Politica
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

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L’amministrazione comunale sulla carta stampata e i suoi fidati sostenitori sui social si fanno forti di aver iniziato i lavori di alcuni cantieri di utilità pubblica e di cui si parlava da diverso tempo. Ma purtroppo, nuovamente , si dimenticano di zone, forse poco frequentate ma che nascondono insidie pericolose e ferite mai sanate da ancora più tempo. Solo per elencare due casi dimenticati tra i più emblematici: il primo caso è in Via Vezzala “zona detta lavatoi” in centro città. Visto e considerato che il dissesto idrogeologico è un problema reale e toccante, e che certi lavori pubblici iniziati in questo periodo, l’amministrazione dice di portarli avanti proprio in merito a questo problema, ci chiediamo come è possibile dimenticare via Vezzala, dove manca proprio un pezzo di argine ora rappresentato da resti di edilizia o informi di marmo sistemati uno sopra all’altro dal 2003 senza nessun criterio di sicurezza e in modo posticcio. Una parte di argine, in un centro abitato, mai messo in sicurezza da quell’anno. Forse perchè meno in vista rispetto ai tratti in cui passa da Avenza dove tutti vedono? ma sicuramente molto vicino a quel luogo dove nel 2003 Carrara perse una sua anima. Perché una zona abitata e cosi pericolosa è ancora in quello stato?Altra zona, forse meno nascosta ma sicuramente strada non frequentatissima, è Via Pascoli, zona Marasio , dove esiste uno dei canali tombati più pericolosi del comune di cui l’amministrazione e i suoi assessori è bene a conoscenza da anni per le segnalazioni dei residente e per uno studio fatto dall’ex Amia e dall’amministrazione comunale PSI/PD dopo l’alluvione del 2014, che ha classificato il canale zona rossa altamente rischiosa. Il letto del canale tombato, dall’ultima alluvione che colpi la zona è stato lasciato con le terre alluvionali dal 2012 e ogni richiesta dei residenti di farlo pulire non ha avuto risposta se non quella di sentirsi dire che non ci sono soldi per intervenire. Anche la possibilità di rimuovere le terre alluvionali da parte dei residenti è impossibile in quanto terre pericolose e che necessitano di uno smaltimento particoalre. Il canale da anni, tra le case, si presenta in uno stato di degrado dove sono cresciuti arbusti, erbacce e in cui ci vivono e nascono insetti e roditori che possono far nascere problemi sanitari enormi. Non per altro nel 2025 tutta la zona, vicino a questo luogo scandaloso, è stata oggetto di disinfestazione accurata perché c’è stato un caso di leishmaniosi sull’uomo. Luogo dove la zanzara della leshmaniosi ci trova il suo habitat naturale. Uno scandalo che dura da 13 anni e che molto probabilmente sarà un caso dibattuto in un aula di tribunale.Visto che la responsabilità di adempiere agli obblighi stabiliti dalla legge sull’incolumità cittadina grava in ogni caso sul Sindaco, Forza Italia Carrara chiede all’amministrazione di dare risposta ai cittadini di questi due luoghi pericolosi della città prima di trovarci nuovamente in situazioni gravi o con nuovi morti.
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Un gioco di rimandi cinematografici di livello sempre più basso e sempre più offensivo è quello che si è innescato sulla stampa e sui social tra il consigliere dell’opposizione Simone Caffaz e il presidente di Retiambiente Fabrizio Volpi. Tutto è partito dall’eclatante metafora che Volpi ha voluto usare per annunciare la nomina a direttore generale della partecipata del comune che lui amministra, di Walter Bresciani Gatti, definendolo, appunto: “il Cristiano Ronaldo dei rifiuti”. Il gusto per l’esagerazione e, un po’, il complesso di Muttley (il cane che voleva di continuo medaglie per ogni banalità che facesse, in un famoso cartone animato anni ’70) sembrano, in effetti essere la linea della nuova gestione del presidente di Retiambiente, nominato solo pochissimi mesi fa, che ha inaugurato, oltre al nuovo corso rispetto ai precedenti gestori della raccolta rifiuti, ovvero Nausicaa s.p.a., anche una sorta di nuovo diario social celebrativo di ogni intervento fatto in tema di pulizia urbana, come se ogni impresa fatta dagli operatori ecologici del comune fosse fuori dall’ordinario, invece che il quotidiano lavoro del settore che amministra, tanto che il costante sottolineare i vari prima e dopo degli interventi di pulizia cittadina, all’inizio, ha anche quasi creato un incidente diplomatico con l’amministrazione Arrighi, da cui ha ricevuto l’incarico, che, comunque, per quasi tre anni, è stata responsabile della gestione della pulizia e dei rifiuti fatta da Nausicaa. “Il Cristiano Ronaldo dei rifiuti”, comunque, è stato colto da Caffaz nella sua esagerazione e ha spinto il consigliere dell’opposizione a completare la metafora con il paragone con Oronzo Canà, il personaggio interpretato da Lino Banfi in un film degli anni ‘80 che parlava di un pessimo allenatore di calcio, riferito allo stesso Volpi. Ma se il gioco al rimando cinematografico, iniziato da Caffaz, faceva parte di una critica politica e amministrativa riferita alla gestione di Volpi, la risposta di quest'ultimo è scesa, invece, sul piano personale. Volpi, sempre sui social, ha replicato a Caffaz dicendo che assomiglia a Bombolo, anche questo un personaggio di una serie di pessimi film di becera comicità dello stesso periodo di quello di Oronzo Canà, nel quale la fisicità molto abbondante del personaggio e il fatto che venisse sempre preso a schiaffoni sul set era motivo di grasse risate. Ecco il testo del post di Volpi contro Caffaz, a cui l’amministratore unico di Retiambiente ha aggiunto una foto del vero Bombolo per sottolineare la somiglianza fisica con Caffaz: “Il consigliere Caffaz commenta alcune mie dichiarazioni su Reti Ambiente Carrara paragonandomi a Oronzo Canà. Accetto la battuta perché ritengo che si possa parlare di politica anche in tono scherzoso e colgo l’occasione per ricordare al consigliere che Oronzo Canà nonostante non ci fosse la volontà, anzi la proprietà voleva la retrocessione, alla fine riesce a rimanere in serie A. E già che ci siamo, per proseguire con questo registro scherzoso, mi viene in mente che Caffaz ricorda Franco Lechner, in arte Bombolo, quello che prendeva gli schiaffi dall'ispettore Giraldi, con la differenza che a lui gli schiaffi li hanno rifilati i cittadini carraresi giudicandolo inadeguato a guidare la città”. Non si è fatta attendere la replica via social di Caffaz che ha sottolineato alcuni passaggi della carriera politica di Volpi: “Il signor Fabrizio Volpi, nominato senza alcun titolo prima ad Apuafarma e poi a Reti Ambiente Carrara, costa 45 mila euro nelle bollette Tari dei cittadini di Carrara: ogni cittadino che possiede o ha locato un immobile in media paga 2/3 euro l'anno per mantenere questo signore. La cosa più triste, e drammaticamente diffusa con l'amministrazione Arrighi e il Pd, è che questo signore non aveva alcuna esperienza pregressa sul tema a parte l'aver venduto e noleggiato giochi e slot machine per un'azienda specializzata della Romagna di cui continua a usare l'indirizzo email. Ma tant'è, questi sono i criteri di selezione della classe dirigente del Pd e della Arrighi. Volpi ricopre quel ruolo perché è un politicante da retrovie che è entrato e uscito dal Pd in cerca di occupazione rimediando, visto che lui la mette su questo piano, una sconfitta dopo l'altra. E allora, visto che a dimostrazione della sua grande cultura e capacità di analisi non ha trovato altro argomento in risposta a quanto ho scritto ieri che affermare che ho "perso" le elezioni e dire che assomiglio a Bombolo alludendo al fatto che sono in sovrappeso (ma la Arrighi non era l'accanita tutrice del politically correct?), vorrei ricordargli un paio di cose semplici, semplici. Nel 2017 lui era uno degli elementi di spicco (si fa per dire) di una coalizione che in quell'anno ha perso le elezioni per la prima volta dopo 60 (sessanta) anni, mentre nel 2022, nonostante sostenesse un candidato molto autorevole, la coalizione che ha costruito è arrivata quarta (ripeto, quarta) senza che lui abbia avuto mai neppure il coraggio di candidarsi al consiglio comunale perché le preferenze non sa neppure cosa siano. Quanto alla mia supposta "sconfitta", che dire? Io tre anni fa ero sostenuto da un solo partito che ha preso il 6 per cento e sono arrivato a prendere il 43 per cento al ballottaggio: una performance del genere non era mai riuscita a nessuno in epoca recente. È vero, non sono stato eletto sindaco, anche perché non ho usato i metodi che hanno portato lui a diventare senza meriti e senza titoli amministratore di una società pubblica, gli slurpatori appassionati di Chupa Chups non mi sono mai piaciuti.Io vado orgoglioso di quello che ho fatto nel 2022 grazie all'aiuto di tanti amici appassionati e tanti cittadini pieni di speranza e coraggio, sottraendo soldi e tempo alla mia famiglia e al mio lavoro e lascerò a chi verrà dopo di me una base solida alla quale manca poco per risultare vincente nel 2027.Volpi invece, quando si guarda allo specchio alla mattina cosa vede? Canà Oronzo.E per favore non fate rime”.
Puntuale anche l’ennesimo commento di Volpi sotto il post di Caffaz, nel quale il presidente di Retiambiente ha ribadito la nobiltà del lavoro fatto con onestà e il fatto che non servano lauree per avere incarichi politici, rivendicando il merito di aver seguito la creazione del forno crematorio durante il periodo in cui fu amministratore unico di Apuafarma, altra partecipata del comune, nominato dalla giunta di Angelo Zubbani.
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Il consigliere Simone Ortori ha raccolto le segnalazioni dei residenti e si sta attivando con il settore lavori pubblici del comune di Massa per arrivare alla rimozione di cisterne che sono state utili nella fase di lavori, ormai terminata da tempo, per la bonifica dell'acqua di drenaggio dei muri presso edifici ERP di Altagnana, che è bene rimarcarlo è stata un fatto dovuto e positivo con investimento di 70 mila euro da parte del comune. “Adesso ènecessario rimuovere le cisterne e ripulire area cantiere – ha dichiarato Ortori - il lavoro deve essere terminato per intero per poter essere compiutamente apprezzato dai cittadini contribuenti. Tali cisterne non hanno più ragione di permanere perchè ormai terminati i lavori commissionati dal Comune di Massa presso area ex scuole elementari del paese per operazioni bonifica acqua. Se ne chiede pertanto la rimozione e la contestuale pulizia e smantellamento delle rimanenze del cantiere.L'area degli alloggi ERP di Altagnana è parte integrante di una comunità su cui l'amministrazione comunale ha giustamente investito in termini di tutela della salute pubblica, analoga segnalazione sarà inviata ad ERP per un sopralluogo che possa essere veicolo di investimenti in termini di manutenzione e decoro”.
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Le corse notturne e gli eccessi di velocità lungo Via del Cacciatore, nel tratto che collega le zone di Bondano, Casone, Ricortola e Partaccia, stanno diventando un serio problema di sicurezza per residenti e commercianti della zona. Le segnalazioni si moltiplicano e il timore è che prima o poi possa verificarsi un grave incidente. Secondo quanto riportato da diversi cittadini, il tratto in questione sarebbe spesso utilizzato come pista improvvisata da auto e moto, in particolare nelle ore serali e nei fine settimana. “Corrono come matti, con moto e macchine che sfrecciano ben oltre i limiti – racconta un residente –. Abbiamo paura anche solo ad attraversare la strada”. La situazione è nota anche alle attività commerciali presenti nella zona, che lamentano un clima di costante insicurezza e un calo della vivibilità del quartiere. A farsi portavoce delle lamentele è anche il Circolo PD Bondano, Casone, Ricortola, Partaccia, attraverso il coordinatore Osvaldo Bennati, che ha raccolto numerose segnalazioni da parte degli abitanti.“È fondamentale intervenire – dichiara Bennati –. I cittadini hanno bisogno di sentirsi sicuri. Serve un’azione immediata da parte dell’Amministrazione comunale per mettere fine a questi comportamenti pericolosi”. Le proposte sono chiare: installazione di dossi rallentatori, autovelox mobili, e maggior presenza delle forze dell’ordine nella zona.Oltre al problema della velocità, sono state segnalate anche diverse problematiche di assembramenti e liti nella notte, che contribuiscono ad alimentare un clima di tensione e insicurezza.
A tale scopo, il Circolo ha già inoltrato una richiesta ufficiale al Consigliere comunale Daniele Tarantino, chiedendo che la problematica venga portata all’attenzione del Consiglio e che vengano avviati gli interventi necessari in tempi rapidi.
I residenti chiedono che il Comune di Massa non resti a guardare. L’appello è chiaro: prevenire ora, prima che si debba piangere una tragedia.
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Il Partito della Rifondazione Comunista di Massa torna a chiedere lumi sul carico della nave Guang Rong naufragata contro il pontile di Massa e non ancora rimossa, lamentando di dover apprendere le informazioni dalla stampa nazionale e non dal comune di Massa direttamente: “Da mesi noi come Partito della Rifondazione Comunista di Massa, assieme a diversi Comitati, stiamo chiedendo lumi e assicurazioni sul carico presente sulla nave Guang Rong arenata in prossimità delle nostre spiagge. Avendo conoscenza del sistema estrattivo ci siamo subito preoccupati per quel carico che era destinato al riempimento dei cassoni della diga in costruzione al porto di Genova. E leggendo "Il Fatto Quotidiano" del 24 Luglio scorso ne avevamo tutte le ragioni.Una relazione dell' Agenzia Regionale per l'ambiente della Liguria, che sta mantenendo un serio controllo sulle operazioni nel porto di Genova, rileva che uno dei fornitori non ha segnalato "le dichiarazioni di conformità dei singoli produttori" generando di conseguenza l'impossibilità a tracciare la compatibilità/innocuità dei detriti: ARPAL è preoccupata perchè la provenienza è rischiosa visto che si tratta di "scarto delle lavorazioni dei marmisti", afferma "Il Fatto Quotidiano".Sul sito della società chiamata in causa, con sede operativa nella nostra provincia, spicca una foto della Guang Rong che viene caricata di detriti, una lavoro che la stessa ditta mette tra le opere in esecuzione.Nascono quindi spontanee delle domande: ma se ARPAL solleva dubbi sul materiale depositato, anche a seguito di proteste di diversi pescatori genovesi che hanno visto il calo del pescato a causa della torbidità delle acque, come possiamo essere tranquilli noi avendo quel materiale a poche decine di metri dalla riva, in bilico e in balia di ogni mareggiata? Siamo sicuri che sia tutto a posto oppure le perplessità, i dubbi, espressi da molta società civile in merito alla gestione di questo naufragio sono purtroppo realtà? Avevamo fatto come gruppo consiliare Polo Progressista e di sinistra una richiesta ad ARPAT in merito alla caratterizzazione di quel carico, ma la risposta è stata un "no comment" perchè c'era un'indagine giudiziaria in corso. Se il silenzio di ARPAT è giustificato, non lo sono le parole diffuse con il contagocce dagli organi competenti, e anche qualche apparizione social per dire che va tutto bene e che comunque sarà un successo, non risolve il problema del buio informativo sulla vicenda. Nel frattempo però, come sottolinea il giornalista de "Il Fatto Quotidiano", la mancanza di tracciabilità del materiale depositato nei cassoni della nuova diga, che è lo stesso presente oggi sulla nave Guang Rong, configura una violazione del testo unico ambientale.Una domanda infine ce la dobbiamo fare: come mai quando si tratta di questioni spinose che riguardano il mondo dell'escavazione dobbiamo avere notizie da fonti provenienti fuori il nostro territorio?".
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È stata inviata una lettera aperta al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in cui si chiede chiarezza sul vero significato di "acqua pubblica", dopo le recenti dichiarazioni del Presidente che la indicano come uno dei pilastri della sua candidatura per le prossime elezioni regionali."Acqua pubblica" non può ridursi al solo fatto che le società di gestione abbiano come soci esclusivamente i Comuni o altri enti pubblici.Secondo i promotori della lettera, questa è una condizione necessaria ma non sufficiente: non garantisce né l'interesse collettivo né la tutela dei cittadini, se la gestione rimane ancorata a logiche di mercato e di profitto.Nella lettera viene specificato che la vera gestione pubblica dell'acqua significa: assenza di scopo di lucro (né per i gestori, né per i Comuni soci), controllo diretto e "analogo" da parte degli enti pubblici, utilizzo delle risorse a beneficio esclusivo del servizio e degli utenti, governo democratico e partecipato (con voto capitario: una testa, un voto), massima trasparenza e controllo sociale.Solo la gestione in house providing, prevista dalla normativa nazionale ed europea per i servizi pubblici essenziali, è in grado di rispettare questi criteri, per questo si chiede a Giani una presa di posizione netta e trasparente:Lei intende promuovere e attuare un vero modello di gestione in house, che rispetti questi principi e riporti l'acqua fuori dalle logiche di mercato e di profitto, oppure si continuerà con il modello attuale, che è solo un paravento di "gestione pubblica" formale, dove i comuni restano soci unici ma sfruttano le tariffe dei cittadini per ottenere utili e dividendi da reinvestire altrove? I promotori della lettera invitano il Presidente Giani a rispondere pubblicamente e ad assumere un impegno chiaro: l'acqua non è una fonte di profitto, ma un bene comune da tutelare e gestire senza alcun interesse di lucro! La Toscana – concludono – ha bisogno di una scelta trasparente: Governatore Giani, gestioni in house sì o no?
Rete Toscana per la Tutela dei Beni Comuni
(Forum Toscano Movimenti per l'Acqua, Acqua Bene Comune Pistoia, Acqua Bene Comune Valdarno, Comitato Acqua Pubblica Arezzo, Atto Primo salute ambiente e cultura, AdiC Associazione per i Diritti dei Cittadini, Trasparenza per Empoli, La Libellula – Gruppo per l'Ambiente, Valle del Serchio, Associazione Vivere in Valdisieve, Circolo Laudato Si' Vicopisano Monte Pisano, GRASP The Future-AlterPiana Firenze Prato Pistoia, ARCI Comitato Territoriale Arezzo APS, Comitato Trasparenza Rosignano, Laboratorio per Unaltracittà - Firenze, Comitato dalla parte del cittadino, P.Arci Empolese Valdelsa, Associazione dei Fenicotteri Piana di Lecore APS, G.A.S. di Montagnana Val di Pesa, I' Bercio, Valdelsa Attiva, Centro Studi per la Nuova Agricoltura Contadina e Artigiana, Comitato stop5g Empoli-Valdelsa, Comitato Viale IV Novembre EMPOLI, Mamme di News a tutto Gas, Movimento CLARA, Circolo di Legambiente di Lastra a Signa - Di la d'Arno, Associazione Il Paese che vogliamo di Montespertoli, Comitato per la chiusura della discarica di ex Cava Fornace, Liberamente le Signe, Movimento Municipalista Arezzo)
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“Sono molto contenta di non essere più la sola voce, in questo territorio, che chiede una sede distaccata della DDA presso la Procura della Repubblica di Massa-Carrara. Avevo provato un anno fa a ottenere l’approvazione di un emendamento quando si discuteva dei test antidroga in consiglio comunale ottenendo una secca bocciatura della proposta. Sentire la Fondazione Caponnetto prendere posizione pubblica sullo stesso tema è un raggio di sole nel buio che avvolge la questione mafie nella nostra provincia. La recente indagine sul traffico internazionale di droga rivela come Massa sia uno snodo importante e sottovalutato di relazioni transnazionali” dichiara la consigliera Bennati. “E’ un ottimo segnale che la festa provinciale della Cgil ospiti il Procuratore di Napoli Gratteri, che così a lungo si è occupato di Ndrangheta, vista la presenza ormai strutturale di questa e altre organizzazioni mafiose nei nostri comuni.” sottolinea Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ritiene il contrasto alla criminalità organizzata una pre condizione per una democrazia sana e che persegua l’interesse collettivo. Troppo spesso le inchieste della magistratura e il lavoro di indagine delle forze dell’ordine rivela la presenza di denaro di provenienza illecita nelle economie territoriali ma anche all’interno delle campagne elettorali. La politica deve fare di più per contrastare e allontanare la cosiddetta “borghesia mafiosa” dalle amministrazioni pubbliche, attivando protocolli di legalità e dando attuazione alle norme sulla trasparenza. La Toscana si sta rivelando terreno troppo fertile per le mafie per la presenza di infrastrutture logistiche che agevolano i traffici internazionali di droga, per le operazioni di riciclaggio legate al settore immobiliare spesso connesso al turismo e per il traffico di rifiuti illeciti provenienti dal settore tessile e conciario.
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La nomina di un nuovo direttore generale a Retiambiente Carrara, il cui stipendio ricadrà interamente sulla Tari e quindi sulle bollette a carico dei cittadini, è emblematico del modo in cui è stata gestita l'azienda in quest'ultimo anno e più in generale dei ripetuti insuccessi ottenuti da Serena Arrighi e dalla sua pessima amministrazione. Seguendo la metafora calcistica utilizzata dal Presidente della società Fabrizio Volpi, sarà pur vero che Walter Bresciani Gatti sia il Cristiano Ronaldo dei rifiuti, il problema è che Volpi è l'Oronzo Canà dello stesso settore e il sindaco Serena Arrighi è il commendator Borlotti, lo scaltro e inconcludente presidente della Longobarda che nel celebre film degli anni Ottanta assume Oronzo Canà-Lino Banfi con il solo scopo di far retrocedere la squadra in serie B.Dopo due anni in cui, per stessa ammissione dell'amministrazione comunale, la raccolta differenziata è andata incontro ad un regresso, in cui lo stesso Volpi e l'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini non hanno trovato di meglio da fare che attribuire la responsabilità di questo ai cittadini di Carrara, adesso si vuol dare ad intendere che per risolvere il problema è necessario creare una nuova costosa poltrona, pagata in bolletta dai cittadini, senza ovviamente rinunciare a quella di Volpi, che viene di fatto commissariato, ma che rimane in carica solo perché rappresenta il punto di equilibrio politico tra la peggiore amministrazione comunale del secondo dopoguerra e il più scalcinato PD che si ricordi nella storia recente.Intanto nell'ultimo anno, al di là di una incredibile e dilettantisca comunicazione istituzionale, dei quasi fanciulleschi attacchi all'altra azienda pubblica controllata dal Pd (Nausicaa) e all'incredibile decisione di utilizzare la idropulitrice per sbiancare le opere d'arte (roba da Repubblica delle Banane!), nulla è stato fatto da Reti Ambiente Carrara per migliorare gli standard e i numeri sulla raccolta dei rifiuti: né un incremento della raccolta porta a porta, né un superamento dei cosiddetti cassonetti Smart, introdotti dall'amministrazione a 5 Stelle, che nessun risultato concreto hanno portato. Insomma, da quando Reti Ambiente Carrara è stata costituita, sono aumentati i costi e i risultati sono stati imbarazzanti, come è risaputo in tutto il comprensorio fino a Livorno, limitati solo a qualche periodica esternazione del presidente Volpi, politico di lungo corso ben distante dal nuovismo manageriale millantato da Arrighi in campagna elettorale, interessato solo a coprire gli insuccessi suoi, dell'amministrazione comunale e del Partito Democratico. A causa di questa inadeguatezza, Volpi-Canà è stato quindi commissariato da Bresciani Gatti-Ronaldo. Peccato che i cittadini di Carrara, che hanno subito anche quest'anno un incremento della Tari tra il 4 e il 7 per cento, pagheranno in bolletta lo stipendio a entrambi
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- Cava Fornace: Legambiente torna a proporre il progetto per la chiusura


