Politica
Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

Massimiliano Manuel, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara: "Dopo mesi nulla è cambiato, ora rischio grave per gli archivi storici"
«A distanza di oltre tre mesi dalle nostre segnalazioni, non solo non si è mosso nulla, ma emerge oggi un rischio concreto e gravissimo: il deposito…

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Michele Folloni, segretario generale di CISL Toscana Nord e Abdrea Figaia, responsabile del dipartimento socio-sanitario di Cisl Toscana Nord hanno analizzato i dati socio-sanitari relativi alla provincia apuana che rivelano un territorio anziano e fragile. Per questo Cisl chiede più sanità di prossimità e più sostegno alle famiglie. Ecco le cifre in sintesi di Massa + Carrara
Indicatore Totale / Media
Popolazione complessiva 125.749
Indice di vecchiaia 274,1
Speranza di vita alla nascita 82,7 anni
Speranza di vita a 65 anni 20,2 anni
Mortalità totale ≈ 949 ogni 100.000 abitanti
Mortalità per tumori ≈ 268 ogni 100.000
Tasso di ospedalizzazione 62,9 ogni 100.000
Ospedalizzazioni per tumori 9,9 ogni 100.000
Accessi al pronto soccorso 39,9% della popolazione
Anziani in RSA 5,5 ogni 100 anziani
Un territorio che invecchia. Con oltre 125.700 residenti, Massa e Carrara confermano una struttura demografica fortemente sbilanciata verso l’età anziana. L’indice di vecchiaia (274) indica che ci sono quasi tre anziani per ogni giovane sotto i 14 anni. Un dato che pesa su welfare, scuola e sanità, e che impone politiche mirate per sostenere l’invecchiamento attivo e la natalità.
Nascite in calo, nuovi cittadini in arrivo ma non bastano. I nati non italiani (12,4 per cento) rappresentano un piccolo contributo alla tenuta demografica, ma non bastano a invertire la tendenza. La popolazione giovane si riduce, con riflessi diretti sul mondo del lavoro e sulla sostenibilità futura dei servizi pubblici.
Si vive di più, ma con più fragilità.La speranza di vita (82,7 anni) resta un punto di forza, ma cresce la quota di chi convive con malattie croniche o oncologiche. Il dato sugli anziani in RSA (5,5 per cento) segnala un bisogno crescente di assistenza, sia domiciliare che residenziale.
Servono risorse, personale e politiche integrate: la longevità deve andare di pari passo con la qualità della vita.
La Sanità è sotto pressione. Il tasso di ospedalizzazione (62,9) e gli accessi al pronto soccorso (39,9 per cento) mostrano un uso molto intenso delle strutture ospedaliere. Molti cittadini si rivolgono all'ospedale delle Apuane anche per prestazioni che potrebbero essere gestite sul territorio.
Per la CISL Toscana Nord, è urgente rafforzare la medicina di base e i servizi territoriali, così da alleggerire i pronto soccorso e garantire una presa in carico più vicina alle persone.
Tumori e mortalità: un allarme da non ignorare. La mortalità per tumori (268 su 100.000) resta superiore alla media regionale. Occorrono investimenti nella prevenzione, negli screening e nella diagnosi precoce, oltre che nel supporto riabilitativo e psicologico post-cura. Il tema ambientale e della sicurezza sul lavoro va affrontato insieme a quello sanitario.
Mobilità sanitaria e fiducia nelle strutture locali Oltre un terzo dei cittadini apuani si cura fuori provincia.
È un segnale di difficoltà strutturale, ma anche di fiducia da ricostruire. Servono poli di eccellenza locali, una rete territoriale forte e personale valorizzato per restituire fiducia al sistema sanitario apuano.
La posizione della CISL Toscana Nord: “Il nostro territorio ha bisogno di più sanità di prossimità, più prevenzione e più sostegno alle persone fragili. L’invecchiamento non deve essere un peso, ma una sfida collettiva per costruire una comunità solidale, capace di valorizzare tutte le età della vita.” Massa e Carrara rappresentano oggi un laboratorio della Toscana che invecchia: popolazione anziana, mortalità elevata e ospedali sotto pressione, ma anche una comunità che chiede attenzione e servizi più umani. Per la CISL, è tempo di un impegno comune tra istituzioni, sanità e parti sociali, per garantire un futuro di salute e dignità a tutte le generazioni.
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“I cittadini di Carrara, che sono in cura con alcuni dei numerosi farmaci prodotti in Israele, rischiano di trovarsi senza terapia per la furia ideologica e antisionista della sindaca Arrighi, che ne ha annunciato un boicottaggio, tanto scellerato quanto autolesionistico, in tutte le farmacie comunali. Non stupisce che la sindaca Pd boicotti l’unica democrazia del Medio Oriente, vista la sua passione per i regimi, in particolare per quello cubano. Appare altresì sconcertante che la misura sia stata adottata per accontentare Avs, come ha candidamente dichiarato la stessa sindaca, in totale spregio del resto della cittadinanza di Carrara. Peccato che la sindaca Arrighi non dimostri un analogo zelo nella gestione della sicurezza urbana, ponendo un freno a immigrati irregolari e delinquenti che hanno preso in ostaggio interi quartieri della città, come emerge dagli ultimi fatti di cronaca”. Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia eletta in Toscana.
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Condanna della scelta di Arrighi di proporre il boicottaggio dei farmaci israeliani nelle famacie comunali anche dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella: “Il sindaco rappresenta tutti i cittadini, non le proprie opinioni o convinzioni politiche. Le farmacie comunali sono servizi pubblici e non possono essere strumentalizzate per imposizioni politiche o ideologiche. Indipendentemente dal punto di vista sul conflitto a Gaza, il servizio delle farmacie comunali deve rimanere neutrale e accessibile a tutti. In relazione alla lettera del Sindaco Arrighi indirizzata alla direttrice Lucia Venuti, con la quale ha invitato le farmacie di Nausicaa ad aderire alla campagna di boicottaggio economico dei prodotti realizzati da aziende israeliane o a capitale israeliano, ritengo che invitare a non vendere medicinali in base alla loro provenienza è un atto inaccettabile, che viola principi costituzionali, diritti dei cittadini e norme commerciali. In un momento delicato come quello attuale, in cui si sta cercando di portare la pace, iniziative di questo tipo possono solo aumentare le avversità e rischiano di apparire come propaganda a fini politici personali. Le criticità principali di un simile comportamento sono chiare:
- Violazione del principio di imparzialità e neutralità dell’amministrazione pubblica
L’amministrazione pubblica deve operare nel rispetto dell’art. 97 della Costituzione, cioè in modo imparziale e senza discriminazioni di tipo politico, religioso, nazionale o etnico. Un’istruzione del genere è quindi impropria e contraria ai principi di buona amministrazione.
- Discriminazione commerciale e possibile violazione di norme europee e nazionali
Vietare o ostacolare la vendita di prodotti per la loro provenienza nazionale è una forma di discriminazione commerciale che può violare sia la normativa sulla libera concorrenza sia quella antidiscriminatoria (D.Lgs. 215/2003, recependo la direttiva UE).
- Lesione della libertà individuale dei cittadini
I cittadini hanno il diritto di acquistare medicinali regolarmente autorizzati dall’AIFA o dall’EMA senza subire limitazioni imposte per ragioni politiche. Farlo significherebbe usare un potere pubblico per condizionare scelte private, cosa incompatibile con i principi democratici e con il ruolo stesso del sindaco.
Qualsiasi tentativo di condizionare la vendita di medicinali nelle farmacie comunali per motivi politici è profondamente inaccettabile. Il sindaco deve garantire che le farmacie comunali rimangano servizi pubblici imparziali, liberi da ideologie e accessibili a tutti i cittadini, senza eccezioni”.
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Il consigliere Simone Caffaz ha commentato la decisione del sindaco Arrighi di boicottare i farmaci israeliani nelle famacie comunali: "Poca fa stavo provando a scrivere una risposta argomentata all'invito della sindaca ai farmacisti di Nausicaa di boicottare i farmaci israeliani, ma mi sono fermato perché in questi casi argomentare non serve a nulla. È una vergognosa porcata di cui la sindaca deve rispondere alla sua coscienza ancor prima che ai cittadini carraresi, è un gesto paragonabile alla chiusura dei negozi di ebrei ordinata dal prefetto di Apuania in applicazione delle leggi razziali nel 1938. Non so se la sindaca Arrighi sia intimamente un'antisemita, io dò talmente importanza a tale parola che fatico ad attribuirla a una persona. Certamente lo è il suo gesto di oggi e certamente non è la prima volta. Non so se Arrighi sia intimamente un'antisemita anche perché credo di aver inteso le sue finalità che sono il contrario della convinzione ideale, ovvero il mero opportunismo politico, perché non riesce più a celare la sua cattiva amministrazione e quindi la butta sempre più sulla contrapposizione ideologica, sollecitando i peggiori istinti presenti nella società. Non so se la sindaca Arrighi sia intimamente antisemita, ma sul piano etico e politico sarebbe quasi meglio se lo fosse. Perché diventarlo per opportunismo è anche peggio e significa essere eticamente alla stregua di un qualsiasi delatore durante l'occupazione nazista o di una Kapò".
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Il Circolo del Partito Democratico di Nazzano desidera esprimere un sentito ringraziamento all'Amministrazione Comunale, a Nausicaa Spa e a tutti gli operai per il prezioso intervento di riqualificazione del parco giochi di via provinciale Carrara-Avenza, uno spazio che potrà tornare così a essere pienamente vissuto da tutta la cittadinanza.
Questo luogo ha rappresentato per generazioni di "nazzanesi", e non solo, un punto di incontro e socialità. In molti conservano ricordi legati a questo parco, momenti di spensieratezza e di condivisione che fanno parte della memoria collettiva del quartiere.Oggi, vederlo rinnovato e pronto ad accogliere nuove generazioni deve essere motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutti.La riqualificazione del parco non è solo un intervento estetico o strutturale: è un investimento per il benessere e la coesione della nostra collettività.È uno spazio in cui i più piccoli possono crescere giocando insieme e dove chiunque può dedicarsi all'attività fisica o semplicemente trascorrere del tempo all'aria aperta.Il Circolo PD di Nazzano continuerà a sostenere con convinzione tutte le iniziative che migliorano la qualità della vita nel nostro territorio, promuovendo luoghi di incontro, condivisione e partecipazione per tutti.
Crediamo che la cura dei beni comuni e la buona amministrazione siano i pilastri di una comunità viva, solidale e capace di guardare al futuro con fiducia.
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Qualche dubbio era già sorto da tempo, sul fatto che il sindaco di Carrara Serena Arrighi abbia sempre concepito il suo ruolo di prima cittadina solo in relazione alla comunità dem che l'ha votata e non considerando tutti i cittadini di Carrara, compresi quelli che hanno idee politiche diverse dalle sue. Certe scelte, estremamente divisive - come l'installazione del monumento a Che Gue Vara (peraltro opera di oggettiva bruttezza) - accompagnate da parole celebrative tipo “Noi sappiamo di stare dalla parte giusta della storia", parlavano esplicitamente di una visione del mondo diviso in due parti, una delle quali già stabilita come sbagliata, perché diversa dalla propria convinzione. Nel caso specifico, visto il simbolo per cui quelle parole sono state spese, cioè un personaggio dalle infinite ombre oscure su cui, chi ha un ruolo pubblico, farebbe sempre meglio a tenersi per sè le proprie opinioni, quelle parole avevano fatto intravedere che quando il sindaco Arrighi parla di cittadini, pensa solo ai votanti del Pd e della sua lista, non certo alla totalità dei carrarini. E, forse, è il caso di ricordare alla Arrighi, che la sua vittoria nella corsa a sindaco è arrivata con un po' meno del 30 per cento dei voti, dati da meno della metà degli aventi diritto, visto che nel 2022 l'affluenza alle urne fu solo del 49 per cento, in vertiginoso calo rispetto alle ultime due tornate precedenti. Il 30 per cento di un mezzo è una percentuale molto lontana dalla maggioranza dei cittadini di Carrara e, se è giustamente bastata per darle la vittoria, avrebbe dovuto, comunque, essere considerata con maggior rispetto. Quel rispetto da portare ai tantissimi che non l’hanno votata e che hanno idee politiche diverse dalle sue, ma sui quali sta ugualmente governando, perché non ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B – ed è quasi comico doverlo ricordare a esponenti della sinistra. Altri dubbi, poi, sono caduti nel momento in cui Arrighi ha appeso con orgoglio sulla casa comunale di tutti i carrarini la bandiera della Palestina, facendolo passare come un gesto di pace, sebbene con esso abbia mostrato poca cura della comunità ebraica locale, mostrando anche di ignorare che imporre agli altri un proprio pensiero politico in virtù della propria posizione di potere è ugualmente un atto di violenza. Oggi, è arrivata la chiusura del cerchio, se mai qualcuno a Carrara non avesse ancora ben chiaro di avere un sindaco che agisce riferendosi a una sola parte politica. Arrighi ha suggerito a tutte le farmacie comunali di non vendere più medicinali prodotti da Israele. Se Che Gue Vara e la bandiera della Palestina potevano essere lasciati andare come pessime cadute di stile della ‘sindaca del Pd’, questa scelta, che non è solo ideologica, ma che ha a che fare con la salute dei cittadini - di cui, peraltro il sindaco di un comune è direttamente responsabile - è da interpretare come una preoccupante dichiarazione di indifferenza nei confronti dei cittadini tutti che, grazie a scelte ideologie del sindaco, da oggi si vedranno proporre farmaci diversi da quelli che sono abituati proficuamente ad usare o che dovranno chiedere ai loro medici di famiglia di indicare espressamente la marca del farmaco per essere sicuri di ottenere le medicine di cui hanno bisogno. Oppure di evitare di servirsi delle farmacie di Nausicaa. E bypassiamo il fatto che è stato dato per scontato che tutti i farmacisti dipendenti di Nausicaa condividano l’ideologia del sindaco Arrighi e che si avvalgano di questa e non della loro personale competenza nel suggerire un farmaco a un cliente. Arrighi ha firmato oggi la richiesta di boicottaggio dei prodotti farmaceutici israeliani rivolta alle farmacie comunali, accompagnandola con queste motivazioni: “Alla luce del ripetersi di episodi gravissimi, determinati da scelte delle autorità israeliane a Gaza secondo una logica di controllo coercitivo del territorio e repressione della popolazione palestinese in aperta violazione dei principi del diritto internazionale umanitario, questa amministrazione vuole sostenere, per quanto possibile, le richieste che in questi mesi si sono sollevate da parte di rappresentanti della società civile, associazioni e cittadini che hanno dato avvio ad azioni di mobilitazione civile per segnalare quanto sta accadendo in Palestina Con questa richiesta formale la sindaca e l'amministrazione carrarese vogliono dare voce agli atti formali e alle richieste provenienti dal territorio tra cui, non ultima, la petizione con oltre 300 firme consegnata da Sinistra Italiana - Alleanza Verdi sinistra alla prima cittadina nella quale si invitava al boicottaggio dei prodotti israeliani. Quello che chiediamo alle farmacie di Nausicaa è di smettere di proporre farmaci generici Teva quando non ci sia una specifica indicazione da parte del medico. Vogliamo con questo provvedimento lanciare un segnale e vogliamo tenere alta l'attenzione su quanto sta accadendo in Palestina. Siamo di fronte a una catastrofe umanitaria rispetto alla quale non è possibile rimanere immobili e in silenzio. In questi mesi abbiamo visto come, in tutta Italia ma anche qui nella nostra provincia, migliaia di persone sono scese in piazza per chiedere la fine dei massacri a Gaza mentre il consiglio regionale della Toscana e il nostro consiglio comunale hanno votato delle mozioni di ferma condanna. Come amministrazione con questo atto diamo ulteriore voce alle richieste del territorio e, soprattutto, diciamo una volta di più in maniera chiara da che parte stiamo: quella dei deboli e degli oppressi".
Così, solo per inciso, è necessario ricordare che la principale casa farmaceutica israeliana che importa farmaci in Italia è la Teva. Si tratta del più grande produttore di farmaci equivalenti al mondo, con un portfolio di oltre 1800 molecole che coprono quasi tutte le aree terapeutiche, specializzata nei farmaci per i disturbi del sistema nervoso centrale (come la sclerosi multipla), in farmaci oncologici, nelle terapie per le malattie neurovegetative e nella terapia del dolore. Se avrete bisogno di farmaci Teva dovete dire al medico che lo scriva nella ricetta, altrimenti gli addetti delle farmacie di Nausicaa vi daranno altre marche di medicine. Ed è vero che contano i principi attivi, ma ci sono molti casi di eccipienti che rendono, per alcuni, inutilizzabile o fastidioso il farmaco di una determinata marca.
Infine, un’inevitabile conclusione: sembra evidente che il risultato delle elezioni regionali toscane, che a Carrara, ha visto il primato del centrodestra, abbia destabilizzato molti di quelli che si proclamano “dalla parte giusta della storia” e democratici e aperti ad accogliere ogni diversità, senza accorgersi che le due affermazioni si annullano a vicenda. La paura che tra un anno e mezzo, quando i carrarini dovranno scegliere di nuovo chi mettere alla guida della città, potrebbero ritrovarsi un sindaco “della parte sbagliata della storia” è decisamente molto grande, come sembrano confermare i recenti ripetuti attacchi al governo fatti dal sindaco Arrighi e l’odierna, anche un po’ fuori tempo, rappresaglia contro Israele che suggerisce l’idea di un tentativo di soffiare ancora sul vento – già assai discutibile e comunque sopito – dei propal-daimontialmare in cerca di estremi, burrascosi consensi.
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Solidarietà a Nicola Del Vecchio, segretario provinciale della Cgil dal Pd Massa Carrara e dalla gruppo consiliare del Pd di Carrara per la denuncia di sfruttamento dei lavoratori nel settore nautico. Ecco il messaggio del Pd Massa Carrara: "Il Partito Democratico di Massa-Carrara condivide e sostiene la documentata denuncia presentata dalla CGIL alla Guardia di Finanza in merito alle inique e degradanti condizioni di lavoro riscontrate in alcune aziende del settore della nautica presenti nella nostra zona industriale.Parliamo di aziende che operano in un comparto in costante crescita, con fatturati e utili milionari, ma che sempre più spesso affidano parte delle proprie produzioni a soggetti che impiegano lavoratori sottopagati, sfruttati e costretti ad operare in condizioni di scarsa o totale assenza di sicurezza.Lavoratori intrappolati in dinamiche e logiche tipiche del caporalato, fino al recupero forzoso di parte del salario da parte del datore di lavoro.Una realtà che coinvolge centinaia di persone nel nostro territorio, non in un remoto angolo del mondo o nei campi del sud Italia, ma accanto a noi, nella nostra zona industriale.Donne e uomini sfruttati e umiliati che sono, troppo spesso, i nostri vicini di casa.Questa situazione è assolutamente incompatibile con la nostra idea di sviluppo e di lavoro, ma anche con la nostra visione di accoglienza verso chi, migrante, arriva nel nostro Paese per costruire un futuro dignitoso per sé e per la propria famiglia. Eppure, proprio questi lavori precari e sottopagati finiscono nelle statistiche che il Governo e la Presidente del Consiglio utilizzano per vantare un presunto aumento dell'occupazione.Un'occupazione che cresce solo nei numeri, mentre crescono i poveri, come confermano gli indicatori ufficiali e l'ultimo rapporto Caritas.Un Governo che finge di non vedere e di non sapere, come dimostra anche l'ultima manovra finanziaria.Il Partito Democratico di Massa-Carrara ribadisce la necessità di maggiori risorse, strumenti e controlli per contrastare situazioni di palese illegalità e sfruttamento.E torna a chiedere con forza l'introduzione di un salario minimo legale, applicabile a tutte le tipologie di lavoro: una proposta che il PD ha già depositato più volte in Parlamento, ma che la maggioranza di Governo ha sempre respinto".
Così il gruppo consiliare del Pd di Carrara: "Abbiamo letto con preoccupazione l'intervista del Segretario della Cgil Nicola Del Vecchio, ripresa in una nota della Curia di Massa-Carrara, che descrive attraverso molte segnalazioni pervenute un quadro della filiera della nautica locale che presenta forti degenerazioni e storture. Ci indigna il ricorso a pratiche di caporalato ed elusione così evolute e diffuse, ma soprattutto ci preoccupa che un settore che vede il nostro pieno impegno e appoggio e pure significativi disagi per la nostra popolazione, come l'impegno per il travel-lift, l'inevitabile ritardo nei lavori del water-front, i disagi dovuti a gestione dei parcheggi e del mobility management che rendono invivibili intere aree della nostra città, si caratterizzi per una ricerca del profitto ad ogni costo, anziché per creare corrette ed importanti ricadute sul territorio. Siamo accanto alla Cgil in questa battaglia e crediamo serva una gestione responsabile della filiera della nautica, come già la moda in altre parti della toscana ha iniziato ad attivare, che eviti scellerate pratiche di caporalato e sfruttamento dei più deboli e crei le condizioni per un mercato che generi lavoro di maggiore qualità e ricadute più significative sul territorio. Apprezziamo l'interrogazione del deputato PD Arturo Scotto e nei prossimi giorni presenteremo una mozione che riassume ed esplicita la nostra posizione".
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Un rimpallo di dichiarazioni e di posizioni non in linea sul biodigestore da parte amministrazione e partito Democratico, che è il principale sostegno dell'amministrazione Arrighi di Carrara: a mettere in evidenza le incongruenze è il consigliere comunale Matteo Martinelli dei 5 Stelle che spiega: "Ancora una volta siamo di fronte ad un giro di prese posizioni contrastanti tra sindaco, assessore Orlandi e Partito Democratico, questa volta sul tema del biodigestore. E' evidente l'incapacità dell'amministrazione e del principale partito di maggioranza di fare sintesi, neppure su temi tanto importanti per la città. Una crisi politica di questa portata dovrebbe essere risolta con prese di posizioni serie. Due settimana fa, infatti, l'assessore Orlandi annunciava in pompa magna l'entrata anche di Cermec nella megasocietà denominata Reti Ambiente, che gestirà il servizio di raccolta e smistamento dei rifiuti sul territorio e nelle province di Lucca, Pisa e Livorno. Solo qualche giorno dopo, il sindaco ha smorzato l'imprudente entusiasmo del suo assessore, lamentando il rischio di perdere 26,5 milioni di euro di investimento per un moderno biodigestore e incolpando Reti Ambiente. Il sindaco Arrighi, inoltre, ha lanciato in modo estemporaneo la richiesta di realizzare un altro impianto, ma senza specificare di quale tipologia. La situazione attuale dell'impianto, ormai vetusto, di Cermec è disastrosa in quanto, oltre ad odori nauseabondi, è soggetto a guasti continui. L'assessore Orlandi, a seguito delle nostre critiche, si è giustificato in modo puerile attribuendo la perdita dell'investimento al mancato accesso al finanziamento tramite il PNRR. Tale affermazione appare inverosimile, dato che da oltre tre anni il mancato finanziamento con PNRR è noto a tutti. Nonostante questo, comunque il biodigestore è rimasto tra gli strumenti di pianificazione di Reti Ambiente. Del resto, il piano economico finanziario ne garantiva la sostenibilità a prescindere dal PNRR e il primo progetto del nuovo impianto era stato pensato prima che si ventilasse la possibilità di accedere a quei fondi. La nostra posizione è stata poi confortata, non solo dall'intervento di tutte e tre le sigle sindacali confederali, CGIL CSIL e UIL, ma incredibilmente condivisa su tutta la linea anche dall'intervento del PD. I DEM ora insistono sulla necessità di portare avanti il progetto di realizzazione del biodigestore e mettono anche loro nero su bianco l'irrilevanza del mancato finanziamento con PNRR. Insomma, il PD in un colpo solo ha quindi sbugiardato in modo categorico l'assessore Orlandi e la sua difesa da parte della lista civica che lo sostiene, ma, soprattutto, ha corretto la grossolana posizione del sindaco. Sarebbe arrivato il momento che i DEM si rendessero conto degli evidenti danni provocati da una gestione approssimativa e dilettantistica di questioni fondamentali per la città che rischiano di segnarne il destino per decenni. A questo punto, di fronte a confusione e pasticci vari, appare ineludibile portare la questione sul tavolo regionale. E' necessario fare chiarezza, quella che questa amministrazione proprio non riesce a dare e lavorare per garantire servizi di qualità a costi ragionevoli, assicurando continuità aziendale e lavorativa in Cermec, evitando soluzioni improvvisate e fortemente impattanti sull'ambiente".
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Il comitato Ugo Pisa contesta alcuni messaggi lanciati nella campagna a sostegno della candidatura di Massa a capitale della cultura 2028:"Che Massa voglia partecipare e concorrere per diventare Capitale Italiana della Cultura 2028 non è certo una scelta sindacabile. Ognuno può ritenere questa decisione più o meno opportuna, ma resta una prerogativa dell'amministrazione comunale, qualora ritenga di avere le carte in regola per presentare la candidatura. Quello che invece non possiamo accettare è che, per sostenere o giustificare un'eventuale vittoria, vengano utilizzati argomenti mistificatori o rappresentazioni distorte della realtà.Un esempio evidente riguarda le Alpi Apuane, celebrate nella campagna culturale come "patrimonio di grande valore paesaggistico e ambientale, ricche di biodiversità e di eredità naturale".Eppure lo stesso Consiglio comunale si è recentemente espresso a favore della riapertura di alcune cave, che contribuiranno alla distruzione di tale patrimonio: una contraddizione che smentisce nei fatti le parole pronunciate nei programmi e nei dossier ufficiali. Ma l'aspetto più grave riguarda la presentazione del progetto relativo all'ex Colonia Ugo Pisa, descritto nei documenti ufficiali come un "nuovo polo culturale e inclusivo di alto valore culturale, sociale, ambientale e olistico" (PNRR). Definire "culturale" ciò che è avvenuto in quell'area è una vera e propria alterazione del senso delle parole. Lì, dove sorgeva un edificio storico, custode di memoria e identità per la nostra comunità, si è proceduto alla demolizione e alla successiva costruzione di box prefabbricati privi di qualsiasi valore storico o simbolico. Una pineta è stata abbattuta per far posto a nuovi alberelli – della cui sorte nulla sappiamo – e a campi sportivi di padel, tennis, beach volley e basket, come se questa fosse una priorità culturale per la città. Candidarsi a Capitale della Cultura è legittimo. Ma non si può far passare per "recupero culturale" ciò che rappresenta una perdita di memoria, di paesaggio e di identità. La vera cultura non si costruisce cancellando la storia, ma valorizzandola".
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Dopo la notizia della sospensione del progetto del biodigestore al Cermec di Massa, Legambiente esprime il suo rammarico per la mancata realizzazione del progetto. “È davvero contrario alla nostra concezione di ambientalismo gioire per un progetto di economia circolare che fallisce sul territorio. O per meglio dire: che sparisce, repentinamente, senza che vengano presentati elementi certi su cui si baserebbe questa necessità impellente di rivalutazione” - dichiarano Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, Maria Paola Antonioli, presidente del Circolo Legambiente di Carrara e Francesco Rossi, presidente del Circolo Legambiente Massa e Montignoso. “A meno che la vera ragione sia un’altra: non la convenienza economica, non l’efficienza del sistema, bensì la necessità di assecondare un modello per noi non virtuoso di gestione dei rifiuti a livello regionale, che vede nel polo di Peccioli (discarica, tmb, oggi un biodigestore e domani, probabilmente, l’ossicombustore senza fiamma) il vero dominus della situazione, che fa gravare sull’alta Valdera sempre maggiori flussi di rifiuti.”
Il modello di prossimità che il Piano Regionale dell’Economia Circolare voleva affermare, fondato su impianti diffusi e responsabilizzanti sul territorio, continua a essere modello di riferimento di Legambiente. Tutte le articolazioni associative di Legambiente, a partire dai circoli locali, passando per il regionale, fino alla Direzione Nazionale, continueranno a impegnarsi per portare avanti questo modello, in provincia di Massa, in Toscana come nel resto il Paese. “Rifiuti Zero, Impianti Mille”: questa è sempre stata e resta la posizione di Legambiente per far crescere davvero i processi di economia circolare e garantire il massimo recupero di risorse dai rifiuti urbani. Questa è la filosofia alla quale si è ispirato anche il recente “Piano dell’Economia Circolare” approvato dalla Regione Toscana nel gennaio 2025.
“Sulla base di questo approccio, coerente col nostro ambientalismo scientifico, abbiamo apprezzato e sostenuto i progetti di realizzazione di impianti integrati per il trattamento della frazione organica differenziata, che unissero le sezioni anaerobiche per il recupero di biometano e anidride carbonica e quelle aerobiche per produrre compost di qualità. Lo abbiamo fatto anche per il progetto di trasformazione dello stabilimento Cermec a Massa-Carrara in un impianto integrato avanzato, in una zona industriale idonea, con una viabilità che non interseca centri storici o densamente abitati,” concludono Ferruzza, Antonioli e Rossi. “Un’area certo sulla quale ancora restano dei progetti di bonifica da completare (per quanto riguarda lo specifico di Cermec) o ancora largamente inattuati, la maggior parte delle restanti aree SIR e SIN: su questo le denunce di Legambiente sono da sempre ben documentate.”
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- "Difendere il futuro del biodigestore- Un progetto strategico per il territorio apuano": il Pd di Massa Carrara sostiene il biodigestore
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- "La senatrice Campione si ricorda di Carrara solo per fare strumentalizzazioni politiche": il sindaco Arrighi replica alla senatrice di FdI sui problemi di sicurezza di Carrara
- Congresso Nazionale Giovani Democratici: le nomine per Massa Carrara


