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PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

Risse, danni e furti a Massa: per i consiglieri del Pd Serve un tavolo per una città più sicura
Negli ultimi mesi Massa sta vivendo una situazione sempre più preoccupante. Si susseguono episodi di violenza, danneggiamenti a edifici e attività, risse, atti di vandalismo e perfino furti…

Degrado ex liceo scientifico Marconi di Carrara: secondo il Polo progressista e sinistra Massa la responsabilità del recupero è del governo Meloni
Il Polo progressista e di sinistra, composto da M5S RC e Mcc, deve evidenziare, sin qua, la totale indifferenza del governo Meloni di fronte alla necessità di recuperare…

Solidarietà del Comitato Cava Fornace ai cittadini di Empoli: "Il referendum è una battaglia di tutti"
Il Comitato ex Cava Fornace esprime il proprio sostegno ai cittadini e alle cittadine di Empoli che il prossimo 9 novembre 2025 saranno chiamati a…

Cade un masso sulla strada di Forno: la segnalazione da Rifondazione Comunista Massa che aveva segnalato lo stato di incuria delle strade montane massesi
"Non più tardi di qualche giorno fa denunciavamo lo stato di incuria e di estrema precarietà in cui vertono le strade della montagna massese. Nella giornata…

Impegno per garantire al Cermec il miglior futuro possibile: l'assessore alle partecipate del comune di Carrara spiega la linea nei confronti di Cermec
"Stiamo lavorando per garantire a Cermec investimenti alternativi nel caso non si realizzasse il biodigestore - spiega l'assessore alle Partecipate del Comune di Carrara Carlo Orlandi -. Cermec è una…

Cittadini a confronto a Marina di Massa il 3 novembre: il comitato “Tra la Gente” invita al dialogo
Un pomeriggio di confronto aperto, tra idee, segnalazioni e proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. È questo lo spirito con cui il comitato…

Matteo Martinelli, consigliere M5S: "Si rischia di perdere 26 milioni di investimenti sul territorio. Orlandi si dimetta"
"Siamo di fronte all’ennesimo capitolo della saga dei pasticci dell’assessore Orlandi e della Sindaca – attacca il consigliere M5S Matteo Martinelli - e che questa…

Nausicaa, ancora un’ingiustizia ai danni di un lavoratore storico dei servizi cimiteriali: Fit Cisl chiede le dimissione della direttrice Lucia Venuti
Arriva da Fit Cisl il caso di un lavoratore di Nausicaa s.p.a.: "Assunto nel 2014 con un contratto part-time, dopo oltre 11 anni di servizio e numerose richieste…

Arresto spacciatori all'ex liceo scientifico di Carrara: Forza Italia approva gli arresti e chiede la riqualificazione dell'area
“Forza Italia continuerà a vigilare affinché non ci si fermi alla sola chiusura delle aree pericolose, ma si lavori per una vera rinascita dell’ex Liceo Scientifico Marconi. La…

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Una serata di confronto, idee e visione per il futuro della provincia apuana in Toscana: sabato 27 settembre, alle ore 20, la sede provinciale di Confartigianato Imprese Massa Carrara Lunigiana in via Frassina 65 a Carrara ospiterà un incontro pubblico con Eugenio Giani, candidato alla presidenza della Regione Toscana. L'evento si aprirà con un buffet di benvenuto, ma sarà soprattutto un'occasione per parlare di sviluppo, imprese e territorio. Accanto a Giani, interverranno anche Gianni Lorenzetti, candidato al consiglio regionale, Sergio Chericoni, presidente di Confartigianato che modererà il confronto, e Nicola Del Vecchio, segretario provinciale della CGIL. Un parterre che rappresenta il cuore pulsante del dialogo tra istituzioni e mondo produttivo. "Durante il suo mandato, Giani ha dimostrato attenzione concreta al territorio apuano, promuovendo interventi e partecipando attivamente a iniziative locali, anche non politiche, come l'evento organizzato a fine 2024 da Confartigianato – sottolinea il presidente Chericoni -. Un segnale forte di vicinanza alle imprese e alla comunità locale. Nel corso dell'incontro saranno affrontati temi strategici per lo sviluppo dell'area. Si parlerà del potenziamento del porto di Marina di Carrara, come hub logistico e commerciale per l'intera Toscana costiera, ma anche di lotta all'erosione costiera, con interventi mirati per la difesa del litorale e delle infrastrutture turistiche che rappresentano un settore economico altrettanto importante: siamo convinti che porto e turismo possano convivere e diventare un volano per tutta la costa. In tal senso, non mancheranno riflessioni sul rilancio del turismo come leva economica, con attenzione alla valorizzazione del paesaggio, della cultura e dell'accoglienza. Si parlerà di sostegno alle attività produttive locali, con incentivi e semplificazioni per le imprese artigiane e industriali grazie anche alla Zona Logistica Semplificata, che è arrivata proprio grazie alla presenza del porto. Al centro del dibattito la filiera del lapideo, il ruolo dell'Internazionale Marmi e Macchine come vetrina globale e motore di innovazione per il comparto, l'importanza del manifatturiero apuano e della zona industriale come polo attrattivo per nuovi investimenti, anche nel settore della nautica e della cantieristica. «Ringraziamo Eugenio Giani per la disponibilità e la sensibilità dimostrata in questi anni – afferma Chericoni –. Se confermato alla guida della Regione, ci auguriamo possa continuare a coltivare questo rapporto positivo con il nostro territorio, anche grazie al supporto di un rappresentante prezioso come Gianni Lorenzetti, che ha sempre dimostrato competenza e attenzione alla provincia e a tutte le sue realtà, dalla costa all'entroterra della Lunigiana, sia come sindaco di Montignoso, sia come presidente della Provincia di Massa Carrara e di UPI Toscana.» L'incontro è aperto al pubblico fino a esaurimento posti. Un'occasione da non perdere per chi vuole essere protagonista del futuro della Toscana.
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Anche il Pd di Massa Carrara corre in difesa del sindaco di Carrara Serena Arrighi, oggetto, secondo la loro versione, di un post caricaturale pubblicato dall'onorevole della Lega, Andrea Barabotti in relazione alla decisione del sindaco di Carrara di non concedere un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kierk nell'ultimo consiglio comunale: "Nei giorni scorsi l'onorevole Andrea Barabotti della Lega ha diffuso sui social un post corredato da un'immagine artificiale che ritrae il sindaco di Carrara Serena Arrighi in atteggiamenti caricaturali, con l'intento di ridicolizzarla e screditarla. Riteniamo inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni utilizzi strumenti di propaganda di questo livello per colpire chi, con serietà e senso delle responsabilità, lavora quotidianamente al servizio della città.La scelta del sindaco di negare un minuto di silenzio per Charlie Kirk non ha nulla a che vedere con l'ideologia, ma con la difesa dei principi democratici. Kirk, infatti, non è stato un simbolo di libertà o dialogo, bensì una figura nota per posizioni divisive e intolleranti. Non si può chiedere a un'istituzione di legittimare chi ha alimentato visioni contrarie ai valori fondamentali della convivenza civile.Carrara non ha bisogno di sindaci che "si inchinano" davanti a nessuno, tantomeno a pressioni o strumentalizzazioni. Ha bisogno di amministratori che camminano a testa alta, che difendono la democrazia e lavorano per i bisogni reali delle persone: lavoro, ambiente, servizi, diritti.Chiediamo all'onorevole Barabotti di abbandonare la strada della propaganda social e di portare, se ne ha, proposte concrete per il nostro territorio. Noi continueremo a lavorare con serietà e trasparenza, perché la politica deve restare uno strumento di progresso e non un palcoscenico per la demagogia".
A ruota arriva anche la solidarietà al sindaco Arrigh
Parole vergognose, attacco indegno del parlamentare Barabotti sul negato minuto di silenzio a Charlie Kirk nei confronti della Sindaca Arrighi, che si è trovata sui social in una sua foto modificata con IA in ginocchio con espressione sottomessa e con scritto woke alle spalle. Massima solidarietà a chi come la Sindaca si trova a subire dinanzi alle istituzioni e dalle cariche più alte delle istituzioni, la strumentalizzazione di una morte. Perché di becera strumentalizzazione da parte della destra si tratta. Tutti hanno condannato l'omicidio di Kirk, solo alcuni però condannano le sue parole sovversive per la democrazia e ne prendono le distanze, in primis gli esponenti della Lega a tutti i livelli, come anche quelli delle altre forze politiche del governo.
A ruota arriva anche il sostegno al sindaco Arrighi dei Giovani Democratici Carrara e la stessa critica feroce contro l'onorevole Barabotti: "Sosteniamo la posizione del sindaco e della maggioranza. Non non potevamo accettare il minuto di silenzio per un uomo che va contro i nostri ideali, contro la storia di Carrara." "Abbiamo incontrato l'onorevole Barabotti in occasione della White proprio in piazze delle Erbe, a cui abbiamo spiegato il significato del murales, forse non ha capito bene cosa vuol dire essere carrarini." I Giovani Democratici Massa: "A Massa abbiamo denunciato come giovani e cittadini il minuto di silenzio avvenuto in seduta di consiglio comunale. Ci indigniamo per le dichiarazioni rese e per la maglia portata indosso da un'assessora. Massa ha chiaramente deciso ed esplicitato da che parte vuole stare e cioè di tutto quello che incarnava Kirk." Un uomo che ha fatto della libertà dell'uso delle armi il suo mantra, che era un suprematista bianco, estremista, razzista, sessista, antiabortista, contro la comunità transgender, la comunità scientifica e l'emancipazione delle donne, negazionista climatico, critico verso la fine della segregazione razziale negli Stati Uniti, promotore di un linguaggio violento. Si parla di una persona che ha dichiarato che alcune morti per armi da fuoco ogni anno fossero un prezzo accettabile e necessario da pagare. Il vero problema non è libertà di espressione e di pensiero, non è la sinistra, ma l'uso indiscriminato delle armi e della violenza insita nei discorsi e nei modi di interagire con persone che siano giornalisti, attivisti, politici o persone comuni. Come così lo stesso Trump o la stessa presidente del consiglio Meloni già prima di ricoprire tale ruolo. Gli esponenti della maggioranza rivendicano evidentemente tutto questo, con certa ipocrisia dato che il governo ha imposto la celebrazione di Kirk alla camera, ma senza la partecipazione degli stessi "promotori". Non denunciando tra l'altro l'uccisione da parte di un antiabortista sostenitore di Trump della deputata democratica Melissa Hortman e di suo marito. Noi d'altra parte siamo orgogliosi della nostra identità e della nostra terra, sia a Carrara che a Massa, medaglie d'oro alla resistenza, identità antifascista, democratica e liberale".
i anche dei Giovani Dem di Massa Carrara: "
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I consiglieri della lista Arrighi sindaco si sono scagliati contro l'onorevole Andrea Barabotti della Lega, per la sua critica alla scelta di Arrighi di negare un minuto di silenzio in memoria di Charlie Kirk: "L’onorevole Barabotti non esita a dimostrare per l’ennesima volta la sua ignoranza delle regole istituzionali attaccando ed insultando il sindaco di Carrara per una decisione che è stata votata a larghissima maggioranza da tutto il consiglio comunale di Carrara, compresi due consiglieri di opposizione.L’onorevole Barabotti non esita a dimostrare che al suo partito, la Lega, nulla importa di condannare la violenza politica contro chiunque sia rivolta, ma solo di strumentalizzarne la ripulsa ai propri fini ed a giorni alterni per, forse, un pugno di voti in più alle prossime elezioni regionali tra gli ammiratori italiani delle neo-autocrazie di tutto il mondo. L’onorevele Barabotti dimentica che Charlie Kirk era un fautore della libera vendita e circolazione delle armi negli Stati Uniti, considerava un effetto collaterale da tollerare il loro uso da parte di qualche folle per uccidere innocenti, incitava ogni giorno ed in ogni suo intervento pubblico all’intolleranza, al disprezzo ed anche alla violenza contro i “negri”, gli “immigranti”, i “diversi”, chiunque la pensasse diversamente da lui. L’onorevole Barabotti dimentica che al funerale di Kirk il suo mentore Donald Trump ha invitato a “punire” i suoi nemici, dopo aver graziato pochi mesi fa gli assassini dei poliziotti che avevano difeso il Campidoglio e la democrazia più antica del mondo dal tentativo di colpo di stato da lui orchestrato nel gennaio 2021. L’onorevole Barabotti dimentica che è per tutto questo, non per mancanza di solidarietà per la vittima di un’ignobile violenza politica, che con forza rigettiamo e condanniamo, che nel consiglio comunale di Carrara di lunedì 22 Settembre abbiamo bocciato la strumentale ed ipocrita proposta del suo partito per un minuto di raccoglimento per Charlie Kirk, motivandone le ragioni anche in quella sede con la pacatezza ed il rispetto per le altrui idee che lui non dimostra di conoscere e che dovrebbe essere alla base di qualsiasi convivenza democratica".
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"Torni pure a farsi curare a Firenze": è questa la frase che si è sentito rivolgere un cittadino di Massa, che aveva sollevato alcune critiche all'ospedale delle Apuane riguardo alle medicazioni necessarie per la sua patologia. A raccogliere la testimonianza e a renderla pubblica è stata Veronica Ravagli, ex assessore del comune di Massa e oggi candidata alle regionali con Fratelli d'Italia che ha riferito: "Il signore che mi raccontato la sua storia ha chiesto l'anonimato e mi ha spiegato di essere stato in cura per una grave patologia all'Ospedale Careggi di Firenze per diversi anni. Un percorso che lo ha costretto a fare avanti e indietro da Massa con regolarità, a volte anche più di una volta al mese, e che avrebbe dovuto continuare a vita per via delle medicazioni necessarie. Lo scorso anno, il signore protagonista della vicenda, ha chiesto a Careggi di poter effettuare le medicazioni a Massa, così da non doversi più sobbarcare il lungo viaggio. Ottenuto il via libera, si è recato all'ospedale delle Apuane, dove è stato inserito in una lista d'attesa. Finalmente, a giugno, è stato chiamato e ha potuto smettere di viaggiare, iniziando le cure al delle Apuane, molto più vicino a casa e comodo. A questo punto, però, sono iniziati i problemi. Il signore sostiene che, oltre alla mancanza di umanità da parte dei professionisti del reparto, le medicazioni che gli vengono fatte sono diverse da quelle di Firenze e di qualità inferiore. Ogni volta che viene medicato, prova dei dolori fortissimi che persistono per giorni. Non solo: gli viene anche detto che gli appuntamenti saranno fissati ogni 45 giorni anziché ogni mese, come avveniva a Careggi, a causa del sovraccarico di lavoro della struttura. Inizialmente, il signore cerca di adattarsi, pensando che il suo corpo si abituerà alle nuove medicazioni e ai tempi più lunghi. Ma purtroppo, il dolore non diminuisce, costringendolo a letto con antidolorifici per giorni dopo ogni seduta. Si rende anche conto che l'intervallo di 45 giorni non è sufficiente, compromettendo l'efficacia della cura e aumentando il rischio di infezioni. A fine estate decide quindi di parlarne apertamente con il reparto, facendo notare le differenze con le cure di Firenze e chiedendo una soluzione.
La risposta del medico è stata secca e priva di empatia: "Se si trovava tanto bene a Firenze, torni pure là a curarsi". Umiliato e offeso, il signore non ci pensa due volte: lascia l'ospedale delle Apuane e chiama Firenze per tornare a curarsi a 110 chilometri da casa". Ravagli ha definito "inaccettabile" la vicenda ed ha aggiunto: " Un cittadino di Massa che chiede di essere curato nella sua provincia, nella sua città, non solo riceve cure oggettivamente peggiori rispetto a quelle di Firenze, ma si sente anche dire che deve allungare l'attesa tra le medicazioni. E quando va in ospedale a far presente la situazione perché non ce la fa più, gli viene risposto di tornarsene a Firenze? Questa non è la sanità d'eccellenza che Giani e la sua 'claque' tanto sbandierano. Qui non c'è più umanità verso il paziente. Ci sono centri ospedalieri che servono un'intera provincia, evidentemente con personale sotto stress per il sovraccarico di lavoro e con budget inferiori rispetto agli ospedali del capoluogo, dove si possono permettere medicazioni migliori. In pratica, ci sono ospedali di Serie A e ospedali di Serie B. Ma, ahimè, non ci sono cittadini di Serie A e cittadini di Serie B nella nostra regione. Chiunque ha il diritto di essere curato allo stesso modo su tutto il territorio toscano. Ormai il tempo delle false promesse è scaduto e abbiamo bisogno di una nuova amministrazione di centrodestra che possa mettere mano a tutti gli immobilismi e ai tagli che il governo di Giani ha fatto alla sanità toscana, soprattutto a quella cosiddetta di 'periferia. Infine, mi chiedo: perché un'Estar acquista medicazioni obiettivamente peggiori rispetto a un'altra? Perché per questo tipo di acquisti non si utilizza una centrale unica di committenza, mettendo tutta la regione sullo stesso piano? Queste sono le domande a cui vorrei avere risposta e sono le battaglie che porterò in Consiglio Regionale se sarò eletta. Sarò sempre dalla parte dei cittadini, ascoltando i loro problemi e lottando per i loro diritti".
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Legambiente fa una nuova proposta al comune di Carrara per prevenire i danni causati dalla marmettola: “Gli studi di ARPAT e dell’Università di Firenze recentemente presentati concludono che, quando alcune sorgenti o fiumi sono inquinati da marmettola, è estremamente difficile individuare (e quindi sanzionare) la cava (o le cave) responsabile. Proprio perché condividiamo tale considerazione, abbiamo da tempo proposto di ribaltare la strategia: chiediamo un’ordinanza sindacale con relative prescrizioni e sanzioni fondata non sulla punizione del responsabile del danno arrecato (estremamente difficile da individuare), ma sulla prevenzione del danno stesso (sanzionando cioè i comportamenti suscettibili di provocarlo).Proponiamo dunque di adottare la logica del codice della strada: chi passa col rosso viene sanzionato proprio perché l’obiettivo prioritario non è di punire chi ha provocato un incidente, ma quello di prevenire gli incidenti. Così dobbiamo fare per le aziende: puniamo quelle che non tengono la cava “pulita come uno specchio” perché è certo che, con le piogge, la marmettola lì accumulata, finirà nei fiumi e nelle sorgenti. Ci auguriamo che il sindaco di Carrara Serena Arrighi voglia finalmente tutelare le acque e i cittadini, accogliendo la proposta”.
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Lanmarco Laquidara torna sul problema dello spazio per disabili al'interno dello stadio dei Marmi e lancia nuove proposte: "Al di là delle polemiche e delle "strumentalizzazioni elettorali", di cui peraltro si è parlato a sproposito in quanto del tutto inesistenti, sarebbe opportuno prendere in considerazione altre soluzioni oltre al "pollaio" per risolvere il problema dei disabili. Nel ribadire che al termine dei lavori della nuova curva i posti riservati in uno stadio a norma di legge dovranno essere almeno 28 più 28 (e che 18 devono essere già oggi in base all'art.5.2 della 236/89) una soluzione provvisoria e di buon senso sarebbe certamente la riapertura in deroga dei "loculi" del rettilineo di tribuna. Se lo facessero i nostri amministratori dimostrerebbero una volta tanto di avere gli attributi e di assumersi le responsabilità connesse al ruolo per difendere i diritti dei cittadini, compresi quelli considerati di seconda categoria come i disabili. Ma visto che le responsabilità oggi non se le vuol prendere nessuno, è bene che i nostri amministratori sappiano che molti disabili sono disponibili a firmare una manleva sia nei confronti dei proprietari dello stadio (il comune) sia nei confronti del gestore dell'impianto (la Carrarese). Per chi non lo sapesse la manleva è una obbligazione assunta verso altri per sollevarli dalle conseguenze legali di un determinato evento. In sostanza molti disabili dicono: "Se ci lasciate tornare al nostro posto dove per lo meno vedevamo la partita in modo decente siamo disponibili a firmare un impegno per sollevare l'amministrazione da ogni responsabilità nel caso di incidenti dovuti alla carenza di sicurezza(peraltro mai dimostrata e del tutto inesistente) dell'attuale situazione del rettilineo di tribuna". Credo che questa sia una dimostrazione di grande senso di collaborazione da parte dei disabili che chiedono solo di vedere la Carrarese senza voler strumentalizzare in alcun modo la situazione. Pensateci. Noi purtroppo più di tanto non possiamo fare ma siamo pronti a dare ampia disponibilità di collaborazione per superare quei problemi che l'amministrazione non ha dimostrato di voler risolvere".
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Il consigliere Massimiliano Manuel di Fratelli d'Italia ha raccolto le lamentele degli abitanti di Castelpoggio relative al trasporto pubblico in seguito alla frana avvenuta nei recenti temporali: "A seguito della frana che ha colpito la frazione di Castelpoggio – per la quale Fratelli d'Italia auspica l'avvio dei lavori di messa in sicurezza nel più breve tempo possibile – riteniamo inaccettabile che l'amministrazione comunale non abbia imposto ad Autolinee Toscane il mantenimento di un servizio di trasporto pubblico adeguato alle esigenze dei cittadini. Numerose segnalazioni ci informano che, dopo l'evento franoso, le corse verso il centro città siano state ridotte da 10 giornaliere a sole due: una con partenza da Castelpoggio alle ore 7 e una da Carrara alle ore 13,30, che riparte poi dalla frazione alle ore 14. Una drastica diminuzione che penalizza gravemente gli abitanti, in particolare studenti e lavoratori, costretti ad affrontare disagi ingiustificabili in una situazione già complessa. In un contesto di emergenza, il trasporto pubblico dovrebbe essere rafforzato, non ridotto. È inconcepibile che, invece di fornire supporto concreto a chi non dispone di un mezzo proprio, si renda la mobilità quotidiana ancora più difficoltosa.
Fratelli d'Italia chiede con urgenza:
• l'attivazione immediata di un servizio comunale alternativo, con corse distribuite nell'arco della giornata come avveniva prima della frana;
• il ripristino da parte di Autolinee Toscane di un numero di corse congruo, con particolare attenzione agli studenti che, con la ripresa delle lezioni, devono poter contare anche su collegamenti pomeridiani;
• l'installazione di una segnaletica adeguata e ben visibile per evitare l'accesso incontrollato di veicoli verso il paese, che oggi crea intasamenti pericolosi e ulteriori disagi ai residenti;
• il potenziamento dell'illuminazione pubblica lungo la strada dove i residenti sono costretti a parcheggiare le auto: ad oggi, infatti, l'unica illuminazione installata è limitata alla zona della frana, mentre più in basso permane il buio totale. Una situazione che comporta rischi per la sicurezza delle persone e ha già favorito episodi di furti e danneggiamenti ai veicoli.
Questa nostra richiesta sarà formalizzata attraverso un'interpellanza in Consiglio Comunale. Ancora una volta l'amministrazione comunale dimostra scarsa attenzione verso le frazioni e i loro abitanti, che hanno diritto a servizi essenziali, sicurezza e rispetto, e non possono essere trattati come cittadini di serie B.
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"Sono solo sei le multe che in due anni, biennio 2023/24, sono state emesse nei confronti dei mezzi pesanti in transito sulle strade comunali. Ho ottenuto il dato con una specifica richiesta di accesso dopo che molti cittadini mi hanno lamentato il livello di arroganza che questi mezzi mostrano nel nostro traffico urbano. Entrano nelle rotonde ad alta velocità, aggrediscono verbalmente guidatori, ciclisti e scooteristi, non rispettano i limiti di velocità e transitano in decine di strade comunali senza autorizzazione" riporta la consigliera Bennati. “Stiamo facendo un lavoro straordinario sul tema della sicurezza stradale così come ci chiedono le persone che vivono in tutta la città. Volevamo capire quindi il livello di attenzione e controllo sulle modalità di circolazione dei mezzi pesanti lungo le nostre strade, purtroppo abbiamo dovuto constatare la bassissima attenzione e vigilanza su questo specifico aspetto della mobilità da parte dell’amministrazione comunale” sottolinea Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ripete da molti anni che i problemi di sicurezza stradale e inquinamento di Turano sono gli stessi che ogni giorno vivono interi quartieri. La presenza asfissiante di camion è una realtà sia in via Carducci che in centro città, però ben ventinove consiglieri comunali hanno dimostrato che per loro conta solo Turano. Allora ci chiediamo cosa dovrebbero aspettarsi i residenti di via Baracchini da questa politica incapace di affrontare i loro bisogni e problemi della vita quotidiana? Magari un'altra variante stradale che gli devasti il territorio senza risolvergli il problema mentre le città moderne puntano su alternative? Gli studi a disposizione del nostro consiglio comunale , su Variante Aurelia e viabilità, dimostrano un aumento dell’inquinamento da polveri e rumore per tutto il tracciato, ma anche per tutto l’abitato del viale Roma e via Marina Vecchia mentre l’intero quartiere dei Quercioli subirà una trasformazione radicale della qualità dell’aria. Ne erano consapevoli? Avrebbero dovuto.
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Arriva da Claudio Grandi e da Claudio Grandi i Mountains Wilderness il “Manifesto per le Alpi Apuane” che apre la strada a un libro gratuito che sarà distribuito a breve. Ecco il testo del Manifesto: “Si devono registrare una serie di "distrazioni" che hanno portato ad abbandonare in Toscana la visione strategica per cui i Parchi naturali debbano rappresentare modelli di governo del territorio, in quanto presidi dell'ambiente e del paesaggio, alternativi ad uno sviluppo tradizionale che consuma risorse e territorio. In particolare, al contrario, le Alpi Apuane vengono intese come "bacino industriale da sfruttare".
Il Parco regionale delle Alpi Apuane è paralizzato nel suo funzionamento: ormai i controlli sul territorio sono ridotti al minimo a causa delle esigue forze dei pochi guardiaparco. Le risorse economiche sono limitate, la Regione sottofinanzia l'area protetta impegnando i medesimi stanziamenti previsti prima dell'avvento dell'euro, per cui in sostanza i finanziamenti sono dimezzati nel valore effettivo. La politica regionale dovrebbe utilizzare il Parco per contribuire a fermare lo spopolamento dei piccoli paesi delle Apuane (cosiddette "aree interne") ripristinando i servizi quali la sanità, i trasporti, gli uffici postali, le scuole che ha già chiuso o pesantemente ridotto. Il recupero/riequilibrio delle aree interne costituite del sistema Appenninico e delle aree montane ad esso collegate é uno dei principali problemi aperti che la politica dovrà affrontare da subito e in modo più concreto di quanto fatto finora.
Escursioni: In un quadro di rilancio bisogna iniziare dalle cose apparentemente semplici: i sentieri escursionistici, volano per un'economia sostenibile legata al cosiddetto "turismo dolce", dovrebbero essere di libero accesso per tutti mentre oggi dobbiamo constatare che diversi sentieri storici sono arbitrariamente chiusi al passaggio ad opera di privati.
Oro Bianco: È importante cancellare la deroga della Regione Toscana alla legge Galasso, la quale non consente l'escavazione oltre i 1.200 metri di quota: questa deroga ha consentito irresponsabili "tagli" delle vette dei monti Apuani cambiando addirittura lo skyline dell'intera catena, elemento fondamentale della definizione paesaggistica dei luoghi ed uno dei motivi fondamentali delle tutele statali. Altrettanto fondamentale, per recuperare una civiltà del marmo da contrapporre alla attuale cultura della rapina incosciente delle risorse, è attuare il sistema di archeologia mineraria deliberato dal Parco in data 4/11/2003 e mai realizzato. Esso aveva lo scopo di conservare e valorizzare gli antichi siti industriali di rilevanza storica e culturale. Occorre iniziare un percorso virtuoso per superare la dicotomia cave/ambiente. Compito della politica sarà quello di intraprendere, con leggi adeguate, una rivoluzione culturale che superi l'idea quasi esclusivamente di sito industriale che si ha delle Alpi Apuane da parte di consistenti ed influenti forze economiche e sociali locali, sostenute in molti casi da esponenti politici che non hanno il coraggio di delineare un modello alternativo e più sostenibile. I tanti morti fra i lavoratori dovrebbero invitare anche il mondo sindacale ad una riflessione che consideri la presenza del parco come una risorsa per rinnovare un modello di sviluppo che ha perso le sue caratteristiche tradizionali e che non può essere affidato solo alle esigenze degli imprenditori, data la capacità dei mezzi moderni di stravolgimento dei luoghi.
Questo scrigno di biodiversità dovrà avere un futuro anche di turismo eco compatibile, allevamento, produzione ed agricoltura dei suoi prodotti tipici; solo così si potranno conservare i posti di lavoro e crearne di nuovi.
Oro Blu: La catena delle Alpi Apuane ha la caratteristica di avere una morfologia carsica, conservando al proprio interno l'acqua piovana come un'enorme spugna e filtrandola da tutte le impurità. I fiumi ed i torrenti sono esposti ad un costante rischio di inquinamento ad opera della marmettola, polvere della segagione del marmo mista con olii pesanti, non solo per quanto riguarda lo scorrimento superficiale delle acque ma in particolare per le falde sotterranee e le sorgenti che alimentano gli acquedotti pubblici, con gravi ripercussioni per la popolazione residente. Con i cambiamenti climatici il problema dell'approvvigionamento idrico è sempre più in crisi, a maggior ragione conservare e tutelare le acque delle Alpi Apuane diventa irrinunciabile. La Regione Toscana dichiara che «le Apuane sono il primo bacino idrico della Toscana ed un enorme serbatoio naturale», ciononostante emana leggi che favoriscono le escavazioni mettendo a rischio l'Oro Blu.
Flora e fauna: Le Alpi Apuane ospitano 93 piante endemiche, specie esclusive, come pinguicola Apuana (pianta carnivora) e la felce falcetta atlantica. Sono 143 le piante inserite nella "lista rossa Nazionale" delle piante a rischio estinzione (report Università di Pisa). La rivista Italian Botanist ha documentato un totale di 1.987 tra specie e sottospecie, un paradiso della biodiversità messo a rischio dall'opera impattante del genere umano. Sulle Alpi Apuane sono scomparsi i grandi mammiferi, restano presenti il muflone (introdotto), il cinghiale, la lepre ed il capriolo ma anche la rana arvicola delle nevi. Tra l'avifauna spiccano il gufo, gli allocchi e l'aquila reale, mentre tra gli anfibi troviamo la salamandrina dagli occhiali ed il raro geotritone. Per tutti queste specie l'inquinamento acustico ed ambientale, provocato dalle cave, determina mutazioni nelle abitudini e nei cicli riproduttivi.
Futuro delle Alpi Apuane: Il rallentamento delle politiche di decarbonizzazione e diminuzione delle temperature, dovute ai cambiamenti climatici, porterà ad una minore attenzione alle problematiche dell'ambiente. Tutto questo si rifletterà anche sulle Alpi Apuane e sulla consapevolezza dell'opinione pubblica per la necessità della loro conservazione e tutela.Diverse organizzazioni ambientaliste, per queste ragioni, auspicano un percorso di sostituzione del parco regionale con un parco Nazionale delle Alpi Apuane, ritenendo questo uno strumento che dia maggiori garanzie di quelle attuali; un iter amministrativo che trova un precedente recente nell'istituzione del Parco Nazionale del Matese tra Campania e Molise, andato a ricalcare ed ampliare l'omonimo parco regionale preesistente. Si può fare!".
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