Politica
Massa, all'ospedale delle Apuane intervento programmato ma dopo ore di attesa è rimandato
Riceviamo e pubblichiamo il comunciato della pagina social 'Timeout'."Ospedale, tra burocrazia e abbandono: si reca in ospedale per un intervento programmato e dopo ore in cui viene…

Fratelli d'Italia Massa Carrara: «Grande soddisfazione per la nomina dell'avv. Fabio Squassoni nel Comitato di Indirizzo della ZLS Toscana»
"Fratelli d'Italia Massa Carrara - riferisce il coordinatore provinciale Marco Guidi - accoglie con entusiasmo la nomina dell'avvocato Fabio Squassoni all'interno del Comitato di Indirizzo della Zona…

Carrara, sulla sanità pubblica e territoriale interviene l'ex sindaco De Pasquale: «M5s a fianco dei cittadini»
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dal M5S e dall'ex sindaco Francesco De Pasquale. "Nel Dicembre 2015, mentre gran parte della popolazione era impegnata nelle festività natalizie la Regione…

Nessuna passerella ma difesa dei diritti dei più fragili: il consigliere Mirabella rimanda al mittente le accuse dell'assessore al sociale Crudeli
“Non è una passerella, è difesa dei diritti delle persone più fragili e chi tacita la verità offende le persone, non me!”: è la replica del consigliere della…

"Nessun disinteresse del governo sulle aree interne, polemiche basate su falsità": la replica della segreteria provinciale di Fratelli d'Italia
In merito alle recenti polemiche relative alla presunta politica del Governo nei confronti delle cosiddette aree interne, la Segreteria Provinciale di Fratelli d'Italia, per voce del Presidente Provinciale…

La Casa della salute perfetta esiste ed è a Querceta: il comitato Avenza Si R-Esiste fa un sopralluogo e chiede alla Asl parità di trattamento
Una delegazione del comitato Dai monti al Mare Avenza si R-Esiste ha fatto visita alla casa della salute di Querceta e dal sopralluogo ha tratto delle conclusioni: “Abbiamo…

Politica, cultura e...tordelli: torna la Festa de l'Unità a Ca' Michele con molti dibattiti e ospiti illustri
Come ogni luglio, da decenni, arriva a Carrara la Festa dell’Unità: un evento conviviale e politico diventato quasi un classico dell’estate carrarina, capace di attirare simpatizzanti del Partito…

"Tutte illazioni per avere visibilità": l'assessore al sociale Roberta Crudeli smentisce le accuse lanciate dal consigliere Mirabella
Le accuse di inadeguatezza lanciate dal consigliere Filippo Mirabella al settore sociale del comune di Carrara e all'assessore di riferimento Roberta Crudeli, hanno trovato la pronta risposta di…

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Il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, ha convocato la prossima seduta del Consiglio Provinciale per mercoledì 27 novembre 2024, alle ore 15, nella Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa.Questo l'ordine del giorno:
- Approvazione verbali seduta precedente del 23/09/2024
- Comunicazioni del presidente
- Variazione al bilancio 2024-2026 e conseguente variazione al DUP 2024/2026
- Approvazione DUP (documento unico di programmazione) 2025-2027
- Approvazione nuovo "Regolamento dell'imposta provinciale di trascrizione iscrizione ed annotazione di veicoli al pubblico registro automobilistico i.p.t."
- Riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del versante al km 9,050 circa, località Corsanico finalizzati alla riapertura in sicurezza della strada provinciale sp.1 di Montignoso
- Variazione al DUP 2024-2026- sezione operativa programma triennale degli acquisti delle forniture e dei servizi – integrazione
- Deliberazione del consiglio provinciale n. 20 del 5/06/2024 avente ad oggetto "designazione membri effettivi e membri supplenti nella commissione e sottocommissioni elettorali circondariali di Massa-Carrara". Integrazione componenti
- Interrogazioni/interpellanze/mozioni/ordini del giorno
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Le donne sono le prime vittime delle guerre, dei soprusi che ne derivano, mentre la parola PACE sembra ormai caduta nel dimenticato. La politica Europea sembra avere smarrito il senso della sua missione, fondato sulla cooperazione e la solidarietà tra i popoli. Quotidianamente il "bollettino di guerra" da Kiev, Gaza, Beirut, entra nelle nostre case rimandandoci immagini di orrore, bambini smembrati, giovani vite spezzate, donne ripiegate su se stesse dal dolore. Si è smarrito ogni codice di comportamento, si sono violati trattati internazionali e con ferocia inaudita i bombardamenti continuano. La violenza sembra non avere fine. L'Europa dei popoli è balbettante, da quando la Russia ha invaso in modo criminale l'Ucraina. È mancato uno sforzo diplomatico e politico per costruire un vero percorso per arrivare a una pace giusta. Di fronte al fallimento della politica e della diplomazia non possiamo arrenderci, dobbiamo continuare a insistere per un cessate il fuoco immediato a Gaza, in Cisgiordania e in Libano. Due stati e due Popoli che significa il pieno riconoscimento dello Stato di Palestina. Tacciano le armi si torni a fare parlare la ragione. Interverranno: Onorevole Arturo Scotto; Onorevole Marisa Nicchi; Ilaria Masieri, operatrice di pace in Palestina. Introduce: Elisabetta Sordi, Segretaria PD MS Modera: Ivana Bertonelli, Portavoce Donne Dem MS. Si fa inoltre presente che l'evento di Mercoledì 27 Novembre su Futuro di Italia ed Europa dopo le Elezioni Usa è rinviato a causa di impegni istituzionali degli ospiti.
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Azione Under 30 Massa continua ad impegnarsi, con le forze di maggioranza, affinchè venga istituita una consulta giovanile nel Comune di Massa. Nei prossimi giorni gli azionisti massesi incontreranno una rappresentanza della Lega Giovani e di Forza Italia giovani, in particolare i loro esponenti Filippo Frugoli e Andrea Biagini. L'obiettivo delle tre forze politiche è perfezionare il testo del regolamento da presentare agli uffici comunali. I giovani azionisti, come già comunicato, ribadiscono la trasversalità del tema e la loro volontà di incontrare, oltre alle forze di maggioranza, anche le associazioni e le altre giovanili partitiche locali. Azione U30 smentisce inoltre le voci in merito ad una richiesta inoltrata dagli stessi al fine di essere auditi nella Commissione Affari Istituzionali del comune di Massa come comunicato dalla stessa presidente. Inoltre ribadisce lo spirito di ascolto e collaborazione dimostrato dall’amministrazione, la quale ha già ricevuto una nostra proposta nei mesi addietro e sulla quale sta lavorando, in dialogo con le suddette giovanili, per attuarla al meglio.
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Nell'era contemporanea, il dibattito pubblico su temi delicati come il razzismo e la xenofobia è spesso caratterizzato da posizioni polarizzate, dove la trasparenza amministrativa gioca un ruolo fondamentale nel rafforzare la coesione sociale. Da un lato, il falso moralismo e l’uso strumentale dello stigma come arma retorica che rischia di minare il dialogo costruttivo e la fiducia nelle istituzioni; dall’altro, la gestione poco chiara di situazioni che richiedono risposte puntuali e rispettose delle norme.
La lotta contro il razzismo e la xenofobia è indubbiamente essenziale, ma la modalità con cui viene affrontata può risultare controproducente. Quando il dibattito pubblico si trasforma in un'arena di accuse morali senza argomentazioni solide, il vero scopo di integrazione e giustizia viene compromesso. L'etichettatura indiscriminata di opinioni discordanti come razziste non solo banalizza il fenomeno del razzismo, ma impedisce anche la possibilità di un dialogo aperto e costruttivo. Il paradosso del falso moralismo è che, se da una parte si invoca l'inclusività, dall’altra si esclude chiunque osi sollevare dubbi o criticare, creando un ambiente di intolleranza e divisione. Questa dinamica di chiusura non si limita al dibattito pubblico, ma si riflette anche nella gestione della cosa pubblica. Ad esempio, situazioni amministrative poco chiare, come quella della concessione dei locali alla comunità dominicana, sollevano interrogativi legittimi sulla trasparenza e sulla gestione responsabile delle risorse pubbliche. Le dichiarazioni del sindaco Serena Arrighi, peraltro ingiustificate e profondamente offensive, che hanno dipinto gli avenzini come razzisti e la mancanza di risposte chiare in merito a eventi non previsti dall’accordo generano sfiducia tra i cittadini e minacciano la stessa legittimità delle istituzioni. Nel caso della Sala A della Ex Circoscrizione di Avenza, le ambiguità sulla gestione degli spazi pubblici, come l'uso dei locali al di fuori dei giorni e degli orari stabiliti e sulle persone responsabili della sicurezza di cose e persone, evidenziano una gestione amministrativa che non risponde alle necessità di trasparenza. Le istituzioni, per guadagnare e mantenere la fiducia dei cittadini, devono garantire una gestione equa, rigorosa e soprattutto chiara delle risorse pubbliche, senza mai nascondere dietro il moralismo le carenze amministrative. In conclusione, il dibattito pubblico e la gestione della cosa pubblica devono evolversi verso una maggiore trasparenza e responsabilità. Per combattere efficacemente eventuali fenomeni di razzismo e xenofobia, è necessario non solo condannare i comportamenti discriminatori, ma anche restituire alla collettività spazi ricreativi dove opinioni diverse possano confrontarsi senza timore di essere etichettate o silenziate. Analogamente, la gestione delle risorse pubbliche deve essere condotta con la massima chiarezza, per evitare che il falso moralismo possa offuscare la necessità di risposte precise e concrete. Solo in questo modo le istituzioni possono riconquistare la fiducia della popolazione e lavorare per una società più giusta e coesa.
Come diceva Oscar Wilde: “Le domande non sono mai indiscrete, le risposte talvolta lo sono.” Rispondere con chiarezza alle richieste legittime dei cittadini, in ogni ambito della vita pubblica, è il primo passo per costruire un futuro fondato su valori di giustizia e trasparenza.
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Da tempo i Repubblicani chiedono attenzione verso il rischio idraulico di Marina di Massa. In passato siamo usciti con diversi documenti (ne citiamo e alleghiamo due, del novembre e del dicembre 2018) rimasti puntualmente disattesi. Il nostro territorio è ad alto rischio. Lo sappiamo bene. Meglio ancora dovrebbe saperlo chi ci amministra ed è – in qualche modo – responsabile della nostra sicurezza individuale e collettiva. Il carattere torrentizio del Frigido non è cosa nuova. Gli argini attuali, con qualche modesta variazione, sono sostanzialmente quelli realizzati dagli estensi nella prima metà dell’Ottocento. Anche il sistema di drenaggio, costituito dai fossi che hanno reso lavorabile (e poi abitabile) la fascia costiera - che era la naturale cassa di espansione del fiume - risale a quel tempo. Urbanizzazione, infrastrutture, attività economiche, hanno poi cementificato progressivamente il suolo. Quello della cementificazione è un argomento concreto ed attuale, poiché la linea scelta dall’amministrazione non è quella di recuperare il patrimonio edilizio esistente ma di costruire nuove volumetrie lasciando irrisolto il problema del riutilizzo delle strutture fatiscenti accrescendone il degrado. A ciò si aggiungano le “tombature” dei fossi, effettuate (spesso abusivamente) da privati, ma anche dal Comune, che hanno reso meno permeabile il suolo. Si aggiunga anche il sempre più ridotto utilizzo delle acque sotterranee, con i conseguenti effetti sulla falda e sul cuneo salino. Torniamo nuovamente a sollevare la questione della sicurezza idraulica della Marina perché vediamo che la situazione, da allora, non ha visto l’esecuzione degli auspicati lavori sulle arginature del Frigido, sul drenaggio dell’alveo e, conseguentemente, la sicurezza per i cittadini e i loro beni non è certo migliorata. Avvertiamo un senso di rabbia e di impotenza e, ancora di più, di “presa in giro”, perché della massa di risorse che con il PNRR sono state messe in campo, alla sicurezza idraulica è stato riservato davvero poco. Ci sono ancora parti di territorio che non hanno fognatura “nera” e neppure un sistema per la raccolta delle acque piovane. Sulla rete dei fossi non ci sono interventi che facciano pensare ad una presa di coscienza circa l’importanza della loro manutenzione non occasionale per la sicurezza del territorio. Di casse di espansione a monte e a valle si sente parlare ma non se ne vede alcun esito. A cosa serve il costoso Consorzio di Bonifica? Che fine hanno fatto i soldi che a suo tempo erano stati destinati al rinforzo delle arginature del Frigido? … E il relativo progetto? A cosa servono iniziative risibili come il “Contratto di fiume”? Con chi dovrebbero prendersela i cittadini nel caso di possibili (e non certo invocate!) disgrazie? Chi ne sarebbe responsabile? Chi ne risponderebbe moralmente, politicamente ed economicamente? Vuole, il signor sindaco, dirci qualcosa al riguardo? E la Regione Toscana cosa intende fare? Come cittadini, prima ancora che come Repubblicani, gliene saremmo grati.
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È caduto un altro albero lungo il viale XX Settembre: per fortuna non ha causato danni a nessuno ma un cittadino, Diego Crocetti, ha evitato di essere colpito solo per caso ed è stato proprio lui a dare la notizia della caduta dell’albero sui social. A dare risonanza alla segnalazione è il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che ha fatto notare: “La corretta gestione degli alberi urbani dovrebbe inderogabilmente passare da una perizia fitostatica di ogni esemplare arboreo, e cioè dalla valutazione delle condizioni di pericolo e di rischio connesse alla presenza dell’albero, indicando gli eventuali interventi necessari per la messa in sicurezza affinché non arrechi danni a cose e persone. Invece, abbiamo assistito impotenti al taglio di ben 99 pini che hanno creato una gran desolazione in salita San Ceccardo e via Don Minzoni e rimane il dubbio che fossero stati tutti malati e quindi da radere al suolo . Dopo l’episodio della morte della donna durante il downburst del 2022 , colpita da un ramo ad Avenza, gli alberi continuano a cadere mentre i lavori di monitoraggio sulle alberature a rischio della città sono ferme al palo. Ed intanto si continua ad intervenire solo su segnalazione e in emergenza. Facciamo notare che i cittadini non sono agronomi, per cui non possono sapere se un albero sta per cadere. Le criticità evidenziate dal territorio rimangono vuote segnalazioni, poi eventualmente se tutto va bene , l’Amministrazione Arrighi, manda il camion a recuperare i ceppi sulla strada e li finisce la storia. Da consigliere comunale avevo già chiesto di avviare il percorso e l’iter amministrativo per la redazione e l’adozione di un Regolamento del verde urbano a tutela dell’ambiente a fronte delle variazioni climatiche sulla base degli indirizzi e dei contenuti sanciti nelle linee guida per la gestione del verde urbano pubblicate dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Contestualmente chiedevo che si provvedesse con successivi atti, a monitorare l’attuazione delle azioni contenute nel regolamento sulla base dei contenuti del documento sopra richiamato, oltre a costituire una commissione consiliare ad hoc. Sottolineavo inoltre che per questo occorreva adottare un Piano del verde pubblico, una strategia ben declinata al fine di contenente l’insieme dei comportamenti e delle azioni finalizzati ad assicurare alla città un patrimonio arboreo sano, diversificato e capace di contribuire al meglio agli effetti dei cambiamenti climatici. Il tutto è rimasto lettera morta , né il sindaco Arrighi ci ha messo la testa, né l’assessore all’Ambiente Moreno Lorenzini che probabilmente ha sottovalutato il problema . Cosa si sta aspettando?”
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La bocciatura della mozione presentata dal nostro consigliere Andrea Tosi per sostenere le botteghe storiche è l'ennesima dimostrazione dell'incapacità dell'amministrazione Arrighi di rispondere alle reali necessità della città. Il nostro obiettivo era semplice: dare un sostegno concreto a quelle attività che, nonostante le difficoltà economiche e la crisi, continuano a rappresentare il cuore pulsante di Carrara. Volevamo incentivare queste attività con sgravi fiscali e incentivi economici, per aiutarle a mantenere vive tradizione, storia e cultura. Ma la risposta della maggioranza è stata un rifiuto, motivato dalla presunta mancanza di risorse. Un comune come Carrara, con la sua ricchezza storica, culturale e turistica, non può permettersi di ignorare le botteghe storiche. Questi esercizi sono più di semplici negozi: sono custodi della nostra identità e della nostra memoria. Ogni giorno, questi commercianti continuano a lavorare in condizioni difficili, resistendo alla crisi economica e alle difficoltà del commercio. Le botteghe storiche non sono solo luoghi di vendita, ma punti di riferimento in quartieri che, senza di esse, rischiano di svuotarsi e di diventare sempre più degradati. Sono il simbolo di un'intera città che non vuole dimenticare le proprie radici, ma che, invece, ha bisogno di supporto per poterle tramandare.La decisione di bocciare questa mozione è paradossale, soprattutto se si considera il fatto che la maggioranza ha più volte promesso interventi su altri temi, come la realizzazione dei bagni pubblici o il presidio della polizia municipale ad Avenza. Per quanto riguarda i bagni pubblici, sono passati più di due anni dall'approvazione in consiglio e non si sa ancora nulla, mentre il presidio della polizia municipale ad Avenza, che era urgente e necessario, non è ancora stato realizzato. È davvero paradossale che i consiglieri della maggioranza, solo adesso preoccupati giustamente di ciò che votano, non si preoccupino delle promesse fatte in passato e non chiedano alla loro giunta di realizzare ciò che è stato approvato, invece di bloccare iniziative che potrebbero veramente fare la differenza per la città. Non possiamo accettare che il riconoscimento delle botteghe storiche venga ridotto a un mero atto simbolico, come attaccare una targhetta alla porta di un negozio. Il nostro intervento chiedeva un sostegno reale, che permettesse alle botteghe di continuare a operare e di rimanere un punto di riferimento per tutta la città. Se non si interviene ora, rischiamo di perdere un patrimonio che, una volta svanito, sarà difficile recuperare. Questa è un'altra occasione persa per Carrara, un'opportunità che avrebbe potuto rappresentare un segnale forte di attenzione verso le sue botteghe storiche, che sono da sempre il cuore pulsante della nostra città. L'amministrazione ha scelto di non agire, rinunciando a un progetto che avrebbe potuto portare benefici concreti alla nostra economia, alla nostra cultura e, soprattutto, alla sicurezza dei quartieri più vulnerabili. Le botteghe storiche non sono solo un patrimonio da preservare, ma un motore di vitalità che va supportato, non lasciato al suo destino. È ormai sempre più evidente che la giunta non ha una visione chiara per il futuro di Carrara, e continua a perdere occasioni cruciali per far crescere questa città. L'amministrazione comunale in questi anni ha dimostrato e messo in campo spese inutili per consulenze o altre cose che non servivano a nulla, ed è assurdo che non riesca a trovare poche decine di migliaia di euro da destinare al sostegno dei commercianti.
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L’attività di mensa abusiva all’interno di una casa popolare di via Carriona, gestita da una donna extracomunitaria che ha avuto un’assegnazione temporanea per emergenza legata alla presenza di una figlia disabile, continua, nonostante le molte segnalazioni dei residenti disturbati dal disagio del via-vai incontrollato derivato dall’attività e i diversi interventi fatti dalle forze dell’ordine, chiamate proprio per il caos creato dal locale abusivo – ultimo in ordine di tempo, risale a due giorni fa con l’arrivo di una pattuglia di carabinieri. A segnalare la situazione è, ancora una volta, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, che a più riprese negli ultimi mesi ha fatto notare anche in consiglio comunale che si tratta di un caso di uso illegittimo dell’alloggio e dell’esposizione di una minore disabile, non tutelata dai servizi sociali del comune, a una situazione di caos e promiscuità. Nel mirino di Bernardi c’è l’assessore al sociale Roberta Crudeli che, in prima battuta, in consiglio comunale aveva sostenuto che la situazione segnalata non corrispondesse al vero e che, comunque, tutto era rientrato nella norma. Bernardi annunciato l’intenzione di rivolgersi alle autorità di pubblica sicurezza per risolvere la situazione: “Visto che il Servizio Sociale le cui deleghe sono state attribuite dal sindaco Arrighi, appunto alla Crudeli, non è intervenuto a tutela della minore disabile e permette che la stessa viva in condizioni di promiscuità con uomini adulti di ogni specie, siamo pronti ad inoltrare una segnalazione alla Procura presso il Tribunale per i minori di Genova ed al Presidente del Tribunale dottor Luca Villa per un intervento urgente. Infatti tutti possono segnalare direttamente al Tribunale per i minorenni i casi di assoluta urgenza, in cui occorre assumere un provvedimento immediato, nello spazio di poche ore (art. 336, comma 3°, cod. civ.). Anche se questo potere generale di segnalazione sarebbe attribuito dalla legge (art. 1, comma 2, legge 19.7.91, n. 216) specificamente, a quattro soggetti che hanno compiti di protezione dei bambini: i servizi sociali, gli enti locali, le istituzioni scolastiche e l'autorità di pubblica sicurezza. Ciò posto sono passati ormai mesi da quando alcuni cittadini residenti nello stabile di ERP, si erano presentati in consiglio comunale, mettendoci la faccia anche a rischio della loro incolumità, a raccontare il grave, reiterato e pericoloso disagio che vivono quotidianamente. La Crudeli aveva negato che quello che stavano raccontando fosse vero e che tutto era rientrato nella norma. A questo punto c è da chiedersi qual è il motivo per cui la rappresentante in giunta del PD continua a proteggere questa donna che, peraltro, ha una figlia disabile minorenne che non viene assolutamente tutelata dal settore sociale del comune? La domanda è più che lecita perché, nonostante la donna abbia una assegnazione temporanea e che ogni giorno violi i più elementari comportamenti di civile convivenza e di rispetto delle regole in un alloggio popolare usufruito provvisoriamente per urgenza, mettendo a rischio la figlia minore disabile, non venga presa nessuna decisione in proposito . In più, per evitare che molti extracomunitari sostino nell’androne di entrata dell’edificio, in attesa del proprio turno al ristorante abusivo, l’ERP aveva ripristinato la chiusura del portone di ingresso che immediatamente è stata divelta per poter entrare e a volte anche dormire nell’alloggio. Chiedo, quindi, di nuovo una verifica da parte dell’amministrazione, ma in questo caso mi rivolgo direttamente al sindaco Arrighi, affinchè prenda provvedimenti nei confronti dell’assessore Crudeli inadempiente, che non ottempera alle basilari regole che un amministratore dovrebbe conoscere. Infatti, la nuova legge prevede la decadenza per gravi inadempienza ripetute in continuazione come in questo caso. Appena mi è stata segnalata la situazione, in virtù del mio ruolo di consigliere comunale, ho fatto in modo che tutti i passaggi venissero compiuti per ristabilire la situazione, ma il tempo passa e le lamentele continuano e la mensa clandestina continua a produrre pasti ai clandestini”.
- Elezioni americane e donne democratiche in Europa per la pace: gli argmenti delle due prossime iniziative del Pd
- Manifestazione contro la violenza sulle donne organizzata dalla Consulta Giovani del comune di Carrara il 28 novembre
- Il sindaco Persiani replica ai sindacati
- Luci, musica, teatro, danza, installazioni, laboratori didattici Il Natale carrarino è pronto ad accendersi
- Il Polo Progressista e di Sinistra: chiediamo una proiezione gratuita per le scuole comunali del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”
- Problema erosione: urge fermare ampliamento porto di Carrara secondo i Pladini Apuversiliesi
- Piattaforma in legno della passeggiata sul molo divelta dalla mareggiata: la critica del consigliere Caffaz
- Lorenzo Pascucci, segretario provinciale di Noi Moderati e consigliere comunale di Massa, è stato eletto nel consiglio nazionale di ANCI.
- Vigile del fuoco fatto scendere dal treno perchè senza biglietto, ma per la categoria c'è la gratuità: Meini della Lega chiede chiarimenti alla Regione Toscana
- Il Polo Progressista e di Sinistra: richiesta l’audizione dei responsabili giovanili di PD e Azione