Politica
Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

Risse, danni e furti a Massa: per i consiglieri del Pd Serve un tavolo per una città più sicura
Negli ultimi mesi Massa sta vivendo una situazione sempre più preoccupante. Si susseguono episodi di violenza, danneggiamenti a edifici e attività, risse, atti di vandalismo e perfino furti…

Degrado ex liceo scientifico Marconi di Carrara: secondo il Polo progressista e sinistra Massa la responsabilità del recupero è del governo Meloni
Il Polo progressista e di sinistra, composto da M5S RC e Mcc, deve evidenziare, sin qua, la totale indifferenza del governo Meloni di fronte alla necessità di recuperare…

Solidarietà del Comitato Cava Fornace ai cittadini di Empoli: "Il referendum è una battaglia di tutti"
Il Comitato ex Cava Fornace esprime il proprio sostegno ai cittadini e alle cittadine di Empoli che il prossimo 9 novembre 2025 saranno chiamati a…

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Questa mattina, una delle salette consiliari del comune di Carrara, ha ospitato una sessione di discussione delle tesi di Laurea dell'Accademia di Belle Arti di Carrara. Nell'ottica di una proficua collaborazione tra enti, l'amministrazione ha così dato supporto a Palazzo del Principe che per problemi legati alla didattica e al personale, non aveva la possibilità di organizzare la sessione nella modalità abituale. Per evitare disagi agli studenti, quindi, il Comune di Carrara ha messo a disposizione i suoi spazi, garantendo contestualmente il rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus indicati nel DPCM del 4 marzo 2020 e disposizioni successive.
"Da sindaco e anche da insegnante sono stato ben lieto di andare incontro alla richiesta dell'Accademia e dei suoi studenti. Abbiamo dato la possibilità a questi laureandi di portare a compimento il loro percorso nei tempi previsti, un risultato importante per loro e per le loro famiglie. A loro vanno i miei complimenti. La sessione si è tenuta nel rispetto delle norme diramate per contenere la diffusione del Coronavirus. Colgo l'occasione per richiamare tutti a non creare falsi allarmismi e a rispettare le norme igienico sanitarie diramate dal governo a tutela della salute propria e degli altri" ha dichiarato il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ricordando il comma i) dell'articolo 1 del  DPCM del 4 marzo 2020.
"Ringrazio per la collaborazione instaurata già da tempo con l'amministrazione comunale, il sindaco, la città di Carrara e tutti quelli che hanno collaborato alla organizzazione degli esami finali di tesi del nostro prestigioso istituto. " ha aggiunto il presidente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara Antonio Passa.
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"Domenica 8 marzo si dedicherà doverosamente molto spazio a celebrare la festa della donna, l'impegno della nostra organizzazione sindacale consiste nel non dimenticare quanto ancora bisogna fare per migliorare le condizioni delle donne nel mondo del lavoro - premette Giovanni Bernicchi (segretario generale Fisascat Cisl Toscana Nord) -. La Fisascat CISL è un sindacato che segue molte realtà lavorative dove le donne sono presenti in maggioranza rispetto ai lavoratori uomini; Terziario e Commercio, Imprese di Pulizie, Cooperative Sociali, Ristorazione e Pubblici Esercizi, sono alcuni esempi di settori dove l'impiego femminile è superiore a quello maschile, ma le differenze sono sempre molto sostanziali e le disparità tra i due sessi sono ancora molto marcate. Abbiamo assistito anche numerose  collaboratrici scolastiche nel processo di internalizzazione, andato a buon fine per quasi tutte.  In generale, a Lucca, ne sono sono rimaste escluse, e saranno quindi licenziate, circa 50 e a loro esprimiamo la massima vicinanza, sempre pronti a dare il massimo anche perchè sappiamo quale duro percorso avessero alle spalle come lavoratrici negli appalti pubblici".
"In generale purtroppo anche se i contratti collettivi determinano un trattamento omogeneo per entrambi  i sessi, le lavoratrici risultano sempre quelle maggiormente penalizzate, tre donne su cinque sono inquadrate con un rapporto di  lavoro part-time involontario rispetto ai colleghi maschi che sono prevalentemente con un contratto a tempo pieno e per poter accedere al mondo del lavoro spesso le donne sono poste di fronte ad una sola scelta che è quella di un rapporto di lavoro a tempo parziale con pochissime possibilità di poter raggiungere il tempo pieno. Paradossalmente tra le poche lavoratrici che hanno un contratto full-time, e che hanno la necessità (per motivi familiari o per accudire i propri figli) di una trasformazione a part-time, questa possibilità viene molto spesso negata dal datore di lavoro, costringendo in molti casi la donna a dimettersi  dal proprio impiego". 
"La donna lavoratrice - continua Berncchi - oltre ad essere penalizzata dall'avere un contratto part-time involontario, spesso deve subire la massima flessibilità oraria, con la conseguente difficoltà di organizzare la propria vita privata, che molto spesso è fatta di figli da accudire e di una famiglia da mandare avanti. Molte sono le situazioni d'impiego, ma ad oggi manca la qualità che non è paragonabile con la quantità del lavoro che diventa un fattore prevalente su tutti gli aspetti, in particolare sul fronte del rispetto dei  diritti. I settori che ho citato sono purtroppo quelli dove la ~qualità del lavoro lascia spesso a desiderare, soprattutto negli appalti,dove il fenomeno della esternalizzazione del servizio consente facile guadagni per chi la pone in essere, scaricando così le responsabilità e le necessità a chi si trova a gestire l'appalto con il minimo delle risorse, con la conseguenza di un pesante aggravio del lavoro delle addette impiegate nelle strutture in appalto, dover assistiamo alla presenza di maggiori carichi di lavoro e minori tutele.Il settore degli appalti è quello che vede il maggior impiego di mano d'opera  femminile ma è anche quello con la maggiore incidenza di precarietà e di minori tutele occupazionali.Altro esempio è rappresentato dal settore del terziario e commercio, che si presenta migliore sotto l'aspetto economico ma con difficoltà legate ad un impiego che spesso vede giornate come la domenica  e I festivi impiegate sul posto di lavoro.Quanto ho descritto rappresenta in sostanza le molteplici difficoltà che nel 2020 la donna deve affrontare nel  mondo del lavoro e spesso questa battaglia è impari e piena di pregiudizi".
"Ci vuole un impegno sindacale e anche legislativo che tenga ben conto delle difficoltà che le lavoratrici devono affrontare in termini di parità di diritti e di condizioni che possano conciliare i tempi di vita e lavoro necessari per chi deve affrontare le difficoltà della quotidianità - sottolinea il referente Fisascat Cisl - . Non è sufficiente stanziare soldi per incentivare la figura della madre lavoratrice, si devono piuttosto avere regole e leggi che permettano alle donne di poter equilibrare le esigenze lavorative e di legittima carriera con le esigenze~familiari, tutto questo ad oggi non è possibile. Per cui per non rendere ipocrita ed inutile festeggiare l'8 marzo, al posto di belle parole, spesso vuote di contenuti tangibili, tutti dobbiamo impegnarci per cambiare concretamente il futuro della donna che lavora , raggiungendo il traguardo della completa parità di diritti tra uomo e donna nel mondo del lavoro e anche nella società".
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Mancano i posti nei reparti di malattie infettive e in terapia intensiva e questo è l’aspetto più serio di tutta l’epidemia di coronavirus in Italia. Il fioccare di nuovi casi anche sul territorio provinciale ha fatto nascere la proposta di Italia Viva di riaprire i reparti chiusi del Monoblocco a Carrara e il vecchio ospedale di Massa ed approntarli per ospitare almeno le degenze delle persone contagiate. Si tratta di una  strategia che, secondo Italia Viva,  potrebbe aiutare l’ospedale unico delle Apuane, già impegnato per le attività sanitarie d'emergenza, a superare eventuali criticità. 
“I reparti chiusi e non deteriorati all'interno del Monoblocco potrebbero essere ancora utilizzabili per ricavare un certo numero di posti letto – hanno fatto sapere dal coordinamento di Italia Viva - parliamo di una struttura che fino a qualche anno fa era attiva e che probabilmente con poche risorse si potrebbe riadattare senza procurare problemi. È una proposta da valutare anche se la percentuale dei casi di contagi nella nostra provincia al momento è bassa e sotto controllo. Ma visto che non ci sono dati certi in merito ad eventuali contagi futuri qualora questa bassa percentuale diventasse un numero assoluto importante con il conseguente rischio di saturare gli ospedali della nostra zona, non ci facciamo trovare impreparati. La grande sfida oggi è quindi cercare di contenere il contagio il più possibile o diluirlo nel tempo. Di fronte a questa situazione il nostro territorio deve fare ampiamente la sua parte, sia la cittadinanza che con grandi sacrifici sta affrontando con la giusta serietà questa fase, sia medici, infermieri e tutto il personale che lavora direttamente ogni giorno a potenziale contatto con il virus e con turni al limite della sostenibilità per il contenimento dell'epidemia.” 
Nel piano di Italia Viva sul Monoblocco è evidenziat anche la possibilità di utilizzare i nuovi posti letto per redistribuire  i pazienti ricoverati, spostando quelli non colpiti dal virus  in modo  da liberare posti letto al delle Apuane per i contagiati. “Sono le principali misure che Italia Viva – hanno concluso da Italia Viva -  propone per contrastare il coronavirus e garantire il controllo dell’ infezione anche attraverso la rimodulazione locale delle attività ospedaliere. Italia Viva al fine di rafforzare la proposta , invita a valutare l' episodio che e accaduto a Pontremoli che ha fatto scattare il protocollo sanitario: gli infettivologi del delle Apuane di Massa hanno prelevato dall'Ospedale il paziente positivo al Coronavirus per trasferirlo nella struttura di Massa, dove ha potuto ricevere le cure del caso. Da lì l’allarme in Lunigiana e la chiusura dell’ospedale di Pontremoli, riunione fiume dei sindaci dell’Unione dei Comuni per l'emergenza creatasi. Italia Viva peraltro a fronte dell'emergenza segnala la necessità di "ridistribuire il personale sanitario destinato all'assistenza, prevedendo più infermieri e medici da dedicare alle aree di sub-intensiva". La ratio dovrebbe puntare sul reperire in velocità il personale sanitario a lavorare nei reparti più sotto pressione,  dovrebbero infatti essere organizzati i turni reclutando anche operatori che svolgono attività in altre aree della provincia, meno sottoposte a carichi lavorativi legati alla gestione dei pazienti affetti da Covid-19.”.
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Sono le due misure principali che richiedono con forza e urgenza le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl a fronte del turn over e dell'emergenza Coronavirus che sta mettendo sotto pressione il personale sanitario. 
"L'azienda deve attivarsi per assumere personale infermieristico, Oss e tecnico sanitario a tempo determinato (per sostituire lunghe assenze per gravidanze,  malattie, infortuni, congedi....) ed indeterminato, - sottolineano le segreterie di categoria dei tre sindacati -, al pari di quello che sta avvenendo nelle altre Asl e aziende ospedaliere che si sono già prenotate per le assunzioni tramite le graduatorie concorsuali appena uscite. Sappiamo che in questa fase di emergenza l'azienda ha già proposto l'assunzione di cento infermieri tramite le agenzie di somministrazione lavoro per 2 mesi. Ma a nostro parere questa situazione non sarà sufficiente a coprire neppure l'emergenza. E' difficile, infatti, reperire personale per poco tempo,  chi ha già un incarico se lo tiene stretto. Di certo non viene a lavorare all'Asl per un mese o due senza alcuna prospettiva per il futuro. Inoltre le assunzioni a tempo indeterminato risulteranno essenziali per garantire un servizio sanitario pubblico di eccellenza, capace di coprire anche il prossimo periodo estivo quando dovranno essere coperte le ferie del personale ed i tempi determinati sono necessari per  sostituire le lunghe assenze". 
L'altro fronte di intervento immediato, per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, deve essere quello della tutela dei lavoratori, in tutti i settori: "Chiediamo con forza che siano garantiti dispositivi di protezione individuale per tutto il personale, non solo quello coinvolto direttamente. Non si possono fare priorità sulle questioni di salute e sicurezza. Certo, pronto soccorso, rianimazione, malattie infettive, medicina rappresentano il fronte, ma altrettanto delicati sono gli altri reparti sanitari così come i distretti socio sanitari ed anche gli amministrativi,  dove non esiste alcun filtro e il paziente, con febbre o meno, si presenta direttamente allo sportello".  
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Continua la polemica sulla gestione dell’emergenza Coronavirus a Carrara: Pieruccini della Lega si difende e attacca “l’accordicchio” Pd-5 stelle
Toni sempre più alti, da entrambe le parti e, in realtà poche risposte nel merito. In un momento storico che vede la città e l’intera nazione piegate sotto il peso di un’emergenza mai vista in precedenza e, purtroppo, mai nemmeno ipotizzata, si infiamma la polemica sui provvedimenti messi in atto dal sindaco De Pasquale per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus sul territorio comunale. Pieruccini della Lega ha chiesto spiegazioni in merito a ordinanze firmate dal sindaco su casi di persone in quarantena non notificate alla cittadinanza, colpevole, a suo dire, di aver parlato solo delle due persone di Codogno, fuggite dalla zona rossa e venute in segreto nella loro casa al mare a Marina, risultate poi positive al virus. All’accusa di falsità e alla richiesta di dimissioni fatta da Pieruccini il sindaco ha risposto con accuse di sciacallaggio politico e con esternazioni politiche verso l’intero partito a cui appartiene Pieruccini indicato come esempio del suo stesso comportamento, senza, tuttavia spiegare le ragioni per le quali il reale numero delle persone in quarantena non era stato reso pubblico. Da qui il gioco infantile di chi accusa di più l’altro, dietro il paravento, poco credibile, del “ noi invece pensiamo solo al bene dei cittadini”. Di ieri, quindi, l’ultima replica di Pieruccini che ha rivendicato in toto la validità delle sue richieste e che ha anche risposto al Pd che si è schierato a fianco del sindaco. Ecco la lettera aperta di Pieruccini:
“Sono orgoglioso di tutto quello che ho fatto, sorretto dalla grande forza di essere un uomo libero e di non vedere l’ora del flop alle regionali degli alleati PD 5Stelle, alleanza ormai vergognosamente suggellata anche a Carrara. Chi ha paura del giudizio politico sulla gestione Coronavirus è il Sindaco De Pasquale la sua maggioranza 5 Stelle e, da oggi anche i tre consiglieri del PD Crudeli, Bottici e Barattini ..e Dispiace molto che ci siano queste reazioni che nulla hanno a che fare con la situazione di emergenza Coronavirus perché sulla Salute non si gioca a nascondino e nemmeno si fa finta di essere buoni e collaborativi. Per non essere confuso con Voi occorre fare una forte distinzione politica su questa emergenza nazionale e locale: essere diversi , essere trasparenti e non fare i sotterfugi. Questa è la politica della Lega E’ una cosa «molto triste anzi tristissima » purtroppo leggere la nota del PD che anno dopo anno oltre ai voti ha perso anche la grinta della sinistra che scendeva in piazza per protestare e per sostenere il popolo bisognoso. Oggi abbiamo appreso che il PD sostiene il Sindaco grillino De Pasquale “ un bugiardo che ha finito di sfasciare la città ” lavoro iniziato dalla sinistra democratica che scrive un comunicato anonimo stile democristiano degno della prima repubblica. E Vi esorto da ora in avanti di non parlare più di Sanità .. perché in bocca a Voi questa parola diventa vergogna. I cittadini se lo ricordano bene i disgustosi voltafaccia dei “ compagni “ De Pasquale,Rossi, Bugliani e Saccardi quando prima volevano demolire il Monoblocco e poi hanno fatto finta di salvarlo. E non pretendo neanche scuse da parte Vostra per tutti gli insulti che mi avete rivolto in questi giorni, dovreste invece chiedere scusa ai 63 mila cittadini residenti per non averli difesi e protetti dalla disinformazione e per aver tenuto nascosto la verità sulle persone in quarantena. Bastava che, invece di questa sequela di menzogne ed inefficienze, la politica avesse dato una risposta diversa : più medici, più infermieri, più 'risponditori' al telefono per dare rassicurazioni alle persone spaventate, senza paura e a testa alta. Se questo accordicchio fastidioso PD 5 Stelle non si interromperà presto i casi sono due: o c'è già un accordo di potere per la Regione, lecito ma irrispettoso da parte del PD verso i propri elettori, oppure c'è voglia di demolire definitivamente il PD e far terminare definitivamente un percorso di opposizione sterile e silenzioso ed intraprendere con i 5 Stelle la via maestra del non ritorno. Fin da ora, invece di perdere tempo con il processo allo “sciacallo Pieruccini” , dovreste mettervi a lavorare sodo per cercare di dare una speranza ai nostri concittadini contro la disastrosa ricaduta economica che inesorabilmente ha investito il territorio . Si rendono necessari e urgenti provvedimenti di ristoro economico a favore del sistema commerciale e turistico e delle attività culturali (teatri, cinema, musei) fortemente compromessi dalle notizie allarmanti che avete fatto circolare nonostante il silenzio sul contagio che ha creato solo panico e stress . E' altresì necessario non sottovalutare le ricadute negative sull'economia delle famiglie e in particolare relativamente alla sospensione delle attività scolastiche. Faccio riferimento sia all'esigenza di aiutare i genitori che lavorano e sono costretti ad affidarsi a terze persone (con relativo esborso economico), sia alla necessità di garantire comunque un efficace svolgimento del programma didattico. Per tutto il resto di quello che dite di me ne infischio, io lavoro davvero per i cittadini e la città.”.
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Il Movimento 5 Stelle di Carrara, per voce del capogruppo Daniele Del Nero, interviene dopo le uscite di Salvini e Pieruccini sull'emergenza Coronavirus.
"Troviamo semplicemente vergognoso - esordisce - il modo con il quale la Lega sta affrontando l'emergenza coronavirus, tanto a livello nazionale - e quel che peggio internazionale! - con le infelici uscite del segretario Salvini, quanto a livello locale, con le altrettanto infelici uscite del suo omologo carrarese Nicola Pieruccini".
"Questi signori - attacca - sembrano non rendersi conto di come la gestione di situazioni emergenziali sia ben più importante della visibilità politica. In una situazione in cui tutti coloro che sono gravati da responsabilità amministrative, a qualunque livello e di qualunque colore, cercano con grande impegno di fare fronte comune, gli esponenti della Lega continuano a gettare benzina sul fuoco e lo fanno, come loro abitudine, senza alcuno scrupolo".
"Ho appena letto un comunicato stampa semplicemente delirante – tuona il capogruppo pentastellato Daniele Del Nero – dove la Lega da una parte critica a Carrara quelle scelte che a livello regionale sono state condivise da sindaci di ogni colore politico, carroccio compreso, e dall'altra continua a fare domande alle quali nella commissione di ieri il sindaco ha dato puntuale risposta. Tra l'altro alla presenza dello stesso Pieruccini, che forse non ha capito o più probabilmente – in spregio a quella trasparenza che invoca senza farne minimamente esercizio – ha fatto finta di non capire. Come probabilmente non ha capito, o ha finto di non capire, che lo stesso comune di Massa ("senza andare tanto lontano", cit.) ha sposato una linea di comunicazione orientata più alla gestione del problema che allo sfoggio di ordinanze relative ad isolamenti e quarantene."
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Simone Ziviani (Vox Italia) interviene in merito all'emergenza Coronavirus approfittando per fare alcune considerazioni riguardo l'Ue.
"In attesa di sviluppi (ci auguriamo positivi) sulla questione coronavirus, che sta, almeno parzialmente, bloccando l’Italia - afferma -, è inevitabile fare una considerazione. Lasciando perdere tutto quello che non ci compete o che al momento non possiamo valutare (il mistero sulle origini, la reale presenza numerica del virus negli altri paesi europei ecc), vogliamo concentrarci su un aspetto. Il mondo scientifico appare diviso sull’effettiva pericolosità del covid-19, ma sul fatto che esso si presenti come particolarmente contagioso, e che per gli ammalati, soprattutto se anziani o portatori di patologie pregresse, si verifichi la necessità di ricovero in percentuale più alta rispetto alla normale influenza di stagione, sembrano tutti concordi". 
"Ed il problema è proprio questo - incalza -: a causa di trenta anni di sciagurati tagli alla sanità pubblica, in nome dell’austerità imposta dai vincoli europei, ci ritroviamo in difficoltà: mancano medici, mancano infermieri, mancano posti letti. (Forse da qui la decisione, apparsa un po’ forzata, di chiudere tutte le scuole: per evitare contagi simultanei di massa, a cui non si saprebbe come fare fronte). Se l’epidemia si diffondesse non sapremmo come fare: si è proposto di richiamare al lavoro medici pensionati; le caserme militari dismesse sono state attrezzate come ospedali da campo". 
"A quanto pare - conclude -, anche per fare fronte alle conseguenze economiche di questa tempesta, saremo costretti a elemosinare a Bruxelles e Francoforte la possibilità di usare una parte maggiore dei nostri soldi per fare fronte alla crisi (sì: nostri, dato che l’Italia è contributore netto della Ue, e chiude in avanzo primario il suo bilancio da 27 anni). Il circolo "Apuania" di Vox Italia non è per le mezze misure, e si batte ancora una volta per l’uscita dall’Ue e dall’euro e la riconquista della nostra sovranità nazionale politica ed economica".
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Il Partito Democratico di Carrara interviene in merito all'emergenza Coronavirus rigettando le polemiche inutili e strumentali.
"L'emergenza Coronavirus - esordisce - interessa ormai l'intero paese e tutti siamo preoccupati per la nostra salute e per quella dei nostri familiari. In questo momento è fondamentale che tutti i cittadini osservino le prescrizioni e i suggerimenti delle autorità sanitarie. Questo è il momento della razionalità, della pazienza e del buonsenso; tutti insieme potremo uscire da questo periodo critico".
"Il Partito Democratico - spiega - è in prima linea accanto agli operatori della sanità e alle istituzioni impegnate in questa difficile battaglia, di qualunque colore esse siano. Al tempo stesso il PD dichiara la propria ferma condanna nei confronti di azioni di sciacallaggio politico siano esse condotte all'estero da politicanti senza scrupoli che non esitano a tradire il proprio paese, siano esse condotte contro i sindaci a livello locale".
"Per questo motivo - conclude - consideriamo scorretto e sleale l'attacco gratuito al sindaco De Pasquale. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è di polemiche inutili e strumentali: prima sconfiggiamo il coronavirus e poi non mancheranno le occasioni per ragionare, se servirà anche con la dovuta severità, sul modo in cui l'emergenza è stata gestita. Per il momento i cittadini devono sapere che chi soffia sul fuoco e specula su una crisi sanitaria per lucrare consenso politico non ha a cuore la loro salute ma pensa solo al proprio misero tornaconto."
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A seguito di quanto sta avvenendo nel nostro paese per la cosiddetta "Emergenza Coronavirus" il circolo PD di Partaccia, Ricortola, Casone e Bondano, congiuntamente alla segreteria comunale del PD, propone all'attuale amministrazione di abolire, per tutto l'anno 2020, su tutto il territorio comunale, la tassa di soggiorno destinata ai turisti che sceglieranno di venire a Massa per passare le proprie ferie. 
Questa la proposta che i democratici della costa apuana lanciano verso l'amministrazione comunale e che prenderà forma in un apposito Ordine del Giorno che presenterà in Consiglio Comunale il consigliere comunale Gabriele Cairoli a nome di tutto il gruppo del PD.
"E' evidente - spiegano il segretario del circolo Pd Osvaldo Bennati e  Luca Rufrano del direttivo del circolo e della segreteria comunale del Pd di Massa - che siamo di fronte ad una situazione emergenziale come hanno messo in rilievo in questi giorni le imprese turistiche. Del resto basta fare un giro fra i nostri albergatori, campeggiatori, balneari e gestori di pubblici esercizi come abbiamo fatto noi, per toccare con mano una preoccupazione molto forte sia riguardo alle presenze di turisti nazionali che riguardo agli ospiti attesi dall'estero. Già la Pasqua viene considerata persa. Per questo dobbiamo muoverci subito per difendere almeno la nostra stagione estiva. Per questo crediamo che sia utile che il Comune sospenda la tassa di soggiorno. Abolire per il 2020 questo prelievo assieme a una opportuna campagna di promozione sarebbe di stimolo alle presenze turistiche nel nostro territorio. In Versilia già si stanno già muovendo e noi non possiamo permetterci di stare fermi. Se anche il nostro turismo sarà colpito infatti ne subirà pesanti conseguenze tutta l'economia e l'occupazione a Massa. "Per questo come circolo PD riteniamo che vadano incentivati le prenotazioni dei turisti interessati alle offerte turistiche del nostro territorio".
"Si tratta di una proposta che nasce da noi -  aggiungono Bennati e Rufrano - ma che non vuole essere solo nostra. Anzi riteniamo che su questa scelta si possa costruire una unanimità in Consiglio Comunale così da dare come istituzione un messaggio importante per gli imprenditori locali. L'obiettivo infatti è aiutare chi si trova a lottare quotidianamente per non cessare definitivamente la propria attività, tutelare chi deve pensare a ottenere ricavi nonostante vi sia una situazione economica generale drammatica ed incerta. Sarebbe un importante messaggio per provare, quantomeno, a sostenere la ripartenza di un turismo massese già in affanno, ma soprattutto sarebbe un messaggio molto positivo per gli imprenditori e per i moltissimi concittadini apuani che traggono i loro proventi mediante lo svolgimento di mestieri stagionali, come avviene da sempre nel nostro territorio".
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"Un'intesa che non porta la nostra firma e che non ci lascia sereni per il futuro dell'indotto. In particolare per il gruppo Sanac e lo stabilimento di Massa". Lo sostiene il segretario della Uiltec Toscana Nord, Massimo Graziani, dopo aver appreso dell'accordo siglato mercoledì mattina a Milano fra l'amministrazione straordinaria di Ilva e Arcelor Mittal. Un documento che serve a superare il contenzioso tra le parti al Tribunale di Milano ma che va anche a modificare profondamente quello che era il contratto sulla gestione in fitto e acquisizione del gruppo siderurgico. 
Un accordo i cui dettagli non sono ben chiari anche se qualcosa inizia a trapelare e non lascia tranquilli i sindacati di categoria a livello nazionale così come la Uiltec Toscana Nord per l'indotto Sanac: "A quanto pare, la nuova intesa prevede che ArcelorMittal possa esercitare il recesso dall'accordo, entro la fine del 2020, nel caso in cui non venga sottoscritto il nuovo contratto di investimento entro la fine di novembre. Il colosso – prosegue Graziani – dovrebbe però versare a Ilva una caparra penitenziale di 500 milioni di euro. Al tempo stesso pare che ArcelorMittal si impegni a impiegare alla fine del nuovo piano industriale 2020-2025 il numero complessivo di 10.700 dipendenti". Bisogna trovare anche l'accordo con i sindacati, questo entro il 31 maggio 2020, per utilizzare anche la Cassa integrazione straordinaria fino al raggiungimento della 'piena capacità produttiva'. "Un negoziato che da novembre non ha coinvolto minimamente i sindacati – prosegue Graziani – e la cui strategia resta un'incognita. Per Ilva, prima di tutto, e per l'indotto che gira attorno allo stabilimento di Taranto. Non sappiamo neppure quale sarà la volontà dei soggetti investitori, a partire da Arcelor Mittal, riguardo il loro impegno finanziario nella nuova compagine societaria che costituirà la nuova AMinvestco. E questa società avrà a che fare anche con l'acquisto del gruppo Sanac oppure no? Come si configurerà il rapporto fra Arcelor Mittal, la nuova società e l'indotto? Di fatto si vivrà una sorta di stallo fino al 2020. E fino a tale data la fideiussione su Sanac sarà prorogata di mese in mese come a oggi? Non abbiamo alcuna garanzia sulla carta. Sul nodo delle aziende di appalto ci pare che la trattativa sia del tutto carente. Senza contare che questo documento prevede pure l'aumento dei lavoratori in Cassa integrazione. Tutti aspetti peggiorativi rispetto all'accordo del 6 settembre del 2018 che tutelava l'indotto, non prevedeva esuberi né cassa integrazione. Per questo – conclude – chiediamo che sia fatta chiarezza il prima possibile sugli effetti che la nuova intesa avrà sulle aziende dell'indotto, in primis la Sanac, e quali le prospettive per il futuro".
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