Politica
Tognini, consigliere provinciale FI: "Scelta vincente, la Provincia volta pagina. Archiviata l'egemonia della sinistra"
Omar Tognini, consigliere provinciale in carica e capogruppo di Forza Italia in Provincia, si congratula con Roberto Valettini per l'elezione a Presidente della Provincia, sottolineando con…

Provinciali di Massa-Carrara, Sottanelli deputato di Azione: “Congratulazioni a Valettini. Vince un progetto moderato, Azione decisiva”
"A Roberto Valettini rivolgo le congratulazioni di Azione per l’elezione a Presidente della Provincia di Massa-Carrara e i migliori auguri di buon lavoro. È stata…

Vallettini Presidente della Provincia di Massa-Carrara. Marco Guidi, coordinatore provinciale di FdI e consigliere regionale: "Questa è la sconfitta del PD"
«Ha vinto il territorio, ha perso il Partito Democratico», commenta così il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Marco Guidi dopo

Il consigliere Massimiliano Manuel di FdI: "Dalla Regione 480 mila euro per la manutenzione della palestra dell'Istituto Zaccagna di Carrara"
"Dopo 6 anni di chiusura della palestra e gravi disagi per studenti e professori, arriva finalmente una risposta concreta a un problema che per troppo tempo…

Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. L'analisi del voto fascia per fascia. Al sindaco di Aulla il 50,94% dei voti ponderati
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano,…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 280
In un momento storico di grande incertezza e cambiamenti geopolitici, riflettere sul ruolo e il futuro dell'Unione Europea è più che mai essenziale. Per questo, il Partito Democratico di Massa-Carrara, in collaborazione con la 'Fondazione Ferruccio Bordigoni', ha deciso di coinvolgere i giovani della provincia, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, lanciando il concorso "Democraticamente: riflettere sulla politica di oggi per un domani migliore". Attenzione: le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro e non oltre venerdì 30 maggio 2025, alle ore 13. L'obiettivo è quello di coinvolgere le nuove generazioni nel dibattito politico e avvicinarle concretamente alle istituzioni. Sarà un'occasione per esprimere idee, riflessioni e proposte su uno dei temi centrali del nostro tempo: l'integrazione europea. Soprattutto, i partecipanti potranno offrirci una visione generazionale, poiché sono loro i protagonisti del futuro, della politica di domani, nazionale ed europea.
Il concorso prevede premi economici per un totale di 1.000 euro:
-
1° premio assoluto: 400 euro
-
Premi territoriali: tre riconoscimenti da 200 euro ciascuno, assegnati ai migliori elaborati provenienti da Carrara, Massa-Montignoso e Lunigiana.
Ma non è tutto: i giovani selezionati potranno vivere un'esperienza unica di cittadinanza attiva:
-
3 posti per una visita alle istituzioni europee a Bruxelles
-
5 posti per una visita al Parlamento Italiano
Un'occasione straordinaria per conoscere da vicino il funzionamento delle istituzioni e approfondire il valore della democrazia partecipativa. Scadenza per l'invio degli elaborati: venerdì 30 maggio 2025, ore 13:00. Premiazione il 13 luglio, durante la Festa de L'Unità provinciale a Ca' Michele.
Per dettagli, regolamento e modalità di partecipazione: https://www.partitodemocratico.ms.it/bando-borsa-di-studio/
"Democraticamente" nasce dalla volontà di costruire un ponte tra giovani e politica, perché solo attraverso il dialogo e il confronto possiamo costruire insieme il futuro dell'Europa.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 351
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 317
“Le sentenze del TAR, Tribunale Amministrativo Regionale, non sono suddivise in "tecniche" o "politiche", ma in base al loro contenuto e alla loro natura”: parte così la replica del consigliere Massimiliano Bernardi alla frecciata lanciatagli dal Pd di Carrara in relazione alla sua richiesta di dimissione del sindaco Arrighi a seguito della sentenza del TAR sul regolamento del marmo. “Per capire se un disciplinare annullato dal TAR sia un atto di indirizzo politico – ha continuato Bernardi - basta analizzare il contenuto dell'atto. E la sentenza del TAR è stata una sonora bocciatura politica, non un tecnicismo. Ha vinto il buonsenso e ha perso l’arroganza. Le sentenze sono atti giuridici che intervengono su atti amministrativi, spesso diretta espressione di volontà politica. Ed è proprio questo il caso: la decisione del TAR rappresenta una sconfitta clamorosa per il sindaco Arrighi e per il Partito Democratico che l’ha sostenuta. Il disciplinare bocciato è stato deliberato dalla giunta, ed è frutto di un indirizzo politico ben preciso: quello di voler forzare l’applicazione del Codice degli Appalti, ignorando voci critiche, esperti, associazioni e imprenditori. Sono proprio questi ultimi , gli imprenditori del marmo , ad aver avuto ragione, dopo mesi di battaglie contro una scelta che hanno sempre ritenuto sbagliata e dannosa. Il TAR oggi dà loro ragione, smontando l’impostazione di una giunta sorda, autoreferenziale e incapace di ascoltare. La Arrighi , invece di fare autocritica, arriva persino a dirsi soddisfatta, dichiarando che ora "è chiaro il procedimento". Una dichiarazione surreale, quasi provocatoria, se si considera che è stata proprio lei a determinare un iter amministrativo confuso, sbagliato, ora anche giudizialmente censurato. Le tante prese di posizione contrarie alla sua linea e a quella del PD non sono state mai considerate. Nessun confronto, nessuna apertura, nessuna mediazione. Solo l’arroganza del potere e l’illusione dell’infallibilità. Ora però la realtà ha presentato il conto ed il sottoscritto aveva annunciato che, in caso di bocciatura da parte del TAR, avrebbe chiesto le dimissioni della Arrighi. Alla luce della sentenza, questa richiesta non solo è legittima, ma doverosa per le motivazioni e le norme che regolano le amministrazioni pubbliche. Il PD non può permettersi di fare una valutazione a suo piacimento perché le sentenze del TAR possono essere di diversi tipi: accoglimento, rigetto o inammissibilità, a seconda del tipo di controversia che affrontano. La sentenza del TAR che annulla un regolamento (o qualsiasi altro atto amministrativo) è una sentenza di annullamento. Questa sentenza invalida l'atto amministrativo impugnato, in questo caso il disciplinare , rimuovendolo dall'ordinamento e ripristinando la situazione precedente. Fatti non elucubrazioni mentali”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 455
Il protocollo d’intesa per la realizzazione della nuova questura unificata in zona Camponelli, nel sito attualmente occupato dallo sgambatoio dei cani non piace a Stefano Benedetti presidente dell'associazione Massa Città Nuova che spiega: " La giunta Persiani ha definito questa scelta “ strategica e attesa da tempo “, nonostante la contrarietà di tutti i residenti della zona che è densamente abitata e qualche deputato ha persino esultato per la conclusione del procedimento relativo al finanziamento pubblico. Di fronte ad una decisione del genere, assunta palesemente solo dal sindaco Persiani e dal prefetto di Massa Carrara, credo che sia indispensabile mettere in campo una serie di iniziative per tentare di bloccare questo progetto distruttivo per la nostra città, tra l’altro molto simile per caratteristiche alla edificazione della Casa di Comunità in via Carducci . Il problema è che il sindaco arrivato ormai al secondo mandato, fra pochi anni se ne andrà a casa lasciando sulla città disastri e cambiamenti solo negativi che oggi sono sotto gli occhi di tutti. L’ altro problema che si presenta, è l’ opposizione politica che si limita sempre e solo ad intervenire in Consiglio Comunale con parole gettate al vento, senza,peraltro, intraprendere iniziative pubbliche forti e popolari a favore della città. Qualche politico in questi giorni ha dichiarato che, nonostante la scelta sbagliata, fatta senza confronto e dibattito pubblico con i cittadini e residenti, quindi in modo del tutto non trasparente e sicuramente autoritario, “ dobbiamo comunque accettare” la decisione dell’ amministrazione comunale perché si potrebbe rischiare di perdere i finanziamenti già assegnati. Non voglio ora ricordare per l’ennesima volta la situazione reale di fronte a questa nuova cementificazione di 8.200 metri quadrati e neanche la perdita di un importante sgambatoio per l’intera zona dove vivono decine e decine di famiglie con a seguito cani.
Voglio, però, ricordare che in campagna elettorale il sindaco si era dichiarato d’accordo a proporre siti alternativi sicuramente più strategici e funzionali come l’area che insiste di fronte al Carrefour, incrocio autostrada, ma non è stato realizzato. È palese a tutti che una struttura del genere in quella zona peggiorerà la qualità di vita di tutte quelle famiglie che hanno deciso di di vivere fuori dai centri, anche per poter disporre di una buona mobilità . La nuova questura, la sede della Polizia Stradale, l’area di atterraggio e decollo degli elicotteri, la presenza continua di extracomunitari che si recheranno in questura per il rilascio dei permessi , il traffico che aumenterà notevolmente e i parcheggi che non saranno sufficienti per tutti, anche per la presenza del vicino tribunale, trasformeranno una delle poche zone tranquille della città in un inferno con tutte le conseguenze del caso.
La mia proposta è quella di indire una consultazione popolare fra tutti i residenti della zona che va dall’ Aurelia a via Carducci, compresa la Zecca. Solo in questo modo potremmo capire realmente qual’ è la posizione dei cittadini residenti, evitando di imporre scelte antipopolari che vanno contro gli interessi di famiglie che con il loro sudore hanno acquistato un appartamento in queste zone".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 364
“Servono tre milioni e mezzo di euro per comprare villa Massoni, andrà all’asta il prossimo 15 Ottobre, ed è arrivato il momento per Regione e Comune di sedersi attorno a un tavolo per trovare un accordo e presentare un’offerta congiunta” dichiara la consigliera Bennati. “Abbiamo discusso una variazione di bilancio in consiglio comunale, dove l’assessore Mercanti ha sostenuto che nessuna decisione è stata presa sulla destinazione degli oltre dieci milioni di euro di avanzo. Allora questo è il momento giusto per creare un apposito capitolo di bilancio dove mettere le risorse necessarie per comprare un luogo molto caro a intere generazioni di massesi. Villa Massoni deve diventare un immobile pubblico così da impedire eventuali speculazioni immobiliari e ulteriori distruzioni di suolo in città” specifica Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra invita l’amministrazione comunale a guardare al futuro, a comprendere il ruolo che quell’area può avere per l’intera città cambiandone il destino. E’ fondamentale che quell’area diventi pubblica soprattutto adesso che la crisi climatica si fa sempre più forte e servono aree verdi per mitigarne gli effetti. Nel nostro programma elettorale l’acquisto di villa Massoni era uno dei punti fondamentali; il tema dei luoghi, degli spazi, delle aree abbandonate è una priorità strategica per la nostra idea di città. Non troviamo più accettabile vedere un tale degrado sia per villa Massoni che per altri immobili privati sparsi ovunque dalla montagna al nostro litorale. Il presidente Giani e il sindaco Persiani devono incontrarsi e trovare un accordo al più presto; da Settembre 2024 quando avevamo lanciato il primo appello non hanno avuto ancora il tempo di vedersi per stabilire un iter di azione sull’asta di villa Massoni?
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 909
L'Onorevole di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese ha partecipato oggi ad un incontro presso il Dipartimento per la Coesione della Presidenza del Consiglio, dove si è discusso l'avvio della ZLS, Zona Logistica Semplificata, ed è stata proposta l'organizzazione di un convegno operativo con i Comuni di Massa e Carrara, l'Autorità Portuale e le Associazioni datoriali, per condividere strategie e strumenti a supporto delle imprese. In gennaio, Fratelli d'Italia, che da tempo promuove il progetto, aveva annunciato l'istituzione della ZLS della Toscana in seguito alla firma del DPCM da parte del governo, fortemente attento all'opportunità di sviluppo strategico e focale di specifiche aree come quella di Massa Carrara. Una possibilità concreta di crescita ed incremento dell'occupazione, come ha sottolineato l'Onorevole Amorese durante l'incontro, che ha posto l'accento inoltre sull'importanza di "fare rete" tra istituzioni e imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ZLS, un importante volano di sviluppo per il territorio apuano da cogliere pienamente. Il convegno, in fase di organizzazione, sarà l'occasione per confrontarsi su progetti, infrastrutture e incentivi, creando un tavolo permanente di coordinamento. Contestualmente, si è aperta la finestra per la prenotazione del bonus fiscale destinato alle imprese che operano nelle aree ZLS: dal 22 maggio al 22 giugno 2025, sarà possibile infatti fare richiesta per accedere agli 80 milioni di euro messi a disposizione sotto forma di credito d'imposta. Il beneficio fiscale riguarda gli investimenti in beni strumentali, come il rinnovo di macchinari o di attrezzature produttive. Le imprese dovranno dimostrare l'effettiva realizzazione dell'investimento per ottenere il credito, che sarà poi utilizzabile in compensazione fiscale. "Si tratta di un'opportunità concreta – ha dichiarato l'Onorevole Amorese al termine dell'incontro – per sostenere la crescita e la competitività del nostro tessuto produttivo. Semplificazione amministrativa, altro tassello fondamentale della Zls, e incentivi mirati, sono la strada giusta per attrarre investimenti e creare nuova occupazione. Con l'attivazione della ZLS e il supporto delle istituzioni, il territorio di Massa Carrara si prepara a diventare un hub strategico per lo sviluppo economico dell'alto Tirreno".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 328
"Le scuole di Casone e di Romagnano sono i simboli di un’Italia che rischia di spegnersi nelle sue aree più fragili" hanno dichiarato i consiglieri comunali del Pd di Massa, Giovanna Santi e Daniele Tarantino che, insieme alle famiglie del luogo, hanno deciso di rivolgersi al presidente Mattarella con una lettera pubblica: “In un’Italia sempre più segnata dal calo demografico, le scuole delle frazioni e dei piccoli centri rischiano di scomparire, portando via non solo l’istruzione, ma anche fondamentali punti di riferimento per le comunità locali. A Casone, la scuola primaria è ancora attiva, ma la scarsità di iscrizioni ne minaccia seriamente la sopravvivenza, come accade in molte altre realtà simili. A Romagnano, invece, la scuola è stata chiusa a causa di problemi strutturali". “Queste non sono solo scuole – affermano le famiglie interessate – ma luoghi di vita, speranza e coesione. Presidi fondamentali per chi sceglie di vivere nelle aree interne del paese.” La situazione di Casone e Romagnano non è isolata. Secondo dati recenti, tra gli anni scolastici 2017-2018 e 2022-2023, il numero di alunni è diminuito del 6 per cento a livello nazionale, con punte del 9 per cento nelle regioni del Sud. Il Rapporto Svimez prevede un calo del 22 per cento degli studenti tra i 5 e i 14 anni entro il 2035. Le famiglie di Casone e Romagnano hanno chiesto al presidente Sergio Mattarella di sollecitare il sostegno al mondo della scuola, che sta incontrando notevoli difficoltà nelle frazioni italiane. “Siamo certi della sensibilità del Presidente Mattarella – concludono le famiglie – e del suo impegno per un’Italia davvero unita, che non lasci indietro nessuna delle sue comunità.” Nel frattempo, le famiglie non si arrendono: lottano con determinazione per difendere l’istruzione e il futuro dei loro figli. Il comitato “Scuola sicura” di Romagnano mercoledì 28 maggio 2025 in piazza Albania, a partire dalle ore 15,30, organizza un sit-in di protesta proprio davanti alla scuola Parini di Romagnano, ormai chiusa.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 240
ll Partito Democratico di Massa-Carrara lancia un ciclo di incontri itineranti aperti a tutti: cittadini, simpatizzanti, giovani, associazioni. Un viaggio fatto di ascolto, idee, confronto e soluzioni per una comunità più inclusiva, sostenibile e partecipata. “Quattro appuntamenti, quattro luoghi, decine di temi per costruire insieme il futuro della nostra provincia”: questo lo slogan Pd. Il primo incontro è in programma s𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟮𝟰 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 | 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟲.𝟬𝟬 alla Torre Fiat, Marina di Massa. Titolo: 𝘾𝙤𝙢𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖̀ 𝙞𝙣 𝙘𝙧𝙚𝙨𝙘𝙞𝙩𝙖: 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙫𝙞𝙩𝙖 𝙚 𝙞𝙣𝙘𝙡𝙪𝙨𝙞𝙤𝙣𝙚 con il Prof. Ezio Manzini (Politecnico di Milano). Ci saranno tavoli tematici su welfare, casa, cultura, sport e socialità. Per iscrizione https://forms.gle/KZfryFk8ZN4ey1RV6
Il secondo incontro va in scena g𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟵 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴.𝟬𝟬 presso la Sala Tobagi, ad Aulla.
Argomento è lo “𝙎𝙫𝙞𝙡𝙪𝙥𝙥𝙤 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙇𝙪𝙣𝙞𝙜𝙞𝙖𝙣𝙖” con l'On. Dario Nardella (eurodeputato PD), tavoli tematici su sviluppo sostenibile, inclusione sociale, lavoro e comunità locale. Per iscrizione https://forms.gle/pcKv3hYJTZF3cTYe7
Terzo incontro s𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟭𝟰 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 alle ore 𝟭𝟲.𝟬𝟬 presso la Marmoteca a Carrara con 𝙄𝙣𝙣𝙤𝙫𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙛𝙪𝙩𝙪𝙧𝙤: 𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤, 𝙢𝙤𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀ 𝙚 𝙨𝙤𝙨𝙩𝙚𝙣𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀. Presenzierà la Dott.ssa Cecilia Manzo (Università Cattolica del Sacro Cuore) e ancora tavoli tematici su lavoro, scuola e ricerca, fonti rinnovabili, infrastrutture e mobilità. Iscrizione: https://forms.gle/jNaRno2YaRoAwY8b9
Quarto e ultimo incontro della serie, v𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟮𝟬 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 alle 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟯𝟬 all’ Hotel Eden a Montignoso sul tema 𝘿𝙖𝙡 𝙢𝙖𝙧𝙚 𝙖𝙞 𝙢𝙤𝙣𝙩𝙞, 𝙫𝙤𝙘𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙪𝙣 𝙩𝙚𝙧𝙧𝙞𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 con Fausto Ferruzza (Legambiente Toscana); tavoli tematici su aree protette, sviluppo della montagna, cambiamento climatico, turismo e gestione delle risorse. Per iscrizione https://forms.gle/mA1tnEs3H89WpLH1A
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 290
Il comitato Marina Si-Cura si è fatto portavoce delle lamentele di un gruppo di famiglie residenti in via Felice Cavallotti, nel tratto tra via Rinchiosa e via Parma relative alle condizioni del marciapiedi e ha girato la segnalazione direttamente all'assessore ai lavori pubblici Elena Guadagni: "Il tratto di marciapiede posto su via Cavallotti lato mare, tra via Rinchiosa e via Parma, in quanto pieno di buche e avvallamenti, è completamente dissestato e quindi molto pericoloso per i numerosi pedoni che vi transitano e che vi abitano. Diversi anni fa, i residenti inviarono una petizione al sindaco rimasta purtroppo inevasa. Più volte, ultimamente, si sono verificate cadute, soprattutto di persone anziane (all'uopo si ricorda che nel Comune di Carrara ci sono 280 anziani x 100 giovani). Si rammenta che il suddetto marciapiede è molto frequentato non solamente per l'alta densità abitativa della zona ma anche perché è l'unico senza interruzioni, essendo quello a monte caratterizzato da numerose intersezioni stradali dovute alle entrate nei cortili dei palazzi. Non è un caso che, per queste ragioni, carrozzine per bambini e persone con disabilità lo utilizzino frequentemente. Tutto ciò premesso, Le chiedo, nel caso non rientrasse ancora nella Vs programmazione, di adoperarsi affinchè, al più presto, il marciapiede in questione venga risistemato con una nuova ed omogenea pavimentazione".
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 571
Arriva dal neonato comitato ARCA -Assieme per la Rigenerazione e la Cura dell'ambiente, una accurata riflessione sulla gestione del verde urbano a Carrara. ARCA è affiliato a ONDA, Organismo Nazionale Difesa Alberi ed è un nuovo comitato che desidera impegnarsi per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente, partendo dal nostro territorio. Il nome richiama simbolicamente un luogo che protegge e custodisce: vuole essere una presenza attiva per vigilare, proporre e intervenire nel rispetto della legalità, a difesa del bene comune. ARCA si propone di: monitorare ciò che accade sul territorio, promuovere azioni di difesa ambientale, sostenere pratiche di cura e rigenerazione. Ecco il primo atto del nuovo comitato; "Carrara continua a perdere il proprio patrimonio arboreo, e con esso frammenti di identità urbana e paesaggio costiero. Sei pini domestici adulti sono stati recentemente abbattuti lungo Viale Colombo, davanti alla sede di The Italian Sea Group. Secondo la perizia agronomica ufficiale, commissionata dall’Autorità Portuale, quegli alberi non erano da rimuovere: classificati in classe C, non presentavano problemi di stabilità. Tuttavia, è emerso che – probabilmente – il loro abbattimento era previsto nel progetto “Waterfront”, approvato anni fa. Ma la gravità resta. Perché a oggi resta difficile per il cittadino una verifica tra gli alberi già abbattuti e le tavole progettuali. Quelle disponibili – ottenute tramite canali non istituzionali - sono, se non ambigue, certamente di difficile interpretazione. In questo contesto di opacità istituzionale, si rende di fatto impossibile comprendere quali pini siano effettivamente previsti per l’abbattimento secondo il progetto approvato. Sembrerebbe che ulteriori abbattimenti siano in programma – forse tre pini, forse più – ma non è dato sapere con certezza né il numero né l’esatta ubicazione delle piante coinvolte. Una tale vaghezza su opere già autorizzate e finanziate appare del tutto inaccettabile, soprattutto quando riguarda un bene paesaggistico vincolato e sensibile come Viale Colombo.A peggiorare ulteriormente il quadro è arrivata la dichiarazione dell’Assessora ai Lavori Pubblici, Guadagni, secondo cui si starebbe valutando l’eliminazione di ulteriori pini, “su richiesta di una categoria” non meglio identificata. Una frase sconcertante, che lascia intendere la possibilità di modificare un progetto pubblico, già approvato, per assecondare pressioni di parte e senza alcuna motivazione tecnica né percorso partecipativo. È il segnale che, oltre all’opacità, siamo di fronte a una pericolosa deriva arbitraria delle scelte pubbliche.
Gli alberi non sono un imprevisto: c’erano prima. Prima dei cantieri, dei rendering, delle conferenze dei servizi. Sono parte integrante del paesaggio urbano, del microclima e della memoria collettiva. Nei paesi civili, non si ignorano, si integrano. La progettazione seria e lungimirante parte dalla realtà esistente, e lavora con essa, non contro di essa. Qui, invece, si continua a trattare il verde pubblico come un intralcio da rimuovere, anziché come un bene da preservare e valorizzare. Particolarmente intollerabile è che a essere ignorato non sia solo il presente, ma anche il passato recente. Il progetto Waterfront – oggi soggetto a possibili “varianti di comodo”, come si legge, appunto – nacque da un autentico processo partecipativo, che coinvolse 80 cittadini, istituzioni, tecnici e realtà locali. Quel percorso, serio e trasparente, è oggi completamente rimosso dal dibattito istituzionale. La parola “partecipazione” è stata svuotata fino a designare il suo opposto.
Il Comitato ARCA denuncia tutto questo come un tradimento del patto tra cittadinanza e istituzioni. Il verde urbano non è un ostacolo, non è un ingombro. È un’infrastruttura vitale, un bene comune tutelato dalla Costituzione (art. 9 e art. 32), dalla legge (D.lgs. 42/2004; Legge 10/2013) e da una giurisprudenza consolidata: come ha affermato il T.A.R. Toscana (sent. 1303/2018), gli abbattimenti non motivati da necessità tecniche reali sono illegittimi; e il T.A.R. Lazio (sent. 2582/2020) ha chiarito che l’albero urbano è parte integrante dell’identità del luogo. Anche la Soprintendenza, che dovrebbe essere il presidio della tutela paesaggistica, appare spesso subalterna alle logiche delle Conferenze dei Servizi, anziché esercitare il ruolo critico e indipendente che le compete. Così come il Comune, che dovrebbe anteporre la salute pubblica e la bellezza urbana a qualunque pressione economica, e che invece continua a tacere. Carrara ha già perso troppo del suo verde. Talora per eventi naturali, ma molto più spesso per scelte politiche e progettuali che non hanno saputo – o voluto – tutelarlo. E mentre si continua ad abbattere, si racconta la favola della “compensazione” con nuove piante. Ma lo sappiamo tutti che non è così. Anche se gli alberi nuovi saranno effettivamente messi a dimora – e non sempre succede – ci vorranno 30 o 40 anni prima che possano restituire i benefici ambientali, paesaggistici, microclimatici e identitari che oggi vengono cancellati in un attimo. I rendering ingannevoli non sostituiscono la realtà. Se si continuerà con questa erosione lenta ma costante, tra qualche anno resteranno solo asfalto e parole.
E qui si pone una questione fondamentale: un’autorizzazione non è garanzia di legittimità. Firmare un atto che consente l’abbattimento di alberi sani, senza nuove perizie, in un viale tutelato dal vincolo paesaggistico, può costituire una violazione di legge, anche se formalmente approvato. Non basta dire “l’autorizzazione c’è”: va dimostrato che essa è conforme alle norme, ai principi, alle finalità pubbliche.
Chiediamo:
- la sospensione immediata di qualsiasi nuovo abbattimento lungo Viale Colombo;
- la pubblicazione integrale e leggibile delle tavole progettuali;
- la verifica pubblica della coerenza tra progetto originario, perizie agronomiche e interventi realizzati;
- l’accertamento di eventuali responsabilità amministrative, anche da parte della Corte dei Conti, in caso di danno paesaggistico o uso improprio di fondi pubblici.
Carrara ha bisogno di radici, non di ruspe. E ha diritto a un’amministrazione che non tradisca la fiducia dei cittadini".
- Sentenza del Tar sul marmo dà ragione agli industriali: sconfitta l'amministrazione Arrighi, Bernardi chiede le dimissioni del sindaco
- Semplificazione case mobili, ossigeno per i campeggi di Massa Carrara e meno burocrazia secondo l'onorevole Barabotti
- Grande successo per la città di Massa: in arrivo la nuova Questura.
- Partono i lavori nella galleria della Tempesta a Massa: il commento del consigliere Ortori
- Oltre 30 milioni per la nuova questura a Massa: l'onorevole Barabotti elogia il lavoro di squadra della Lega
- Emergenza mezzi operativi a Carrara: Reti Ambiente Carrara ha ereditato una situazione insostenibile secondo FIT Cisl
- Nessuna ricaduta sulla città dagli accordi con Baker Hughes, anzi alcune imprese danneggiate: la critica del consigliere Bernardi
- Stadio dei Marmi: stanziati 150mila euro per la progettazione dell’ampliamento della capienza
- Spiagge di Marina di Massa ancora piene di rifiuti: intervento urgente richiesto da Fratelli d'Italia Massa
- Consiglio Provinciale: convocata per il 22 maggio 2025 la prossima seduta


