Politica
PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

Risse, danni e furti a Massa: per i consiglieri del Pd Serve un tavolo per una città più sicura
Negli ultimi mesi Massa sta vivendo una situazione sempre più preoccupante. Si susseguono episodi di violenza, danneggiamenti a edifici e attività, risse, atti di vandalismo e perfino furti…

Degrado ex liceo scientifico Marconi di Carrara: secondo il Polo progressista e sinistra Massa la responsabilità del recupero è del governo Meloni
Il Polo progressista e di sinistra, composto da M5S RC e Mcc, deve evidenziare, sin qua, la totale indifferenza del governo Meloni di fronte alla necessità di recuperare…

Solidarietà del Comitato Cava Fornace ai cittadini di Empoli: "Il referendum è una battaglia di tutti"
Il Comitato ex Cava Fornace esprime il proprio sostegno ai cittadini e alle cittadine di Empoli che il prossimo 9 novembre 2025 saranno chiamati a…

Cade un masso sulla strada di Forno: la segnalazione da Rifondazione Comunista Massa che aveva segnalato lo stato di incuria delle strade montane massesi
"Non più tardi di qualche giorno fa denunciavamo lo stato di incuria e di estrema precarietà in cui vertono le strade della montagna massese. Nella giornata…

Impegno per garantire al Cermec il miglior futuro possibile: l'assessore alle partecipate del comune di Carrara spiega la linea nei confronti di Cermec
"Stiamo lavorando per garantire a Cermec investimenti alternativi nel caso non si realizzasse il biodigestore - spiega l'assessore alle Partecipate del Comune di Carrara Carlo Orlandi -. Cermec è una…

Cittadini a confronto a Marina di Massa il 3 novembre: il comitato “Tra la Gente” invita al dialogo
Un pomeriggio di confronto aperto, tra idee, segnalazioni e proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. È questo lo spirito con cui il comitato…

Matteo Martinelli, consigliere M5S: "Si rischia di perdere 26 milioni di investimenti sul territorio. Orlandi si dimetta"
"Siamo di fronte all’ennesimo capitolo della saga dei pasticci dell’assessore Orlandi e della Sindaca – attacca il consigliere M5S Matteo Martinelli - e che questa…

Nausicaa, ancora un’ingiustizia ai danni di un lavoratore storico dei servizi cimiteriali: Fit Cisl chiede le dimissione della direttrice Lucia Venuti
Arriva da Fit Cisl il caso di un lavoratore di Nausicaa s.p.a.: "Assunto nel 2014 con un contratto part-time, dopo oltre 11 anni di servizio e numerose richieste…

Arresto spacciatori all'ex liceo scientifico di Carrara: Forza Italia approva gli arresti e chiede la riqualificazione dell'area
“Forza Italia continuerà a vigilare affinché non ci si fermi alla sola chiusura delle aree pericolose, ma si lavori per una vera rinascita dell’ex Liceo Scientifico Marconi. La…

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Strisce pedonali ormai completamente sfumate, segnali di stop in buona parte cancellati, linee di mezzeria di cui restano solo ombreggiature sull’asfalto, cartelli mancanti o rotti o nascosti da piante: questa la condizione della segnaletica orizzontale nel comune di Massa, soprattutto nelle zone periferiche, che mette a serio rischio l’incolumità di pedoni e automobilisti. A sottolineare la gravità della situazione e l’urgenza di un tempestivo intervento di manutenzione sono stati Maurizio Bonugli, Andrea Biagioni e Daniele Terzoni del gruppo Left, Laboratorio Politico Massa Carrara, non senza una frecciata ironica all’attuale amministrazione che si è molto preoccupata di inserire nel Regolamento di Polizia Urbana, norme e sanzioni relative all’abbigliamento femminile e all’accattonaggio diventato una colpa da punire, ma non ha preso alcun provvedimento né per garantire la sicurezza dei ragazzi nelle scuole, né, appunto, per tutelare i cittadini nella circolazione sulle strade. “Al netto di qualche intervento di maquillage concentrato soprattutto nei centri di Massa e Marina – hanno detto da Left - le condizioni della segnaletica orizzontale sono pessime perché poco visibile o addirittura invisibile su larghissima parte del territorio di competenza del comune. Soprattutto nelle periferie dove, nelle ore serali e notturne, la situazione diventa ancor più pericolosa.” A sostegno della richiesta di intervento il gruppo di Left ha portato il Codice della strada che all’articolo 37 impone ai comuni la manutenzione della segnaletica nei centri abitati, sulle strade locali duoridai confini del comune e sulle strade private aperte a uso pubblico. Soprattutto è stata messa in evidenza la norma che prevede che : “per ciascun segnale deve essere garantito uno spazio di avvistamento tra il conducente ed il segnale stesso libero da ostacoli per una corretta visibilità. In tale spazio il conducente deve progressivamente poter percepire la presenza del segnale, riconoscerlo come segnale stradale, identificarne il significato ed attuare il comportamento richiesto”.Per questa semplice ragione: “tutti i segnali devono essere percepibili e leggibili di notte come di giorno”.
Il gruppo di Left ha suggerito , quindi, l’utilizzo di vernici altamente retroriflettenti in grado di recepire la norma EN 1436 della Commissione Europea di Normazione (CEN) sulle caratteristiche minime prestazionali della segnaletica orizzontale in uso per la sicurezza dell’utente della strada, oppure in 3D ed ha invitato il comune di Massa al rispetto delle normative in materia: “ Vorremmo conoscere il costo previsto a bilancio per l’anno 2020 della voce “apposizione e manutenzione segnaletica stradale”, quali le ditte (assegnatarie) e i criteri di assegnazione dell’appalto relativo, quali i capitolati e/o i disciplinari tecnici relativi ai materiali con cui si realizza il rifacimento e l’apposizione e/o manutenzione della segnaletica stradale orizzontale perché anche qua, decidere di spendere meglio i soldi dei cittadini massesi, consentirebbe interventi più duraturi nel tempo sostitutivi di quelli che invece sembrano susseguirsi in maniera continuativa dentro una modalità non meglio programmata ed emergenziale. Ben fatto è meglio che ben detto.”
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Le Sardine di Massa – Carrara si sono riunite venerdì sera insieme a persone che hanno a cuore la forma e la sostanza del far politica e a rappresentanti del Parlamento studentesco ad accolto la richiesta di studenti e studentesse di proseguire la protesta per la sicurezza nelle scuole locali in maniera autonoma, confermando, tuttavia, la vicinanza alla battaglia dei ragazzi e comunicando il loro sostegno allo sciopero indetto dagli studenti stessi per il prossimo venerdì 17 gennaio.
“Studentesse, studenti, personale Ata e corpo docente - scrivono le Sardine rappresentate da Daniele Tarantino e Valeria Aurino - hanno vissuto e continuano a vivere il dramma di edilizia scolastica versante in disastrose condizioni. La piazza è la loro”. E aggiungono: “ Siamo state messe a conoscenza dell'esistenza di gruppi privati WhatsApp creati da un consigliere comunale di maggioranza in quota Lega, con all'interno rappresentanti di istituto delle scuole secondarie presenti sul territorio.
Studenti e studentesse minorenni sono componenti di tal gruppo.
Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare.
Pretendiamo trasparenza dell'uso che la politica fa dei social network.
Ribadiamo con chiarezza che, come singole persone, esprimiamo solidarietà a chi ha vissuto e vive tal dramma.
Come Sardine sosteniamo ogni iniziativa che autonomamente studentesse e studenti intenderanno attivare. A livello locale e regionale, discuteremo del concetto di sicurezza declinato nell'edilizia scolastica e
ci impegniamo a dar segnali al riguardo”. Insomma, l’impegno delle Sardine di Massa Carrara c’è, a sostegno della battaglia per la sicurezza nelle scuole.
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Potranno essere ascoltate solo interrogazioni depositate in forma scritta e prima delle ultime 24 ore precedenti l’inizio del consiglio comunale. L’interrogazione solo verbale è ammessa esclusivamente per fatti straordinari accaduti nelle ultime 24 ore prima del consiglio. Se il fatto è accaduto anche solo due giorni prima e viene notificato ai consiglieri dell’opposizione poche ore prima del consiglio non potrà in alcun modo essere sottoposto alla giunta e dovrà attendere il consiglio comunale successivo e la presentazione in forma scritta.
Sono queste le innovazioni volute dalla maggioranza grillina che sta elaborando insieme all’opposizione, come è previsto dalla legge, la modifica del regolamento comunale. Si tratta di un percorso che deve essere condiviso da tutte le forze politiche rappresentate in consiglio ma che, invece, a Carrara ha visto l’insorgere compatto dell’opposizione proprio contro una norma – quella relativa alla tempistica delle interrogazioni– che è stata intesa come un vero e proprio bavaglio messo intenzionalmente all’opposizione. Tutti i rappresentanti della minoranza hanno incontrato la stampa stamani per esprimere il loro dissenso a quello che appare un palese tentativo di imbavagliare la democrazia.
Dato l’andamento ormai diventato standard dei consigli comunali di Carrara, dove la stragrande maggioranza delle interrogazioni viene liquidata con “le risponderemo in forma scritta” e dove l’assenteismo o il silenzio di alcuni assessori è quasi patologico e dato anche il sistema, anche quello consolidato, dell’abuso dei comunicati confezionati a tavolino per quasi ogni tipo di comunicazione, non stupisce più di quel tanto che, avendo la possibilità di dare una forma istituzionale alle proprie via di fuga, i grillini l’abbiano appunto messa in atto. Con il provvedimento che ha indignato l’opposizione, in realtà, Del Nero, Boldrine e Palma, rappresentanti della maggioranza nella commissione 1, si sono assicurati la certezza che non ci saranno più soprese imbarazzanti per De Pa and Co. nel corso dei consigli comunali. Le interrogazioni scritte presentate un giorno prima, garantiscono alla giunta il tempo necessario per preparare, con gli addetti alla comunicazione, la giusta risposta da dare senza rischiare di farsi trovare impreparati o, peggio, in torto. E già che c’erano, ovviamente, i grillini hanno anche aggiustato la norma relativa al giochino dell’inversione dell’ordine del giorno di cui, finora, hanno ampiamente approfittato con l’intento palese, se pur mai dichiarato, di evitare di trattare i temi più scottanti previsti per le varie sedute di fronte al pubblico più caldo e numeroso dell’inizio dei consigli. Nel nuovo regolamento a firma 5 stelle di norma si faranno sempre prima le delibere e poi le interrogazioni. La parte che riguarda più direttamente il cittadino andrà quindi sempre in coda ai consigli cioè in genere verso le 23, quando i presenti che hanno resistito, stanchi e assonnati non hanno più voglia di ascoltare niente e nessuno. Inoltre non ci sarà l’obbligo di risposta da parte di sindaco e assessori. Anche l’amministrazione Zubbani aveva usato espedienti abbastanza discutibili, tipo fare i consigli comunali alle nove del mattino, per evitare di essere aggredita dalla rabbia cittadina, ma non si era spinta a cambiare addirittura il regolamento per giustificare i propri mezzucci.
L’opposizione, comunque , non ci sta e stamani lo ha ribadito a chiare lettere: il consigliere di Insieme per carrara Gianenrico Spediacci ha ricordato di aver sempre presentato interrogazioni scritte e di aver ricevuto solo una risposta e dopo otto mesi dalla domanda. “ Ho chiesto di concedere la possibilità di un intervento per gruppo ma dopo essersi consultati hanno deciso di no.”.
La stessa risposta la ha avuta la consigliera del Pd Roberta Crudeli che ha chiesto a Del Nero di ripensare alle posizioni assunte. “ Quello che è accaduto ieri è un fatto grave perché limita la democrazia che era il cavallo di battaglia dei 5 stelle - ha detto la Crudeli – questa decisione è a mio avviso gravissima, ma Del Nero mi ha risposto che hanno deciso col loro gruppo e che indietro non tornano. Ancora una dimostrazione di incompetenza e incapacità di governare. Ad ogni interrogazione il sindaco fa scena muta. Imbavagliare opposizione è sinonimo d’incapacità governativa.”
La consigliera Giuseppina Andreazzoli, del Psi, è tornata su un tema che a più riprese aveva segnalato e cioè quello dei manifesti che annunciano i consigli comunali: “ Nel 2019 sono stati fatti 24 consigli comunali ma sono stati affissi i manifesti solo in nove occasioni, tutte per consigli comunali solenni. Per i consigli in cui gli argomenti erano quelli di maggior interesse per i cittadini non è stata data alcuna comunicazione, soprattutto a quella fascia di persone che non usa i social. Anche questa è una forma di bavaglio messo alla democrazia. Con queste nuove regole, poi, i cittadini non potranno più rivolgersi ai consiglieri comunali all’ultimo momento.”
Molto critico anche il consigliere Vannucci: “Io più di tutti ho voluto lasciare all’ amministrazione la possibilità di esprimersi. Ma l’esito è stato sconfortante. All’inizio era normale che non sapessero rispondere, adesso hanno deciso di non farsi più fare le domande. Anzi esplicitamente hanno detto chiaramente che rispondono a dirigenti di cui non si conosce il nome. Aboliti i consigli dei cittadini, esautorato il consiglio comunale, adesso non resta che ridurlo ai minimi termini. La maggioranza consiliare non sa cosa e quindi è incapace di controllare l’amministrazione che non sa cosa fare. Il sindaco ha mentito su temi importanti come lo stadio, il monoblocco, il liceo scientifico. Sono loro che cercano di non farlo parlare perché hanno paura che parli a vanvera o che si accorga che non è lui quello che amministra la città. “
Spediacci ha concluso confermando l’intenzione di rivolgersi alla Procura e alla Corte dei Conti.
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In merito alle accuse ed eventuali inadempienze attribuite al Parco delle Apuane, il Presidente dell'ente Alberto Putamorsi risponde così: "Accetto il dialogo e tutte le critiche, ma non le falsità. Queste sono disoneste, non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti di tutta la collettività".
"A chi ci dice cosa avremmo dovuto fare rispondo così:
1) Si accusa il Parco di aver rilasciato negli anni pca illegittime e che questo sia addirittura sostenuto dall'Avvocatura! Disonestà intellettuale o delirio? Lo chiedo perché nessuna, dico nessuna delle pronunce di compatibilità rilasciate dal Parco negli anni (si parla dell'ordine di una media di 20/25 pca rilasciate all'anno), è stata dichiarata illegittima. Anzi, una è stata annullata dal Tar per eccesso di protezione ambientale a scapito della ditta che l'aveva richiesta e non ottenuta dal Parco!
2) Sulla cava Biagi il Parco non ha taciuto, semplicemente non era tenuto a doversi pronunciare. Era il Comune di Massa a doverlo fare!
3) Quanto alla modifica dei confini. Per l'ennesima volta ribadiamo che ci si è limitati ad un intervento di correzione di meri errori materiali nell'ordine di pochi metri quadrati, cui è competente il Parco, come è riconosciuto dalla Regione Toscana.
4) Il Pit non prevede la chiusura delle cave della Tambura, ma vieta soltanto di modificare le parti esterne visibili dal mare, per cui le cave possono continuare in galleria.
5) La galleria dal versante di Minucciano procede in direzione opposta al rifugio Aronte, per cui non è possibile scavare sotto il rifugio!
Infine, invito chi rivolge accuse così gravi con tanta leggerezza di essere più accorto nel parlare, qualità che spesso chi è abituato a salire in cattedra tende a dimenticare"
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In seguito alle affermazioni apparse recentemente sulla stampa in tema cave, le associazioni ambientaliste CAI, GrIG (Gruppo di Intervento Giuridico), Italia Nostra, La Pietra Vivente cercano risposte e puntano il dito.
Pucci viene accusato di aver negato il consiglio comunale della materia cave e di aver emanato una determina mal indirizzata, in cui venivano specificati i motivi per cui le cave andavano chiuse. Un comportamento discutibile per le associazioni ambientaliste: "La settimana successiva ha autorizzato il Padulello, pur avendolo trovato a scavare senza autorizzazione".
Si punta il dito anche verso Volpi, secondo le associazioni, colpevole di danno ambientale per aver fatto riattivare cava Rocchetta Calacatta, e al presidente del parco delle Apuane, Putamorsi. Secondo gli ambientalisti, infatti, era stato deciso di aspettare il PIT per chiudere le cave, ma nonostante questo non è stata intrapresa nessuna azione.
Anche il sindaco di Minucciano viene chiamato in causa: "Ha violato ancora una volta il piano estrattivo in presenza di PABE; non ha rispettato più e più volte le prescrizioni per la tutela della buca carsica (violando gli artt. 28 e 29 del Codice dell'Ambiente); ha avuto una "deroga politica" in violazione del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (ma è possibile?)".
A Persiani, inoltre, viene chiesta la pubblicazione sul sito del comune tutto il materiale inerente ai PABE (I piani attuativi dei bacini estrattivi).
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“La Fondazione Cassa di Risparmio è un ente di fondamentale importanza per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio. Per questo non si riescono a comprendere le ragioni delle polemiche comparse in questi giorni sui quotidiani” esordisce il sindaco Persiani nel suo commento alle polemiche sorte recentemente circa l’insufficienza di quote di genere tra le nomine dei membri del Consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio.
Per quanto venga evidenziato che “è il Comitato di indirizzo che, istituzionalmente, ha il compito di affrontare la questione sotto ogni profilo, compresi gli aspetti giuridici, al fine di garantire sia la doverosa rappresentanza di tutti i generi negli organi, sia la concreta operatività dell’Ente nei mesi a venire”, Persiani aggiunge che “mai all’interno del Comitato di indirizzo è stata sollevata la questione del mancato rispetto della quota di genere all’interno del C.d.a.” e che “non è mai stata presentata formalmente una candidatura diversa da quella del dott. Isoppi”.
Le polemiche proverrebbero da persone che hanno ricoperto ruoli di rilievo nella Fondazione CrC e “a quegli stessi soggetti, espressione delle forze politiche che hanno amministrato il territorio per anni e che hanno sempre avuto poco rispetto dell’autonomia della Fondazione, - ammonisce Persiani - occorrerebbe, semmai, chiedere conto delle avventate decisioni che hanno provocato il depauperamento del patrimonio dell’Ente negli anni passati.”
“Lasciamo dunque lavorare serenamente gli organi della Fondazione, - conclude - che è e resta un ente autonomo sia dalle Amministrazioni pubbliche sia dalle forze politiche, ed evitiamo di creare l’ennesimo terreno di scontro o di rivendicazioni inutili. Invito piuttosto chi ha responsabilità istituzionali a favorire per quanto possibile una soluzione condivisa, e ciò non può che valere anche per chi riveste importanti ruoli all’interno della stessa Fondazione, che farebbe bene ad evitare dichiarazioni estemporanee in una fase così delicata.
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Questa mattina, alle 11 si è svolta la conferenza stampa, in sala Giunta del comune di Massa, per dare comunicazioni sul tema cave-agri marmiferi.
In seguito al pubblico dibattito, sopraggiunto dopo la proposta in sede di consiglio comunale, per l'approvazione del regolamento degli agri marmiferi, e alla protesta avvenuta nei giorni scorsi, che ha visto vastissima partecipazione da parte dei cittadini, il primo cittadino ha deciso di fare chiarezza sull'argomento. Il regolamento è un'assoluta novità per il comune, non c'era mai stato. Ciò che preme far comprendere ai cittadini è che questo regolamento è volto a tutelare l'aspetto ambientale e a rispettarlo, non il contrario.
"Il regolamento degli agri marmiferi è importante. In questo modo diamo delle regole." Ribadisce il sindaco: "Le regole discendono dalle leggi regionali al quale ci dobbiamo attenere"
Si cercherà quindi di rispettare l'ambiente, la sicurezza, salvare posti di lavoro e la filiera, inoltre verranno rispettate le sorgenti naturalmente presenti sulle Apuane.
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Hanno voluto ribadire la loro operatività all’interno dell’amministrazione di centro destra del sindaco Persiani, e, soprattutto il loro sostegno a produrre una regolamentazione che favorisca lo sviluppo del settore lapideo con un occhio di riguardo alla qualità della coltivazione delle cave e all’aumento occupazionale. Il gruppo consiliare di Forza Italia, composto da Giovanbattista Ronchieri e Stefano Benedetti ha quindi sollecitato una rapida approvazione del regolamento degli agri marmiferi proposto dalla maggioranza con l’auspicio  che possa finalmente mettere in ordine  un comparto  fino ad oggi vissuto nella totale anarchia, a causa di una scellerata posizione politico-amministrativa delle amministrazioni di Centro Sinistra che non hanno mai voluto regolamentare il settore.  
Il gruppo consiliare di FI ha ribadito i cinque cardini della loro visione sul lapideo: coltivazione delle cave controllata e nel rispetto dell’ambiente; classificazione e tracciabilità del marmo estratto; introiti adeguati della tassa marmi; ricognizione costante della montagna per l’eventuale apertura di nuove cave; provvedimenti amministrativi ed iniziative varie tese a favorire la lavorazione in loco. “Sull’ultimo punto poniamo particolare attenzione hanno detto Benedetti e Ronchieri -  poiché un aumento della lavorazione in loco, incentiverebbe sicuramente l’occupazione diretta e quella dell’indotto. Concludiamo, sottolineando che l’attuale amministrazione ha già previsto all’interno dei Pabe ( Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi, che hanno la finalità di organizzare le regole del settore estrattivo in relazione alla tutela del paesaggio  ), quasi tutte le proposte avanzate dalle varie associazioni ambientaliste, definendo, inoltre, la quantità di marmo che sarà estratta nei prossimi dieci anni, i siti previsti per l’estrazione del marmo e il metodo di estrazione.Ciò significa regolamentare un settore fino ad oggi abbandonato, avviando, quindi, un percorso che ci porti a perfezionare e migliorare le regole, sia per garantire una qualità superiore dell’escavazione, sia per un maggior rispetto dell’ambiente.”.
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Era stata approvata dalla giunta Volpi, all’interno del Regolamento urbanistico approvato in extremis al finire della legislatura,ma è stata stralciata dall’amministrazione Persiani sulla base delle controdeduzioni alle osservazioni e della Conferenza Paesaggistica regionale. In sostanza l’edificabilità dell’ambito territoriale di Ronchi e Poveromo è durato circa un anno e non ha potuto essere in alcun modo apprezzato da residenti e proprietari dei terreni della zona. Lo stralcio dell’edificabilità di Ronchi e Poveromo rappresenta un problema abbastanza importante con ricadute economiche per tutta la città, secondo l’analisi fatta dal Pd di Massa. “L’amministrazione Volpi aveva portato a termine il Regolamento Urbanistico, che comprendeva anche la zona di Ronchi-Poveromo, per la quale si prevedeva una quota di edificabilità compatibile con la presenza delle aree boscate da tutelare. L’amministrazione Persiani ha bloccato il provvedimento e rinviato per l’ennesima volta la pianificazione della zona che in 50 anni ha visto passare continui piani regolatori, varianti e piani attuativi non conclusi e inconcludenti alimentando nei proprietari la legittima aspettativa di poter realizzare le abitazioni.” Il Pd ha ricordato che la zona di Ronchi-Poveromo, secondo i piani regolatori che si sono succeduti, è edificabile fin dal dopoguerra, e come tale è stata trattata ai fini fiscali, tant’è che su quei terreni sono state pagate le imposte come edificabili.
“Anche il Piano Strutturale vigente, che orienta lo sviluppo del territorio, conferma l’edificabilità di Ronchi-Poveromo, disponendo che l’edificazione possa avvenire mediante il solo Regolamento Urbanistico, senza la necessità di un successivo Piano Particolareggiato. – hanno spiegato dal Pd - Il Regolamento Urbanistico portato al termine dalla precedente amministrazione Volpi aveva attuato questa previsione, iniziando con una quota di edificazione contenuta rispetto alle previsioni del Piano Strutturale, e rispettosa dei problemi ambientali e paesaggistici della zona che era comunque un inizio. Ma lo stralcio operato dall’attuale amministrazione Persiani ha riportato tutto in alto mare: bisognerà aspettare il nuovo Piano Strutturale, non ancora avviato, e poi il successivo Piano Operativo: quindi ancora molti anni.”. Secondo il Pd saranno penalizzati non solo i proprietari dei terreni ma anche i proprietari degli edifici già esistenti che potranno solo fare interventi conservativi, e sarà penalizzato tutto il territorio perché non si potranno costruire servizi parcheggi e strutture di pubblica utilità. Inevitabile la preoccupazione per la ricaduta economica negativa che questo comporterà per il settore dell’edilizia e per l’immagine della città, per questo il Pd ha chiesto il ripristino del piano urbanistico precedente allo stralcio.
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Il comune di Massa torna ad assumere e lo farà anche tramite concorsi pubblici. La Giunta nei giorni scorsi ha approvato il Piano triennale del fabbisogno 2020-2022 in cui indica la consistenza della dotazione organica e la sua eventuale rimodulazione. E se lo scorso anno l’amministrazione del sindaco Francesco Persiani aveva attivato la “mobilità volontaria”, ovvero il trasferimento di un dipendente da un'amministrazione ad un’altra, per il futuro sono in programma diversi concorsi pubblici.
“Nel 2019 abbiamo dovuto far fronte a molti pensionamenti, dovuti anche a “Quota 100”, sia per quanto riguarda il personale amministrativo sia a livello dirigenziale ed anche quest’anno diversi dipendenti cesseranno l’attività lavorativa. Tramite le procedure di mobilità sono arrivati in comune e alla Polizia Municipale molti volti nuovi ed in questo 2020 proseguiremo con assunzioni e con la riorganizzazione dell’ente”: il sindaco Francesco Persiani anticipa il piano triennale del fabbisogno approvato dalla Giunta proprio per perseguire obiettivi di performance organizzativa, efficienza, economicità e qualità dei servizi ai cittadini.
Nel dettaglio, nel 2020 è previsto l’arrivo di 24 unità a fronte di 26 pensionamenti dello scorso anno a cui si aggiungerebbero altre 18 assunzioni derivanti dal Piano del fabbisogno del 2019; 23 nuovi arrivi sono in programma nel 2021 ed altri 9 nel 2022. “Se per molte figure professionali è stabilita sia l’opzione mobilità sia concorso pubblico, per altre ci sarà solamente il concorso” spiega l’assessore al Personale Nadia Marnica. “Le prime assunzioni le faremo in primavera quindi prevediamo di aprire le fasi preselettive già in queste settimane. Ci sono poi le dieci assunzioni stagionali degli agenti di Polizia Municipale a cui ricorreremo tramite la graduatoria a tempo determinato”. Saranno quindi attivati concorsi pubblici, ad esempio, per dirigenti, un farmacista, assistente sociale, collaboratori amministrativi; per l’assunzione di due operai invece, tramite il Centro per l’impiego, è stata avviata la selezione.
L’amministrazione comunale con il Piano triennale del fabbisogno conta di passare dai 384 dipendenti del 2019 a 429 nel 2022 andando a rafforzare principalmente il Corpo di Polizia Municipale, ma anche quei settori che hanno mostrato criticità. E come previsto dalle normative vigenti, l’operazione garantisce la riduzione complessiva della spesa di personale.
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