse via social appellandosi alla sua giovane età e confidando di poter proseguire con impegno il suo ruolo di consigliere. Ma la portata dello sdegno per le offese infamanti contro il presidente più amato dagli italiani, che sicuramente Frugoli non aveva calcolato, sta chiedendo a gran voce, da ogni parte le sue dimissioni per la manifesta inadeguatezza al ruolo rivestito. Dalla sua maggioranza, per ora, tuttavia, solo silenzio. 
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale insorge contro il pessimismo riguardo il futuro del centro storico e annuncia iniziative ad hoc per il suo rilancio:
Carrara non è immobile né rassegnata. Il fuoco dei carraresi arde sotto una cenere che si è accumulata nel corso di decenni: le iniziative che stiamo mettendo in campo, insieme alla collaborazione dei nostri concittadini – sono convinto - riaccenderanno in tempi brevi la vitalità del nostro centro. I problemi ci sono e nessuno vuole negarli, ma purtroppo le lamentele da sole non bastano a risolverli: la mia amministrazione si è impegnata fin da subito per mettere a punto progetti e attività che possano portare ossigeno al centro città.
Per realizzarli e arrivare alla fase operativa c’è voluto del tempo, e altro ce ne vorrà per vederne i frutti, dato che nessuno ha la bacchetta magica. Per questo stiamo cercando di coordinare politiche che da fronti diversi contribuiscano al rilancio del centro storico: penso alle premialità previste dai Piani Attuativi dei Bacini estrattivi per gli imprenditori del lapideo che sostengano grandi eventi culturali e attività legate ai prodotti artistici e artigianali in marmo ma penso anche al bando “Carrara Si-Cura” che porterà un contributo complessivo di 100 mila euro per chi si impegnerà nella riapertura dei fondi sfitti.
Penso all’avvio dei cantieri del Bando delle Periferie, con l’imminente inizio dei lavori su via Verdi e Carrara Est ma anche alla riapertura del Teatro degli Animosi o all’opera di rilancio dei musei cittadini, con il Carmi e il Cap che hanno avuto il riconoscimento di museo di rilevanza regionale. Per non parlare del trasferimento del Museo del Marmo in centro, grazie al recupero di Palazzo Pisani che sarà avviato con il Bando Periferie. Alcune di queste iniziative scatteranno a brevissimo termine (gli incentivi per la riapertura dei fondi sfitti e i cantieri su Carrara Est, ad esempio) mentre per altre ci vorrà un po’ più di tempo: riportare vitalità in un centro che nel corso degli ultimi decenni ha perso migliaia di residenti non è impresa che si fa dalla sera alla mattina ma sono convinto che questo percorso virtuoso possa arrivare a compimento con successo solo se c’è la collaborazione di tutti.
Il bando “Carrara Si-Cura”, che ha coinvolto le associazioni di categoria, l’Accademia di Belle Arti e il Polo Artistico è un bell’esempio da seguire. Così come lo sono le iniziative che proprio in questi giorni sono state sottoposte all’amministrazione da alcuni privati e di cui, siamo certi, si sentirà molto parlare nei prossimi mesi. Tutte queste attività vanno proprio nella direzione che vogliamo perseguire, rilanciare la città attraverso le sue bellezze artistiche e puntando sulla sua tradizione, da “buona” Città Creativa dell’Unesco quale siamo. Su questa linea siamo aperti all’ascolto di tutti quei cittadini che, attraverso associazioni o in modo privato, vogliano aiutare, non tanto la nostra amministrazione, ma la loro città.
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Cadrà il 24 febbraio il trentennale dalla morte di Sandro Pertini e per l’occasione l’associazione 31 settembre ha avanzato al sindaco di Massa Francesco Persiani la richiesta di intitolare al presidente più amato dagli italiani il ponte sul fiume Frigido di viale Trieste.
“Sandro Pertini nacque nel 1896 a Stella, in provincia di Savona – ha ricordato Riccardo Bardoni presidente di Associazione 31 settembre - e, dopo gli studi ed il conseguimento della laurea in Giurisprudenza, si avvicinò alla vita politica aderendo e militando nel partito Socialista Italiano di Filippo Turati. Rimase fedele alle sue idee politiche fino alla data della sua morte avvenuta nel 1990, vivendo due guerre mondiali, la dittatura fascista, la democrazia repubblicana di cui fu indubbio e indiscusso protagonista. La visione politica di Pertini si proponeva di far coesistere la libertà con la giustizia sociale: amava ripetere “non vi è libertà senza giustizia sociale e non vi è giustizia sociale senza libertà”. Fu uno dei massimi esponenti antifascisti e, durante il Ventennio, fu esule in Francia, dove svolse i lavori più umili. Innumerevoli furono le condanne giudiziarie che subì dal regime, ma in ogni caso Pertini seppe salvarsi riuscendo a mantenere ruoli di primo piano nel mondo dell’antifascismo e della Resistenza. Dopo il 25 luglio 1943 rientrò in Italia alla guida del Comitato di Liberazione Nazionale - Alta Italia e fu proprio in virtù di tale carica che il 25 aprile del ‘45 promosse l’insurrezione nazionale contro i nazi-fascisti: l’Italia era finalmente libera.
In piena contestazione studentesca del 1968, Pertini divenne Presidente della Camera dei Deputati, il primo uomo non democristiano e di sinistra a ricoprire tale incarico e, dieci anni dopo, in pieno terrorismo, a pochi mesi dall’omicidio di Aldo Moro e della strage di via Fani, fu eletto alla Presidenza della Repubblica con l’appoggio di tutti i partiti democratici. La sua presidenza fu caratterizzata da una nuova concezione della massima carica dello Stato: ogni suo atto, ogni sua azione avevano il compito di rinsaldare il legame
fra cittadini e Stato. Grande comunicatore, non perse mai la sua straordinaria schiettezza. Nessun capo di Stato o uomo politico italiano ha conosciuto all’estero una popolarità paragonabile alla sua. Ha
ricevuto lauree honoris causa dalle più prestigiose università.
La nostra proposta vuole riconoscere a questo uomo delle istituzioni e protagonista assoluto della rinascita repubblicana in Italia uno spazio simbolico, il ponte di Viale Trieste, che fu testimone della liberazione di Massa.”
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Stavolta, e non è la prima per il consigliere massese della Lega Filippo Frugoli, non sono bastate le giustificazioni della giovanissima età, della palese sommaria cultura storica e della strafottenza leghista a immagine e somiglianza del "capitano".
Il post feroce contro "l'assassino di centinaia di persone", nonché "brigatista rosso" Sandro Pertini e la successiva rettifica per spiegare il più improbabile dei fraintendimenti, non sono passati come un’altra leggerezza del giovane consigliere leghista, ma, probabilmente, avranno ripercussioni più serie per lui e forse anche per la maggioranza a cui appartiene.
Il casus belli, per riepilogare la vicenda, è stata la richiesta, avanzata da Associazione 31 settembre al sindaco di Massa Francesco Persiani, di intitolare il ponte Trieste a Sandro Pertini, in occasione del trentennale della sua morte che ricorrerà a fine febbraio.
Frugoli, che troppo spesso ha mostrato di non ricordare di avere un ruolo pubblico, in quanto consigliere, e soprattutto che quel ruolo pubblico deve rappresentare tutta la comunità massese e non solo quelli che lo hanno votato, ha sentito immediata l’urgenza di esternare su facebook – cioè al mondo intero e nell’unico modo nel quale tutto quello che si scrive resta in eterno - il suo totale disappunto.
Che poteva anche essere legittimo, per carità, se non lo avesse infarcito di insulti nei confronti dell’ex presidente Pertini, che è stato, peraltro, quello che più è rimasto nel cuore degli italiani – informazione che Frugoli, evidentemente non aveva, un po’ per la sua giovane età e assai di più per uno studio della storia sicuramente lacunoso. “Lo stesso Sandro Pertini che elogiò Stalin il giorno della morte, lo stesso Sandro Pertini che concesse la grazia al partigiano Toffanin che uccise molteplici persone, lo stesso Sandro Pertini, capo partigiano che uccise una marea di persone accusate di essere fasciste o collaborazioniste con i fascisti (una sorta di caccia alle streghe) lo stesso Sandro Pertini che annunciò di essere un brigatista rosso. Ci vuole coraggio a fare una richiesta simile! Se gli verrà dedicato un ponte chiederò di dedicare qualche via alle stragi partigiane, qualche via alle vittime dei partigiani e qualche via alle vittime delle Brigate Rosse. NO PERTINI”: questo il testo del post del consigliere Frugoli che ha suscitato immediata e vastissima indignazione praticamente in tutti coloro che lo hanno letto.
Post quasi subito rimosso da Frugoli, forse per una lavata di capo di qualche suo collega con più sangue freddo e buon senso oppure per la tipica mancanza di coraggio di chi è forte solo con le tastiere. Rimosso in rapidità come il tentativo di giustificare la sua esternazione con una serie di spiegazioni, con tanto di fonti citate – ovviamente tutte profondamente e ottusamente schierate a destra - che avrebbero dovuto dar sostegno al suo pensiero e che invece hanno fatto franare tutto in maniera ancor più rovinosa e chiamare in causa i rappresentanti più autorevoli dei partiti dell’opposizione che hanno dichiarato apertamente l’intenzione di querelare Frugoli per le sue esternazioni, che hanno continuato a rimbalzare sui social grazie agli screenshot fatti da tutti.
Dure critiche sono arrivate all’indirizzo di Frugoli da parte del Partito Socialista di Massa che ha chiesto le dimissioni del consigliere e l’intervento della magistratura: “Le parole del consigliere, e i concetti malamente espressi, appaiono proprio nei giorni in cui si ricorda la tragedia dell'olocausto e dei campi di sterminio: dobbiamo dedurne che, oltre a non conoscere i fatti e la storia, sia anche portatore di una inaccettabile voglia di riscrivere gli eventi forse per sollevare la coscienza di amici e conoscenti fascisti che non si rendono conto delle loro responsabilità politiche e personali. Ci aspettiamo che la comunità civile di Massa, da sempre democratica e antifascista, si dissoci sia dalle parole sia dai concetti affidati ai social che, non per questo, appaiono meno gravi e, nel frattempo, siccome le parole sono pietre, ci riserviamo di accertare, attraverso la magistratura, se si possa configurare, a carico del consigliere Frugoli, il reato di vilipendio nei confronti della massima carica dello stato.”; da parte di Left Laboratorio politico che ha citato una frase di Indro Montanelli del 1963: “Non è necessario essere socialisti per amare e stimare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità” e di seguito ha fatto notare: “Non era ancora nato il giovane consigliere comunale leghista, quando un giornalista (ex?) fascista e uomo di destra come Indro Montanelli, tesseva le lodi al partigiano Sandro Pertini, poi futuro Presidente della Repubblica. Non era nata nemmeno la Lega Nord (quella secessionista che col tricolore ci si puliva il c**o), quando il Presidente partigiano divenne il “più amato dagli italiani” (quegli stessi italiani a cui il partito di Bossi&C. ha rubato - in anni più recenti - 49 milioni di euro). Ma che dire delle ultime esternazioni del giovane consigliere comunale leghista? Che non sempre la veemenza giovanilistica corrisponde a quell’entusiasmo che, in politica, deve animare il mettersi al servizio degli altri con passione ed intelligenza. E questo è il suo caso. A lui, prima di ogni altra cosa servirebbe un “misuratore” del senso del limite e del buon gusto. Così come gli servirebbe quell’umiltà propria dell’ultimo arrivato utile a calibrare al meglio il delicatissimo equilibrio tra lo starsene zitto e il proferir scempiaggini.Ed infine, ma non per ultimo, dovrebbe sforzarsi di trasformare la propria ignoranza in una opportunità per studiare e, soprattutto, per crescere!“.
E ancora da parte dell’onorevole Martina Nardi: "Non minimizziamo il fatto. I consiglieri hanno un ruolo istituzionale e ciò che dicono o scrivono ha un peso. Il piccolo Frugoli è sempre a caccia di notorietà, ma non possiamo giustificare con la sua giovane età quanto ha scritto sul presidente Sandro Pertini. Pertini è stato un padre costituente, un uomo a cui dire grazie, un presidente amato. Non è con queste polemiche che si accresce il consenso. Mi preoccupa chi minimizza il fatto accaduto. L'episodio è grave. La pagina del consigliere della Lega è letta da molti cittadini, soprattutto da suoi coetanei; Frugoli ha un ruolo istituzionale e ciò che dice o scrive ha un peso, sia politico che sociale".
Altri, cittadini comuni e rappresentanti politici hanno annunciato l’intenzione di intraprendere le vie legali nei confronti del consigliere Frugoli che un’ora fa, dopo aver addirittura chiuso il suo profilo facebook personale per due giorni, è tornato a far sentire la sua voce, ancora sui social, con una lettera di scuse in cui ha fatto leva soprattutto sulla sua giovane età.
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Il più grande dei molti cavalli di battaglia utilizzati dai grillini in campagna elettorale – il reddito di cittadinanza –  è passato  alla seconda fase prevista dal progetto a firma 5 stelle e, dato l’andamento fallimentare registrato nella fase uno, ha già subito  un ridimensionamento volto a compensare le errate valutazioni fatte nelle prima fase ma, di tutti questi passaggi, a Carrara, dove pure sono stati 1179 i beneficiari,  non si hanno notizie chiare. Lo ha affermato, nello scorso consiglio comunale, la consigliera del Pd Roberta Crudeli che ha fatto un’interpellanza sui Progetti di Utilità alla Collettività previsti dalla fase due del reddito di cittadinanza e sui  “ navigator “. 
La Crudeli ha infatti ricordato il decreto del Ministero del Lavoro, pubblicato il  22 ottobre 2019 nel quale veniva specificato che i percettori del reddito di cittadinanza erano tenuti a svolgere i cosiddetti PUC, cioè i progetti utili alla collettività, presso il comune dove risiedono. “ Nel nostro comune, tuttavia – ha detto la Crudeli -  pare che l ’amministrazione grillina non abbia adottato la linea del Movimento 5 Stelle nazionale, che è quella di superare l'aiuto economico come misura meramente “ assistenziale" ed impegnare i beneficiari del reddito di cittadinanza in attività a favore della collettività. Dopo il fallimento della fase uno, il ridimensionamento della fase due dovrebbe essere accolto come una sorta di limitazione del danno prodotto, in particolar modo in un’amministrazione gestita dai grillini. “. 
La Crudeli ha però fatto notare che nessuna informazione sulla fase due è stata diffusa dall’assessorato al sociale guidato da Anna Galleni e che il sospetto che non siano pronti a dare risposte in merito è più che fondato. “ L’ assessore Galleni non ha risposto in maniera soddisfacente alle mie domande – ha chiarito la Crudeli -  e non  è stata esaustiva sia nella individuazione delle aree di attivazione dei PUC, ambiente, sociale, cultura e altri e nemmeno sul numero dei soggetti interessati. Inoltre non ha dato  risposta in merito alla previsione in bilancio dei fondi necessari per assicurare i beneficiari del reddito contro gli infortuni e le malattie professionali, stabilito nella Determina n. 3/2020 dell’Inail. La Galleni  è apparsa molto  in difficoltà nel documentare le procedure poste in essere e  non ha chiarito se era stata prevista la collaborazione degli enti del Terzo Settore, nè se era stato istituito il registro dei partecipanti ai PUC, in cui registrare le presenze giornaliere dei beneficiari del reddito di cittadinanza.”. Insomma: una risposta confusa, secondo la consigliera Crudeli che l’ha spinta a chiedere formalmente che l'argomento PUC venga discusso in Commissione Sociale, anche in considerazione del fatto che, sul principio della trasparenza amministrativa e della obbligatoria informazione verso la cittadinanza,  una tale commissione avrebbe dovuto già essere stata programmata da tempo proprio dall’ amministrazione 5 Stelle che è responsabile politico del progetto a livello nazionale.
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